Anime & Manga > Lupin III
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Autore: Mr Crossover    25/05/2022    1 recensioni
Il più grande ladro del mondo e il detective più famigerato del Giappone. Due uomini che non si sono mai incontrati di persona, ma che conoscono le imprese l'uno dell'altro. Sebbene facciano mestieri diversi i due uomini e i loro amici saranno i soli a poter contrastare le ambizioni di un terribile gruppo, residuo di una storia segreta, che brama da tempo il dominio sul Giappone e sul resto del mondo.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lupin III, Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Nei giorni seguenti la cadita di Saisei, le autorità riuscirono a risalire a tutti gli altri complici dei tre capi deceduti, smantenlando del tutto l'organizzazione.

Come conseguenza della scoperta della verità, Lupin venne discolpato per l'omicidio del ministro Yamamoto. Tutto era tornato alla normalità. Saeko e Zenigata non ricevettero nessuna accusa di insubordinazione perché l'Imperatore fece un annuncio che gli aveva resi intoccabili. E non solo loro



Nell'appartamento di Ryo e Kaori, i due ragazzi si stavano vestendo elegantemente. Ovviamente Kaori dovette aiutare Ryo a vestirsi, dato che la sua spalla non era ancora guarita.

<< Ancora non ci credo: l'Imperatore vuole farci cavalieri dell'ordine di Crisantemo. Ti rendi conto? La nostra agenzia nuoterà nell'oro! >> disse emozionata la rossa dopo aver assistito il compare.

<< Bah, di solito preferisco non prendermi eloggi. Ma d'altronde potrei ottenere aiuti che in futuro potrebbero tornare utili. >> disse Ryo modestamente.

<< Giusto. >> sorrise Kaori.

<< Sai, dal modo in cui sei intervenuta contro Mitsuo per aiutarmi non so se definirti coraggiosa o incoscente. >> disse poi Saeba guardandola interessato.

Kaori lo guardò in faccia per un attimo. << Beh, non potevo certo lasciare che ti uccidesse, no? >>

Ryo la guardò anche lui << Però io non saprei dove trovare un altra socia come te. E poi... non posso perdere anche te, dopo tuo fratello. Non me lo perdonerei mai se accadesse. Almeno la prossima volta cerca di sparare meglio, perché Mitsuo aveva avuto tutto il tempo necessario per attaccarti. >>

Kaori distolse lo sguardo imbronciata << Ehi, io non avevo le munizioni perforanti. Volevo solo distrarlo per darti il tempo di reagire. Tutto qua. >>

Ryo sorrise scuotendo la testa: la verità era che lei non voleva assolutamente perderlo, del resto glielo aveva detto lei stessa una volta. L'affetto che provavano l'uno per l'altra diventava sempre più forte.

<< Sai che fine ha fatto Lupin? >> chiese la ragazza imbarazzata troncando il discorso.

<< No. Forse Falcon potrebbe scoprirlo dato che sta aspettando una visita di Jigen. >> rispose il moro.

<< Ha davvero intenzione di combattere con Jigen? Non si è ancora ristabilito! >> disse Kaori sconcertata.

<< Ah, non preoccuparti. Ho la sensazione che nessuno verrà ammazzato. >> e si mise a guardare l'orologio.

<< Forza, è ora di andare. Saeko e Zenigata ci aspettano >> disse incamminandosi verso la porta assieme a Kaori.

Dopo essere partiti in macchina, Kaori guardò un attimo Ryo e ripenso alla discussione di prima e all'espressione che fece Ryo alla fine: era come se avesse letto i pensieri dell'amico, i suoi sentimenti per lui crescevano sempre ed era sicura che un giorno il suo desiderio si sarebbe avverato.



Qualche ora dopo, nella sala del trono al Palazzo Imperiale, Ryo e Kaori, con Zenigata e Saeko vestiti eleganti erano di fronte all'imperatore. Dietro di loro c'era riuniti la famiglia imperiale ed erano anche presenti dei leali consiglieri della Dieta e persino il prefetto Nogami con l'altra figlia Reika, entrambi fieri di Saeko.

Anika osservava tutto con molta gioia: essere membri dell'ordine di Crisantemo era la più grande onorificenza che potesse ricevere un cittadino giapponese e loro se l'erano meritato questo privilegio.

Accanto all'imperatore c'era un suo parente con in mano un cuscino su cui stavano le insegne dell'ordine per tutti e quattro: il gran cordone, una fascia rossa con striscia blu, e il collare, una catenina fatta da placche a forma di crisantemo.

I decorati si inginocchiarono e l'Imperatore, con delicatezza e solennità, conferì a ognuno il prestigioso riconoscimento. Una volta fatto, con un sorriso in volto disse << Possano gli Dei benedirvi in eterno. >>

I quattro si rialzarono e si voltarono verso gli spettatori che cominciarono subito ad applaudire assieme al sovrano stesso.

Guardandosi intorno contenti, Ryo e Kaori guardarono Anika che era applaudiva più forte degli altri.



Una volta finita la cerimonia, Saeko andò a parlare con suo padre, mentre tutti stavano uscendo dalla sala del trono.

<< Beh, tesoro. Direi che hai ottenuto più di quanto desiderassi, no? >> disse il prefetto alla figlia.

<< Diciamo che per ora posso accontentarmi. Tuttavia posso fare di meglio. Mi auguro solo che tu non cerchi di approfittarne, chiaro? >> disse schietta la bluetta.

<< No, tesoro, no. Allora io torno alla centrale. Tu prenditi pure la giornata libera, te lo meriti. >>

<< Sissignore. >>

Dopo che il prefetto se ne fu andato Zenigata di avvicinò alla sua amica. << Che posso dire? È stata un avventura turbolenta. >>

Saeko lo guardò << È vero. Dunque, Zenigata, volevi salutarmi prima di riprendere la caccia a Lupin? >>

<< Già. Sebbene sia felice per questa nomina, io devo continuare la mia missione. Lupin non si fermerà, quindi non posso farlo nemmeno io. >> rispose onestamente l'uomo.

<< Sai che ti dico? Una parte di Lupin merita solo grande rispetto. Peccato che non voglia una vita onestà, sarebbe un ottimo aiuto per la giustizia. >> ammise Saeko.

<< Hai ragione, ma, come hai visto tu stessa, a modo suo lo fa se è necessario. Ma finché rimarrà un delinquente, allora sarà sempre necessario contrastarlo per fargli cambiare idea. >> Zenigata incrociò le braccia sorridendo.

<< Eheh. Dubito che succederà mai, ma se tu ci credi allora mi fido. Sappi che se Lupin ritornasse a Tokyo io sarò pronta ad aiutarti. >>

Zenigata fu felice nel sentire questo, quindi porse la mano a Saeko << Non vedo l'ora, partner. >>

Sebbene Saeko avesse voluto abbracciarlo per ringraziarlo di tutto, rimase professionale e gli strinse forte la mano. << Grazie di tutto. >>

Non appena passò quel momento, Zenigata si mise di spalle davanti a Saeko << Salutami Ryo e Kaori. Spero di poter collaborare di nuovo anche con loro in futuro. >>

<< Contaci. Basta che non ci siano donne. >> per questa battuta i due risero entrambi.

Zenigata si rimise in testa il cappello << Alla prossima, ispettore Nogami. >> e se andò per la sua strada.

Saeko lo guardò andarsene sorridendo << Arrivederci, ispettore. >>



Kaori era andata nei giardini a parlare con Anika << Così Fujiko se l'è svignata? >>

<< Beh, dato che la sua copertura era saltata mi pare ovvio che l'abbia fatto. Sai, in fondo mi piaceva. Anche se recitava, ho visto in lei una grinta che mi affascinava tanto. Più o meno la stessa che hai tu. >> rispose la ragazzina.

<< Bah, se si rifarà viva me ne occuperò io. Ho un conto in sospeso con lei, e io i conti li chiudo sempre. >> affermò tenace Kaori. Anika si mise a ridere per quella faccenda.

Le ragazze cambiarono argomento << Ora cosa farai, Anika? >>

<< Mi impegnerò per diventare un politico in gamba, in modo da poter aiutare la nostra gente e chiunque altro nel mondo che avrà bisogno d'aiuto per vivere in modo migliore. È quello che avrebbe voluto papà. >> rispose decisa l'imperiale.

<< Sarebbe così fiero di te. >> l'appoggio Kaori sorridendo.

<< È vero. >>

Anika rimase in silenzio per un attimo << Allora immagino che dobbiamo salutarci, Kaori. >>

<< Ehi, solo perché il lavoro è finito non signfica che non possiamo vederci più. Ora che ho ricevuto questo riconoscimento non dovrei avere problemi a venirti a trovare >> le ricordò Kaori mostrando le il cordone.

<< Tu e Ryo sarete sempre i benvenuti qui. Grazie di cuore, vi sarò grata per sempre. >> nelle ultime parole si lasciò prendere dal sentimento di riconoscenza e di amicizia e abbracciò subito dopo l'amica. La rossa non se lo aspettava, ma ricambiò volentieri il gesto.

Dopo essersi staccate, Anika disse << E mi raccomando, tieni sempre d'occhio Ryo. Sebbene mi abbia insegnato tanto, la sua impulsività con le donne è da tenere sotto controllo, eh. >> e ridacchiò.

Kaori si batté il pugno << Puoi starne certa. >>

Anika poi volle rivolgerle una domanda particolare << Però come mai non ci prova con te? È così lento di comprendonio riguardo ciò che c'è tra di voi o lo fa apposta? >>

Kaori arrossì e prese il cellulare << Oh, mi è appena arrivato un incarico. Vado a prendere Ryo. A presto Anika. >> e corse via salutandola.

Anika la guardò andarsene con un espressione colma di sicurezza "Realizzerai il tuo sogno, Kaori. Ne sono certa" e se ne andò anche lei per incontrare i suoi parenti.



Saeba era al telefono, fuori dal palazzo, con Falcon.

<< Quindi non avete combattuto? >>

<< No. Si è presentato stamani solo per dirmi che mi è riconoscente per averlo salvato e che mi affronterà solo quando mi sarò ristabilito del tutto. Che bastardo . >> rispose Falcon irritato.

<< Ah, se è per questo nemmeno con me hai ancora chiuso i conti. Sii paziente, amico. E del resto, nelle tue condizioni ti avrebbe battuto facilmente, dovresti essere lusingato per la sua lealtà. >>

<< Tsk, fanculo. >>

Ryo si mise a ridere. Anche Miki stava sentendo la conversazione e non poté fare a meno di ridere anche lei.

<< Beh, considererò la sua "lealtà" come un promemoria da ricordare quando duelleremo: non lo ammazzerò. >> annunciò poi Falcon.

<< Ecco, bravo. Mi pare giusto >> disse Ryo sghiniazzando.

Falcon si prese un momento per ingoiare la cosa poi riprese << Mi sorprende che tu abbia accettato di entrare nell'ordine di Crisantemo. È stata Kaori a convincerti? >>

<< Ecco, diciamo che in parte è stata lei e dall'altra l'Imperatore mi avrebbe premiato comunque. Almeno non è stata una cerimonia pubblica. >>

<< Se adesso avrai lavori più impegnativi allora sarà interessante vedere contro chi ti ritroverai. Ricorda però: se ti servirà il mio aiuto, dovrai batterti con me quando sarà il momento, oppure vengo da te con le armi in mano e ti trivelo l'appartamento, chiaro? >>

<< Certo, certo. Naturalmente >> rispose Ryo sapendo che non diceva sul serio. Dopotutto quello che hanno passato erano ormai amici, ma Falcon non l'avrebbe mai ammesso.

<< Notizie di Lupin? >> gli chiese poi Falcon.

<< Dopo aver distrutto la meteora è scomparso. Se ne sarà già andato altrove. Probabilmente per questo Jigen non ha avuto tempo per te. >> rispose Saeba.

<< Mph. Beh, se si rifà vivo, avvertimi, per favore. Così saprò che Jigen sarà nelle vicinanze. >>

<< Eheheh. Promesso. Rimettiti presto, Falcon. Grazie di tuto. >> chiuse la chiamata pensando a Lupin. "Sarebbe interessante scontrarmi con lui. È davvero imprevedibile, e io adoro le sfide impegnative."

Il quell'istante un SMS suonò nelle notifiche del suo cellulare. Ryo la lesse: "Alla prossima, City Hunter." con tanto di occhiolino con una faccina particolare. Ryo comprese subito chi era il mittente e sorrise sicuro "Si, Lupin. Io ti aspetterò. "

Un attimo dopo lo raggiunse Kaori e, insieme, se ne tornarono a casa in attesa del loro prossimo incarico.



Anche Saeko ricevette un messaggio simile, solo che, al posto della faccina, c'erano dei cuoricini. Sebbene le sia piaciuto lo stile di Lupin, anche lei era entusiasta di poterlo sfidare di nuovo quando si sarebbe presentata l'occasione. In fin dei conti non si era dimenticata del bacio che le aveva dato al museo. Si sarebbe "vendicata" eccome di quell'oltraggio. Non tanto per il suo dovere da ispettore, ma più per il suo orgoglio di donna.

"La prossima volta non avrai scampo... cherì"



Goemon, dopo aver compiuto la sua missione, era ritornato al suo villaggio natale per resistuire al monaco del monastero la spada del suo avo il cui onore era stato riscattato.

"Ora il tuo riposo sarà veramente sereno, mio avo. Quando sarà la mia ora, so che sarai orologioso di incontrarmi" pensò umile il samurai riconsegnando l'arma, provando un enorme rispetto per il suo antenato più stimato.

Con il suo compito concluso il samurai riprese il suo solito vagabondare in cerca della pace con sé stesso, sentendosi orgoglioso di averlo fatto almeno per la sua famiglia.



Lupin era seduto sul cofano della sua auto con il cellulare in mano a segnarsi i nomi di Saeko e Ryo tra la lista degli avversari più pericolosi. Un privilegio che Lupin riservava a pochi. Tutto in una strada di collina che si affacciava sul mare.

Jigen era sul posto del guidatore a guardare l'amico. << Allora sai già qual'è sarà il prossimo bersaglio? >>

Lupin non si voltò, continuando a guardare il telefono << Ho sentito parlare di qualcosa di interessante in Cina. Ci diamo un occhiatina? >>

In quel momento ricevette una telefonata da Fujiko << Cherì! Che mi racconti? >>

<< Quella grandissima stronza di Nogami! >> sbraitò Fujiko dall'altra parte, spiazzando Lupin. << Mentre l'aiutavo a smascherare Saisei, avevo cercato anche di fare un trasferimento dei fondi della setta sul mio conto, ma quella bastarda aveva chiesto al suo hacker di fare in modo che al posto dei soldi, fosse invece la polizia a risalire a me attraverso mio conto. Mi hanno ripulita completamente! >> sbraitò la donna.

<< Beh, tesoro, mi pare che abbia cominciato tu a fare la furba, no? >> ipotizzò Lupin cercando di essere ragionevole.

<< Cosa hai detto?! Sei stato tu a chiederle di collaborare con noi, quindi per quanto mi riguarda il responsabile sei tu! >> urlò offesa.

<< Ma-ma-ma Fujiko, io non avevo scelta, ci serviva tutto l'aiuto possibile. >> rispose Lupin non comprendendo quel ragionamento. Sebbene non era stato inserito il vivavoce, Jigen sentiva benissimo quello che diceva Fujiko, da quanto urlava forte.

<< Suvvia, amore. Ho già in mente il prossimo colpo da fare e ti manderò una fetta del profitto. >> propose Lupin cercando di tranquillizzarla.

<< Mh. Ricordatelo. In ogni caso un castigo te lo meriti comunque. E ho già "provveduto". Ciao, ciao. >> Fujiko chiuse la chiamata.

<< Co-co-come? Fujiko! Cosa hai... >> una voce risuonò da lontano interrompendolo.

<< Lupin!! Sei in arresto! >> Zenigata spuntò fuori con due squadroni di volanti che chiusero la strada da entrambe le parti.

<< Ohibò. >> disse Lupin seccato, Jigen invece fece spallucce: era chiaro come il sole che sarebbe successo così.

<< Beh, direi di partire subito. Devo farmi subito perdonare Fujiko, anche se però la colpa è solo sua. >> annunciò il ladro salendo in macchina.

<< Sei patetico >> lo giudicò Jigen mettendosi sul sedile del passeggero chiudendosi le braccia dietro e appoggiandovi la testa. >>

<< Un giorno capirai anche tu che è importante curarsi dei sentimenti della propria donna. >> ghignò Lupin.

<< Mph. >>

Zenigata si lanciò contro l'auto assieme ai suoi uomini.

<< Ci vediamo, Zazà! >> lo salutò Lupin guidando giù dalla scogliera. Gli agenti si fermarono, Zenigata invece fu l'unico a buttarsi di sotto pur di inseguire Lupin.

L'auto dei due si alzò in volo con delle ali sopra le ruote. Sul bagagliaio era spuntato invece una sorta di propulsore che ogni tanto generava una spinta per tenere il veicolo sollevato in planata.

<< Non ci credo. Si è buttato davvero! >> commentò Lupin incredulo da cosa aveva fatto Zenigata.

<< Si vede che ti voleva "bene" >> lo prese in giro Jigen.

L'auto si fece pesante nella planata. Lupin e Jigen si affacciano per controllare e videro Zenigata appeso a una fune agganciata con una manetta al paraurti dell'auto.

<< Incredibile! Zazà, diventi sempre più bravo. >> si complimentò Lupin.

<< Niente mi impedirà di arrestarti! >> sbraitò l'ispettore cercando di risalire.

<< Lo faccio scendere? >> chiese Jigen a Lupin mirando alla fune di Zenigata per farlo cadere in mare.

<< No, dai. Divertiamoci un po' prima. Tieniti forte, Zazà. La planata sarà turbolenta! >> e diede un altra spinta alla macchina col propulsore per planarare più lontano, con l'ispettore che si aggrappava con le unghie e coi denti pur di non precipitare.

Lupin era diretto verso il suo prossimo obiettivo in cerca di una nuova avventura, così come lo era anche Ryo Saeba. I due sapevano che si sarebbero scontrati un giorno e fino a quel momento avrebbero continuato a migliorare per rendere quell'evento indimenticabile. Solo che non sarebbe stata una faida tra criminale e detective, sarebbe stata una "sfida amichevole" tra due uomini straordinari sempre pronti a superare ogni limite.

FINE
  
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