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Autore: LadyHeather83    26/08/2022    1 recensioni
ATTENZIONE: LA STORIA CONTIENE SPOILER INERENTI ALLA QUARTA STAGIONE
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Chat Noir fa una promessa a Lady Bug. Una promessa che intende mantenere ad ogni costo, perchè sa che lei è la persona perfetta per ricoprire il suo ruolo.
Ora sono davvero solo loro due insieme contro il mondo.
Genere: Angst, Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Felix Agreste, Gabriel Agreste, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chat Noir continuava a dimenarsi in preda agli spasmi, quel suono stridulo e fastidioso lo aveva messo letteralmente k.o.
Il fiato era corto ed ansimava, quel fischio sordo e stridulo non gli dava alcuna tregua.
L'unica soluzione per trovare un po' di sollievo era quella di ritornare ad essere semplicemente Adrien, ma non così palesemente davanti a loro.
Lady Bug cercava in qualche modo di sorreggere il suo partner mentre quell'essere ignobile continuava ad avvicinarsi a loro con aria minacciosa.
"Spegni subito l'allarme, Chloe'" le ordinò la super eroina coccinella.
La bionda iniziò a ridere istericamente, per poi fermarsi all'improvviso.
"Ora voglio proprio vedere se riuscirete nel vostro piano dopo questa aggiunta dell'ultimo minuto." Non che ne fosse al corrente, s'intende.
"Che intendi?"
"L'allarme è stato programmato sulle frequenze più fastidiose per i gatti. Così il tuo amato gattino non riuscirà ad usare il suo potere."
"Sei diabolica, Chloe'!" Disse Lady Bug digrignando i denti mostrandoglieli per intimorirla, proprio come fanno gli animali per far arrendere i propri avversari.
"O geniale! "aggiunse pavoneggiandosi portandosi una mano in pieno petto.
Chat Noir stringeva i denti e continuava a tenersi la testa, la quale credeva che presto sarebbe scoppiata come un palloncino gonfiato troppo.
"Non mollare, chaton" Gli disse Lady Bug in cerca di un diversivo da usare e portarlo via di la' più in fretta possibile, ma essendoci la sbarre alle porte e finestre, fuggire via era praticamente impossibile senza il potere di Chat Noir.
Avrebbe potuto invocare un lucky charm, ma chissà quale scherzo del destino le avrebbe fatto e soprattutto se sarebbe stato utile per uscire di lì.
"Fallo smettere" Ansimò con un filo di voce aprendo un occhio per controllare la situazione.
Le gambe erano paralizzate e l'unica cosa che sentiva in testa era quel stridolio a bassa frequenza.
"Ci provo, ma tu devi alzarti."
"E' tutto inutile... L'allarme è predisposto per infastidire e paralizzare i gatti... Peccato non essere riuscita a trovare qualcosa per te!" Disse Chloe' rivolgendosi a Lady Bug, osservando i super eroi inermi e con gli occhi increduli di chi c'era cascato come un pollo.
Lady Bug squadrò la stanza in maniera molto veloce, e dopo aver legato stretta Chloe' alla poltrona del divano con il suo yo-yo, trascinò Chat Noir in bagno.
Esplorò con sommo nervosismo e con le mani tremolanti, l'armadietto dei medicinali dopo aver acceso la luce della specchiera per vederci meglio.
Mancavano tre minuti prima che arrivasse la polizia, ma non sapeva se Monarch sarebbe apparso prima di loro.
In teoria, Chloe', non lo poteva contattare se non trasformata e legata per giunta, ma forse, lei era stata prevenuta comunque, e quel dannato cattivo sarebbe arrivato prima o poi.
In ogni caso, dovevano sbrigarsi.
Dopo una serie di analgesici, paracetamolo, fermenti lattici, sciroppi di vario genere, pillole per dormire, cerotti e garze di ogni tipo, (Chloe' era più fornita di una farmacia!!) Lady Bug scorse una bustina di tappi per le orecchie infondo la scatola, ancora intatta.
Scartò la confezione malamente e li conficcò nel padiglione auricolare del partner, attenta a dosare la forza per non fargli male.
Dopo qualche secondo, Chat Noir aprì entrambi  gli occhi e triò un sospiro di sollievo, quel rumore fastidioso non era del tutto scomparso, ma già più gestibile.
Unica pecca era che Chat Noir non poteva più sentire le istruzioni di Lady Bug.
Quest'ultima mimò con le labbra un scadenzato "Muoviamoci!"
Avevano ancora tempo per agire e la prima cosa che fece Chat Noir fu quella di invocare il suo potere per usarlo sulle sbarre ed aprire così una possibile via di fuga in caso il piano si fosse messo male.
E per male s'intendeva che Monarch avrebbe fatto la sua apparizione.
Intanto, Chloe', urlava e si dimenava con il tentativo di liberarsi dalla morsa dello yo-yo di Lady Bug. Inutile, quel filo era d'acciaio e se si fosse mossa ancora con più  foga, sicuramente avrebbe rischiato dei segni sul corpo, che solo con il tempo si sarebbero rimarginati. E comunque non senza l'aiuto di lozioni e pomate.
Ma questo non le impedì di distrarre ed insultare i super eroi, che sembravano muoversi alla cieca, soprattutto Chat Noir, divenuto momentaneamente sordo.
*
Avendo usato il suo potere, Chat Noir si nascose in bagno e si ritrasformò, nelle orecchie teneva ancora i tappi e non sentì Plagg lamentarsi come al solito.
Perché ora, era lui quello infastidito da quel rumore assordante.
Adrien capì il tempo e gli trasferì i paraorecchie, in modo da aiutare il suo piccolo amico.
Chloe' era stata molto previdente ed intelligente. Doveva ammetterlo.
Anche se non aveva dubbi in merito, per quanto in quegli anni avesse cambiato il suo carattere, issando una corazza di odio tutta intorno a lei, Chloe' si era sempre distinta per il suo acume.
Era chiaro che i due super eroi se volevano quel Miraculous se lo sarebbero dovuto sudare, e non era una retorica.
"Ricordami di cataclismare quella sciacquetta" Berciò Plagg con la bocca piena.
"Ti non cataclismerai nessuno. Anzi sbrigati a mangiare quel formaggio." Lo disse piano in modo che il kwami potesse leggergli il labiale senza problemi.
*
Chat Noir ritornò nella stanza principale bello carico e non ci mise molto a riutilizzare il suo potere sulla cassaforte.
Lady Bug sorrise in direzione di Chloe.
"Abbiamo vinto noi, Chloe'"
Ma l'entusiasmo di Lady Bug durò poco, soprattutto quando si accorse che il suo compagno continuava a fissare l'interno della cassaforte spaesato e con gli occhi che gli fuoriuscivano dalle orbite.
Ora era il turno della bionda ancora legata sulla poltrona di sogghignare sadica.
"Ma che!!!" Disse Lady Bug iniziando a tirare fuori quelle scatole perfettamente identiche, una ad una, e aprendole.
Vuote, ovviamente.
"E' come trovare un ago in un pagliaio!" Esclamò Chloe continuando a ridere.
E tra la sua risata malefica e quell'allarme che ancora continuava a risuonare all'interno della stanza, Lady Bug lanciò un urlo disperato.
Si gettò verso Chloe' e la sovrastò con il suo peso.
Stava per scoccargli un sonoro ceffone, quando la mano le venne bloccata a mezz'aria da Chat Noir che continuava a negare con il capo.
Non era quello il momento per perdere la testa, ora la priorità era il Miraculous dell'ape, ovvero l'obiettivo iniziale.
"Non abbiamo tempo per questo" le sussurrò e Lady Bug a malincuore aveva dovuto dargli ragione, la priorità non era Chloe', anche se alla coccinella prudevano le mani da morire, per una serie di ragioni, prima tra tutti, Chloe' doveva ancora pagarla per averla fatta espellere da scuola senza motivo.
Invocò un Lucky Charm sperando che questi gli avrebbe dato lo spunto per trovare il carillon che cercava.
"E' uno scherzo, vero?" Mormorò Lady Bug tenendo sulle mani una copia identica del suo yo-yo.
Finche' la super eroina setacciò la stanza alla ricerca di un modo per usare quell'oggetto fortunato, Chat Noir iniziò ad ispezionare uno ad uno i portagioie.
"Ce ne saranno più di cento" Disse il gatto convinto che non sarebbe mai e poi mai riuscito ad aprire quello corretto, e ora non aveva più tempo per trasformarsi e ritrasformarsi per usare nuovamente il suo potere, col rischio di rompere anche l'oggetto così prezioso per la sua amica d'infanzia.
Meglio cosi, in ogni caso non ci sarebbe riuscito.
*
Alla fine, Lady Bug aveva utilizzato il Lucky Charm sulla sirena dell'allarme mandandola in frantumi, liberando così Chat Noir della costrizione dei  tappi per le orecchie.
Comunicare con la sua partner stava diventando alquanto difficile.
Anche lei poi si aggiunse alla ricerca del Miraculous, ma il tempo non era dalla loro parte, perché oltre che tra un minuto la polizia sarebbe arrivata (potevano sentire le sirene a tutto spiano giunte all'ingresso dell'hotel), Chat Noir non aveva più tempo, un po' di più invece Lady Bug.
"Non lo troverete mai, non lo troverete mai" Cantilenava come una bambina dispettosa la bionda, muovendo a ritmo le gambe come a volerli prendere in giro.
Lady Bug e Chat Noir continuavano imperterriti con la loro missione cercando di non dare nessun peso a Chloe, anche se per Lady Bug non era affatto facile.
Controllarono un'altra decina buona di scatole, senza ottenere alcun successo.
Lady Bug stava per crollare, quella era la loro ultima occasione per ritornare in possesso del Miraculous dell'ape, dopodiché' sarebbe stato tutto molto più arduo e faticoso.
Chat Noir, liberato ormai da quel suono fastidioso che gli annebbiava anche i pensieri, riusci' a pensare a mente lucida, cercando un particolare del portagioie originario e trovarlo così molto più facilmente.
Il tempo stringeva e Milady aveva iniziato a tremare di paura.
Andare via e mettere a punto un altro piano, oppure rimanere e venire denunciati per violazione di domicilio?  E conoscendo Chloe, avrebbe convinto il commissario di polizia a farli rinchiudere in gabbia e buttare via la chiave.
Che figura! Soprattutto perché non potevano rimanere trasformati per sempre.
Ed a proposito di questo, a Chat Noir mancava un ultimo gommino verde e poi sarebbe tornato nella sua forma civile.
Ma nonostante questo, il suo partner era concentrato e di mollare non ne aveva alcuna voglia.
"Bingo!" Urlò trovando il portagioie originario e alzandolo come una coppa della vittoria.
Lo aprì e prese il pettine dell'ape che consegnò nelle mani tremolanti di Lady Bug.
"Noooooo!" Fu l'urlo che si stagliò in cielo di Chloe', che si vide portare via il suo gioiello, ottenuto non di certo per merito.
"Andiamocene!" Disse vittoriosa Lady Bug incontro al super eroe che la seguì al di fuori della terrazza.
Poi Lady Bug si arrestò di colpo, ricordandosi dello yo-yo legato attorno al corpo di Chloe.
"Va' avanti, ti raggiungo" Gli disse in tono più tenero e sollevato.
E Chat Noir non poté' fare altro che obbedire, non aveva più tempo, ancora qualche secondo e tutti avrebbero conosciuto il suo vero volto.
*
"Non hai voluto renderci il lavoro facile, vero, Chloe'?" Le chiese mentre la slegava di controvoglia.
La biondina iniziò a massaggiarsi polsi e l'addome, facendo finta che le dolessero.
"Tsk! Guarda qui che casino avete fatto." Rispose senza dare una spiegazione alla domanda della super eroina.
"In ogni caso, grazie." Le disse uscendo di lì velocemente visto che la polizia era arrivata.
Una volta salita sul cornicione opposto, Lady Bug invocò il potere riparatore del Lucky charm, non convinta però che sarebbe riuscita a sistemare il casino dentro la stanza di Chloe'.
Vuoi un po' perché la super eroina inavvertitamente era riuscita a potenziare il Lucky Charm, vuoi perché Chloe' era considerata una super cattiva, fatto sta che aveva funzionato.
Sorridendo e volgendo un ultimo sguardo di gratitudine verso la compagna di classe, Lady Bug raggiunse Chat Noir nelle fogne, con un peso in meno sulle spalle.
*
"Chat Noir?" Lo chiamò dopo aver chiuso la botola e sceso la scala a pioli.
"Sono qui!" Le disse e seguendo il suono della voce lo vide mentre l'aspettava.
Gli lanciò un'occhiata languida, ma l'ultimo bip del suo Miraculous l'avvertì che si sarebbe dovuta ritrasformare, quindi svoltò l'angolo velocemente e ricaricò il suo kwami con il consueto macarons alla fragola di cui ne andava ghiotta.
Dopo essersi ritrasformata per preservare la sua identità, finalmente Lady Bug raggiunse Chat Noir, complimentandosi con lui per l'intuito.
"Mi stavo giusto chiedendo come hai fatto a capire la differenza." Chiese lei perplessa.
Chat Noir rabbrividì', ma riuscì comunque ad inventare una scusa plausibile invece di quella vera, ovvero che ricordava che quando Chloe' il giorno dopo del compleanno sua madre aveva lasciato Parigi, dalla rabbia lo aveva fatto cadere e si era scheggiato da un lato.
"La super vista è uno dei miei poteri e ho notato che il portagioie incriminato era scheggiato" spiegò con ovvietà.
Lady Bug era incantata da lui e l'istinto la fece avvicinare di più verso il suo partner velocemente, sentendo ovattato quanto le stava esponendo.
Chat Noir era troppo preso a pavoneggiarsi con la sua Milady che nemmeno si era accorto delle sue movenze, ma fu solo quando lei catturò con un dolce bacio le sue labbra che egli ritornò in sé.
"Milady... Che fai?" Le chiese colto alla sprovvista.
"Sta zitto per una volta e baciami" gli ordinò tirando la testa verso di sé con entrambe le mani.
Come dirle di no.
Chat Noir assaporò il momento, questa volta era tutto vero.
Quel bacio non sarebbe più stato impresso solo su di un cartellone pubblicitario, ma nella sua mente, come la miriade di sensazioni che Lady Bug gli stava trasmettendo in quel momento.
Con coraggio, Chat Noir schiuse le labbra quel tanto che bastava per fare incontrare le loro lingue, e nel farlo, avvicinò di più il corpo al suo in un tenero abbraccio.
I loro cuori battevano all'unisono e quelle pulsazioni gli fecero sfarfallare gli stomaci.
Una sensazione bellissima che portarono entrambi su una nuvola, facendoli sentire più liberi e leggeri.
Lady Bug non dava segni di cedimento e rispondeva al bacio con foga e passione.
Fu solo per riprendere il fiato, perché Chat Noir glielo aveva smorzato letteralmente, che si staccò e si guardarono negli occhi.
Per un istante, nelle iridi di Chat Noir vide una sfumatura azzurra e glaciale.
Lady Bug sciolse in fretta e furia l'abbraccio restituendogli le braccia in preda al panico, arretrò di qualche passo e mise le mani avanti.
"E' tutto sbagliato... Io non posso innamorarmi di te" Continuava a ripetere con lo sguardo perso nel vuoto.
Chat Noir continuava a chiederle che cosa avesse sbagliato.
"Non sei tu, sono io." Farfugliò oltre ad altre parole sconnesse e prive di significato, prima di allontanarsi definitivamente da lui e lasciarlo solo con più dubbi che risposte.
*
Continua

 

  
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