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Autore: Soleyl    22/07/2022    2 recensioni
TRAMA
Octavia è la figlia di Rebastan Lestrange, un mago purosangue ed uno dei più fedeli seguaci del signore oscuro. Lei ha solo due anni quando suo padre viene rinchiuso ad Azkaban, assieme agli zii Rodolphus e Bellatrix per aver utilizzato la maledizione Cruciatus sugli Auror Frank e Alice Logbottom.
Con sua madre che morì il giorno della sua nascita in circostanze misteriose, la bambina rimane senza famiglia. Essendo apparentemente gli unici parenti benestanti ancora in vita, il ministero decide di affidarla ai suoi lontani zii: i Malfoy. La bambina cresce, venendo istruita con gli stessi ideali che suo padre per molti anni aveva inseguito. Ma nonostante il tentativo di Lucius e Narcissa, sente dentro di se di non appartenere completamente a quel mondo. La ragazza non riesce ad accettare le tradizioni senza porsi un’infinità di domande. La curiosità ed il dubbio fanno da sempre parte del suo carattere, e uno volta arrivata ad Hogwarts scoprirà il perché.
La protagonista ha un anno in più di Harry, perciò la storia parte un anno prima della pietra filosofale.
(personaggi conosciuti presenti fin da subito: Tonks, Percy, Fred, George, Charlie, Draco, Cedric, Cho, Katie Bell e i professori di Hogwarts)
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Lestrange, Famiglia Rosier, Famiglia Weasley, Nuovo personaggio
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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PROLOGO
1979
Le urla di dolore della donna si espansero per tutto il corridoio. Era notte fonda, fuori, la quiete tipica della primavera minacciava di essere interrotta da un momento all'altro. L’ospedale era l’unico edificio presente, che rischiarava tramite le luci al suo interno, le tenebre che avvolgevano quel quartiere. Quei rumori strazianti continuarono per una decina di minuti, prima di cessare di colpo e venir sostituiti dal pianto di un infante. L’intera famiglia se n’era andata da qualche giorno, lasciando Aurora da sola con Gildor, un elfo domestico alquanto giovane che si era occupato di portare la ragazza incolume fino alla sala parto e che era rimasto fuori in attesa di ordini da seguire da parte della sua padrona.

“è una bambina” la avvisò avvicinandosi l’anziana signora, che portava un camice bianco, sporcatosi in seguito al parto della giovane. La girò verso di lei in modo che la strega potesse vedere sua figlia per la prima volta. Gli occhi color ghiaccio della neonata si scontrarono con quelli del medesimo colore della madre che sorrise ampiamente “come volete chiamarla?”.

“Octavia” sussurrò sfinita la diciannovenne mentre le palpebre le divennero pesanti “il suo sarà il nome di una guerriera” prese fiato mentre le forze le mancavano “posso prenderla in braccio?”.

“siete troppo stremata, rischiereste di farla cadere. Si riposi, la potrà tenere dopo. Dico all’elfo di chiamare i signori Lestrange.” proclamò subito l’infermiera mentre un brivido le percorreva la schiena. Le era stato detto chiaramente di avvisarli non appena fosse nata e non aveva alcuna intenzione di disobbedire, conoscendo la loro fama.

Non ci sarà un dopo. Pensò la giovane. “la prego” sussurrò implorante mente una lacrima le rigò la guancia sinistra. Il suo unico desiderio era stringerla almeno una volta. L’anziana fu sorpresa e, dopo essersi guardata intorno esitante, la accontentò. Aurora la portò al suo petto e, mentre sentiva il marchio nero pulsare sul suo braccio, le lasciò un lungo e tenero bacio sulla piccola fronte. Fu’ allora che vide tutto. Tanti piccoli flash le occuparono la mente.

Le apparve una bambina di pochi mesi, che ridendo faceva volare gli oggetti attorno a sé, manifestando segni di magia nonostante l’età incredibilmente precoce.
Vide la stessa bambina a 7 anni, mentre leggeva un libro sdraiata per terra, con un’altra decina di libri messi in una pila al suo fianco: essi variavano negli argomenti, dagli incantesimi alle pozioni, dalla trasfigurazione alle arti oscure.

La vide poi a 9 anni mentre allungava la mano verso la spazzola che si trovava dall’altro lato della stanza. La piccola ridusse gli occhi in due fessure come per concentrarsi e poi pronunciò “accio”. E senza l’utilizzo di alcuna bacchetta, la spazzola volò nella sua mano. L’utilizzo degli incantesimi senza bacchetta era qualcosa di difficile da ammaestrare persino per i maghi esperti. Eppure oltre all’incantesimo di appello, la vide domare egregiamente tutti gli incanti più facili.
La vide poi ad 11 anni mentre, con la propria divisa, prendeva l’Hogwarts Express. La vide nel corso della sua adolescenza, mentre diventava incredibilmente potente.

Vide tutta la vita della neonata in un secondo e semplicemente sorrise. Sorrise perché sapeva con certezza che la bambina non sarebbe cresciuta sotto la cattiva influenza del padre e che qualunque fosse stata la sua scelta di vita, l’avrebbe presa da sola. Se avesse scelto di unirsi ai maghi oscuri, lo avrebbe fatto per convinzione personale, se avesse deciso di schierarsi con i buoni, lo avrebbe fatto per lo stesso motivo.

Mentre l’infermiera le prendeva dalle braccia la neonata, la strega si addormentò rassicurata dal fatto che sua figlia poteva farcela anche senza di lei. La magia scorreva nel sangue della piccola come mai aveva visto prima di allora. Qualunque cosa fosse successa, sarebbe stata in grado di difendersi.
Quella stessa notte, mentre la natura sembrava ribellarsi attraverso una tempesta, ed uno stormo di corvi volavano nervosi sopra l’ospedale producendo rumori sempre più assordanti, la donna morì in circostanze misteriose. Il suo corpo fu’ trovato ai piedi del letto privo di vita. L’autopsia rivelò che la causa della morte fu il veleno di basilisco, estremamente raro, che sembrava esserle stato iniettato tramite una siringa, venne quindi aperto un fascicolo dal ministero per l’omicidio di Aurora Lestrange. Nessun colpevole però fu’ mai trovato ed il caso rimase irrisolto.

Passarono 11 anni da quel giorno e tutto ciò che fino ad allora era stato predetto si avverò. Rebastan venne incarcerato ad Azkaban quando la piccola aveva 2 anni. Fu cresciuta da Lucius e Narcissa Malfoy che si presero cura di lei, insegnandole ogni regola che una famiglia purosangue avrebbe dovuto, a loro avviso, seguire. Tuttavia la ragazza, nonostante non esternasse mai i suoi dubbi, non arrivò mai a condividere a pieno il disprezzo nei confronti dei babbani e dei maghi nati da essi. Col passare degli anni il cugino Draco, pieno di ammirazione, si convinse che lei rispecchiasse perfettamente ciò che ogni mago aspirava a diventare. Lucius di tanto in tanto spendeva qualche elogio per lei, sottolineando la grande intraprendenza ed ambizione della ragazza, cosa che a suo avviso aveva tra l’altro ereditato dal padre, di cui le aveva ormai raccontato tutto. Al contrario, nessuno le parlò mai della madre, nonostante le sue continue domande. Almeno, fino al giorno del suo arrivo ad Hogwarts, quando tutto iniziò a cambiare grazie ad una misteriosa serie di diari che qualcuno sembra averle lasciato. Ed è proprio qui, che inizierà questa storia.

Nota dell'Autrice
Buongiornooooo.. eccoci qua col prologo della storia. ho detto che aggiornerò una volta a settimana ma ovviamente non potevo lasciarvi solo con trama e personaggi, almeno il prologo per farvi capire meglio come sarà la storia dovevo postarlo.. grazie per i commenti che mi lasciate sia su EFP che su Wattpad, sono apprezzatissimi :D

 
   
 
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