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Autore: ReikaDragneel94    07/06/2022    2 recensioni
Tratto dalla storia:
[...]
Kakashi ed il suo team 7 erano in viaggio per una missione nel paese della Nebbia con il loro committente, un carpentiere a quanto pareva; solo che durante il cammino a Naruto sentì qualcosa dentro di se che lo portò a piegarsi in due dal dolore e ciò attirò l’attenzione di tutti, -Ehi Dobe che ti prende?- Seccato/Preoccupato Sasuke
-Ohi non fingere- quasi stanca Sakura
-Non sta fingendo- serio Kakashi notando anche del chakra rosso, -“Com’è possibile questo?”- Pensò all’amato l’uomo avvicinandosi
-Io...non so... cosa mi stia accadendo... maestro- sincero Naruto preoccupando anche Sakura in quel momento
-Naruto... cosa stai provando?- Tentò Kakashi, -“Di solito un Cercoterio reagisce di più quando il Portatore prova cattive emozioni o così mi avevano detto”- pensò il Jonin
-Non so, ma... un panico non mio- mormorò prima di cadere sulle ginocchia
-Panico?- Confuso.
Non ricevette risposta perché un manto rosso avvolse Naruto, ma le pupille del ragazzo rimasero azzurre e corsero verso un punto che portava vicino alle sponde di una spiaggia e lì tutti poterono vedere una ragazza dai capelli rossi svenuta.
***
Se vi ho incuriosito, vi prego leggete e recensite ciao! ^_^
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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11° Preparativi
 
 
 
Erano passati dei giorni dalla proposta di Reika a Tsunade; la donna era immersa nei suoi ragionamenti tra le vie del villaggio per trovare qualsiasi scusa credibile per andarsene e non prendere seriamente in considerazione anche il ruolo di Hokage. Più cercava e pensava più si rendeva conto che tutto ciò che l’aveva spinta ad allontanarsi erano solo delle patetiche scuse e che in qualche modo le parole di Naruto definendola codarda non erano seriamente parole spuntate al vento; così, una mattina andò dal suo vecchio mentore che quando la vide non poté non trattenere un sorriso, aveva capito che le proposte di Reika erano state accettate con successo.
-Vedo con i miei occhi che resterai più a lungo qui-
-Lo avevate già capito- sospirò la donna
-Molto bene, farò in modo di velocizzare il cambio di guardia- sorrise
-Mmm... sì certo- sospirò
-A desso che ci penso tu e Shizune, state in albergo ancora vero?-
-Sì, perché?-
-Vedi, fino a quando Reika era in ospedale, non c’ho pensato, ma a quanto pare lei non ha una casa qui... finché lei... troverà una casa tutta sua, puoi ospitare sia lei che Jiraiya, visto che quest’ultimo resterà il tanto che basterà per allenare Naruto?-
-Certo che sì che la prenderò con me quella mocciosa, per quanto riguarda Jiraiya, non sarei tanto contenta, ma in questo modo potrò tenerlo d’occhio- sbuffò
-Molto bene... farò subito sgombrare... la casa per gli Hokage-
-Quella in cui ha vissuto la piccola con i suoi?- Stupita Shizune, -Ma... non l’avete presa voi?-
-No, quella casa l’ho fatta sigillare in tempo... per darla in seguito a Naruto quando fosse diventato un po’ più grande per capire- sospirò.
Le due donne si guardarono e con mezzo sorriso Shizune tornò in albergo per rifare i bagagli da spostare, mentre Tsunade prese per prima cosa le chiavi di quell’abitazione ed andarci per far girare l’aria e dare una pulita, prima dell’arrivo della rossa; con sua somma felicità, tutto era stato coperto con dei teli per non far adagiare la polvere sui mobili ed altro, così li tolse e poi aprì come da programma le finestre. La prima cosa che si poteva notare appena entrati dalla porta principale fu un grosso soggiorno collegato direttamente alla cucina in cui al centro vi era un tavolo abbastanza grande per pranzare, con una grossa finestra per far entrare molta luce naturale; alla sua sinistra vi era un corridoio che conducevano alla zona “notte”, dove vi era un solo bagno e le camere da letto erano tre essenzialmente: una matrimoniale che sarebbe stata presa da lei e Shizune ed infine due camere da letto che erano state disposte per dei bambini, tra cui una che era facilmente collegata a Reika quando era piccola.
-Dovrà comprare dei letti più adeguati- commentò una voce maschile
-Kakashi come mai qui?- Si girò a guardarlo
-Volevo solo vedere... non è cambiato nulla a quanto pare- avvicinandosi ad una piccola scrivania con pergamene e libri di anatomia, -Reika chan ha sempre amato la medicina- sorriso malinconico
-Davvero? Questa mi è nuova- sorpresa Tsunade
-Non è una novità per nessuno Tsunade sama, tutti sapevano che il suo sogno era diventare come te... per aiutare sua... madre- per la prima volta dopo anni anche Kakashi iniziò a piangere
-Povera piccola- sospirò la donna, -Avevano già preparato la stanza per Naruto- guardando la camera adiacente
-Vero... beh... appena Shizune torna con i bagagli andiamo a cercare dei letti per i tuoi ospiti- ridacchiò Kakashi
-A Jiraiya dormirà per terra e da nessun altra parte- decisa
-Come volete- sorrise l’uomo.
Come da programma Tsunade andò insieme a Kakashi a cercare dei letti, mentre Shizune avrebbe ripulito casa per il giorno dopo, essendo che Reika sarebbe tornata a vivere con loro; la donna mentre “puliva” o meglio, riordinava, la casa trovò molte cose dei precedenti proprietari e più tosto di buttarle le sigillò in pergamene e scatoloni per darli in futuro ai due fratelli. Per il resto della giornata le due donne, con l’aiuto straordinario di Jiraiya, iniziarono a rinfrescare la casa rendendola come se fosse nuova e che non fosse mai stata abbandonata a se stessa; il giorno in cui Reika fu riportata lì, la giovane ne rimase felice, gli era mancato quel posto, anche se non vi erano più i suoi genitori, ma ora aveva una nuova famiglia.
-Allora Reika vuoi rivedere quegli appunti di cui mi hai parlato?- Le chiese un pomeriggio Sakura
-Certo, li ho trovati qualche giorno fa, vieni- accompagnandola a casa sua
-Com’è vivere con la sensei? Naruto dice che Tsunade sia una donna particolare-
-Particolare lo è- annuisce, -Diciamo che finché non diventerà ufficialmente Hokage, io e Shizune passiamo il tempo a farla cadere nei sui vizi- sospirò
-Capisco... deve essere dura- mormorò lei
-Te invece? Gli allenamenti intensivi nel corpo a corpo come vanno?- Dolce
-Beh... all’inizio erano più massacranti di quelli che facevo con Kakashi sensei- borbottò
-Perché con lui non andavi nel combattimento più specifico- sorrise- arrivando, -Siamo arrivati-
-Molto carina- entrando
-Già- mormorò
-Io... non...- l’altra negò con la testa sorridendo
-Come la zietta, non ho ancora superato quel dolore- avviandosi verso la sua stanza, -Su vieni!- Sorrise quasi subito dopo.
Sakura rimase in silenzio e la seguì in quella stanza, trovandola molto, ma molto beh... particolare, era tra il disordinato e l’ordinato, non sapeva come descriverla, un po’ come la sua proprietaria; in quei giorni in cui studiavano insieme, si era accorta, come Naruto, quando si parlava di cose abbastanza traumatizzanti a loro stessi, passavano dalla tristezza ad un altro argomento, di solito futile, con una facilità inaudita e con un sorriso sulle labbra, domandandosi perché e come ci riuscissero. Scosse la testa e tornò a guardare quello che l’amica aveva ripreso da alcuni scatoloni e sciolto alcuni sigilli di protezione, -Tieni- porgendoglieli due rotoli
-Grazie- aprendola, -Wow- sorpresa
-Sì, lo so, mamma mi ha aiutato a trascriverne alcune-
-Sei incredibile-
-Non dirlo- scosse la testa sospirando, -Andiamo in cucina, fra poco dovrebbe tornare Shizune dall’ospedale-
-Certo- sorrise.
Come annunciato, Shizune tornò dall’ospedale stanca, ma niente di che, così si mise subito ai fornelli per preparare il pranzo per loro tre; dopo di che, con l’aiuto della donna, ripresero le lezioni teoriche, con gli “antichi” appunti della rossa che furono abbastanza importanti, nonostante fosse passato tanto tempo ed il progresso medico fosse avanzato. Nel momento in cui Tsunade rientrò, stanca e quasi esaurita, per via di alcuni medici e per piccoli errori a detta loro, molti pazienti avevano avuto delle diagnosi sbagliate ed a lei era toccato sistemare tutto; Reika e Sakura la fissarono sorprese, ma non tentarono di commentare, per lo più si vedeva da lontano se avessero chiesto qualcosa. la donna sarebbe probabilmente esplosa come un vulcano.
In ogni caso, i giorni passarono e Tsunade fu nominata ufficialmente Quinto Hokage e con l’aiuto del precedente, inviarono gli inviti per gli esami dei chunin, che sarebbe stato svolto lì a Konoha; fu dopo il ritorno da una missione che il team Kakashi venne “aggiornato” dell’evento, ma a Naruto sorse il dubbio legittimo, come avrebbe fatto sua sorella a sostenere l’esame per diventare chunin se non aveva effettivamente un team adeguato? A questa domanda ci fu effettivamente risposta, ossia che Reika sarebbe stata messa in un team temporaneo che da tempo cercava di passare l’esame ed era costituito da solo ragazze; le due ragazze in questione si chiamavano Kagome e Sango ed entrambe, cosa che sorprese un po’ il team sette, è che esse avevano circa l’età della rossa.
-Com’è possibile che quelle due non avessero il terzo membro?- Si domandò scocciato Naruto
-Non vuoi che faccia l’esame?- Chiese divertita Reika
-Non è questo, ma non ti sembra... strano?- Dubbioso
-In effetti Naruto non ha tutti i torti- commentò Sasuke fissandola
-Beh... il loro terzo membro si è ritirato-
-Ritirato?- Confusa Sakura
-Si è reso conto che la “vita” da ninja non faceva per lui... può capitare- commentò Kakashi
-Mmm, può essere... hanno controllato se questi non fossero della Radice?- Chiese Sakura più attenta
-Sì, Tsunade stessa a controllato da cima a fondo le due ragazze-
-Bene dai- serio Sasuke.
Le settimane passarono e pian piano il villaggio accoglieva adeguatamente tutti i genin di altri villaggi; in un pomeriggio abbastanza tranquillo, dopo tanto tempo che non si faceva sentire, Ryuko gli rivelò di aver percepito un altro cercoterio nel villaggio, cosa che colse alla sprovvista la giovane che si ritrovò a penzolare a testa in giù da un ramo di un alberò. Rimanendo a testa in giù, sbatté la fronte contro un’altra ragazza con quattro codini biondi ed occhi quasi neri, con il coprifronte di Suna, ossia il villaggio della Sabbia, con un grosso ventaglio sulla schiena; gli altri tre che l’accompagnavano erano tre ragazzi: il più vecchio era ovviamente il loro sensei mentre gli altri due erano particolari.
-Vi chiedo scusa- scese Reika e si scusò adeguatamente
-Che ci facevi lì, un pisolino come i gatti mocciosa?- La derise il giovane di mezzo, con il viso dipinto e qualcosa di bendato sulla schiena
-Per prima cosa bel castano non stavo parlando con te, ma con tua sorella immagino- incrociò le braccia al petto, -Per secondo, non ti hanno insegnato a rispettare i più grandi?- Alzò un sopracciglio
-Come scusa?- Irritato
-Kankuro basta- intervenne il terzo ragazzo ed il più giovane e la fissò come se volesse sondarla
-Cosa?- Alzò un sopracciglio per niente impaurita
-Niente- freddo anche se sembrò assottigliare lo sguardo indagatore
-Ti chiedo scusa per il mio allievo- intervenne il loro sensei mettendo una mano sulla spalla di Kankuro, -Il mio nome è Baki, loro invece sono: Temari, la ragazza con cui ti sei scusata, Kankuro e Gaara e come, non si sa come, sono fratelli- calmo, anche se un po’ impassibile
-Piacere, io sono Reika Uzumaki Namikaze- si inchinò, -Ora vi lascio o rischiate di non inscrivervi agli esami- facendosi da parte, -Rinnovo le mie scuse-
-Tranquilla- le sorrise appena Temari.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Ok è il capitolo più corto degli altri... ma ora sono arrivati i fratelli della sabbia, cosa accadrà adesso? Gaara avrà capito qualcosa in merito alla nostra rossa? Alla prossima ^_^
  
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