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Autore: slanif    16/05/2022    1 recensioni
100 Prompt.
100 Storie.
Alcune collegate, altre no.
Un'infinità di personaggi, anche i più improbabili.
Coppie sia Het che Slash.
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Vari personaggi
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Titolo: Oro
Autore: slanif
Prompt: 12
Personaggio/Coppia: Arthur Weasley, accenni Arthur/Molly
Contesto: Contesto Generale / Vago
Rating: Verde
Parole: 642
 
 
Arthur Weasley avrebbe tanto voluto che la sua famiglia fosse più ricca. Infatti, per quanto lavorasse, non riusciva mai ad accumulare abbastanza oro per far sì che tutti i suoi figli potessero permettersi qualcosa di nuovo ogni anno. Leggendarie erano le lamentele di Ron, il più piccolo dei suoi figli maschi, che si lagnava sempre di avere tutto di seconda mano e, in generale, cose schifose rispetto agli altri suoi compagni di scuola. Ogni volta che il ragazzo inveiva a riguardo, Arthur si sentiva un po’ morire dentro, perché avrebbe davvero voluto riuscire a badare alla sua famiglia in modo più efficiente.
Non che fosse un lavativo, sia chiaro. Lavorava tantissime ore al Ministero ogni giorno, ma anche se le avesse raddoppiate, non sarebbero mai state abbastanza.
Solo l’altro giorno, via Gufo, gli era giunta una busta con dentro alcuni galeoni da parte di Charlie, inviategli per aiutarli a comprare la divisa nuova di Ginny, la loro unica figlia femmina, che quell’anno era cresciuta a tal punto che nemmeno i rammendi di Molly erano riusciti a fare miracoli.
La prima volta che era successo che Bill o Charlie inviassero qualche moneta d’oro, si era arrabbiato e aveva inviato loro una Strillettera; ma i suoi figli non si erano sentiti affatto intimiditi. Prima di soppiatto mandandoli direttamente alla madre e poi con una lunga conversazione a tavola sotto Natale, quando gli altri ragazzi erano andati tutti a letto, i suoi due figli maggiori lo avevano convinto ad accettare un po’ di aiuto.
«Sono solo, papà, e guadagno bene. Cosa vuoi che mi costi mandarvi qualche soldo ogni tanto?» era stata l’affermazione di Charlie, a cui anche Bill aveva concordato.
Arthur si era sentito commosso dalla gentilezza e l’altruismo dei suoi figli, ma al contempo aveva provato anche vergogna, perché facendo due conti, si era reso conto che quell’oro gli tornava utile eccome. Si era sentito un fallito, alla consapevolezza che, da solo, non riusciva a prendersi cura di sua moglie e i suoi figli come avrebbe voluto.
Quando erano più giovani Molly aveva lavorato, ma quando erano cominciati ad arrivare i figli, avevano concordato che lei rimanesse a casa a badare loro. Si era rivelata la scelta più giusta quando erano arrivati i gemelli, che in due valevano per venti da tanti guai combinavano già nella culla, e Molly finiva le giornate a badare ai ragazzi più stressata di lui che volava qua e là a risolvere i macelli che i Maghi facevano con gli utensìli Babbani.
Era stata la decisione più saggia, certo, ma in casa avevano finito per essere nove e quando avevano cominciato ad andare a Hogwarts uno dopo l’altro, le cose si erano fatte sempre più difficili.
«Ce la caveremo, vedrai,» gli aveva detto sua moglie la sera prima, guardando le lunghe liste dei libri che sarebbero serviti per quell’anno.
«Non facciamo altro che “cavarcela”, Molly, ma mai che riuscissimo semplicemente a “fare” quel che c’è da fare senza affanno o senza chiedere soldi a Bill e Charlie.»
«Noi non glieli chiediamo,» aveva precisato lei.
«Cosa cambia? Sono cresciuti in questa famiglia. Sanno meglio di noi che l’unica cosa che manca qui è l’oro
«Esatto!» aveva sbottato lei. «Siamo ricchi di molte altre cose, Arthur. Delle cose importanti! Forse non avremmo tanti soldi e a volte è difficile, è vero, ma che valore ha tutto questo di fronte al fatto che abbiamo sette figli meravigliosi e una vita felice? Pensaci, Arthur,» aveva insistito lei. «Guarda Malfoy. È pieno di oro, ma non saprebbe dare un abbraccio a suo figlio nemmeno se lo obbligassero.»
A udire quelle parole, l’uomo si era sentito vergognare, perché sua moglie aveva indubbiamente ragione. Certo, non erano ricchi. Erano più le volte che l’oro mancava di quelle in cui c’era, ma i Weasley avevano qualcosa che mancava a molte altre famiglie ben più facoltose: l’amore.
   
 
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