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Autore: Rowena Ollivander    14/08/2022    0 recensioni
Ginny Weasley non è mai stat così bella...
... e neppure tanto distante dall'uscire con me.
Sì, sì, lo so cosa state pensando: "Ma non era innamorata di lui?"
Infatti. Era.

Una commedia dal punto di vista di Harry, tra la riconquista di Ginny e la fatidica decisione di Ron di dichiararsi ad Hermione.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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EpilogoFF

Epilogo


“Now I never would have imagined this,
so I thank my lucky star,
as I see you in your wedding dress,
never would have guessed,
you’d fill my open arms.
And it took some patience to catch your eye,
patience to win your heart.
And now it feels like
I don’t have to worry at all.
It’s finally forever.”
Finally Forever - Chris Cornell

Nove mesi dopo.
Sabato.

- Allora? Come sto? - dico uscendo dal separé.
- Alla grande! - rispondono in coro i gemelli.
Effettivamente non hanno tutti i torti. Ora che mi guardo bene nello specchio sono proprio un bel figurino oggi, tutto in tiro con il completo grigio scuro e il gilet più chiaro, con il tocco finale del cravattino. Anche se, beh, non vorrei sembrare vanitoso, ma io sto sempre alla grande… Quando non mi ubriaco. O non mi deprimo. O non tento di fare a pugni con qualcuno. O…
Ok.
Lasciamo perdere.
- Però ci sarebbe ancora… -
Ron si alza dalla poltrona e viene a raddrizzarmi il papillon.
- Ecco, ora sì che sei perfetto. - mi dice sorridendo, lisciandomi la giacca sulle spalle.
Sorprendente, vero? Ron è una delle poche persone che conosco che è in grado di fare un nodo alla cravatta (o al cravattino) come si deve. E chi l’avrebbe mai detto. Stiamo parlando di uno che quando doveva allacciarsi la tuta da Quidditch ci metteva letteralmente un’ora e mezza.
- Bene, Harry, è venuto il momento di fare un discorsetto. - mi dice George alzandosi in piedi.
- Già, stai per diventare nostro cognato a tutti gli effetti, ora. - prosegue Fred.
- Quindi c’è una cosetta che dovresti sapere. -
- Sì, insomma, perché se fai soffrire la nostra sorellina, -
- in un qualsiasi modo, -
- noi saremo costretti a venirti a prendere. -
- E bada che sappiamo dove trovarti. -
- Quindi non ci pensare nemmeno. - concludono in coro.
Devo ammettere che mi inquietano alquanto Fred e George, ognuno con una mano sulla mia spalla, che mi guardano in modo lievemente truce. Mi sento accerchiato…
Il tutto fortunatamente si conclude con delle sonore pacche, che per poco non mi fanno spiaccicare la faccia sul pavimento.
- Non ti preoccupare, Harry. Abbiamo tutelato anche te, sai? -
- Abbiamo fatto lo stesso discorso a Ginny e pare aver capito. - chiarisce George.
Io guardo Ron, che annuisce con l’aria da chi vorrebbe dire - Non stanno scherzando, l’hanno fatto per davvero. - , e tutti ci facciamo una bella risata.
Anche se nessuno tranne me sa quanto io sia sollevato: almeno questa volta c’è qualcuno che mi tutela!
Nel frattempo qualcuno sta bussando alla porta.
- Avanti! - grido io.
Dalla porta sbuca la testa di un Neville decisamente nervoso.
- Allora, ragazzi, siete pronti? Stiamo per cominciare. -
- Arriviamo. - gli risponde Fred. - Mi raccomando allora, spalle fuori e petto in dentro: stai per fare la tua ultima camminata da uomo libero! -
E detto questo escono chiudendosi la porta alle spalle.
- Sei pronto? -
Stai scherzando, Ron? Certo che sono pronto, sono anni e anni che sono pronto.
Praticamente sono nato pronto!
Sorrido e annuisco vigorosamente più di una volta.
Sono isterico, non sono pronto. Cavolo, fra un po’ ci arrivo balzellando all’altare!
No, no, ma mi devo dare una calmata.
Non posso mica rischiare di farla scappare a gambe levate perché si rende conto all’ultimo di quanto io sia totalmente fuori di senno! Ho fatto così tanta fatica per tenerlo nascosto…

Beh, forse non così tanta…
Ok, diciamo per niente. Sa benissimo a quale pazzoide paranoico andrà incontro, ma almeno questa non è colpa mia. Se l’è costruita da sola il trampolino per gettarsi dalla padella diritta nella mia brace.
Il tossicchiare di Ron mi riporta alla realtà.
Dallo sguardo di imbarazzo che ha devo essermi perso talmente tanto nei miei pensieri da avergli dato l’idea che io sia terrorizzato.
Gli sorrido.
- Andiamo, - gli dico mettendogli una mano sulla spalla, - C’è un matrimonio a cui non posso proprio mancare. -

* * * * * * * *

Camminando lungo la navata centrale, con le mani in tasca, mi permetto il lusso di osservare i miei ospiti. Nessuno, infatti, si è degnato di girarsi a vedere chi è entrato in chiesa.
Mi sembra addirittura di sentire una voce: “Oh, non è niente gente, potete tornare a farvi gli affari vostri, è solo lo sposo”. Questa è la prova lampante di come il giorno del matrimonio sia in verità il giorno della sposa, l’uomo è solo un’appendice.
Ma passiamo oltre.
Niente può rovinarmi questo giorno.
Neanche la presenza del due volte ex fidanzato della mia futura mogliettina: Dean. Eh sì, pensate un po’, abbiamo invitato anche lui. Che buon cuore che ho, vero?
Eh ma, che ci volete fare, sono un sentimentale.
Naturalmente non è solo, c’è la sua ragazza con lui.

Eh, eh, eh…
Che, vi credete che l’avrei invitato fosse stato solo?
E indovinate un po’ chi è l’accompagnatrice?
La Barbie! Cioè… voglio dire, Marie. Vi ricordate la biondina che mi si è seduta sulle ginocchia?
Proprio lei!
Sì perché, dovete saper che quando io e Ginny ci siamo Smaterializzati, quella famosa sera, qualcosa è successo. Una volta tornati, ehm, reperibili, due giorni dopo, stavamo pranzando con Ron ed Hermione e d’improvviso mi sono fatto degli scrupoli su come avevo abbandonato Marie senza neanche degnarla di una spiegazione. Non che credessi che ci avesse capito qualcosa di tutto quello che era successo, comunque. Ron però si è messo a ridere. - Oh, per lei non devi preoccuparti. Anche Dean aveva bisogno di essere consolato dopo la scena di mia sorella. - Da cosa nasce cosa e siamo arrivati ai giorni nostri.
Seduto poco distante c’è anche Seamus, elegantissimo, come sempre, con una cravatta rosa sotto il completo gessato grigio. Al suo fianco una ragazza che non ho mai visto, con una testa di capelli ricci rossi. Beh, certo, dopo bionde e more ci voleva un cambiamento.
Neville nel frattempo ha preso posto accanto a Luna, vestita con un luccicantissimo vestito viola. Coppia ben strana, vero? Ma forse poi non così tanto: se ci pensate Neville è decisamente bizzarro quando ci si mette. Forse anche quando non lo ha fatto con tutto il suo impegno, in effetti.
Naturalmente lo spettacolo migliore lo riserva la famiglia Weasley al completo piazzata tutta nelle prime file. E senza contare gli ospiti. Bill, accanto a Fleur, le sussurra qualcosa di divertente all’orecchio; Charlie è insieme ad una ragazza che mi è totalmente nuova (come il fatto che Charlie sia in compagnia di una donna, del resto); Percy è anche lui con moglie al seguito. I gemelli cercano invece di stare il più alla larga possibile da Molly, o meglio cercano di allontanare le loro accompagnatrici. Infatti sono venuti entrambi accompagnati; questo sì che fa decisamente strano. Beh, a dirla tutta non mi stupisce affatto che Fred abbia portato Katie Bell. Sono sicuro che qualcosa sboccerà presto, se non è già successo.
Ma una volta raggiunto l’altare, la mia attenzione è totalmente attirata proprio da Molly che, in uno splendido vestito blu, sta singhiozzando rumorosamente, scomparendo di tanto in tanto dietro ad un enorme fazzoletto di stoffa. Beh, di certo ha più di una ragione per piangere oggi: Bill ha annunciato che lui e Fleur stanno aspettando il secondo bambino, Charlie ha stupito tutti arrivando alla cerimonia con questa splendida mora e naturalmente c’è Ginny.
E pensare che non sa ancora niente di Ron.
Eh sì, il mio papino si sposa.
Naturalmente non c’è ancora stata una proposta ufficiale, vuole aspettare qualche giorno per non eclissare “il giorno di gloria” di Ginny.
Io lo so perché sono il suo migliore amico.

E abbiamo fatto anche le prove, quindi…
Tutto quello che posso dire è che se non fossi stato già impegnato io gli avrei detto di sì.
Mi viene da ridere solo a pensarci.
Povera Molly, sverrà per le troppe emozioni quando glielo diranno.
Per Merlino, anche Hermione prenderà una bella facciata per terra se Ron non riuscirà a prenderla al volo, adesso che ci penso!
Eh sta proprio diventando grande… Solo in apparenza, ovviamente.
Lo guardo ridacchiando. Lui capisce perfettamente a cosa sto pensando e mi lancia un’occhiata penetrante. Poi però arrossisce fino alla punta delle orecchie e comincia a torturarsi le mani.
Guardatelo come si imbarazza!
Dannazione, dovrò assicurarmi che prende un tonico prima di farle la proposta, se no rischio che mi svenga prima che glielo chieda!
D’improvviso però una musica mi riscuote dai miei pensieri.
Che strano, mi suona vagamente familiare questo insieme di note.
Ron mi da una gomitata e si sistema la giacca indicandomi con la testa l’ingresso della chiesa.
Oh per i mutandoni slargati di Merlino, ma questa è la musica!!!
Mi sistemo anche io, appena in tempo, la giacca.
Perché ho le mani bagnate? PERCHÉ HO LE MANI BAGNATE?!
Oh, è sudore, è solo sudore… Oh, beh, certo, agitazione, ansia uguale sudore. Fantastico.
Ho appena il tempo di fare le mie osservazioni da panico totale che dalla porta spalancata entrano insieme Ted e la piccola Victoire, che si divertono a lanciare petali di fiori lungo tutta la navata.
La signora e il signor Tonks non riescono a trattenere qualche piccola lacrimuccia a questa scena.
Ecco i nostri futuri sposini.
E a proposito di future spose… Hermione fa il suo ingresso subito dopo di loro in qualità di damigella d’onore, con un piccolo bouquet rosa in mano. Il suo sorriso passa da me a Ron.
Anche io mi giro per un attimo verso Ron, che sembra piuttosto nervoso.
- Guarda che non sei tu lo sposo oggi. - gli sussurro.
Lui ride.
Ma eccolo.
Questo è il momento. Quello che aspettavo da tutta la vita.
Ginny, la mia Ginny, sotto braccio ad Arthur, che cammina lentamente verso di me in uno splendido vestito bianco.
Quando incrocio i suoi occhi il mondo sparisce ed in quel momento esistiamo solo io e lei.
Il mio cuore batte all’impazzata quando Arthur mi porge la mano della sua bambina e mi sussurra,
- So che sarà in buone mani. -
Adesso che siamo qui, mano nella mano, tutto diventa reale.
Sento che non devo più preoccuparmi perché ora staremo insieme.
Finalmente per sempre.

“Each is loved now,
or remembered
by the masks they wore years before the future”
Silence the Voices - Chris Cornell


The End

(per ora)



A tutti coloro che hanno iniziato questo viaggio con me dieci anni fa, a chi lo scopre adesso e a chi lo intraprenderà in futuro (e lo apprezzerà).
Grazie a chi mi ha incoraggiata e, permettetemi, grazie a me stessa che ho preso il coraggio di pubblicare di nuovo. Con il sorriso.

Rowena Ollivander

Dimenticavo! Anche dieci anni dopo, sono ben accetta le critiche costruttive; non perdete tempo se non vi è piaciuto e basta. :)
  
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