Serie TV > Altro - Fiction italiane
Segui la storia  |       
Autore: Shaina    07/05/2022    1 recensioni
[Mare Fuori ]
Serie di fanfiction creata per il gruppo Fondi di caffé - Il tuo scrittoio multifandom, Ho preso due personaggi della serie che amo particolarmente, e che nella storia originale interagiscono per circa due minuti in 24 episodi, ma che io trovo molto affini, a prescindere dal fatto che stiano insieme oppure no. Lui ha perso l'unico amore della sua vita a diciassette anni. Lei è la sorella maggiore del suo migliore amico.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L’IMPROVVISATA


Carmine è arrivato da Napoli con il primo volo del mattino. Ha preso una stanza d’albergo giusto il tempo di rifocillarsi, e adesso, è passato a fare provviste per la cena in rosticceria.
A Filippo aveva detto che sarebbe arrivato un paio di giorni dopo, ma lui ha in mente di fare una sorpresa a sua sorella. L’appartamento di Anita è al secondo piano di una palazzina in centro. Carmine attraversa il portone, e poi accende il cellulare per chiamarla.
Conta gli squilli, uno per uno.
In casa, Anita è seduta sul divano. Il telefono squilla incessantemente, ma lei non ha intenzione di rispondere. Ha già discusso con la madre per un’ora, e al momento ne ha fin sopra i capelli. Eppure, quell’aggeggio infernale non vuole proprio saperne di smetterla.
Anita si alza, decisa a respingere la chiamata, o in alternativa a lanciare l’apparecchio per aria, fino a quando, avvicinandosi al mobiletto, non legge sul display un numero di telefono che non riconosce. Con un sospiro, finalmente apre la chiamata.
«Ciao Anita.»
La voce dall’altra parte del telefono suona familiare, ma Anita impiega qualche secondo a fare mente locale. «Carmine?! Sei tu?»
L’uomo dall’altra parte del telefono sorride. «In questo momento sto vicino a casa toia.» le rivela, a bruciapelo.
Anita si volta istintivamente verso il balcone. «Che vuol dire che sei sotto casa mia?»
I suoi impegni per la serata prevedevano semplicemente di poltrire sul divano, con la sua tuta di pile e una coperta di lana addosso. «Sei anche arrivato dietro la mia porta di casa…» deduce, quando sente suonare il campanello, e si avvia ad aprirgli la porta.
La prima reazione che ha, quando se lo trova di fronte, è quella di scoppiare a ridere a crepapelle, perché Carmine ha le mani letteralmente stracolme di confezioni d’asporto. «Hai svaligiato una rosticceria, vedo…» commenta, mentre lo accompagna in cucina.
«Ho pensato avessi bisogno di una scorta di calorie.» annuncia l’amico. «Lo so che la dieta in casa Ferrari è ferrea, ma tu si secca come n’alice… anzi, dopo tutta questa roba ti aspetta anche una bella tazza di cioccolata calda.»
«Se ti sentisse mia madre ti strangolerebbe a mani nude.» mormora Anita, facendo un cenno al suo piano nutrizionale appeso sul frigorifero. «Lo vedi quel promemoria enorme? È opera sua… Guai ad aggiungere un solo grammo di zucchero o grassi in più…»
L’espressione di Carmine è perplessa. «Scusa, ma se sgarri per una sera che succere?»
«Che accumulo chili…» risponde Anita. «E per mia madre, sarebbe un sacrilegio… la linea prima di tutto.» E non solo quella…
Lui alza gli occhi al cielo, mordendosi le labbra per non inveire a squarciagola contro Anna Ferrari. «Per stasera, futtetenne…»
Lei lo guarda allibita, ma è solo un attimo, prima che finalmente mandi al diavolo la dieta, sua madre, e tutto il resto.

Sono finiti sul divano a strafogarsi di rustici, panzerotti e pizzette di ogni genere, davanti alla TV accesa.
Carmine si stravacca del tutto, dopo aver mandato giù l’ultimo boccone di panzerotto traboccante di mozzarella filante. «La cena perfetta…» commenta. «Mancherebbe giusto una bella tazza di cioccolata calda.»
«Per carità…» protesta Anita. «Hai deciso di farmi esplodere.»
«Ma quale esplodere, ca sì secca come un’alice…»
«Quello è lo stress!» insiste Anita.
«No, non è lo stress è che non mangi, Ani!»
«Hai deciso che cambiare il mio modo di mangiare dovrà essere la tua nuova missione di vita?» commenta Anita, esasperata. «E Futura?»
«Il cuore non è mica a numero chiuso…» replica lui.
Anita gli sorride e fa per sedersi composta sul divano, ma Carmine la tira a sé, fino a che lei non si ritrova sdraiata sul divano con la testa appoggiata alle sue ginocchia.
Intanto, facendo zapping con il telecomando, è finito sul canale di una commedia romantica. Deve averla già vista, ma non ricorda proprio quando. «La cioccolata può diventare un potentissimo afrodisiaco…»
Anita fa per voltarsi, e il suo sguardo cade involontariamente sulla fede che Carmine porta, ancora, al dito. «Avevi l’abitudine di berla anche con Nina?»
«Lo facevamo sempre…Siccom’ sua madre ci spediva a pomiciare fuori, lei preparava la cioccolata calda e la metteva in un termos. L’idea era di berla strada facendo, ma finivamo sempre per dimenticarcene. E alla fine, la bevevamo assetttate ngop e scale…»
Anita sorride, ma il suo sguardo adesso è velato di tristezza. Prova a concentrarsi sul film, nella speranza che Carmine non se ne accorga, ma lui lo ha già notato. «Ani…»
Lei si maledice, perché ha fatto una gaffe e sarebbe stato meglio tacere. Si rimette in ginocchio sul divano, con l’intento di togliersi di torno, ma prima che possa filarsela, Carmine le afferra un braccio e la tira a sé. Un attimo più tardi, lei si ritrova a cavalcioni sulle sue ginocchia. «Non mi stai aiutando, così, lo sai?»
Lui scrolla le spalle: «Ho già fatto una sciocchezza, partendo da Napoli due giorni prima apposta per venire da te… scemenza più, scemenza meno che cambia?»
Non fa una piega… ma cosa ti aspetti che faccia adesso, esattamente?
«Sai, si dice che a un paio di occhi tristi bisogna fare meno domande e regalare più abbracci.»
A lei non è ben chiaro se il suo sia un tentativo di riportare la loro situazione sui giusti binari oppure tutto il contrario. Trovarsi a cavalcioni sulle sue gambe non è esattamente una situazione ordinaria, nonostante gli strati di stoffa che li separano. Soprattutto perché al momento, le loro parti intime sono praticamente incastonate tra di loro. «Dipende anche da quale direzione vuoi far prendere alla cosa...» replica.
«Non ‘o sacciu manco io…» ammette lui. E i suoi occhi sono lindi.
Ecco, appunto. Quindi che cavolo stiamo facendo? Stavamo parlando di Nina fino a dieci secondi fa…
Anita scivola per un secondo, e si aggrappa alle sue spalle, ma le braccia di Carmine la stanno tenendo saldamente per la vita.
«Dovremmo dare una pulita…» commenta, indicando le cartacce e gli avanzi che sono finiti sul pavimento.
Probabilmente ha ragione, ma nessuno dei due sembra averne voglia. Restano in quella posizione, fronte contro fronte, ancora a lungo. «Carmine, sul serio… dovresti tornare in albergo…»
«Ti vuoi liberare di me? Dici ‘a verità…»
Per tutta risposta, lei lascia che le sue labbra planino sulla bocca di Carmine: «Non basterebbe farti uscire di qui, per liberarmi di te, Carmine…» gli risponde.
La verità è che prendere un aereo due giorni prima del previsto solo per farle un’improvvisata, all’insaputa del suo migliore amico, le sembra esagerato, per un gesto dettato unicamente dall’amicizia. «Non era mia intenzione invadere la tua vita, in questo modo.» gli dice.
«Ani, non mi hai mica pigliato e tirato qui dentro con le catene ai polsi!» replica lui.
Lei scuote la testa, e lo scavalca riaccovacciandosi sul divano. «Carmine... non è che una mattina di queste ti svegli con i sensi di colpa che ti mangiano il fegato?» gli domanda, appoggiando la testa alla sua spalla.
«Tu a Nina l’e cunusciuta… mi avrebbe mai chiesto di rimanere legato al suo ricordo, secondo te?» replica lui. «No. Effettivamente no.» Forse mi sto facendo troppi scrupoli…
E il momento per i discorsi impegnativi è ancora lontano.
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Altro - Fiction italiane / Vai alla pagina dell'autore: Shaina