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Autore: LadyYuna94    08/08/2022    0 recensioni
"Ogni notte, da ventun anni oramai, faccio sempre il solito sogno, è così strano.
/.../ La scena è sempre la stessa: un prato, alba appena inoltrata, io che rincorro un bambino con una casacca arancio acceso e i capelli neri. /.../ Corre ad una velocità assurda, non riesco mai a stargli dietro, i suoi capelli sono così strani, come se stessero sparati in aria per qualche forza misteriosa. Non so come si chiama, non so, in generale chi è. Di solito si sogna ciò che nella maggior parte delle cose si conosce, soprattutto quando si ha tre anni, ma evidentemente non è il mio caso..."
Maya è la figlia adottiva dei Brief e lei e Bulma sono inseparabili. Tra chiacchiere tipicamente femminili, caffè e decisamente troppe sigarette, l'ultima estate prima della laurea un incontro inaspettato con i nuovi investitori della Capsule Corporation, che nascondono un segreto inconfessabile, cambierà per sempre le loro vite e anche il loro modo di percepire la realtà...
(E' LA PRIMA LONG SU DRAGON BALL DELLA MIA VITA, SCRITTA UNA DECINA D'ANNI FA E RIVISITATA, CHIEDO GIA' SCUSA PRIMA DI PUBBLICARE XDXD)
Genere: Commedia, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Goku, Nuovo personaggio, Radish, Vegeta
Note: Lemon | Avvertimenti: Violenza
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CAPITOLO 14:

Mi avvio a passi lenti e incerti verso la villa accanto.
Fuori dal trambusto di casa nostra, soltanto il rumore degli animaletti nascosti tra le piante e il torrido caldo di questo inizio luglio. Comincio a sudare dopo neanche tre passi, maledicendomi mentalmente per non aver fatto un salto in bagno e darmi una rinfrescata prima di rivestirmi, sento il tremendo pizzicare del cloro addosso, unito al caldo mi fa venire voglia di grattarmi nevroticamente ovunque.
Arrivo fuori dal cancello e busso, qualcuno mi apre senza neanche chiedere chi è.
"Di sicuro è Radish, sarà da solo come avevo sospettato già durante la nostra telefonata."
Mi addentro nell’enorme giardino, molto molto simile a quello di casa mia, ma con alcuni diversi accorgimenti come il tipo di fiori e busso nuovamente, una volta arrivata dinanzi alla porta d’ingresso. Ad aprirmi la porta non è Radish, ma bensì un’altra persona di nostra conoscenza, la quale cambia completamente espressione non appena mi vede, facendo anch’io lo stesso. Non riesco proprio ad immaginare che facce abbiamo in questo momento io e Goku, sembra di essere finiti in una cavolo di sit-com e restiamo lì a fissarci senza sapere cosa dire per interminabili secondi.
Lui è senza maglietta e, senza rendermene conto, i miei occhi si posano famelici sul suo corpo, riuscendo a nascondere a stento il desiderio che arde in essi. Sembra imbarazzato, non appena si rende conto che cerco il suo sguardo, che alla stessa maniera scruta le mie forme malamente celate dietro una canotta striminzita e il costume da bagno umido.
- C...ciao Maya, come mai qui?- chiede, rompendo per primo il silenzio.
- Cercavo tuo...tuo fratello è qui?- chiedo diventando rossa e sforzandomi di mantenere calma e compostezza.
- Ah, certo. Entra pure, è di là- mi informa e riesco a vedere, solo per un istante, la delusione dipinta sul suo volto.
Goku si fa da parte per farmi entrare in casa e, curiosa come sono, do un’occhiata veloce in giro, più che altro per scoprire se la villa è effettivamente identica alla mia.
- Sai, pensavo volessi darmi una mano a ripetere per l’esame- commenta divertito, per nascondere l’imbarazzo.
- Per quello c’è già Chichi, no? Credo ti abbia dato una grande mano e poi, te l’ho detto, sono qui perché mi ha invitato tuo fratello...- dico vaga, continuando a guardarmi intorno per evitare di incrociare nuovamente il suo sguardo, quando una voce femminile ci interrompe.
- Kaaroth, chi è?-
Appare questa donna dalla cucina, poco più bassa di me, sulla quarantina, capelli neri e occhi neri, sorriso dolce e fisico statuario.
"Non c’è dubbio. Deve essere la madre di Radish e Goku"
Lui è imbarazzato quanto me e io gli lancio un’occhiata di sottecchi, pregando interiormente di uscire presto da quella bizzarra situazione.
- Mamma! Non sapevo fossi qui, pensavo fossi in giro con papà- osserva lui con un filo di voce, grattandosi la nuca.
- Certo che no, dove vuoi che andiamo a quest’ora?- domanda lei alzando un sopracciglio, scrutando suo figlio curiosa.
Cala un breve silenzio nell’ampio ingresso, quando Goku decide di fare le presentazioni.
"Grazie al cielo, direi..."
Un altro secondo in presenza di sua madre senza proliferare parola e avrei girato i tacchi, facendo ritorno a casa.
- Mamma, lei è Maya- comincia Goku, con fare eloquente.
Lei guarda me, poi guarda il figlio come a chiedere conferma di un qualche suo pensiero e poi si avvicina veloce, sfoderando un sorriso smagliante.
- E’ un piacere conoscerti, io sono Gine, la mamma di Radish e Kaaroth, ma credo tu lo abbia capito-
La sua energica stretta di mano, quasi mi fa stringere nelle spalle, un pochino di forza in più e mi avrebbe spezzato il polso.
"Eppure, sono più alta e grossa di lei..."
- Goku...- si affretta a sottolineare lui con un pizzico di fastidio.
-E’ uguale!- risponde lei, zittendo il figlio con un gesto della mano.
- Il piacere è mio… signora- rispondo confusa.
- Chiamami Gine, ma accomodati, sarai assetata, fa caldissimo fuori!- riprende lei con entusiasmo, trascinandomi in cucina, per poi mettersi a scrutarmi attenta, mi sento più in imbarazzo di prima alla vista di Goku seminudo, se fosse possibile.
- Sei proprio bella, per di più giunonica, guarda che cosce!- comincia la donna con ammirazione.
I suoi commenti sul mio corpo mi fanno sprofondare nella sedia dalla vergogna, sento di esser diventata un tutt’uno col drappo rosso che hanno sul tavolo da pranzo.
- Mamma!- Goku alle mie spalle, la richiama all’ordine.
Soffoco una risatina, notando la sua immagine riflessa nella vetrinetta proprio di fronte a me. Gli occhi sgranati e un’espressione eloquente come a dire a sua madre di smetterla.
- La ringrazio- rispondo, abbassando leggermente il capo.
Mentre sono intenta a sorseggiare la fresca limonata gentilmente offerta dalla signora Son, alcuni passi e l’ingresso di una nuova presenza in cucina, mi costringono a girarmi in direzione della porta.
- Non si può neanche riposare in pace, qui- la voce profonda è molto simile a quella di Radish, ma quando metto meglio a fuoco l’uomo che ha appena varcato la soglia della cucina, mi rendo conto essere identico a Goku.
"Che dico identico, è lui tra qualche anno."
Gli stessi capelli a palma, gli stessi occhi, la stessa espressione e lo stesso corpo, i due si differenziano solo per una cicatrice a forma di croce sulla guancia sinistra. La logica che in questi casi è automatica, mi porta a dedurre che questi altri non è che il padre dei ragazzi.
- Abbiamo visite...- mormora neutro e Goku alza gli occhi al cielo, sull’orlo dell’esasperazione.
"Sicuramente lui avrà preso la dolcezza da sua madre, suo padre sembra più tutto d’un pezzo e schivo come Radish".
Così mi alzo educatamente per presentarmi.
- Salve, mi chiamo Maya, sono un’amica di Radish e Goku- dico, inchinandomi profondamente con le mani giunte come si usa fare in questi casi, mostrando il massimo rispetto ad una persona più adulta.
- Bardack- risponde lui, accennando ad un breve inchino per mera cortesia e poi si acciglia, scrutandomi attento, molto più sfacciatamente di sua moglie poco prima, la quale cerca negli occhi del suo sposo qualche sorta di approvazione.
"Ecco, ora sono definitivamente pronta a morire di vergogna, accidenti!"
- Sei la figlia adottiva del dottor Brief, giusto?- chiede lui, poggiando i gomiti sul tavolo e mettendo entrambe le mani sotto il mento. Rispondo annuendo, restandomene in silenzio.
- Tuo padre parla bene di te… e anche Kaaroth e Radish, si vocifera che tu sia la migliore del tuo corso e che ti laureerai presto a pieni voti- mi dice con un sorrisetto.
Sembra sapere più cose lui di me che io di me stessa e la cosa mi mette ancor più a disagio.
- Uhm, beh, ci proviamo ad essere i migliori- fingo, con le guance infuocate.
- Magari i miei figli avessero una testa come la tua, o come quella di tua sorella, soprattutto il minore...- lancia un’occhiata oltre me, vedendo che Goku si allontana dalla conversazione furtivamente.
- Fortunatamente, abbiamo dei validi aiuti- lo vedo sorridere impercettibilmente, nonostante l’espressione rimanga dura e granitica, mentre sento dei passi svelti alle mie spalle.
- Maya, che bella sorpresa!-
"Ecco cosa intendeva Bardack con validi aiuti..."
Chichi mi viene incontro e mi abbraccia, mentre io resto immobile, sorpresa, assolutamente sconcertata dalla sua gioia nel vedermi. Velocemente faccio un tour mentale di tutte le volte che io e Chichi ci siamo incontrate e l’unica cosa che ricordo sono fuoco, fiamme, frecciatine e, sabato scorso, discussione con tanto di pubblico. Non ricordo una sola volta in cui ci siamo salutate così amichevolmente.
"Sarà bipolare la tizia..."
- Radish sta arrivando- annuncia Goku in tono neutro, mentre io e la sua ragazza ci stacchiamo dall’abbraccio e la mia espressione è sempre più indecifrabile.
- Ciao Chichi… che bello vederti...?- mormoro mentre un grosso punto interrogativo mi si dipinge sul volto.
- Peccato che non possiamo unirci a voi oggi, a fare un bel bagno rilassante in piscina intendo, sai com’è, domani c’è il famoso esame…- comincia, mostrandosi fin troppo stucchevole.
- Ah, ci siamo allora- dico a Goku, fregandomene altamente di lei che fa la finta amica con me.
- Già- risponde lui, sempre con lo stesso tono.
- Se non fosse stato per questa signorina, Kaaroth domani avrebbe detto addio alla sua palestra, ancor prima di firmarne l’atto di proprietà- ci interrompe ironico suo padre.
- Ma no, ha fatto tutto da solo, io sono stata solo di supporto, vero amore?- dice lei con fare civettuolo.
Cosa hanno appena udito le mie orecchie. Lo ha chiamato davvero amore, davanti ai suoi genitori senza un minimo di ritegno.
"Quando racconterò ai miei questa scenetta, sarà esilarante!"
Cala nuovamente il silenzio in cucina, quando finalmente il fratello maggiore decide di degnarci della sua presenza. Anche lui senza maglietta come Goku. Ovviamente.
- Ciao, tesoro- mi dice suadente non appena mi vede.
"Ok, questo non è decisamente da Radish... Sembra di essere in uno degli episodi da brividi di Benvenuti in manicomio
Senza avere neanche il tempo di guardarlo ad occhi sgranati, Radish si avvicina, mi prende e mi stampa un bacio mozzafiato davanti a tutti i presenti.
Purtroppo anche se volessi divincolarmi e urlare, lui mi tiene incatenata a sé e capirete, che è difficile staccarsi da un colosso del genere, per quanto possa lottare.
Quando ci stacchiamo, la faccia di Goku è simile a una pentola a pressione sull’orlo di esplodere.
- Torniamo a studiare, Chichi?- chiede seccato, interrompendo l’imbarazzante silenzio venutosi a creare.
Io, intanto, sono ancora sconvolta e sudata, per di più incapace di formulare un pensiero logico. Se ci fosse una botola in cui sprofondare in questo momento, la utilizzerei volentieri.
Questa dimostrazione eclatante di Radish davanti a tutti mi ha provocato una reazione di nervosismo, non solo per il suo stritolarmi in modo così rude, ma soprattutto averlo fatto davanti alla sua famiglia, che tra l’altro ho appena conosciuto, mi ha messa in una posizione assolutamente sconveniente.
"Che penseranno ora di me?"
- Va bene...- esordisce Gine mostrandosi allegra e togliendo tutti dall’impaccio.
- Credo che Maya sia qui per vedere la piscina, giusto Radish?- chiede al figlio, perdendo via via l’entusiasmo e non capisco il perché.
- Sì, questo pomeriggio lo dedichiamo a noi- risponde alla madre senza staccarmi gli occhi di dosso, mentre io cerco di non guardarlo.
- Fammi strada- mi limito a dire, riprendendo un po’ di lucidità.
Prima di uscire nuovamente in giardino, mi congedo cordialmente dai suoi genitori
- Grazie per la limonata, era squisita e…è stato un piacere conoscervi- dico guardando sia Gine sia Bardack, inchinandomi nuovamente.
- Il piacere è stato nostro, cara- risponde la donna sfoderando un meraviglioso sorriso e, nel farlo, noto che ha lo stesso di Goku.
Appena siamo lontani da occhi e orecchie indiscrete, Radish inizia a ridere, mentre io cerco qualsiasi cosa intorno a me da potergli lanciare dietro, ma senza successo.
- Ma ti sei ammattito?! Quando avevi intenzione di dirmi che c’erano anche i tuoi?!- chiedo stridula
Lui non smette di ridere, deve essersi parecchio divertito poco fa, per sbellicarsi in questo modo.
- Poi mi spiegherai cosa ci trovi di tanto divertente- gli dico stringendo gli occhi a due fessure
- Tanto per cominciare, mi sarei vestita in modo più appropriato!- gli faccio notare, indicandomi addosso
- E poi… amore mio…?- chiedo tra il nervoso e l’incredulo, in una domanda retorica.
Lui continua ad ignorarmi deliberatamente e mentre cammina sicuro davanti a me, con i suoi lunghi capelli neri che ondeggiano, cerco di raccogliere le forze mentali e fisiche per affrontare questo pomeriggio che si prospetta tanto lungo quanto rovente e non mi riferisco al meteo...
Più ripenso alla scena di pochi minuti prima, più mi va il sangue al cervello e il suo ridermi in faccia non mi aiuta per niente, così con poche falcate, lo raggiungo nuovamente, pronta a rincarare la dose.
- Come ti è saltato in mente di darmi quel bacio da film davanti a tutti? È stato assurdamente imbarazzante!- sottolineo
- Scusa, non pensavo ti scaldassi tanto- mi dice alzando le spalle, smettendo finalmente di ridere
- Usciamo da un po’, passiamo del tempo insieme, mi sembra chiaro che ti consideri la mia ragazza- conclude ovvio
- Cosa? La tua…? Nono bello, io non l’ho mai detto- rispondo subito in mia difesa, come se fosse una decisione di vitale importanza che non mi ha lasciato il tempo di prendere e, in effetti, è esattamente così.
Lui si gira a guardarmi interrogativo, in attesa di una qualche spiegazione.
- La cosa è un pochino più complicata di quello che sembra e poi mettersi insieme deve essere una decisione ponderata, da parte di entrambi- gli faccio notare, calcando volutamente l’ultima parte della frase, lui sembra non ascoltarmi e si tuffa in piscina. Io sospiro pesantemente, rassegnata, mentre lui riemerge.
- Parlo sul serio, Radish- gli dico in una sorta di preghiera, accovacciandomi di fronte a lui, sul bordo della grande vasca, sperando di avere per un attimo la sua attenzione nell’affrontare un discorso più serio.
- Mi hai messa in una situazione di profondo imbarazzo e non mi è piaciuto- ripeto ancora
Lui si appoggia con le braccia al bordo della piscina e mi guarda, poi fa quel suo sorrisetto da stronzo.
- Hai ragione, non dovevo, dovevamo prima discuterne insieme, ma ho agito d’istinto, devo essere condannato per questo?- chiede alzando un sopracciglio
- Se stai cercando di fare l’innocente, sappi che con me non funziona- lo metto in guardia arricciando le labbra.
- Non volevo farti arrabbiare, ti chiedo scusa- ribatte lui, più convinto, mentre io continuo a guardarlo male
- Puoi perdonarmi?- chiede dolce, sperando di sciogliere la mia barriera fatta di broncio e braccia conserte.
- Ecco, adesso somigli molto a Vegeta in questa posizione- mi dice, sfoderando un altro sorrisetto shembo
Quella battuta mi fa scoppiare a ridere, poi mi abbasso ancora di più verso di lui.
- Quindi mi perdoni?- sussurra contro le mie labbra
- Dammi un po’ di tempo per pensarci su- gli comunico ferma, senza muovermi di un millimetro.
- Guarda che non ne hai molto, le lancette corrono e io non sono esattamente un tipo famoso per la mia pazienza- mi mette al corrente, buttandosi indietro la lunga chioma corvina.
- Allora va bene, se le cose stanno così, giro i tacchi e me ne torno a casa- dico sicura e faccio per alzarmi
Lui mi afferra piano per un braccio, stringendo pochissimo la presa intorno al mio polso, per poi scendere verso la mano.
- Facciamo pace? Dai, fidati...- mi dice in un soffio
Io stringo gli occhi a due fessure e lo osservo, lui sta per ridere, ma cerca di mantenere un’espressione seria.
La parola “fidati” che esce dalla sua bocca sembra essere una grande presa in giro, non so il perché. Esattamente il contrario della sensazione che mi provoca quando viene pronunciata da Goku, in una delle sue preghiere a stare proprio lontana da suo fratello.
- Solo per questa volta!- rispondo puntandogli contro un dito e, senza che me ne renda conto, mi tira in piscina con sé, con i vestiti e soprattutto con le scarpe.
Quando riemergo, lui è di nuovo lì a ridersela di gusto.
- Sei proprio uno stronzo, lo sai?- gli urlo, cercando di valutare i danni che ha provocato. Mi sfilo i vestiti e gli do una veloce strizzata, lanciando sguardi inceneritori a Radish.
- Sei tu che ci caschi facilmente, non è un problema mio- mi dice divertito
- Io non me ne approfitterei se fossi in te, so essere anche molto pericolosa- gli faccio notare
- Ottimo, ora si che ragioniamo! Mi piacciono le tipe toste, sai?- butta lì, avvicinandosi con un solo scatto, nonostante i movimenti in acqua siano rallentati.
- Guarda cosa hai combinato!- lo ignoro, mostrandogli le scarpe zuppe d’acqua, ma lui rotea gli occhi, tirandomi il tutto dalle mani e lanciandolo su una delle sdraio di fronte.
- Quanto sei pesante! Ci sono mille gradi, tra due minuti sarà tutto asciutto-
Neanche il tempo di controllare quanto alla rinfusa sono finiti i miei indumenti, che mi ritrovo lui addosso che mi squadra con occhi colmi di desiderio.
- Molto meglio così- dice suadente per poi tirarmi a sé e baciarmi con passione, tentando di sfilarmi la parte inferiore del bikini. Io gli blocco le mani con forza, capendo dove volesse andare a parare.
- Non ti azzardare- mormoro staccandomi dal bacio
- Perché?- sussurra contro la mia bocca, restandosene ad occhi chiusi e cercando di forzare la mia presa sui suoi polsi.
- Perché no. Ci sono i tuoi, Goku, Chichi, non mi sembra il momento adatto- gli faccio notare, inventando la prima scusa plausibile, per fargli capire che non ho proprio voglia di fare sesso al momento.
- Ma non ci vede nessuno- prova a convincermi, guardandosi intorno
- Sì, ma non mi va, ok? Puoi almeno rispettare questa cosa, per favore?- gli chiedo, mostrando lo sguardo più determinato di cui dispongo e lui alza le mani in segno di resa, anche se la sua espressione non è arresa per niente.
- Ok- si limita a dire, ma neanche il tempo di finire la frase che si avvinghia di nuovo a me, baciandomi quasi con violenza, con desiderio, capendo che gli riesce decisamente difficile contenere gli istinti.
Intanto dal balconcino a poca distanza, Goku ci osserva con aria seria, a pugni stretti.
- E quindi è stato lui il fondatore di questa corrente di pensiero…- la voce di Chichi prosegue come un fastidioso brusio in sottofondo, ma l’attenzione del giovane di fronte a lei è completamente catalizzata dalla scena che si sta svolgendo in giardino.
Chichi alza gli occhi dal libro rendendosi conto che Goku è tutt’altro che concentrato sullo studio, così lei gli gira il viso nella sua direzione.
- Gli occhi a me, grazie- commenta secca, beccandosi di tutta risposta un sonoro sbuffo di Goku.
- Si da il caso che dovresti ripetere tu, non io- gli fa notare, in tono saccente.
- Grazie per ricordarmelo- risponde lui poco convinto, tornando a guardare verso la piscina me e Radish che siamo persi ad amoreggiare in modo un pochino troppo esplicito.
- Dunque, dov’eravamo...- riprende lei dopo un lungo sospiro
- Ma ti sembra normale?- chiede Goku allibito, indicando di sotto dopo neanche una manciata di secondi.
Chichi sbuffa esasperata, alzando gli occhi al cielo.
- Cosa, cos’altro c’è?!- chiede lamentosa
- Stanno per concepire un figlio in piscina, guardali!- riprende lui allibito, indicandoci stavolta con entrambe le mani. Chichi ci guarda, poi si rigira verso di lui, con espressione ovvia.
- E con ciò? Si piacciono tanto! E poi a te cosa importa di quello che fanno Maya e Radish?- chiede con poco interesse, prendendo a sfogliare nervosamente le pagine del grosso tomo sul tavolo.
Goku prende a massaggiarsi le tempie cercando di mantenere la calma, poi Chichi incrocia il suo sguardo terribilmente serio.
- Sai una cosa?- comincia Goku
- So già cosa vuoi dirmi- lo interrompe Chichi risoluta
- Non vedi l’ora di fare anche tu un bel bagno con me- dice lei, sentendo le guance imporporarsi leggermente
- Eh?- Goku è terribilmente confuso
- Andiamo, capisco appieno la tua gelosia. Loro lì...a fare quelle cose lì e noi a sgobbare sui libri, ma non appena domani sarà tutto finito, vedrai ci divertiremo da matti- assicura lei, mordendosi un labbro con fare sensuale.
- Io in realtà volevo…- comincia Goku, grattandosi una guancia, mentre Chichi lo guarda speranzosa, probabilmente in attesa di un qualche invito plateale. La scena di Goku che getta via i libri in un gesto e la prende lì su quel tavolo, si materializza sempre più nitida nella sua mente, facendole battere forte il cuore.
- Volevo dire che mi sono rotto di studiare, studio da un mese ininterrottamente- dice lui, mentre lei deglutisce il nulla, convinta che quella visione si stia per realizzare. Ma Goku scosta all’indietro la sedia con un solo rapido gesto e si alza in piedi di scatto, senza dare a Chichi neanche il tempo di replicare.
- Vado a tuffarmi anch’io, ci vediamo!- dice veloce, mentre si avvia di sotto come una furia.
Per svariati secondi Chichi rimane lì imbambolata, con i libri aperti davanti a fissare la sedia vuota di fronte a sé.
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Mentre Radish ha preso ormai possesso del mio collo inondandolo di baci, da lontano scorso la figura di Goku correre verso la piscina e sfilarsi i pantaloni nella corsa, restando solo con il costume da bagno.
- Disturbo?!- chiede retorico con un sorrisetto sfacciato. Io gli sorrido di rimando senza un motivo preciso. Suo fratello arresta subito il suo assalto sensuale, riconoscendo la voce squillante alle sue spalle.
- Perfetto. Non si può avere neanche un po’ di privacy adesso- sibila tra i denti.
Goku si tuffa volutamente verso suo fratello, schizzando acqua ovunque e poi prende a mettersi a morto a galla.
- Uuuurca, mi ci voleva proprio, temevo di finire arrosto su in terrazza- dice sollevato, godendosi il fresco dell’acqua.
- Fratellino, domani hai un esame o sbaglio?- chiede tagliente il maggiore, girandosi nella sua direzione.
- Certo, ma come dicevo a Chichi, studio da un mese se ho imparato qualcosa l’ho già fatto nelle settimane precedenti, scervellarmi così tanto adesso non credo abbia senso- dice ovvio e, in effetti, il suo discorso non fa una piega. Mentre se ne sta lì a pelo d’acqua, io non posso fare a meno di guardarlo.
È troppo perfetto, con quegli occhi chiusi e le ciglia talmente lunghe che gli sfiorano le guance, quei capelli così particolari, quel naso e quelle labbra che sembrano essere stati disegnati con un pennello, l’acqua che accarezza piano il suo corpo scolpito. Sento la pressione salire al massimo. Goku davvero non sembra essere di questa terra, anzi, di questa galassia oserei dire.
- Ha ragione, anche io il giorno prima di un esame ripetevo poco o nulla- commento, appoggiandolo, beccandomi uno sguardo glaciale da Radish.
Sa bene quanto me che la presenza di Goku guasta i suoi loschi piani per il pomeriggio e poi, scaltro com’è, ha capito perfettamente che quando c’è suo fratello in giro, la mia attenzione è totalmente catturata da lui.
- Ecco, se lo fa un genio come Maya, posso farlo anche io- dice Goku
- Appunto perché lei è un genio e tu no- gli fa notare Radish
E mentre i due battibeccano come due ragazzini, vediamo arrivare anche Chichi da lontano, se pesasse qualche kilo in più, credo la terra tremerebbe in questo momento sotto i suoi passi.
Si mette con le mani in fianco a bordo piscina, incazzata nera, aspettando che Goku si accorga di lei, ma vedendo che il ragazzo non sembra essere minimamente disturbato dalla sua figura che gli fa ombra, decido di salvare almeno in parte la situazione.
- Mi sa che si mette male per te, Goku- mormoro, indicando con lo sguardo Chichi alle sue spalle
- Tu!- indica Goku fumante di rabbia, quasi è bordeaux, fa paura persino a me. Goku si gira a guardarla in quel momento, l’espressione tranquilla.
- Ah, allora non sei andata via, unisciti a noi, dai!-
Chichi adesso è paonazza, se fosse possibile per un essere umano raggiungere questa gradazione di colore.
- Sei un maleducato!!!- sbotta, livida di rabbia.
- Primo, perché sai bene che non ho il costume da bagno con me. Secondo, perché mi hai lasciata lì con i tuoi libri! Sono modi di comportarsi, secondo te?- chiede in preda alla collera
- Oh già, beh in effetti...- mormora Goku, grattandosi la nuca in imbarazzo
- Basta, ho chiuso, me ne vado!- conclude, voltandosi e facendo per andarsene.
Goku, capendo di aver un tantino esagerato, parte all’inseguimento della ragazza, sperando di riuscire a rimediare.
- Dai, aspetta, non pensavo ti arrabbiassi così, ma davvero fa un caldo insopportabile, non ce la facevo più!- cerca di giustificarsi, correndole dietro
- Ti odio quando fai così!- la voce di Chichi riecheggia pesantemente in tutto il giardino, mentre Goku la rincorre mormorando pessime scuse.
- Corri, non fartela sfuggire!- lo esorta il fratello, non aspettando altro che rimanere nuovamente da solo con me.
- E allora? Dove eravamo io e te?- chiede Radish, avvicinandosi nuovamente alle mie labbra.
- Proprio da nessuna parte- ribatto vaga
“Cercavo di tenere i tuoi tremendi tentacoli al loro posto, ecco dove eravamo…”
Dopo un po’ Goku fa ritorno e Radish sembra non apprezzare per niente la presenza del terzo incomodo, soprattutto se si tratta di tuo fratello.
- Eccolo che torna- mormora infastidito quello più alto
- Scusate, permesso- cerca di farsi strada Goku, mentre nuota con ampie bracciate. Radish ha proprio la faccia di uno che vorrebbe riempirlo di botte.
- Chichi si era calmata?- domando, col tentativo di stemperare questa strana tensione che si sta venendo a creare.
"Possibile che ogni volta che ci troviamo noi tre bisogna metter su questo teatro?"
- E’ fatta così, sempre nervosa. Non sapevo più come dirglielo che stavo morendo di caldo, ma sembrava non capire- cerca di chiudere il discorso in fretta. Chichi deve essersela presa parecchio.
- Sai che abbiamo due vasche da bagno e tre docce in casa?- chiede Radish retorico
- Certo e allora?- risponde Goku
- Se volevi solo rinfrescarti perché non usare una di quelle?- incalza a denti stretti trattenendosi dal dargli un pugno, e sperando sempre che si levi di torno. Goku, di tutta risposta, gli fa un sorrisetto di sfida
- Oh andiamo, sai che mi piace avere compagnia- lo sfida il minore
- Questa me la paghi, Kaaroth- sibila sottovoce Radish

 

   
 
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