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Autore: pattydcm    21/08/2022    0 recensioni
Fox non si sarebbe mai aspettato che il suo incarico sotto copertura sarebbe stato del tutto messo in secondo piano dall'arrivo di Mirco Neigo nella sua vita. Il giovane, infatti, lo coinvolgerà in un'avventura ai limiti della realtà, portandolo a diventare la guida vivente di un guardiano di anime.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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40 Reazione a catena
 
Renato Renzi esce dall’ascensore con attaccato all’orecchio il cellulare al quale Mendez in persona sta sproloquiando entusiasta da più di un’ora. Il post pubblicato da Rossi e Neigo circa il risultato particolarmente macabro della pesca notturna alla quale hanno partecipato sembra aver fatto scalpore anche qui, nonostante siano appena le 8.30 del mattino. Sebbene il direttore non abbia fatto altro che decantare la sfacciata fortuna dei suoi inviati nel trovare argomenti maledettamente interessanti, Renato non ha ancora avuto modo di vedere le foto, forti ma geniali, pubblicate dal ‘duo delle meraviglie’, come quest’uomo ha deciso di ribattezzarli.
Ora che ha raggiunto la sua scrivania può finalmente togliersi questa curiosità e si prepara prendendo una delle sue lattine di the freddo dal frigobar.
<< Oh, cristo! >> esclama dinanzi al piccolo corpo, che, sebbene sia stato censurato a regola d’arte, è comunque inquietante. << Rossi avrebbe dovuto avvisarmi prima di prendere una simile iniziativa >>.
<< E invece ha fatto bene! >> ribatte Mendez.
<< E’ pur sempre un cadavere e per giunta di un bambino! Questo è il settore rubriche, direttore, non la cronaca nera e lei è stato categorico sulla struttura che deve avere la ‘Visitato per voi!’ >>.
<< Oh, Renzi, so benisimo cosa ho detto, non ho bisonio che sia lei a ricordarmelo! >> esclama Mendez, infastidito. << Es importante quel che le ho detto in questa ùltima ora. Ho deciso di gliamare direttamente lei perché ritenevo fosse necessario che si ocupasse in prima persona di esta cosa dato l’oro che le sta cadendo in mano. Se, però, preferisie non esser gravato anche de esta incombenza… >>.
<< Non ho alcun problema ad occuparmi di quanto mi ha chiesto, direttore >> lo interrompe, deciso a non farsi intimidire. Ha tirato su a sangue e sudore questo settore ritenuto secondario dall’intera redazione e da più di metà anno è anche il contatto interno per l’infiltrato che conduce un’inchiesta proprio ai danni di quest’uomo. Per più motivi, quindi, non può permettersi di farsi buttare fuori proprio adesso.
Non fa a tempo a mettere giù il telefono, poggiare i gomiti sulla scrivania e prendersi la testa tra le mani che riceve un’altra telefonata.
<< Si può sapere cosa diavolo state combinando tu e quel ragazzino? >> sbotta senza neppure perdere tempo nel dire ‘pronto’. << Mendez in persona mi ha tirato giù dal letto alle sette e mezza e mi ha tenuto al telefono fino a un attimo fa! >>.
<< Avevo proprio bisogno di una buona notizia >>.
Il the che sta bevendo gli va per traverso nel ricevere questa risposta da Fox, ma prima che lo riempia di improperi questi gli spiega con pazienza che ha deciso di pubblicare la foto proprio per ottenere quella reazione da parte del loro direttore. Infatti, ha dovuto convincere il presidente della Pro Loco a segnalare il ritrovamento del cadavere anziché nasconderlo, spaventato dalla possibilità che le autorità potessero decidere la chiusura anticipata della sagra. Se lo ha fatto è soprattutto perché è con lui che Mendez ha stretto gli accordi compromettenti dei quali è finalmente riuscito a ottenere le prove in questa strana notte di macabra pesca. Se, però, il presidente della Pro Loco avesse deciso di occultare il corpo, il direttore si sarebbe limitato a richiedere un pagamento per il loro silenzio su tutta la faccenda. Una simile trattativa, tuttavia, è da considerarsi all’ordine del giorno in un settore come questo e, benchè costituisca reato, l’essere accusato di una richiesta simile non avrebbe causato alcun danno a un uomo come Mendez.
<< Dando notizia del ritrovamento del corpo, invece, lui otterrà visibilità ulteriore, sfruttando l’effetto domino di questa ennesima novità. Il suo nome, insieme a quello della rivista e della rubrica, saranno messi ancor di più in primo piano e così quando la bomba cadrà su di lui l’effetto sarà ancora più grande, perché si troverà lì, in prima linea, a prenderla in pieno petto >>.
<< E cosa pensi che succederà a tutti noi una volta che questa bomba cadrà su di lui? >> gli chiede e senza tanti giri di parole Fox risponde alla sua scomoda domanda nella maniera più logica.
Il suicidio assistito della ‘Insieme a te!’ è iniziato già da tempo e la notizia degli affari sporchi del suo direttore ed editore le darebbe il colpo di grazia. Ciò che era destinato ad accadere, in sostanza, si verificherebbe solo molto più velocemente. Carco potrebbe tirarsi indietro per evitare di essere colpito dall’effetto onda di quanto si abbatterà su Mendez e così anche il loro potenziale salvatore (ed ufficiale carnefice) si tirerà indietro.
‘Insieme a te!, però, è un impero grande e forte che ha al suo attivo quote di mercato che potrebbero resistere all’onda d’urto. È amata dalle fedeli lettrici e seguita anche dalle giovani generazioni, come dimostra il successo che stanno ottenendo sulla loro pagina Facebook. Fox, quindi, si dice cautamente ottimista del fatto che nonostante la caduta del re il regno possa continuare a vivere e prosperare.
Renato deve ammettere di sentirsi sollevato dalle sue parole. Nutre una fiducia che potrebbe essere definita persino estrema nei confronti di questo ragazzo e delle sue capacità, che ha avuto modo di imparare a conoscere in questi mesi.
Lopez, il direttore di ‘El Mundo’ e suo amico di vecchia data, molto prima che venisse ingaggiato come ‘contatto dell’infiltrato’ gli aveva spiegato come Juan Hérnandez, leader del suo team di giornalisti investigativi, sia solito analizzare minuziosamente ogni cosa, muovendosi in circolo attorno alla preda, ingannandola a regola d’arte prima di portare a segno il colpo. Il suo braccio destro, invece, va direttamente al punto e non perché agisca d’impulso, ma perché è abile nelle deduzioni tanto da avere ben chiaro in mente quanto stia accadendo e agire di conseguenza andando sempre a segno.
Renato aveva pensato che il suo amico stesse romanzando un po’ troppo le caratteristiche dei suoi dipendenti, ma ha avuto modo di vedere queste due menti all’opera e di rendersi conto di quanto vere siano queste descrizioni. Ha notato anche, però, come sia stato sempre Fox finora ad adeguarsi alle scelte compiute dal suo capo, nonostante fosse in disaccordo con lui.
A quanto pare questa volta il braccio destro ha deciso di cambiare strategia e ha elaborato il suo piano. Perché del fatto che il piano sia suo Renato non ha dubbi. Gray Stone, infatti, non gli avrebbe mai permesso un attacco diretto, pubblicando quella foto e se Fox ha deciso di ribellarsi deve avere un’ottima strategia tra le mani. Non gli sembra, infatti, il tipo di persona che si da la zappa sui piedi da sè.
<< Vorrà dire che mi farò coraggio e mi preparerò a gestire tutte le richieste che perverranno dai nostri colleghi. Spero siate pronti, tu e Neigo, a ritrovarvi invitati a partecipare a salotti televisivi, programmi radiofonici e a rilasciare interviste a testate molto più prestigiose di quella dell’ ‘Eco di Lumi’ >> dice riuscendo a strappare una risata allo stanco giornalista investigativo.
<< Sarà per Neigo un piacere metterci la faccia. Sono ufficialmente fuori dal caso, ma a breve ci rientrerò a gamba tesa, che Gray lo voglia o no >>.
<< Non ti sembra un po’ avventato pianificare una rivoluzione proprio nel bel mezzo di un maremoto? >>.
<< Non crede che il maremoto possa essere una valida occasione per agire la rivoluzione? >> ribatte lui e deve ammettere che al suo posto farebbe lo stesso. Vorrebbe chiedergli cosa stia succedendo tra lui e il suo capo, ma sa che non gli risponderebbe.
Juan Hérnandez ha scelto un nome in codice perfetto per rappresentare il suo essere freddo, duro e irremovibile. Il suo braccio destro, però, potrebbe essere forse l’unico a tenergli davvero testa. In fondo, il fuoco può sfaldare, decomporre e spezzare anche le pietre più dure e in questa battaglia che intuisce essersi venuta a creare tra pietra e fuoco, decide di schierarsi dalla parte di quest’ultimo. Anche a lui sarebbero girate se ‘a causa’ di un praticante si fosse visto sottrarre un’indagine fino a poco prima condotta magistralmente e con impegno.
<< Dal momento che sei ancora fuori dal caso mi sento in dovere di trattarti come fossi il curatore di quella rubrica e ricordarti che tu e il tuo assistente siete lì per la sagra e solo della sagra, quindi, vi dovete occupare. Il cadavere non è contemplato nella manifestazione e se lo avete pescato insieme al piatto forte di stasera non potete farci nulla. Se vi faranno delle domande rispondete in modo professionale e limitatevi al vostro compito e se dovessi avere dei problemi come quelli avuti a Saint Boser, non esitare a chiamarmi >>.
<< Se c’è una cosa che non ho mai messo in discussione in questi mesi è proprio il fatto di potermi fidare di te, Renato >> dice il ragazzo, sincero, e lui non può fare a meno di sentirsi orgoglioso di se stesso.
Mette giù la cornetta e subito apre il frigobar per prendere un’altra lattina di the freddo alla pesca. Strappa la linguetta e ne tracanna una buona parte, sentendo la gola e il torace raffreddarsi piacevolmente. Fa schioccare le labbra soddisfatto e ancora inorgoglito della fiducia che Fox ripone in lui. Riuscire a ottenerla da un uomo capace di leggere le microespressioni facciali e il linguaggio del corpo è una grandissima cosa, dal suo punto di vista.
<< Le manderò uno dei miei. Si infiltrerà nel suo settore e le chiedo di asseniarlo a la rubrica ‘Visitato per voi!’. Per sicuressa non le dirò adesso quale sarà il suo nome di copertura. Lo riconosierà perché le consenierà un biliettino da visita con su scritto Fire Fox >>.
La voce roca, diretta, sicura di Hérnandez la sente ancora adesso nelle orecchie, come anche l’istinto che aveva avuto di scattare sull’attenti.
<< Aquellos que sobreviven a Gray Stone también pueden hacer frente al apocalipsis[1] >> gli aveva detto Lopez e questo ragazzo che crede abbia sui trent’anni, sebbene ne dimostri di più, ha preso parte a tante delle sue inchieste scomode che hanno ottenuto premi e riscosso successo ed è divenuto il braccio destro della persona più influente, testarda, scomoda e arrogante che il mondo del giornalismo investigativo abbia mai avuto.
<< Fire Fox >> sussurra, pensando che non poteva scegliere nome di battaglia migliore di questo.
Ricorda di aver sghignazzato sotto i baffi dinanzi a questi nomi in codice, che ha trovato essere un’assurda idea degna di ragazzini delle medie. In questi mesi passati con un piede in una delle loro inchieste ha capito, invece, come il loro non sia per nulla un gioco ma una più che valida protezione.
<< E io sarei davvero curioso di conoscere il tuo vero nome >> dice stritolando la lattina che poi lancia nel cestino.
Trasale al veloce bussare alla porta e mette via in fretta l’ennesima lattina di the che stava per rubare al frigobar. Ylenia entra con qualche difficoltà, data la grande scatola che ha tra le mani e Renato si affretta ad aiutarla, ricordandosi solo in questo momento di averle chiesto qualche giorno fa non poche sementi come regalo di compleanno per la moglie, che si è inventata il nuovo hobby dell’orto domestico.
<< Le ho scritto in questa lettera tutte le informazioni utili ad ottenere i risultati sperati. Le dica di non esitare a chiamarmi in caso le servissero ulteriori consigli >> dice consegnandogli la busta.
Sta per scappare, sempre intimorita dalla possibilità di portare via tempo prezioso al prossimo, ma qualcosa le blocca la ritirata. Porta la mano alla piccola pietra rossa che ha al collo e impallidisce.
<< Qualcosa non va? >> le chiede Renato, accorgendosi poi che tiene fisso lo sguardo sullo schermo del suo pc ancora aperto sulla pagina Facebook della ‘Visitato per voi!’. << Oh, sì. Rossi pare abbia pescato un cadavere insieme al piatto forte della sagra, durante la notte trascorsa in mare a bordo di uno dei pescherecci >>.
Voleva cercare di buttarla in battuta e strapparle un sorriso, ma la ragazza lo fissa terrorizzata facendolo sentire un vero imbecille privo di empatia.
<< Lui come sta? >> gli chiede stringendo ancor di più la piccola pietra nel pugno.
<< Bene. Sicuramente scosso. Trovarsi faccia a faccia con il cadavere di un bambino non fa piacere a nessuno, ovviamente >> risponde, felice di vederla risollevata.
<< Gli stanno succedendo cose così… strane. Non trova? >> gli chiede, sedendosi in punta alla sedia davanti alla sua scrivania.
<< Lo sarebbero già prese di per sé a distanza. Tutte insieme in un solo mese ammetto che sono parecchio inquietanti, è vero >> .
La ragazza annuisce e quando allontana la mano dalla pietra Renato realizza di aver visto una collana simile al collo di Fox in una delle prime foto che hanno postato.
“Non può essere” pensa, stupito da questa novità. A ben pensarci ci starebbe, dal momento che questa ragazza è l’unica alla quale il giornalista sotto copertura abbia dato confidenza in questi mesi. Li ha anche visti qualche volta mangiare insieme in pausa pranzo nell’area ristoro e gli era già saltato all’occhio come questa giovane donna avesse attirato la sua attenzione.
“E come dargli torto?” pensa, sforzandosi di distogliere lo sguardo dal seno di lei stretto nella camicetta bianca che indossa e dalle lunghe gambe fasciate dai leggins leggeri.
<< Gli creerà qualche problema tutta questa sequela di situazioni strane? >> gli chiede lei cogliendolo impreparato.
<< Oh, no tutt’altro. Lui e Neigo sono diventati gli idoli del nostro direttore proprio perché con queste stranezze stanno portando un sacco di lettori e pubblicità gratuita alla nostra rubrica >> dice, ma la cosa non sembra rallegrarla, anzi la rende ancor più pensierosa.
Renato sospira pensando che avrebbe lui da darle una notizia che le darebbe davvero pensiero, molto più di quanto stia capitando tra capo e collo al suo 'collega'. Sta, però, prendendo tempo sia con lei che con gli altri due curatori delle tre rubriche a rischio chiusura, sperando che giunga un miracolo a impedirgli di dover dare loro la pessima notizia.
“Anche se temo che le previsioni di Fox siano piuttosto attendibili e quindi rischieremo tutti quanti di perdere il posto” sospira nuovamente, catturando l’attenzione della ragazza, che si preoccupa ancora di più.
<< Qualcosa non va, capo? >> gli chiede titubante e le sue guance si accendono come erano solite fare quelle di sua moglie durante i loro primi appuntamenti.
Renato non sa cosa sappia questa ragazza circa la vera identità di Fox. Non gli è sembrato il tipo da approfittarsi dell’ingenuità di una donna e date le inchieste che ha condotto finora si aspetterebbe fosse molto più che rispettoso del prossimo. Di una persona che, però, vive sotto mentite spoglie per lavoro fino a che punto ci si può davvero fidare? Vorrebbe metterla in guardia, ma non sa nulla di loro e non sarebbero neppure affari suoi. Considerava, però, il padre di questa ragazza un amico di famiglia, oltre che il giardiniere della casa dei suoi genitori e si sente responsabile nei confronti di lei, che da l’idea di essere fragile come un piccolo fiore sempre un po’ troppo inclinato dal vento.
<< Nulla, Ylenia. Non ti preoccupare per lui. Sa badare a se stesso >> le dice facendo uno sforzo per ricacciare giù altri discorsi.
<< Oh, lo so >> sorride lei, divenendo rossa in viso e la mano sale ancora una volta a chiudersi attorno a quella piccola pietra. << Ora è meglio che vada, le ho già rubato molto tempo >> dice alzandosi in piedi e lui la imita accompagnandola alla porta.
Nell’open space le curatrici delle rubriche presenti stamattina circondano la scrivania di Vanessa, come accade ormai quasi ogni giorno. Quell’orribile donna scocca un’occhiata al vetriolo alla ragazza, che si incammina svelta alla sua isola posizionata in modo da dare le spalle al resto dei colleghi e rivolgere lo sguardo solo a quella della ‘Visitato per voi!’.
Da un certo punto di vista, per uno come Fox è stato meglio ritrovarsi come vicina questa ragazza tranquilla e riservata, qualità impossibile da trovare tra queste mura. Un infiltrato, però, per quel che ne sa non dovrebbe permettersi coinvolgimenti di alcun tipo con nessuno. Non solo perché concentrato esclusivamente sulla sua missione, ma anche perché sarebbe una relazione basata sulla menzogna a partire dal suo stesso nome e, dal momento che fa parte di un team che ha come obiettivo quello di battersi per la verità, non potrebbe mentirle fino a questo punto.
“E spero non lo stia facendo. Che sia solo una tranquilla amicizia o che non ci sia nulla tra loro e sia solo lei ad essersi presa una sacrosanta cotta” spera, dovendo ammettere che quel maledetto oltre ad essere intelligente e capace nel suo lavoro è anche dannatamente attraente.
Certo Fox ha ben altro per la testa in questo momento. Un cadavere non è il genere di cosa che ci si aspetta di trovare ad una sagra di paese. Eppure Renato vuole togliersi il dubbio e scorre tutti i post finora pubblicati fino a trovare proprio tra i primi la foto, pubblicata da una follower, dei due inviati seduti dinanzi alla chiesa nella quale si sono svolti i funerali di Jean Picard. Zumma l’immagine ed eccola lì la piccola pietra che sembra proprio essere la gemella di quella che ha appena visto al collo di Ylenia.
“Sarà bene gli faccia un discorsetto appena torna e chi se ne frega se mi darà dell’impiccione. Non può prendersi gioco della figlia di Aladar proprio sotto al mio naso!” pensa, scorrendo i pochi post pubblicati su questa pagina che in questo solo mese hanno superato di numero tutti quelli pubblicati da che è stata creata, molto tempo prima che Fox ne divenisse curatore. Si ritrova davanti la terribile foto censurata del cadavere del bambino e questa volta sì che prende la lattina di the dal frigobar e ne fa saltare la linguetta.
“Ma cosa diavolo sta succedendo?” si chiede appoggiando la testa contro lo schienale della poltrona. “Morti che tornano per rilasciare interviste, ragazze ipnotizzate che ritrovano la parola dopo anni di silenzio e ora cadaveri ripescati dagli abissi marini. Sembra quasi che la stupida rubrica fanalino di coda voglia riscattarsi, divenendo terreno di storie al confine tra la fantasia e la realtà. E tutto questo è in mano alla persona più razionale e logica con la quale mi sia mai capitato di avere a che fare”.
 
***
 
Le foto di Mirco sono intense, scattate da prospettive particolari che danno l’impressione di trovarsi dentro la scena. Quella del corpicino senza vita che ha censurato e pubblicato nell’ultimo post toglie il fiato ad Ylenia, che non può fare a meno di rigirare il diaspro tra indice e pollice.
Dal giorno in cui è svenuta e questa piccola pietra è diventata talmente rovente da bruciarle la pelle, le sue notti sono costellate di sogni strani. In quello di stanotte parlava con un marinaio rozzo, volgare che le raccontava di come da piccolo avesse pesantemente bullizzato un compagno di scuola insieme ad un amico, il cui corpo ha poi ritrovato nella rete insieme a tantissimi pesci.
Ricorda le orbite vuote rivolte al cielo buio, il corpo scomposto, privo di alcune dita, del naso e del pene, particolari che ha davanti agli occhi ogni volta che li chiude. Ritrovarli sullo schermo del pc di Renzi l’ha lasciata senza fiato.
“Non sono sogni” pensa, ritrovando la stessa posizione scomposta del piccolo corpo nella fotografia di Mirco. “Io in qualche modo ero lì. Io sono sempre lì con lui. Oddio quel bambino aveva ragione” sospira tremando spaventata.
E’ stato suo padre a insegnarle quali siano le proprietà dei cristalli e delle pietre. Lui li usava per le piante e per gli ambienti e portava al polso un bracciale di pietra di Giada, capace di curare qualsiasi cosa, di proteggere da ogni male ed equilibrare in modo profondo le emozioni di una persona. Eppure quel maledetto tumore al pancreas se lo è portato comunque via che non aveva ancora sessant’anni e da allora Ylenia ha perso un po’ la fede nei cristalli, nelle pietre e in tutti i rimedi naturali in genere.
Questi diaspri rossi, invece, stanno davvero assolvendo al compito che le ha indicato quel bambino. La tengono in contatto con Valerio, le permettono di vedere, seppur a livello inconscio, ciò che vive e che più lo turba. Vorrebbe potergli chiedere se anche a lui accade la stessa cosa, ma dovrebbe ammettere di aver tenuto per sè una pietra gemella di quella che gli ha dato, oltre che rischiare seriamente di essere presa per pazza.
“Le cose che gli stanno capitando, però… sono folli allo stesso modo se non ancora di più!” pensa passando le mani sul viso stanco.
Un finto colpetto di tosse fatto apposta per catturare la sua attenzione la porta ad alzare gli occhi e a ritrovarsi davanti Vanessa.
<< Decisamente inquietante, Fiori, non trovi? >> le chiede, guardandola sempre con quell’aria di disprezzo, prima di scoccare un’occhiata alla foto del cadavere che fa bella mostra di sé dal suo cellulare posato sulla scrivania.
<< Terribile >> sussurra, facendo fatica a sostenere lo sguardo di lei, che si accomoda sulla sedia di Valerio.
<< Lui cosa ti ha detto a riguardo? >> le chiede accarezzando lentamente i braccioli, gesto che la infastidisce parecchio.
<< Chi? >> chiede facendola esplodere in una grassa quanto finta risata.
<< Ma come chi? Il tuo amico giornalista delle sagre >> precisa sporgendosi verso di lei. << Avanti, lo sappiamo che ve la intendete >> aggiunge strizzandole l’occhio.
Ylenia sente il viso avvampare e si odia per questa maledetta espressione di imbarazzo e vergogna che sperava di perdere conclusa l’adolescenza e che, invece, la perseguita ancora nonostante abbia oramai quasi trentun'anni.
<< Ti sbagli >> sussurra e lei ride ancora più forte facendola sentire piccolissima.
<< Oh, suvvia, non si arrossisce così per qualcuno verso il quale non c’è interesse >> insiste lei e alle sue spalle il resto delle rubricanti, come le chiama Valerio, ridacchiano a loro volta. Quando in questo settore sono presenti solo le donne il surplus di estrogeni genera queste situazioni degne dei corridoi di una scuola superiore.
<< Lo sai che mi succede sempre. Sono fatta così. Mi sento a disagio >> tenta di difendersi, ma il suo tono di voce è appena un sussurro e la donna lo ignora del tutto.
<< Hai passato molto più tempo con lui a inizio mese, questa volta. L’arrivo del ragazzino deve averlo destabilizzato e ci sta che avesse bisogno di essere consolato >> dice, ponendo enfasi in quest’ultima parola, che aumenta i borbottii alle sue spalle.
Ylenia si volta appena verso le colleghe che ridacchiano come tante oche. Vorrebbe potersi alzare in piedi e gridare loro quanto siano stupide e prive di rispetto per il prossimo, ma torna ad abbassare lo sguardo, incapace di muoversi dalla sua sedia.
<< Avanti, confidati con noi. Cosa ti ha raccontato riguardo a queste cose strane che gli stanno capitando? >> insiste la donna, posando i gomiti sulla sua scrivania.
<< Io non so niente! >> esclama decisa, guardandola dritta negli occhi e Vanessa la sfotte ancora di più per questa presa di posizione.
<< Sai, io e le ragazze abbiamo una teoria >> dice, anche se in realtà la teoria è sicuramente solo sua. << Diciamoci la verità, tesoro, il tuo ragazzo sarà anche un figo da paura, ma non ha neppure un briciolo di palle. Non si limiterebbe a stare con una sciacquetta come te, altrimenti >> dice, allontanandosi disgustata da lei. << Non sarà, quindi, opera sua tutto questo. Deve essere stato quel ragazzino, giovane, certo, ma lo si vede subito che ha tutto il carattere e il carisma che mancano al tuo uomo. Noi crediamo che sia stato Mirco a inventarsi di sana pianta la storia del fantasma e a raggirare quella ragazzina >>.
<< Non è assolutamente vero! >> esclama Ylenia alzandosi in piedi, furiosa delle insinuazioni di questa donna. << Li hai letti i commenti dei compaesani della ragazza. Erano anni che era in quello stato. Avrebbe dovuto lei raggirare loro per tutto questo tempo e scegliere proprio l’arrivo di Mirco per cambiare idea? E come la metti col ritrovamento del corpo di questo bambino? >>.
<< Una fortunata coincidenza che conferma le fesserie create di sana pianta nelle due sagre precedenti >> dice lei serafica, appoggiando la schiena contro la sedia di Valerio.
<< Mirco si sta occupando della pagina Facebook e sta riscuotendo molto più successo di tutto quanto il sito di questa rivista >> si intromette Sibilla, l’astrologa, braccio destro di Vanessa.
<< Si espone in prima persona nei post e nei video che sta pubblicando, mentre Rossi si copre il più possibile per non farsi vedere >> dice Benedetta della rubrica di cucina, facendo partire una nuova bordata di risate.
<< Secondo me appena ultimato il praticantato vedremo l’assistente dare un calcio in culo al tutor e rubargli il lavoro >> aggiunge la dottoressa Alessia della rubrica di salute e benessere.
<< Smettetela! >> esclama Ylenia sull’orlo delle lacrime, talmente è frustrata dalle loro insinuazioni. << Come potete essere così cattive? >>.
<< Oh, no, Fiori. Come puoi essere tu così stupida da credere che ciò che stanno raccontando in giro sia vero >> ribatte Vanessa, camminando piano verso di lei. << Sai? È possibile che Alessia abbia ragione e che Mirco sia in qualche modo venuto a sapere delle novità che presto porteranno aria nuova in questo settore e abbia fatto l’unica cosa sensata per conservarsi il posto: fare in modo che la sua rubrica diventi interessante. Mendez ci penserà due volte prima di chiuderla, dal momento che gli sta facendo guadagnare visibilità senza sganciare un centesimo. Non certo come la tua. Fossi in te inizierei a mandare qualche curriculum, piccola mia. Chissà, forse riuscirai a trovare qualcosa anche per quello sfigato del tuo uomo >> sussurra arrivandole a un palmo dal naso, per poi strizzarle l’occhio e tornare baldanzosa verso le sue colleghe.
Ylenia non sa se essere più arrabbiata per il modo in cui hanno parlato di Valerio o spaventata da quanto ha appena detto Vanessa su un possibile licenziamento. Sente di stare per esplodere in lacrime e piuttosto che farlo davanti a loro rimette le sue cose nella borsa e corre via, scendendo svelta le scale per togliersi dalle orecchie le loro risate acide. Siede sugli ultimi gradini e, addossata al corrimano, lascia andare la frustrazione cercando di soffocare i singhiozzi con la mano.
Se davvero dovesse perdere il lavoro in questa rivista che da cinque anni le garantisce di avere almeno quel minimo di soldi sicuri per l’affitto non saprebbe proprio come fare. Valerio e tutte le strane cose che gli stanno accadendo passano in secondo piano mentre l’ansia la avvolge da capo a piedi, gettandola nella triste realtà del suo conto sempre in rosso, delle mille tribolazioni per ricevere i pagamenti dai suoi committenti e di come questi finiscano subito in tasse, spese fisse, bollette. Il negozio di fiori ereditato dal padre è sempre in perdita, al punto da riuscire a malapena a pagare i fornitori e sua madre sempre più spesso le dice che farebbero meglio a darlo via.
“Sarebbe come uccidere papà una seconda volta” pensa scuotendo il capo, risoluta almeno su quel punto.
Avrebbe bisogno di un abbraccio in questo momento. Del suo abbraccio. Si da della stupida per aver provato nonostante tutto un dolce piacere nel sentire quelle arpie dire che Valerio è il suo ragazzo, il suo uomo. Una gioia fittizia, dal momento che questi è solo un collega al quale ha regalato una pietra che, in un modo che riesce solo a definire magico, la sta tenendo in contatto con lui. Ed è questa pietra che rigira tra le dita, mentre ritrova il controllo di se stessa.
“Lilli, sono anni che ti barcameni per arrivare a fine mese e in qualche modo ce l’hai sempre fatta. Se davvero la tua carriera di giornalista dovesse essere giunta alla fine troverai altro che ti aiuterà ad andare avanti” si dice asciugando le lacrime. “Questa strana storia ora è molto più concreta del potenziale licenziamento” aggiunge prendendo il cellulare tra le mani. Apre la conversazione che ha con Mirco su Whatsapp e sorride ritrovando la foto di Valerio.
<< Il mio uomo >> sussurra dandosi poi subito della sciocca anche se non riesce a togliersi il sorriso dalle labbra.
“Direi che è il momento di ricevere qualche risposta alle mie domande” pensa, scrivendo un messaggio al giovane praticante.
 
***
 
Mirco ha accolto la notizia del ritrovamento del corpo di Samuele Mosso con blando stupore. In cuor suo ha temuto che sarebbe successo qualcosa di simile fin dal momento in cui ha pensato che il serial killer si fosse liberato dei cadaveri delle sue vittime gettandoli in mare. Ciò che lo preoccupa seriamente è il significato di questo ritrovamento. Quando era entrato nel convento abbandonato aveva percepito il desiderio di vendetta in quelle trenta anime dannate e che proprio questo corpo sia stato trovato adesso non è una coincidenza.
Nonostante sia abituato a ricevere la visita delle anime che a lui si rivolgono, è stato comunque terribile ritrovarsi davanti a quel piccolo corpo privo di vita riverso sul tavolato puzzolente di quella barchetta a bordo della quale erano già presenti il sindaco e alcuni degli altri componenti la giunta comunale. Rio stava gestendo il loro nervosismo e sottolineava l’importanza di rendere pubblica la notizia, cosa rispetto alla quale Calogero era totalmente contrario. Le parole accese della loro discussione hanno accompagnato Mirco durante gli scatti che ha realizzato senza quasi rendersene conto, colpito da quelle orbite vuote che fissavano il cielo nero che non possono ammirare da molto tempo e da tutte le piccole parti mancanti, sicuramente  divorate dalle alilunghe con le quali era stato pescato. Ancora adesso deve ricacciare giù un conato all’idea che i pesci che molto probabilmente oggi finiranno sui piatti della sagra si siano cibati di un corpo umano.
Ha creduto che Rio stesse sragionando a causa della nottata insonne e del macabro ritrovamento quando gli ha detto di pubblicare quelle foto.
<< Credi davvero che qualcuno ci direbbe di non farlo? >> ha ribattuto dinanzi al suo stupore circa l’agire senza prima chiedere il permesso. Con una lucidità pazzesca per una persona che non aveva chiuso occhio, Rio lo ha stupito per l’ennesima volta adducendo valide motivazioni alla loro necessità di rendere nota tutta quanta questa faccenda non solo per l’inchiesta che sta conducendo, ma anche per il loro caso.
Solo quando hanno raggiunto lo spazio privato e protetto della loro camera d’albergo il suo tutor è crollato, vinto dalla stanchezza e da quanto è accaduto in quelle poche ore.
<< Ho tutto qui! Cazzo, è tutto qui! >> ha detto, tenendo tra le mani lo smartphone come fosse una reliquia. << Il materiale che abbiamo raccolto stanotte mi ha praticamente permesso di mettere la parola fine all’inchiesta, Mic, te ne rendi conto? Devo chiamare Gray >> ha aggiunto, iniziando a percorrere nervoso avanti e indietro la piccola stanza. << Sì, cazzo, devo chiamarlo e fargli capire che farà bene ad ascoltarmi e devo chiamare Renzi per metterlo a conoscenza di quanto è successo e spiegargli come comportarsi con Mendez e faranno tutti bene a seguire le mie direttive questa volta! Questa inchiesta è mia, cazzo, mia! Ci ho messo tutto me stesso, e quello stronzo non può togliermela dalle mani solo perché non ho più intenzione di farmi fottere da lui! >>.
Era talmente concentrato sui suoi compiti da non rendersi conto di avergli rivelato non solo il nome del suo capo e alcune informazioni sui rapporti a quanto pare tesi che intercorrono tra loro, ma anche che è sul direttore Mendez che stanno indagando lui e i suoi colleghi. Mirco, ovviamente, non ha fatto domande scomode, invitandolo a concedersi una doccia calda e qualche ora di sonno, mentre lui avrebbe pensato a sistemare la foto che scateneranno l’inferno medianico sulle loro teste per la terza volta in un mese.
Ed ora eccoli qui, seduti l’uno accanto all’altro sul letto con le schiene appoggiate alla testata e la stanchezza a fiaccare il corpo. Le foto stanno riscuotendo un successo incredibile e, a quanto pare, hanno reso euforico il loro direttore.
<< Renzi sa chi sei, quindi >> dice ora che Rio ha concluso la lunga telefonata con il caporedattore.
<< E’ il mio contatto sul posto.  Mi ha confermato che Mendez gongola all’idea di tutta la pubblicità gratuita che gli stiamo facendo >> dice, stropicciando gli occhi con un gesto infantile.
<< Ci credo che gongola! Ho postato quelle foto alle cinque del mattino e hanno raggiunto quasi duemila visualizzazioni in sole cinque ore >> dice mostrandogli il numeretto sotto il post.
<< Come avevo previsto. La gente dà sempre soddisfazione quando si tratta di gettarsi a capofitto su misteri misteriosi >> dice sbadigliando per l’ennesima volta. << Hai poi ascoltato l’audio che ti ho girato? >> gli chiede e Mirco annuisce, recuperandolo dalla conversazione che ha con lui su Whatsapp.
<< Calogero non è sempre stato la carogna che sembra, dopo tutto >> sospira. << Direi che il caso è risolto. Date le prove che abbiamo trovato a suo carico, Antonio è il nostro sospettato numero uno >>.
<< Proprio così >> annuisce Rio. << Penso, quindi, che tu abbia capito, ora, perché a noi serve che Samuele Mosso rientri in scena >>.
<< Per vedere la reazione di Antonio >>.
<< Esatto. Il ritrovamento di una delle sue vittime minerà la sua sicurezza. Il timore di essere scoperto potrebbe portarlo a farsi scoprire e noi dovremo essere lì quando questo accadrà! >>.
<< E se così è, sarà meglio che mi rechi oggi stesso a parlare con le sue vittime. Mi spiace aver generato tutto questo casino >> sussurra Mirco amareggiato.
<< E che c’entri tu, scusa? >>.
<< Se non fossi venuto qui con te questa sarebbe stata l’ennesima sagra noiosa, Rio. Ho attratto io Andrea, che ha dato il via a tutto quanto >>.
Il suo tutor lo osserva a lungo, soppesando quanto gli ha appena detto e lui si sente a disagio dinanzi al giudizio dei suoi occhi verdi e seri sebbene siano stanchi.
<< Voglio che tu faccia una cosa per me, pensi sia possibile? >> gli chiede e lui annuisce incerto. << Per prima cosa, prima di annuire accertati di cosa ti si stia per chiedere. Poi, per favore, smettila di considerarti un problema. Davvero, te lo chiedo come favore personale. Quel che è successo è successo e come mi sono lasciato sfuggire prima non è neppure un male ai fini dell’inchiesta su Mendez. La cosa davvero problematica qui è il ritrovamento di Samuele Mosso, che, deduco, da quanto hai appena detto, essere solo un’apripista. I tuoi spiritelli stanno giocando bene le loro carte. È possibile che anche altri corpi tornino a galla, portando alla luce l’esistenza del nostro caro serial killer e di tutte le sue vittime >>.
<< Esatto. Quel che è successo non è casuale >> concorda Mirco. << Samuele era ancorato in fondo al mare da 53 anni. Poi, tu ti tuffi, lotti con loro e guarda caso proprio il corpo della prima vittima si mette a vagare per il mare e viene ripescato proprio dal peschereccio di colui che in vita è stato il suo migliore amico nonché complice >>.
<< E come tu hai più volte detto, a te nulla accade per caso >> annuisce Rio. << Gli spiritelli si sono inventati un qualche piano d’attacco e hanno deciso di agire adesso grazie alla tua presenza qui >>.
<< Proprio così >> risponde Mirco facendosi ancora più serio.
<< Cosa ne pensi dello strano comportamento di Antonio dopo la lunga notte trascorsa al convento? >>.
Nello stesso momento, Mirco riceve un messaggio e Rio una telefonata che gli toglie ogni espressione dal volto. Si alza dal letto, afferra lo zaino in cui tiene gli abiti e si chiude in bagno.
<< Il giorno del giudizio è arrivato! >> esclama Marco, comparendo sul letto al posto del fratello.
Immagino si tratti del suo capo” gli chiede Mirco e il custode annuisce. << Oh, cazzo! >> esclama leggendo il messaggio di Ylenia. Sporge il telefono al custode, che impreca a sua volta.
<< Guarda te se questa donna deve manifestarsi ogni volta che c’è di mezzo quel bastardo. Pare fatto apposta, mannaggia! >> sbuffa ributtandosi contro la testata del letto.
<< Pensi sia meglio evitare di gravarlo anche del peso di questo messaggio? >> gli chiede ed entrambi si ritrovano a fissare la porta del bagno dal quale proviene forte il rumore dell’acqua della doccia, abile stratagemma che il suo tutor usa fin troppo spesso per proteggere la sua privacy.
 
***
 
<< ¡No tienes idea de lo preocupada que estoy por ti, maldita sea![2] >>.
Un lungo sospiro segue la prima frase con la quale Gray Stone apre questa conversazione. Un sospiro nel quale è racchiusa tutta la sua sincera preoccupazione, che stona con la sua decisione di estrometterlo dalle indagini e da ogni altra forma di comunicazione negli ultimi giorni.
Fox alza gli occhi al cielo e morde la lingua per non riempirlo di improperi. Apre l’acqua della vasca e si siede sul bordo, recuperando boxer e jeans dal suo zaino.
<< Estoy bien[3] >>.
<< ¿Qué demonios está pasando?[4] >>.
<< El barco de pesca en el que me embarqué esta noche ha recuperado el cuerpo de un niño[5]
>>.
<< ¡Lo sé! >> ringhia Gray Stone per poi ridarsi un tono. << Las cosas que te están sucediendo no son normales, ¿te das cuenta?[6] >>.
<< Sí, me doy cuenta de eso. Sin embargo, están disfrutando del éxito que querías, ¿verdad?[7] >>.
<< Incluso demasiado, Tanto me hacen pensar[8] >>.
Ecco la pausa strategica, quella che è solito adoperare con le persone che si ritrova ad intervistare (anche se meglio sarebbe dire interrogare) per le loro inchieste. La pausa carica di non detti che anche Fox ha imparato a creare e che va a pungolare la verità che l’altro nasconde per  renderlo irrequieto e portarlo a commettere errori.
Fox sente questa puntura. Sa bene cosa si celi dietro questa storia e sa altrettanto bene quanto sia difficile tenere nascosta la verità a chi ha lavorato a lungo per imparare a riconoscerla.
<< No construimos nada, si eso es lo que estás pensando[9] >>.
Ecco l’altro silenzio. Quello meditativo che soppesa, analizza, indaga. Fox è convinto di aver giocato bene le sue carte, perché, in fondo, come Gray Stone stesso dice, è molto più bravo di lui sia a riconoscere la verità che a nasconderla, se lo vuole.
<< Claro che no sto pensando a nulla di costruito >> dice cauto e Fox non capisce perché sia passato all’italiano. << E’ solo così strano esto suseguirsi de avenimenti insoliti da che hai tra i piedi el niño. Potrebero eser un diversivo organizado da Mendez…. no sé. Stai attento, por favor >>.
Ecco il gancio del ricatto emotivo, quello che se lo prendesse lo porterebbe a sentirsi in colpa per tutte le accuse che gli ha mosso contro, dal momento che è preoccupato per lui. Fox, però, ridacchia nervoso intenzionato a non sottostare al suo ricatto.
<< Trovo davvero strano che proprio tu che ti sei comportato da perfetto stronzo con me in questi ultimi giorni ora mi stia parlando così >>.
Altro silenzio questa volta carico di stupore, perché tante volte si sono mandati a stendere dandosi reciprocamente dello stronzo, ma Fox non ha mai usato un tono così tagliente nei suoi confronti.
<< Hai deciso tu di stare fuori dal caso >> ribatte Gray Stone, assumendo lo stesso tono, anzi, forse persino più freddo e qualcosa si rompe dentro Fox.
<< Non posso credere che tu lo stia facendo davvero >> dice, imponendosi di trasformare il dispiace in delusione per non dare inflessioni alla sua voce tali da svelare quando sia addolorato. Gray Stone lo vivrebbe come un trionfo, come tante altre volte gli ha visto fare con gli individui con i quali si è comportato allo stesso modo. << Ho trovato la prova di cui avevamo bisogno. Più di una, in realtà >>.  
<< De verdad?[10] >> domanda Gray Stone più incredulo che euforico come vorrebbe dargli a intendere.
<< Dìos mio! Credevi davvero che avrei lasciato il caso! Come cazzo puoi averlo anche solo pensato, maledetto figlio di puttana? >> esclama, strappando con foga la tendina della vasca da bagno.
<< Yo… lo siento[11] >>.
Fox colpisce con un pugno la vasca e il dolore sordo alla mano sinistra lo aiuta a non farsi distrarre dalle sue parole e dal suo tono sofferto.
<< Cerremos este caso, entonces. Déjame adquirir esta evidencia para que puedas volver aquí[12] >> gli dice entusiasta, ma l’unica cosa che riesce a causargli è una dolorosa fitta allo stomaco.
<< Te le invierò al più presto, non ti preoccupare >> dice gelido. << Ora… sono stanco. Quelle tre ore che ho dormito mi hanno distrutto invece di aiutarmi. Ho ancora questa notte di sagra. Ce la fai ad aspettare fino a domani mattina? >> gli chiede e il lento sciogliersi del suo gelo ha sortito l’effetto sperato, facendo ammorbidire anche Gray Stone, che con una voce carezzevole pronuncia il suo falsissimo ‘Claro que sì[13]’.
Questa conversazione gli lascia l’amaro in bocca, ma è stata comunque utile per convincerlo ad attuare la sua personale rivoluzione per tutelarsi dalla persona che credeva essergli amica.
Un sorriso triste gli curva le labbra, mentre pensa che una della massime di Juan recita proprio ‘Nunca confíes en un periodista[14]. Non credeva di doverla vivere sulla propria pelle questa diffidenza e prova un dolore sordo all’idea di questa ennesima delusione che si aggiunge alla lunga lista di verità nascoste scoperte troppo tardi e che generano solo una rabbia che prova nei propri confronti per averle avute sempre sotto il naso e averle ignorate.
Si concede un’ennesima doccia calda sperando che possa scaldare il freddo che ha dentro e quando esce dalla vasca è forse più distrutto di prima. Osserva la sua immagine nello specchio appannato dove intravede un uomo alto, dalle spalle larghe e la vita stretta, che da l’idea di essere imponente, forte. Passa la mano sulla condensa, togliendone una buona parte, e ciò che vede ora sono due occhi verdi stanchi e preoccupati circondati da occhiaie marcate. Nonostante la muscolatura tonica, la pelle bianca lo fa sembrare malaticcio o addirittura morto. Non c’è in lui nessuna forza, nessuna imponenza.
<< Yo tambien soy un fantasma[15] >> sussurra affaticato e il calore delle lacrime gli invade gli occhi.
L’unica cosa che prova in questo momento è il tormento di un bambino stanco che vorrebbe poter dormire in un luogo sicuro, protetto da braccia forti e sincere, come lo erano quelle di suo nonno, capaci di scacciare ogni preoccupazione e ogni problema che aveva per la testa.
<< Non si può. Non ancora >> sussurra, portando la mano allo sterno, come a volergli chiedere un ulteriore sforzo. Il bambino non si ribella. Rattristato prende un sospiro e acconsente, ormai abituato a dover mettere da parte i propri bisogni in favore di cose molto più importanti di sé.
Quando esce dal bagno vestito di tutto punto trova Mirco ancora seduto sul letto col telefono in mano e gli occhioni curiosi e preoccupati fissi su di lui.
<< Pare che i nostri colleghi della tv abbiano avuto il buon senso di restare vaghi su quanto è stato ripescato questa notte dal peschereccio di Calogero >> lo informa il ragazzo alzandosi in piedi. << Hanno parlato di un corpo di piccole dimensioni forse appartenente ad un bambino e ovviamente siamo già saliti agli onori della ribalta >>.
<< Perfetto >> ribatte stanco. << Cos’altro c’è? >> gli chiede e il ragazzo titubante gli porge il suo cellulare.
<< Non mi serve la tua capacità con le microespressioni per capire che non è il momento, ma penso sia più corretto fartelo leggere ora >>.
Data la presentazione Fox si immagina già chi gli abbia scritto, ma lo stesso resta colpito dal nome di Ylenia nella chat. Deglutisce più volte, prendendo incerto il cellulare dalle mani del suo assistente.
<< Vuoi che esca? >>.
<< No! >> esclama deciso, afferrandogli il polso mentre apre il messaggio.
 
Ragazzi ma che sta succedendo?
Prima l’intervista ad un morto,
poi l’ipnosi ed ora il cadavere di un bambino!
Mirco non prendermi per pazza,
ma è successa una cosa strana
che penso abbia a che fare con tutto questo.
Pensavo fosse stata una sciocca allucinazione
causata dal caldo, ma ora che ho sentito di
questo corpo credo sia il caso di parlartene.
Pensi che potremmo vederci al vostro rientro?
Valerio non mi crederebbe.
Stento a crederci io stessa.
Scusa non ti ho neppure chiesto come state.
Io al posto vostro penso sarei morta di paura!
Attendo una tua risposta.
Vi mando un bacio grande grande

 
Quell’accenno allo strano avvenimento che potrebbe avere a che fare con la storia del cadavere gli ha gelato il sangue nelle vene. Non può che riferirsi al suo incontro in fondo al mare con i corpi delle vittime di Antonio. Non può essere che così.
<< Le concederai un’ora del tuo tempo? >> gli chiede.
La risposta di Mirco è interrotta da un timido bussare alla loro porta. Quando Fox la apre il volto scarno di Antonio li sorprende, come avesse visto uno degli zombie presenti in fondo al mare.
<< Scusate se vi disturbo. Posso entrare? >> sussurra il direttore con un filo di voce.
Sebbene preferirebbe tenerlo lì sulla soglia, dove è più sicuro di potergli chiudere la porta in faccia in caso divenisse violento, Fox lo invita ad accomodarsi e con passo silenzioso Antonio invade il loro spazio privato con il suo alone di mistero. Fa appena qualche passo per poi voltarsi verso di loro, curvo e macilento con le dita intrecciate nel suo febbrile nervosismo.
<< Ho sentito tante storie su quel che è accaduto durante la gara e volevo… volevo avere delucidazioni da voi che eravate lì >> sussurra con voce rotta dall’emozione. << Delle voci di corridoio non mi fido: parlano di alieni, di calamari giganti, di creature deformi >>.
<< E’ un corpo umano che sembra aver passato molto tempo in acqua >> lo informa Fox, studiando attentamente le parole e badando di farle uscire nel modo più naturale possibile.
<< Ma è davvero il corpo di un bambino? >> chiede, guardandolo con occhi carichi di un terrore che gli genera inquietudine e gli fa crescere la voglia di sbatterlo fuori dalla loro stanza.
<< Era di piccole dimensioni. Non saprei dire se fosse un bambino era troppo… davvero troppo devastato >>.
<< Devastato? >>.
<< Sì. I pesci, credo. Ho sentito il medico legale dire che forse è rimasto a lungo impigliato tra le rocce in fondo al mare. Il suo corpo era pieno di molluschi >>.
<< Oh, mio Dio >> sussurra Antonio, portando la mano davanti alla bocca. << Scusate, ma questo genere di cose mi dà il volta stomaco. Come quando ti ho visto ferito. A proposito, non ho più avuto modo di chiederti come stai >>.
<< Bene come puoi vedere >> risponde sentendosi disturbato dal suo interesse. << Ti ringrazio per non aver divulgato la notizia di quanto mi è accaduto sugli scogli e averla tenuta per te >>.
<< Non sono un chiacchierone e poi ti ho visto così sofferente e non mi piace si parli a sproposito della sofferenza altrui. Sono contento tu stia bene >> dice e per un momento il suo viso si illumina di sincera contentezza. << E vi ringrazio per avermi chiarito le idee. Ora tolgo il disturbo. Immagino vi stiate preparando per la semifinale del concorso. Non pensate sia abbastanza fuori luogo? >>.
<< Lo spettacolo deve continuare, dicono >> risponde Fox facendo spallucce.
<< Già, lo spettacolo >> sussurra Antonio con un sorriso tutt’altro che rassicurante sulle labbra.   << Tutto questo sperpero di energie e di soldi per eleggere la più bella. Quella ragazza è… terribile! >> dice trasformandosi in una maschera di furore e odio. << Ora è meglio che vada. È il vostro lavoro in fondo, no?, e come il mio, è un lavoro sporco ma va fatto. Vi auguro una buona giornata >> dice scomparendo al di là della porta.
Fox e Mirco restano immobili come fossero entrambi spaventati della possibilità che quell’uomo possa tornare e fare loro del male. Riprendono entrambi fiato, come fossero rimasto a lungo sott’acqua.
<< Lo pensi anche tu, Rio? >> gli chiede Mirco, pallido come un morto.
<< Sì, Mic. Penso proprio che Antonio abbia scelto la sua prossima vittima! >>.
 
[1] Coloro che sopravvivono a Gray Stone possono anche affrontare l’apocalisse
[2] Non hai idea di quanto mi sia preoccupato per te, maledetto!
[3] Sto bene
[4]Cosa diavolo sta succedendo?
[5]Il peschereccio sul quale mi sono imbarcato questa notte ha ripescato il cadavere di un bambino
[6] Questo lo so! Le cose che vi stanno accadendo non sono normali, te ne rendi conto?
[7] Sì che me ne rendo conto. Stanno però riscuotendo il successo che volevi, no?
[8] Anche troppo. Così tanto che mi fanno pensare
[9] Non abbiamo costruito nulla, se è questo che stai pensando
[10] Davvero?
[11] Io… ti chiedo perdono
[12] Chiudiamo questo caso, allora. Fammi acquisire queste prove così potrai tornare qui
[13]Certo che sì
[14]Mai fidarsi di un giornalista
[15] Sono un fantasma anche io
   
 
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