Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: katyjolinar    07/09/2022    0 recensioni
[OMEGAVERSE] Storia di un giovane guerriero che si imbatte in una sua compagna d'infanzia.
Storia partecipante a "luoghi dell'orrore" indetto dal gruppo Facebook Il Giardino di EFP
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quel gesto lasciò tutti sorpresi.

Le due guardie, già disarmate da Danhum, restarono impietrite, fissando la loro principessa china sul letto del padre, con la rabbia che le animava gli occhi.
Il medico reale cercò di intervenire, e fu Caldal a bloccarlo.

Erya non si mosse, limitandosi ad afferrare la mano del marito, fissando il letto dove giaceva il suo padre biologico.

“Questo lurido bastardo...” sussurrò Jelah, spostando una mano sul collo del genitore “Lui credeva di potermi manipolare liberamente... io sapevo tutto, sapevo della profezia, e avevo in mente di attuarla... avrei rotto questa catena...” alzò gli occhi, incrociando quelli di Erya, lasciandosi sfuggire una lacrima “Lui ha fatto uccidere la persona che amavo. Era un Omega, il mio servo... e il mio migliore amico. Volevo marchiarlo, ma questo bastardo aveva altri piani... lo ha venduto a un suo amico, e lui... Connor è morto di parto...”

Singhiozzò forte, mollando la presa sul collo del padre, e si tirò su, avvicinandosi alla sorella.

“Mi era stato detto che eri morta alla nascita.” ammise “Mi ricordo poco di lei, ero piccola, ma sei uguale a nostra madre. Sono felice di vederti viva, e non temere, non opporrò alcuna resistenza verso il vostro colpo di stato, questo clima di odio deve finire.”

La giovane fece per rispondere, mentre il genitore ancora si lamentava dal suo letto di morte, blaterando di profezie e colpi di stato. Una contrazione più forte la piegò in due, nel momento in cui l'uomo esalò l'ultimo respiro; Dunham e Jelah la sorressero, poi quest'ultima si rivolse alle due guardie, ancora a terra disarmate.

“Tu!” indicò uno dei due “Accompagna la Nuova Regina alle mie stanze, assieme al suo dottore! E non far entrare nessuno finchè non arrivo io! Guai a te se osi fare loro qualcosa, chiaro? Ricordati che il palazzo è pieno dei loro fedelissimi, e se ti uccidono non farò nulla a riguardo!” si rivolse al secondo soldato “Tu vieni con me. Accompagnerai me e il Falco a fare un annuncio al Popolo! Fai radunare tutta la popolazione nella piazza delle Adunanze.” si incamminò verso la porta, prima di fermarsi e guardare il medico di corte “Quanto a te, occupati di mio padre. Fanne quello che vuoi del suo corpo, tanto non avrà nessun funerale.”

Detto ciò, uscirono dalla stanza. Danhum seguì la donna, in silenzio, ma in cuor suo avrebbe voluto essere con la moglie.

Avrebbe voluto vedere i figli nascere, ma non era possibile, vista la situazione. Passò una mano sul piumaggio del suo rapace, lungo la pancia, e l'animale, con incredibile delicatezza, gli toccò le dita con il becco, come a volerlo tranquillizzare.

“Quindi eri tu il Falco.” intervenne Jelah, rompendo il silenzio “Dovevo immaginarlo, hai sempre avuto idee rivoluzionarie.”

“Io sono solo l'ultimo Falco. Lo sono diventato dopo aver lasciato l'Esercito Reale.” ammise il giovane uomo, guardando fisso davanti a sé “E non mi sarei mai aspettato che tu fossi dalla nostra parte, sei sempre stata ligia alle regole e spesso eri un palo in culo, anche per noi parigrado.” rise, scuotendo la testa “Deve essere un difetto di famiglia: tua sorella non è da meno.”

La donna lo scrutò, dandogli una pacca sulla spalla.

“So che vorresti essere con lei. Ma è indispensabile che sia presente anche tu per il discorso che sto per fare al popolo, Falco.”

L'uomo annuì, passandosi una mano tra i capelli.

"So che con il dottor Candal è in buone mani… solo avrei preferito che fosse rimasta a casa." ammise "Ma lei è testona, si è impuntata e l'ha avuta vinta, nonostante fosse così avanti con la gravidanza."

La donna sorrise, dirigendosi verso la terrazza del palazzo che dava sulla piazza delle adunanze della città.

“E pensare che per tutto il tempo che sei stato ufficiale dell'Esercito Reale insieme a me ho sempre creduto che ti piacessero gli uomini... avevi pure comprato quello schiavo. Che fine ha fatto?” commentò, fermandosi sulla porta del balcone.

“E' libero. Si è sposato con Clandys, ti ricordi di lei? Fanno entrambi parte della Resistenza e hanno appena avuto la seconda figlia.” ammise l'uomo, dandosi una sistemata alla casacca prima di uscire dietro la cognata.

L'enorme piazzale era pieno di gente, nonostante fosse l'alba. Tutta la popolazione della capitale si era radunata, non appena i messaggeri mandati per le vie ebbero dato l'ordine di raccolta davanti al Palazzo Reale.

Danhum restò un passo indietro, ma la sua mole e l'enorme falco appollaiato sul suo guanto non lo facevano passare inosservato. Jelah fece un altro passo avanti e posò le mani sulla ringhiera.

“Ho una notizia da darvi!” esordì, tenendo gli occhi fissi sulla folla, dalla quale si levò un brusio, poiché avevano tutti intuito quale potesse essere “Il Re è morto!”

Attese che le sue parole raggiungessero gli spettatori più lontani e raddrizzò la schiena, respirando profondamente.

“So già cosa state pensando: dovete prepararvi alle tradizionali due settimane di lutto prima della mia incoronazione, ma devo deludervi: non ci sarà nessun periodo di lutto, e nessuna incoronazione, non la mia almeno!”

Un altro brusio si levò nuovamente dalla folla, confusa e sorpresa della notizia ricevuta dalla loro principessa.

“Sì, avete capito bene: non ci sarà alcun funerale! E per quanto riguarda l'incoronazione, no, non sono io la vostra regina.”

Fece un cenno a Danhum, che si avvicinò alla ringhiera. Il brusio della folla si fece più forte: il rapace che aveva con sé aveva fatto in modo che tutti capissero chi fosse, non solo i suoi uomini infiltrati tra la folla.

“Sì, ho avuto un colloquio con il Faco della Resistenza.” continuò la donna “E no, il nuovo regnante non sarà lui, ma la mia perduta sorella, quella che alcuni di voi, suoi seguaci, hanno sentito nominare come 'la Principessa Omega'!” fece un'altra pausa, posando la mano sulla spalla del cognato “Lei non è qui perchè sta dando alla luce i suoi eredi, la nuova speranza di questo Paese! Lo ripeto: io non sarò la vostra regina, ma mi adopererò perchè nessuno più debba soffrire, perchè nessuno si senta inferiore agli altri, come ha fatto il Falco in questi anni di lotte! E farò in modo che i miei nipoti, nonché suoi figli, vivano in un mondo migliore di quello in cui siamo nati noi!”

Un Hurrà rimbombò per la grande piazza, partendo dai membri della Resistenza e coinvolgendo l'intero popolo. Danhum si guardò intorno, liberando in volo il volatile, e rivolgendosi infine a Jelah.

“Torno dentro, ora la mia priorità sono mia moglie e i miei figli. I miei uomini ti staranno dietro e mi informeranno di tutto.”

Ciò detto, rientrò, raggiungendo di corsa la compagna, della quale riusciva a percepire le urla dovute ai dolori del parto, nonostante la stanza dove era stata portata non fosse vicina.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: katyjolinar