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Autore: slanif    13/05/2022    3 recensioni
100 Prompt.
100 Storie.
Alcune collegate, altre no.
Un'infinità di personaggi, anche i più improbabili.
Coppie sia Het che Slash.
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Vari personaggi
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Titolo: Merletto
Autore: slanif
Prompt: 7
Personaggio/Coppia: Petunia Dursley
Contesto: Contesto Generale / Vago
Rating: Verde
Parole: 610


Tutto in ordine. Così doveva essere la casa. Perfettamente normale. Il divano alla giusta angolazione rispetto alla finestra, i fiori freschi nel vaso al centro del tavolo, i centrini di merletto sotto ogni soprammobile. Li aveva creati lei uno a uno, quando era poco più di una bambina, insieme a sua madre. All’epoca, aveva da poco cominciato a frequentava le elementari ed erano stati dei bei momenti passati insieme. Col tempo, era diventata piuttosto brava e aveva la passione di intrecciare disegni che raffigurassero dei fiori.
Sperava che sua madre apprezzasse il suo talento a riguardo; ma no, i suoi genitori erano tutti concentrati su quella stupida di sua sorella Lily. “Lily di qua, Lily di là, Lily fa questo, Lily fa quello...”. Petunia era cresciuta sentendosi ripetere costantemente quanto tutto quello che faceva quell’abominio di sua sorella fosse infinitamente migliore di quello che faceva lei.
Un merletto dopo l’altro, aveva cercato di alleviare lo stress nel sentire sempre i suoi genitori parlare di Lily, così come di sopportare i Gufi che entravano dalle loro finestre per lasciare delle lettere da parte della sorella quando era andata a quella scuola per Maghi e passava la maggior parte dell’anno via da casa (per suo sommo diletto).
Quando era morta, uccisa da uno Stregone malvagio – in base a quello che avevano detto i Maghi che erano venuti a casa sua per informarla, visto che era rimasta l’unica parente in vita dopo la dipartita dei loro genitori l’anno prima – Petunia si era sentita quasi sollevata che Lily non ci fosse più. Aveva fatto un merletto per scacciare il pensiero e l’aveva cucito al fondo del suo abito bianco preferito, quello che conservava nell’armadio e che non metteva mai per non farlo sciupare.
Non l’aveva mai più guardato, fino a quel momento, ma adesso che stava riordinando l’armadio, l’occhio gli cadde su quell’abito e con mano tremante afferrò il tessuto, strusciandolo tra le dita. La consistenza ruvida del merletto era malleabile, delicata, e non per la prima volta un sentimento sgradevole riempì lo stomaco della donna, a ripensare alla sorella.
Aveva pensato che fosse stato un bene, per lei, che Lily fosse morta. Niente più paragoni, niente più stranezze. Eppure, a volte, quando era sola in casa e qualcosa – un odore, un oggetto, un suono – le faceva balenare in testa un ricordo, ecco che si ritrovava a pensare a Lily e non sempre i ricordi erano sgradevoli. Petunia ovviamente non lo aveva mai detto a Vernon, però sì, gli succedeva di pensare a sua sorella e di ricordare qualche bel momento che avevano avuto insieme prima che Lily ricevesse la lettera per quella scuola di stramboidi.
Ricordava il sorriso lieve della sorella e i capelli rossi, così diversi dai suoi, biondi e inconsistenti. Ne ricordava il profumo, lo stesso dei gigli di cui portava il nome, così come la voce gentile e i fiori che portava sempre nella loro stanza, mettendoli in un bicchiere sul comodino che condividevano. Passava ore a guardarli, nel buio della loro camera, mentre Lily dormiva. Aveva fatto anche un merletto da metterci sotto, con ricamato un giglio. Sua sorella l’aveva abbracciata forte, quando l’aveva visto.
Nessuno sapeva che Petunia, quel merletto, lo conservava ancora. L’unico ricordo di sua sorella.
Era ancora sul suo comodino, sotto alla lampada. Era più piccolo della base, così nessuno lo vedeva, ma lei sapeva che era lì. Poteva tirare su la luce ogni volta che ne sentiva il bisogno e guardarlo. Non l’aveva mai fatto, naturalmente, ma la consapevolezza che quel centrino fosse lì, era in qualche modo rassicurante. Consolante.
Petunia aveva odiato sua sorella, ma c’erano giorni in cui ne sentiva la mancanza.




Nota dell’autrice: Petunia Dursley si comporta in modo orrendo con Harry per tutti e sette i libri, ma mi sono sempre chiesta come mai abbia comunque accettato di accoglierlo. C’era la protezione estesa di Lily grazie al legame di sangue tra sorelle, okay, ma non glielo doveva, giusto? Non era obbligata ad accettare, all’inizio, quindi perché l’ha fatto? Secondo me un po’ si racchiude tutto nella scena tagliata dei film e che non esiste nei libri in cui Petunia dice: «Era anche mia sorella.» Perché sì, è vero, Petunia è stata orrenda con Harry, ma a modo suo credo che abbia voluto bene per lo meno a Lily, facendo sì che la protezione d’amore che aveva lasciato su Harry sacrificandosi per lui non si spezzasse; una sorta di modo contorto per onorare la memoria di Lily e chiederle perdono per i suoi comportamenti in vita, spinti solo dalla gelosia. Quindi ecco perché ho immaginato che Petunia conservasse ancora qualcosa della sorella, seppur nascosta. :)
   
 
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