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Autore: God_Eden_Imperial    07/03/2022    0 recensioni
Nessuna introduzione.
Genere: Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Bene, ho deciso! Oggi è il giorno in cui chiarirò una volta per tutte le intenzioni di Kirino. Se siamo davvero migliori amici, come continua a ripetere da quando ci siamo conosciuti, che me lo dimostri.
Il mio piano? Non ne ho uno in realtà, non ho una mente così contorta. L'unica cosa che possa fare, per ora, è parlargli apertamente. Gli rivelerò i miei dubbi e le mie incertezze e sarà poi lui a decidere che fare delle nostra amicizia. Una cosa sicura è che, purtroppo, penso che ne soffrirei se dovesse allontanarsi, così da un giorno all'altro. Ci divertiamo sempre tanto e a volte riesco a lasciarmi completamente andare e a godermi quei momenti cosi spassosi che solo con lui ho. Sa essere veramente contagioso con la sua gioia e vitalità. Avevo bisogno di momenti cosi dopo tutte quelle deprimenti lezioni di piano forte, musica classica e bonton.
Li adoro ma i miei genitori dovrebbero andare a farsi curare ogni tanto.
Sospiro leggendo l'ennesimo messaggio di mia madre che mi ricorda la lezione pomeridiana di musica, per poi sentire la voce squillante di Kirino che urla il mio nome.
Mi volto e lo vedo correre verso di me fino a raggiungermi
"Scusa il ritardo, mia madre non mi lasciava più andare. Ti ho fatto aspettare tanto?"
Gli ho chiesto di andare un po' in giro per la città, dato che ho bisogno di comprare alcune cose, e lui si è subito offerto di accompagnarmi. Solitamente sono sempre io quello che arriva in ritardo, ma questo ragazzo mi batte sempre, incredibile!
Tranne sul campo da calcio, lì sono io a dominare ma sembra piuttosto indifferente anche su questo.
Insomma, non è geloso dei miei soldi, della mia vita e del mio talento...seriamente, sto iniziando a pensare di essere io quello strano e paranoico. Ah sta zitta coscienza!
Penso per poi mettere via il cellulare e sorridergli
"Ma no figurati, anche io sono arrivato praticamente ora"
"Ottimo, cosi non hai rischiato di annoiarti"
Mi dice attaccandosi al mio braccio e sorridendo. Lo guardo sussurrando un "già..." per poi lasciarmi trascinare per i vari negozi di musica.
Ogni tanto vedo che si imbambola ad osservare alcuni strumenti particolari o foto di musicisti famosi e ne approfitto per mostrare le mie conoscenze sull'argomento e lui, ogni volta, mi guarda con gli occhi che gli brillano ed esclama
"Wow Takuto, certo che le sai tutte tu"
Tranne come formare una vera e solida amicizia. Sospiro nuovamente mentre passeggiamo per le strade della città, in direzione di un parco dove poterci gustare dei dolcetti che Ranmaru ha insistito nel farmi assaggiare, dato che non ne ho mai avuto l'occasione.
"Allora Takuto, mi vuoi dire che succede?"
Mi domanda mentre ci accomodiamo su una delle panchine all'ombra.
"Come scusa?"
"E' da prima che non fai che sospirare, che c'è? Ti sei innamorato per caso?"
Chiede con un sorrisetto malizioso dandomi qualche lieve gomitata sul braccio. Arrossisco per l'imbarazzo e esclamo
"Ma no! Che ti viene in mente?"
"Beh che male ci sarebbe? Sei un bel ragazzo e molto popolare, le ragazze ti corrono dietro ormai. Come per esempio quella ragazza del club di fotografia...com'è che si chiama?"
Non che mi importi granché...
"Akane ecco, si chiama Akane. E' carina no?"
Mi limito a scrollare le spalle e lui ridacchia per poi mettersi in bocca uno dei dolcetti
"Mhh che buoni, dai Takuto assaggia assaggia"
Sorrido addolcito per la sua espressione da bambino e infilo la mano nel sacchetto bianco tirando fuori uno dei dolcetti osservandolo
"Come hai detto che si chiamano?"
"Pesche dolci ripiene"
Risponde divorandone un'altro. Lo guardo addentando il dolcetto che tengo ancora in mano e mi si illuminano gli occhi
"Wow"
"Te l'avevo detto no? Puoi sempre fidarti di me lo sai"
A proposito di questo...
Penso mettendo da parte il sacchetto rimediandomi una smorfia da parte di Ranmaru che, ridacchiando, cerca di prendere un'altro dolcetto ma io, afferrandogli il braccio prima che possa farlo, lo guardo serio dicendo
"Ti devo parlare"
Lui si ferma e alza il viso su di me guardandomi confuso. Si siede composto e chiede
"E' successo qualcosa?"
"Non ancora"
La sua espressione si fa ancora più interrogativa e, passandosi una mano tra i capelli, aggiunge
"Scusa Takuto ma non riesco a capirti"
Prendo un profondo respiro e, prendendo forza, inizio a parlargli di ciò che penso della nostra amicizia, dei dubbi e le paure che mi porto dentro da sempre e lui ascolta senza fiatare o interrompermi.
A fine racconto, sentendo che non dice nulla, abbasso il viso sospirando per l'ennesima volta e, alzandomi, aggiungo
"Beh...questo è quanto...scusa se ti ho fatto perdere tempo, ci vediamo"
Detto questo inizio ad avviarmi, sentendo una fitta all'altezza dello stomaco. Fa male...ma in fondo ogni amicizia finita fa male.
Sto per chiamare l'autista di mio padre per chiedergli di venirmi a prendere, quando sento i passi veloci di Kirino raggiungermi
"Aspetta Takuto!"
Esclama afferrandomi per un polso e costringendomi a girarmi verso di lui che mi guarda molto serio. Non lo avevo mai visto con quell'espressione prima d'ora, soprattutto non rivolta a me.
"Kirin-"
"No! Ranmaru"
Mi corregge poi mi si butta addosso stringendomi in un forte abbraccio che mi lascia senza parole.
"Co-cosa?"
"Baka, perché non me ne hai parlato prima?"
Domanda staccandosi di poco per potermi guardare negli occhi. Scosto il viso sentendomi imbarazzato poi, spostando nuovamente i miei occhi sui suoi, rispondo
"Perché sto bene con te...nonostante le mie paure"
"E allora perché ti sei fatto tutti questi problemi? Con me poi..."
Scosto di nuovo il viso. Fantastico, ora mi sento in colpa e anche idiota.
Resta anche lui in silenzio mentre il vento ci scompiglia i capelli, finché non rompe il ghiaccio e aggiunge
"Senti, te lo dirò chiaramente quindi stammi bene a sentire capito?"
Annuisco subito e lui mette le mani suoi fianchi
"Non mi interessano i soldi, non mi sono mai interessati, tanto meno i tuoi. Sono un tipo semplice, lo avrai capito dai miei gusti e i miei modi di fare. Mi piace molto fare amicizia e anche io a volte ho dei dubbi su alcune cose, ma è normale, chi non ne ha. Sei stato ferito molte volte vero?"
Abbasso il viso ricordando tutti quei ragazzini che, dopo aver ottenuto quello che volevano, puntualmente iniziavano ad ignorarmi o scacciarmi.
"Non è facile essere ricchi"
"I tuoi genitori sono ricchi, non tu. Loro hanno bisogno di avere i portafogli sempre pieni di soldi, a te a che servono? Ti ricordi quella volta che entrambi ci siamo scordati il portafoglio al club e stavamo morendo di fame? Che cosa abbiamo fatto? Ti ho forse detto: oh dai andiamo a casa tua, lì c'è sempre un sacco di cibo. Eh?"
"N-no, mi hai portato a casa tua e tua madre ci ha preparato la cena"
"E quella volta che mi hai regalato un bracciale d'oro, io cosa ti ho risposto"
"Ehm..."
Ripenso subito a quella scena: dopo aver ammirato il braccialetto con sguardo sognante, me lo ha subito restituito sorridendo a 32 denti
"Ma dai Takuto, ti sembro tipo da mettersi quelle cose?"
Ora mi sento davvero in colpa. Kirino mi ha sempre dimostrato fiducia e non ha mai approfittato della gentilezza dei maggiordomi o delle domestiche anzi, insisteva nel voler aiutare e incitava me nel fare lo stesso.
E' un amico fantastico e ora, a causa delle mia insicurezza, rischio di perderlo
"Senti Takuto...dico davvero non mi interessa la tua posizione sociale, vorrei solo essere tuo amico...ti chiamo Shindou se ti senti più a tuo agio ma per favore, d'ora in poi parlami di più dei tuoi timori ok?"
Mi sorride con dolcezza e io lo guardo sorpreso
"Tu...vuoi davvero continuare ad essere mio amico"
"Ma insomma, certo che sei testardo"
Esclama abbracciandomi di nuovo
"Ovvio che voglio essere ancora tuo amico"
Sento gli occhi pizzicare e, senza che possa fare nulla, le lacrime iniziano a bagnarmi le guance e ricambio l'abbraccio stringendolo a me

"Takuto finalmente, forza la lezione di musica classica sta per iniziare. Il maestro è già arrivato e ti sta aspettando"
Mi dice mia madre quando rientro a casa accompagnato da Kirino. Ora che ci penso i miei genitori non lo hanno mai visto dato tutti i viaggi all'estero che fanno
"Mh? E lui chi è?"
Mi chiede mia madre spostando lo sguardo su Kirino che sta per parlare ma io, bloccandolo, gli sorrido dicendo
"Lui è Ranmaru, il mio migliore amico"
I suoi occhi si riempiono di gioia e mi abbraccia di nuovo. Saluta mia madre e mi accompagna fino dal mio maestro. Prima di iniziare, saluto Kirino che deve tornare a casa e lo ringrazio
"Figurati, appena finisci chiamami ok? Cosi mi racconti come è andata la lezione. Ciao ciao"
Si avvia verso l'uscita ma prima che possa uscire, lo blocco
"Mh? Dimmi Shindou"
Gli sorrido. Ora non ho più paura di nulla
"Chiamami Takuto"

   
 
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