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Autore: Huffelglee2599    01/05/2022    1 recensioni
Buongiorno a tutti! Eccomi qui con una nuova storia, un racconto che dà il via ad un progetto molto ardito. In realtà era stata la mia prima idea quando ho iniziato a scrivere, ma per fortuna non sono mai passata all'azione, dato che la mia esperienza a livello di scrittura era zero e probabilmente avrei fatto un disastro.
Comunque..il mio intento sarebbe quello di creare sette storielle ambientante nel mondo di Harry Potter, ma con i personaggi di Glee, in particolare la Dannata Trinità, che sarà il fulcro di tutte le storie, e soprattutto Santana, autentica protagonista dei racconti, ma ovviamente, a tempo debito, la necessaria presenza del Brittana.
Ora, veniamo al dunque.
La storia è ambientata 25 anni dopo la caduta del Signore Oscuro e vede come protagoniste Santana, Quinn e Brittany, intente ad affrontare il loro primo anno ad Hogwarts. Tuttavia, il periodo di permanenza all'interno della scuola, già abbastanza arduo da affrontare, soprattutto per Brittany, si rivela ancora più problematico, nel momento in cui qualcosa comincia a muoversi dentro ad una parete..
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Santana Lopez
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Ritorno a casa


Due mesi erano trascorsi da quando il Preside ed il corpo docente avevano messo la parola fine al sortilegio di cui la parete dei sotterranei era stata la primordiale fonte.
Due mesi, durante i quali, la condizione di smarrimento in cui era sprofondata la mente di Santana non aveva ottenuto alcuna delucidazione.
Difatti, nonostante il suo continuo interrogare il relativo intelletto sul significato della dichiarazione enunciata dalla Professoressa del Monico, la sua ostinata riflessione non era riuscita a raggiungere nemmeno una parvenza di chiarimento, lasciando al suo intento di spiegazioni solamente uno sterile ammasso di indefiniti dubbi, la cui origine, aveva trovato adito nella consapevolezza che la sua risoluta sentenza non poteva essere legata al tacito sapere della possibile duplice attivazione del meccanismo della parete, data la totale mancanza di considerazione da parte della stessa giovane Serpeverde.
Di conseguenza, la natura della sua affermazione doveva celare una conoscenza da cui Santana era stata esentata, malgrado la netta evidenza di un suo coinvolgimento.
Così, dinnanzi ad una situazione dalla quale non aveva potuto trarre altro che il persistere di uno stato di incessante turbamento, da cui il suo animo non era stato in grado di distaccare nemmeno un frammento della propria essenza, la consueta condotta della ragazzina si era ritrovava a fare i conti con un preludio di reticenza comunicativa, un incontrollato bisogno di solitudine a cui Santana aveva ceduto la maggior parte del suo tempo, sempre alla ricerca del vero senso di quella frase.
Pertanto, il suo solito atteggiamento, carico di arroganza, presunzione e sbeffeggio, venne meno, sostituito da una condizione di perenne mutismo, di fronte alla quale, il periodo di permanenza a cui Quinn e Brittany erano state abituate non ottenne la possibilità di protrarre la propria usuale ruotine, concedendo alle due ragazzine intere settimane di respiro.
Sebbene, il lieve mormorio pronunciato dalla Professoressa del Monico aveva riscontrato il proprio credito anche tra le orecchie della giovane Corvonero, suscitando in lei la necessità di conoscere il reale valore di quella inaspettata rivelazione, la mente di Quinn aveva deciso di ignorare il rispettivo bisogno di consapevolezza, concentrando il proprio pensiero sulla preparazione degli ultimi esami e sul come trascorrere il tempo libero insieme a Brittany.
Dal canto suo, la giovane Tassorosso, aveva finalmente potuto assaporare il piacere di camminare lungo i corridoi della scuola senza il famigliare e stridulo eco di irrisorie risatine e parole di scherno ad accompagnare ogni suo passo, permettendo così alla bambina dalle bionde trecce di esplorare aree del castello a cui, in precedenza, non era stata in grado di convenire nemmeno una solerte occhiata, impaurita dalle conseguenze di un probabile incontro, dal quale, il suo animo ne sarebbe uscito distrutto.
 

 
Ancora una volta, il fragore di un penetrante sibilo diede allo spazio circostante il preludio di un crescente stato di agitazione, determinato da una invariabile condizione di imminente partenza, dinnanzi alla quale, un notevole numero di studenti tentava di ritardare il suo compimento.
Ciò nonostante, il tenue scricchiolio delle rotaie, sintomo di una essenziale distensione del congegno meccanico, prima del suo definitivo avviamento, sospinse il risoluto progredire delle gambe di Quinn ad accelerare la relativa avanzata, in direzione del vagone adibito al trasporto degli animali.
Le dita della giovane Corvonero vennero strette attorno al manico della gabbia, dove il suo gufo era impegnato in una manicale pulizia del proprio piumaggio, mentre i muscoli del suo braccio destro si contraevano, in un lieve accenno di estensione che condusse la bianca voliera tra le solide mani di un giovane facchino, il quale, introdusse la maniglia della uccelliera in un apposito gancio da viaggio.
Per un breve istante, le verdi iridi di Quinn soffermarono la propria attenzione sul suo barbagianni, alla ricerca di una qualche avvisaglia di nervosismo, ma il piccolo Gandalf sembrava non mostrare alcun segno di tensione, limitando il suo agire ad una dedita ispezione delle sue marroncine piume.
Di conseguenza, rincuorata dalla sua condizione di presunto benessere, la giovane Corvonero, diede al suo sguardo il compito di rivolgere il proprio interesse verso il ragazzo, in maniera tale da porgere a lui, con un tenue cenno del capo ed un sincero sorriso di ringraziamento, gratitudine nei riguardi del suo operato.
In seguito, la concentrazione di Quinn venne indirizzata alla caotica frenesia in cui il fianco sinistro della locomotiva era avvolto, intenta a rintracciare la figura della sua amica.   
Le labbra della giovane Corvonero vennero accarezzate da un leggero sospiro di benessere, unito ad un sottile innalzare degli angoli della sua bocca, dinnanzi al minuto corpo di Brittany che trovava un caloroso saluto di congedo tra le imponenti e vigorose braccia della Signora Beiste.
Difatti, nel corso del periodo primaverile, la giovane Tassorosso aveva trascorso diverso tempo nella casetta di pietra della guardiacaccia, conversando con lei sulle specifiche caratteristiche delle varie categorie di animali rappresentate nel manuale del Bestiario, la cui conoscenza risultava essere comune, ed arricchendo il proprio sapere enciclopedico sulle creature del mondo magico.
Lentamente, le gambe di Quinn avvicinarono la loro posizione a quel lungo momento di commiato, in maniera tale da lasciare alla sua amica il giusto intervallo di tempo e spazio, attraverso il quale, riuscire a colmare i successivi tre mesi di distacco.
Una volta terminato il loro abbraccio, un ampio sorriso comparve sul volto della donna, associato ad una delicata carezza sul capo di Brittany, segno di un inevitabile sopraggiungere alla conclusione del loro prolungato arrivederci.
Di conseguenza, intanto che le dita della giovane Tassorosso lambivano lo zigomo della sua guancia destra, in modo tale da permettere ai suoi polpastrelli di allontanare dalla sua pelle il calore di una lacrima, il progredire dei passi di Quinn assunse una cadenza maggiore, così, nel momento in cui la direzione del corpo di Brittany diede alle sue spalle la relativa attenzione, alla ricerca della giovane Corvonero, le sue azzurre iridi non tardarono ad incrociare lo sguardo della sua amica.
A dispetto, del trattamento a cui Brittany era stata costretta a sottoporre il relativo animo, uno stato di perenne bullismo, di fronte al quale, la sua fragile risolutezza non era riuscita a porre alcun freno, il cuore della bambina dalle bionde trecce non poteva fare a meno di stridere, oramai consapevole del preludio di un ineluttabile distacco.
Pertanto, malgrado la sua bocca dischiusa avesse rilasciato la tristezza di un debole sospiro, il suo braccio destro diede adito alla richiesta di Quinn, conducendo le sue dita ad intrecciare il loro fato con quelle della giovane Corvonero.
Salite sul treno, le due ragazzine, percorsero solamente un breve tratto, prima di incrociare il giusto vagone, nel quale, ad attendere il loro arrivo, vi erano Mike e Tina, già equipaggiati di una buona dose di leccornie, decisamente necessarie per affrontare il lungo viaggio.
Così, mentre Quinn e Brittany chiacchieravano amabilmente, degustando il sapore di zuccherate caramelle e stucchevoli dolci, Santana, ad una distanza di venticinque carrozze, era immobile, con la fronte appoggiata al finestrino ed il vitreo sguardo rivolto al paesaggio esterno, racchiusa nella sua consueta solitudine, dove il silenzio veniva colmato solamente dai suoi pensieri, il cui principale mantra, verteva sulle conseguenze a cui il suo corpo avrebbe dovuto sottostare appena fatto ritorno a casa.  








 
Hey! Eccovi giunti alla fine di questa storia.
Spero che vi abbia intrattenuto.
Tendenzilamente, non scrivo alla fine dei capitoli perché penso che porti il lettore ad interrompere bruscamente il suo stato immersivo.
Tuttavia, mi sono ritrovata a farlo poiché non sono certa della buona risucita di questo racconto, non sono sicura che abbia suscitato in voi il desiderio di conoscerne il seguito.
Quindi mi domandavo se dovessi mandare avanti il progetto, oppure interromperlo. 
Mi farebbe piacere sentire un vostro parere.
Grazie :)

Huffelglee2599



 
   
 
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