Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: ValeDowney    18/04/2022    1 recensioni
"Una strana sensazione mi pervase per tutto il corpo. La morte dovrebbe essermi vicina eppure è come se qualcosa, o qualcuno, mi trattenesse. Perchè non mi lasciate andare? Ormai non ho più nulla per la quale combattere"
Una storia di redenzione. La vita di un uomo che, nel mondo magico, ha dovuto portare una maschera per nascondere il suo vero intento. Una "morte" che gli ha donato una seconda possibilità, in una donna che nasconde un misterioso passato
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
REDEMPTION
 

Capitolo XXI: Spiragli sul cuore
 

Erano passati mesi dalla fine della seconda guerra magica. Da quando Hogwarts era stata ricostruita, piano piano gli studenti erano rientrati per proseguire con gli studi. Tra loro vi era Hermione.
La ragazza aveva cercato di convincere anche i suoi due migliori amici ma, ovviamente, avevano apertamente declinato l’offerta.
Primo fra tutti Ron: secondo lui, terminare la scuola con la guerra appena conclusa non era così importante, ma Hermione aveva obiettato che, se volevano trovarsi un degno lavoro, avrebbero dovuto completare gli studi.
Non c’era stato nulla da fare e la giovane maga si ritrovò a vagare da sola per i corridoi del castello, per la prima volta in sette anni senza i suoi due inseparabili amici.
Era strano ritornare lì dopo gli avvenimenti appena accaduti. Su alcune scalinate e accanto a muri c’erano ancora calcinacci che dovevano essere sistemati. Appesi alle pareti, parecchi quadri vuoti aspettavano di essere nuovamente riempiti dai precedenti maghi o streghe ritratti o da volti nuovi. Per il resto era tutto come Hermione ricordava quando aveva messo piede lì dentro per la prima volta. Un momento pieno di emozioni e bei ricordi. Gli stessi che stavano passando gli studenti del primo anno. Perché Hogwarts non era solo una delle scuole più prestigiose del mondo magico, ma si trattava di una seconda famiglia per tutti coloro che ne prendevano parte ed Hermione non era stata da meno. Lì aveva trovato fedeli amici e si era distinta fra le streghe più brillanti della sua generazione.
Ed era anche per quel motivo che aveva voluto ritornare per concludere gli studi e crearsi, così, un degno futuro. Di una cosa era certa: avrebbe combattuto per far valere i suoi valori sulle creature magiche meno fortunate e sui Babbani. Tutti dovevano avere pari diritti.
Aveva appena terminato Incantesimi. Uscita dall’aula, si stava dirigendo in biblioteca, intenta a trovare informazioni sui compiti assegnati, quando venne affiancata da Luna.
“Luna?! Anche tu hai ripreso gli studi?” le domandò stupita, ma al contempo contenta nel rivederla.
“Ciao, Hermione Granger. È strano non vederti in compagnia di Harry e Ron. A proposito, come stanno? Si stanno godendo il meritato riposo?” chiese.
“Penso bene, ma li conosci, soprattutto Ron: appena ha appreso che non sarebbe stato obbligatorio ritornare ad Hogwarts, ha preso il boccino al volo, pregandomi di fare lo stesso, sapendo che non mi avrebbe mai convinta. Credo vada a lavorare con George nel negozio. Sai, per via che ora Fred…” spiegò Hermione, non riuscendo a terminare la frase. La perdita di Fred, così come quella di molte altre persone, era ancora fresca.
“Una grossa perdita, ma ora si trova in pace, insieme alla mia mamma e a tutti gli altri. Magari si starà divertendo lassù” disse Luna, guardandola. Hermione stette in silenzio. Luna aggiunse: “Sai già cosa farai dopo la scuola?”
“Vorrei dedicarmi alla salvaguardia delle creature magiche più svantaggiate, come gli elfi domestici, lottando per i loro diritti. Trovo ingiusto che vengano ancora trattati come servi” rispose.
“Trovo ammirevole questa tua decisione, e sappi che io e mio padre siamo d’accordo con te. Nessun essere vivente dovrebbe essere condannato a servire qualcun altro, è per questo che diventerò una mazizoologa. Ho conosciuto un ragazzo che, come me, vorrebbe dedicarsi a questo lavoro. Lo trovo molto carino. Vieni con noi a Cura delle Creature Magiche?” spiegò Luna.
“Ti ringrazio, ma vorrei dedicarmi ad alcune ricerche per i compiti appena assegnati. È per questo che mi sto recando in biblioteca” disse Hermione ma, appena vi arrivarono, il posto brulicava di molti studenti.
“Che succede? Di solito la biblioteca non è mai così frequentata” chiese Hermione.
“Credo che tutti stiano effettuando ricerche sulle vostre eroiche imprese contro il Signore Oscuro. Siete diventati piuttosto famosi dopo la fine della seconda guerra magica” rispose Luna.
“Forse è meglio se me vado da un’altra parte a studiare” disse Hermione.
“Potresti raggiungere Neville in riva al lago. Va spesso lì per studiare le varie piante. Vorrebbe diventare professore di Erbologia. Carino, vero?” spiegò Luna. Hermione la guardò stranamente, per poi uscire.
Nel frattempo, Althea e Severus stavano camminando per la stanza delle necessità. Althea si stava guardando intorno con curiosità, prendendo, di tanto in tanto, gli svariati oggetti presenti.
“Sembra un vaso canopo egiziano. Chissà a chi apparteneva?” disse Althea, mentre osservava l’oggetto in mano. Severus si fermò. Glielo prese e, dopo averlo depositato a terra, riprese a camminare.
Althea lo fulminò con lo sguardo, ma lo seguì, prendendo altri oggetti sul percorso. “Guarda che carino questo. Magari apparteneva a un antenato di Silente. O a uno dei quattro fondatori di Hogwarts.”
“Potresti startene zitta almeno per un po'?! Sto cercando di pensare” replicò Severus, continuando a camminare.
“Quanto sei antipatico. Ci troviamo in una stanza piena di tanti oggetti strani. Non ti vuoi divertire?” chiese.
“Non stiamo giocando! Dobbiamo pensare per quando il Ministero ci troverà” ribatté.
“Figuriamoci se quelli ci trovano. Non hanno nemmeno voluto ascoltare Silente, quando Voldemort era ritornato” disse Althea.
“Non mi fido di nessuno. Potrebbero esserci delle talpe. Non possiamo permetterci passi falsi” disse Severus.
“Non ti fidi neanche di me?” domandò. Severus si fermò. Volse lo sguardo, non rispondendo. Riguardò avanti. Stava per riprendere a camminare, quando Althea lo chiamò. Si rivoltò, ma gli arrivò una palla di neve in faccia.
Lo sguardo del pozionista non era di certo dei più benevoli: “Smettila di giocare! E poi, neve qua dentro. È una cosa ridicola!” replicò.
“Forse uno di noi due l’ha voluta molto intensamente, e allora la stanza ha provveduto” disse Althea, facendo un piccolo sorriso.
“Sei solo una bambina!” replicò Severus e, voltandosi, riprese a camminare.
Althea gli fece una linguaccia, ma poi lo seguì, fino a quando il pozionista non si sedette su un divano. La ragazza si fermò di fronte a lui, vedendolo con le mani sulle tempie e gli occhi chiusi.
Lo osservò, mentre lui se ne stava in silenzio. Poi sbuffò, sedendosi accanto a lui, ma rimanendosene un po' distante. Continuò a guardarlo, per poi spostare lo sguardo altrove. Iniziò a picchiettare una mano sulla fodera del divano, per poi battere contemporaneamente un piede a terra.
Ciò irritò Severus che, aprendo gli occhi, la guardò malamente. Bastò per far smettere Althea che, sbuffando nuovamente, riprese a guardare altrove.
Avevano una stanza tutta per loro, eppure non sembrava importare nulla allo scorbutico pozionista. Inoltre c’era fin troppo silenzio per i suoi gusti.
“Sei noioso” gli disse.
“E tu seccante” ribatté lui.
“Una volta ti piaceva venire qua” disse.
Severus la guardò: “Quando mai?! Eri tu che mi trascinavi e supplicavi di trovarti un nascondiglio e la stanza compariva per le tue necessità.”
“Per le nostre necessità, vorrai dire. Eri comunque più collaborativo di ora e adoravi raccontarmi le storie degli oggetti che comparivano” spiegò. Severus guardò a terra: “Erano tempi diversi.”
“Cosa ci sarebbe di diverso? Ci nascondiamo come allora; entrambi siamo perseguitati da qualcosa o qualcuno e non facciamo altro che litigare. A me sembra tutto uguale” disse Althea.
Calò il silenzio. Poi Severus parlò: “Ti svegli mai la notte con un grande senso di colpa? Con il rimorso del poter far di più e la coscienza sporca dagli atti compiuti? Il Signore Oscuro è morto, ma i fantasmi del passato continuano a tormentarmi.”
“C’è sempre una figura avvolta nella nebbia nei miei sogni. Non si mostra, ma mi parla dicendomi che, prima o poi, devo riabbracciare il mio passato e sarà lì che scoprirò la sua identità. Nessuno sa di questa cosa. Tu sei il primo alla quale la racconto” spiegò Althea.
Calò nuovamente il silenzio, finché Severus non disse: “Non sei poi così seccante.”
“E tu nemmeno così tanto noioso. Dovresti aprirti di più con le persone e, forse, ti renderesti anche un po' più simpatico” aggiunse Althea.
“Con gli anni ho cercato di allontanare gli altri da me per svariati motivi. Anche con te” disse Severus. Althea lo guardò in silenzio. Poi continuò: “Non sono il tipo da amicizie”.
“Forse è venuto il momento di cambiare, non trovi?” disse Althea. Severus la guardò, quindi entrambi volsero gli sguardi in avanti. Le porte della sala si stavano aprendo e una persona si trovava all’entrata di essa. Si trattava di Hermione.





Note dell'autrice: Grazie. Grazie immensamente a tutti/e. Grazie per le bellissime recensioni e grazie a chi ha messo la storia tra le seguite e preferite (grazie anche chi mi ha messo tra gli autori preferiti. Siete gentilissimi) Innanzitutto come sono andate Pasqua e Pasquetta? Spero bene
Come vi sembra la storia? (spero sempre di rimanere nel personaggio di Severus) Sto cercando di collegarmi alla storia principale (avevo letto che Hermione era l'unica del trio ad essere ritornata per concludere il settimo anno)
Grazie alla mia carissima amica Lucia
Grazie nuovamente a tutti voi
Ci sentiamo al prossimo capitolo
Una buon proseguimento di serata a tutti/ e e buon inizio settimana
Un abbraccio,
Valentina

 
 
 
 

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ValeDowney