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Autore: Vegetina ssj 94    07/09/2009    5 recensioni
Bella va a Forks in vacanza, senza sapere che la sua vita sta per cambiare... *ESTRATTO DAL CAPITOLO* Agnello indifeso e stupido, scappa! Tu ami il tuo vampiro. Loro sono esseri della notte. Loro bevono sangue. Non ti importa, tu non li vedi come mostri. Lui vuole il tuo sangue. Lo sai e non riesci ad averne paura. Che esseri strani sono i vampiri... ...avvolti nella leggenda... ...fredda e dura come il marmo è la loro pelle... ...freddi e duri i loro cuori... nonostante questo loro possono amare ..lui può amarti. Tu puoi amarlo, per sempre
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Quileute
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Creature delle notte, mostri con un cuore


CREATURE DELLA NOTTE, MOSTRI CON UN CUORE



Agnello indifeso e stupido, scappa!
Tu ami il tuo vampiro.
Loro sono esseri della notte.
Loro bevono sangue.
Non ti importa, tu non li vedi come mostri.
Lui vuole il tuo sangue.
Lo sai e non riesci ad averne paura.
Che esseri strani sono i vampiri...
...avvolti nella leggenda...
...fredda e dura come il marmo è la loro pelle...

 ...freddi e duri i loro cuori...
nonostante questo loro possono amare
..lui può amarti.
Tu puoi amarlo, per sempre



Il mio nome è Bella Swan sono un'adolescente come tutte le altre, anzi peggio delle altre, sono estremamente goffa e attiro disgrazie, ma soprattutto sembra che io non abbia istinto di sopravvivenza.
Vivo a Phoenix, un' assolata cittadina dell'Arizona, con mia madre, Renèe, e il suo nuovo fidanzato Phil.
Lei è la mamma più pazza del mondo, lui è un atleta che gioca a baseball.
È un bravo giocatore, si allena molto e sogna di poter entrare in serie A e passare alla storia
Credo che tra poco si sposeranno.
Volete sapere cosa vi voglio raccontare?
Vi voglio raccontare com'è cambiata la mia vita.
Si, un giorno la mia vita è cambiata.
Un giorno ho incontrato un vampiro.
Credevate che i vampiri sono creature leggendarie?
Lo credevo anche io.
Pensavo anche che i licantropi fossero frutto della mente malata dell'uomo, questo prima di incontrare Jacob naturalmente.
Quando è incominciato tutto?
Questo Natale, quando sono andata a  trovare mio padre, Charlie, a Forks.
Forks è una piccola cittadina nello stato di Washington, per la precisione la cittadina più piovosa degli Stati Uniti.
Mio padre è il capo della polizia di Forks.
Era sposato con mia madre, ma lei è scappata quando ero solo una neonata
Odiava la coltre di nuvole e pioggia che avvolge questa piccola cittadina, lei come me ama il sole.
Non andavo a trovare Charlie da molti anni, ma ora volevo lasciare un po' soli Phil e mia madre.
Loro avevano progettato di fare una crociera e io sarei stata il terzo incomodo.
Venti giorni, viva, a Forks , un'impresa!


Io e mia madre siamo abbracciate vicino all'auto di Phil.
Non vorrei lasciarla, ma devo andare se non voglio perdere l'aereo.
Al tre mi stacco: tre, due...nooo la mia tenera mamma; non la vedrò per venti giorni!
-Ragazze vi voglio bene ma così perdiamo l'aereo.-
Ci ha pensato Phil a staccarci, scaraventandomi nell'auto e chiudendomi la portiera.
Il viaggio mi sembra eterno, nessuno parla e il silenzio sta diventando pesante.
Voglio spezzarlo.
Provo ad aprire la bocca, ma non esce nessun suono.
Venti giorni non sono un eternità, Bella!
Oddio ora non solo parlo con me stessa, ma mi cerco di convincere da sola dell'impossibile: essere felice in un buco verde e piovoso.
Si a Forks tutto è verde, anche quello che dovrebbe essere marrone, come il tronco degli alberi, è coperto da roba verde e viscida.
Quando fui stata abbastanza grande (5 anni) da odiare a pieno quel posto decisi che lì non ci avrei più messo piede.
A niente servirono le suppliche di mio padre, se mi voleva venire veniva lui!
Ora quando gli ho detto che sarei andata a trovarlo ha fatto i salti di gioia.
Penso che abbia ringraziato tutti i santi del paradiso e se avesse potuto gli avrebbe scodinzolato.
Sorrisi all'idea di mio padre con la coda.
Finalmente siamo in aereoporto.
Il mio volo è già lampeggiante sul tabellone.
Corro verso il check in alla velocità della luce, pessima idea visto il mio equilibrio precario, infatti incimpo e travolgo in pieno un ragazzo con i capelli rossicci, gli occhi gialli-ambrati e una carnagione pallidissima.
Mi affretto a chiedere scusa e lui in tutta risposta inspira forte e mi guarda con occhi neri e aguardo assassino, e dire che gli ho chiesto scusa...
Occhi neri??? Non erano gialli?!
Sono troppo in ritardo per riflettere sul colore degli occhi di un cafone, magari il giallo l'ho solo immaginato.
Eccomi al check in.
Imbarco il borsone e mi faccio dare il biglietto.
Posto 27b, coda!
All'altoparlante chiamano il mio volo, devo muovermi.
Odio gli addii, e non ho neanche tempo, quindi mi limito ad un -ciao mamma, ci vediamo presto-
-Bella, cara mi raccomando scrivimi!-
-Certo mamma. Ciao Phil-
Abbraccio e bacio entrambi e mi dirigo verso l'imbarco.
Durante il volo tento di dormire un po', ma senza successo.
Il volto del ragazzo cafone mi ritorna in mente.
Mi ha guardato in un modo che mi ha fatto paura, davvero tanta paura.
Non l'ho mica ucciso e poi ho chiesto pure scusa! Bah
All'aereoporto trovo Charlie con un cartello in mano con scritto: ISABELLA SWAN.
Mio padre con un cartello i cui c'è scritto il mio nome e rido.
In questo momento mi sembra di essere una di quelle studentesse che fanno i viaggi studio e vanno a vivere per qualche tempo presso una famiglia ospitante.
Rido ancora, sembra non avermi notato, trattengo le risate, faccio un bel respiro e mi avvicino a lui.
-Cercava la signorina...-fingo di leggere il cartello -Bella Swan?-
-Bella. tesoro!-
-Ah allora mi avevi riconosciuta!-
-Certo tesoro, sei pur sempre la mia bambina! La macchina è di là vieni... su dammi la borsa-
-Non c'è bisogno papà, non è pesante.-
Non faccio in tempo a dirlo che mio padre ha gà in mano il mio borsone.
Oh no. Charlie è venuto con l'auto della polizia.
Odio viaggiare con quel mezzo!
E..e dovrò farlo per altri venti giorni?!
No, piuttosto affitto un auto.
Certo e come lo dico a Charlie?
Si offenderebbe!
Se lui usa l'auto di servizio io non avrei come muovermi, scusa perfetta!
-Charlie senti pensavo che io qui non ho come muovermi e non voglio essere un peso per te, quindi potrei affittare un auto.-
-No. Un mio amico ti presta il suo pick up.-
-Ah di che genere?-
Non me ne intendo per niente di auto.
"Di che genere?" ma sarà sensata come domanda?
Boh. Vediamo cosa risponde.
Spero non incominci a parlare di motori, cavalli, strane tecnologie aliene...a momenti le auto ti fanno pure il caffè e la barba la mattina!
-È un Cheavy del '93.-
Ho capito solo l'anno, 93. Non è un po' vecchiotto?
Vebè meglio di niente, basta che funziona.
-Grazie papà!- lo dico anche entusiasta.
Lo sono davvero. Forse più soorpresa e grata. Non era di certo scontato che mi facesse trovare un auto, seppur del 93!
Gli scocco un bacio sulla guancia e si parte, destinazione Forks.

La casa è come la ricordo: piccola ma accogliente.
Davanti ha un ampio parcheggio e tre lati sono adiacenti al bosco.
Il porticato davanti la casa è più ampio di come lo ricordavo ed evidentemente papà l'ha ricolorato da poco, perchè i secchi di vernice sono ancora lì.
All'ingresso c'è un soggiorno con un ampio divano e un mobile con la Tv , il video registratore e anche un lettore dvd.
Sempre al piano di sotto c'è la cucina, mentre al piano di sopra ci sono le stanze da letto, la mia e quella di Chalie, e un bagno.
-Ti ho fatto spazio in bagno.-
-Giusto, un bagno solo.-
Non è il massimo, ma lo posso sopportare.
La mia stanza è rimasta proprio come me la ricordavo.
La sedia a dondolo, l'armadio, il lettore cd, la libreria, lo stesso letto... c'è un pc sulla scrivania, deve essere nuovo, cioè di seconda mano viste le condizioni, ma acquistato da poco.
Il modem sembra un vecchio modello, sarò paziente con lui.
Dopo cena (Charlie cucina malissimo, così ho proposto di occuparmi io dei pasti) subito a letto, non mi va di stare alzata, sono stanca per il viaggio e domani  andremo alla riserva di La Push a trovare il suo vecchio amico Billy.
Charlie mi ha detto che Billy ha un figlio, Jacob, con cui giocavo da piccola, io non ricordo, però sono contenta di conoscere qualcuno della mia età, almeno mi faccio qualche amico.



Come vi sembra?
Mi è venuta l'idea e l'ho buttata giù, è una storia scritta di getto, quindi mi rendo conto che forse non è il massimo.
I capitoli successivi seguiranno molto meno la storia della meyer.
Se questo assaggio è stato di vostro gradimento continuo la fan fiction.
Fatemi sapere, aspetto con ansia i vostri commenti, anche negativi, se non avete gradito o avete critiche da fare riguardo lo stile, la grammatica o qualsiasi altra cosa non fatevi problemi a dirlo.


Elena alias Vegetina ssj 94
  
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