Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: isabelneville    07/09/2009    3 recensioni
Soltanto uno,un ragazzo biondo,ben piazzato,dagli occhi innaturalmente ghiaccio e talmente bello da sembrare un dio,perse tempo a sorridere a Lily. Il sorriso era aperto,sincero e spontaneo,e il ragazzo,subito dopo essersi reso conto dello sguardo perplesso della rossa,si diede dello stupido. Sapeva di essere irrecuperabile se si trattava di Lils, ma non poteva farci assolutamente nulla. Erano anni che si limitava a guardarla da lontano,nella sua austera bellezza,e a stare da parte. Non lo faceva con nessun'altra. Ma per Scorpius Hyperion Malfoy amare Lily Potter di un'amore non ricambiato era troppo,e perciò si limitava ad andare con ragazze sì belle,ma che non gli dicevano assolutamente nulla,in attesa che l'algida ragazza lo guardasse.
Lilian Luna Potter è la Regina dei Serpeverde,Scorpius invece è innamorato( e non ricambiato ) di lei.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy, Serpeverde
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
( Are you kidding me,Zabini? )


Il fatto che Lilian Luna Potter e Scorpius Hyperion Malfoy stessero insieme fece parlare l'intera scuola per molto tempo,addirittura per le generazioni a venire. Del resto,nessuno se lo sarebbe immaginato: Harry Potter e Draco Malfoy da ragazzi erano stati nemici giurati. E invece i loro figli si amano.
Che strana,la vita.
Non tutti erano sorpresi,però: Catherine Zabini era certa che sarebbe andata così. Conosceva Lily e Scorpius,e aveva capito del loro amore già da un pò,specialmente di quello di lui. Ed ora non poteva far altro che sorridere vedendoli così felici,mentre ridacchiavano tra loro in Sala Comune.
Aveva notato gli sguardi di tutti i Serpeverde puntati verso i due piccioncini: le ragazze erano adirate e gelose,i ragazzi invece ammirati e scioccati. Certo,era un evento epico,ma i due erano anche rispettivamente Principe e Principessa della Casa,quindi si completavano a vicenda. Ed esteticamente erano bellissimi uno accanto all'altra.
In quel momento si alzarono per dirigersi in Sala Grande,per la colazione. Camminarono mano nella mano,incenerendo con lo sguardo chiunque li guardasse male,per poi sorridersi a vicenda,con gli occhi che brillavano.
Inutile dire che nella sala gli sguardi erano gli stessi che nel dormitorio; tutti,e dico tutti li guardavano,iniziando dai professori fino a finire ai primini,che di Hogwarts a stento conoscevano qualcosa. Ma loro due erano famosi,quindi persino i piccoletti ne conoscevano l'esistenza. Ed erano pur sempre i figli del Bambino Sopravvissuto e del più giovane Mangiamorte mai esistito,quindi è anche ovvio che la gente li conoscesse.
Quando entrambi si sedettero al tavolo,però,non si accorsero di due paia d'occhi che li osservavano come a volerli uccidere: erano gli occhi verdi e nocciola di Albus e James Potter. Ebbene sì,i due fratelli iperprotettivi di Lily,odiavano Scorpius. Ma questo suppongo si fosse già capito all'inizio.
Ed era quello il motivo per la quale si dirigevano verso il tavolo di Serpeverde,fino a fermarsi esattamente dinanzi al ragazzo,che li guardava ostile.
<< Ebbene,Malfoy? Cos'è questa storia? >> chiese James furioso,dardeggiando il suo sguardo tra i due ragazzi,che ancora avevano le mani congiunte.
<< Nulla che ti riguardi,Potter. >> rispose Scorpius alzando le spalle e iniziando a mangiucchiare il suo croissant.
A quel dire,James ruggì quasi,provocando lo stupore generale. << Non sono fatti miei,Malfoy? No? Stupido albino deficiente,ti porti per mano mia sorella! Certo che sono fatti miei! >> urlò. I professori nemmeno si presero il disturbo di calmare i due: sarebbe stato impossibile.
Vedendo che il suo - pensare a quell'aggettivo le provocò un brivido di piacere - Scorpius stava per arrabbiarsi davvero,Lily esclamò: << Davvero non sono fatti tuoi James! Sono miei,e solo miei! Non devo dar conto a te di ciò che faccio.. Non sei mio padre! >>
Ta-dan,piccola Lily,ecco l'errore: non è tuo padre. Perchè,se lo fosse,sarebbe stato ben peggio di un fratello maggiore arrabbiato.
Il lampo negli occhi nocciola di James preoccupò la sorella. << Bè,Lilian,hai ragione. Ma tranquilla,anche lui saprà presto di questo tuo nuovo giocattolino.. E tu,baby furetto,toccala e ti giuro - e lo giuro sul serio - che la tua stupida,insulsa ed albina vita finirà prima che tu mi senta dire 'Kedavra'!>> sussurrò,per poi voltarsi ed andarsene,seguito da Albus,che però aveva guardato malinconico Lily,mormorando uno 'scusa',per poi andar via.
Scorpius continuò imperterrito a mangiare,come se nulla fosse accaduto; come se non fosse stato appena insultato e seriamente minacciato di morte. Sapeva che Potter non scherzava,ma non gli interessava. Ora,l'unica cosa importante era che finalmente aveva la sua Lily,che lo osservava con occhi impauriti e tristi. L'unica cosa che fece fu accarezzarle il bel viso,donandole uno scintillante sorriso. << Andrà tutto bene,Lily,te lo prometto. >>
Ma sapeva benissimo di sbagliarsi,perchè i guai erano appena cominciati.


<< Maledetto furetto platinato! Maledetto! >> urlò James appena fuori la Sala Grande. Credeva di non essere visto da nessuno,ed invece c'era una ragazza che lo guardava,con occhi dolci.
<< Non prendertela così,James,non c'è nè bisogno.. >> sussurrò Cate,uscendo dal suo nascondiglio dietro un'armatura.
<< Che diavolo..? >> il giovane si voltò,per poi vedere la bella bionda che gli si avvicinava sorridendo.
<< Calmo,James.. Scorp ci tiene a lei,tanto. >> disse lei ridacchiando.
<< Mi prendi in giro,Zabini? >> sibilò James,guardandola furente.
Lei si limitò a ridere,per poi andare via,ben sapendo di aver appena impresso la sua immagine nel cervello della sua nuova preda.


  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: isabelneville