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Autore: Xandalphon    15/09/2022    1 recensioni
Dopo molti tentennamenti, ho deciso di rieditare e revisionare 'A new Generation' e ripubblicarla da capo.
Per chi si approcciasse ora alla storia, si tratta di una 'what if?' che prende il largo dalla trama del manga dal capitolo 689.
In questa versione della storia, un Naruto ancor giovane si metterà nei panni del sensei per addestrare tre scanzonate ragazzine... Cambiando completamente il mondo ninja (Niente Boruto e Sarada. E più avanti si scoprirà anche perché)
Genere: Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hanabi Hyuuga, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Dopo la serie
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- Questa storia fa parte della serie 'A new generation'
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19) Who's your king? – part one
NewGen2

“Ahi. Mi sa che questa volta siamo morti”. Il commento era di Ako. Paradosso dei paradossi, non c'era niente come l'imminenza di una battaglia mortale per far riprendere calma e concentrazione. Sei genin alle prime armi si trovavano improvvisamente ad affrontare una decina di nemici molto più esperti e forti di loro, probabilmente Jounin. Dire che sarebbero morti era ribadire l'ovvio.

Però il suo cervello era in corto circuito su un particolare. Infatti non capiva proprio cosa quegli uomini potessero volere da loro. Quella di uccidere sistematicamente tutti i nuovi genin di un villaggio nemico come idea poteva aanche vere senso, per mettere in ginocchio a lungo termine un villaggio. Sentiva che però c'era dell'altro. Ma, probabilmente, non l'avrebbero mai scoperto.

Si misero in posizione d'attacco, spalla contro spalla, fino a formare un cerchio. L'unica formazione che potevano verosimilmente sperare di tenere per più di mezzo secondo.

Confortante, non sono paralizzato dalla paura... Si sorprese a constatare Shin, osservando che, contro ogni prevedibile prospettiva, nessuno di loro aveva perso la testa. Non che la cosa avrebbe fatto gran che differenza, certo...

Il loro carnefice, di fronte a quello sfoggio di inutile spavalderia adolescenziale, scoppio a ridere: “Bwahahahah! Volete anche provare a combattere? Ma fatemi il piacere!” Prigione di terra: Doton Kekkai doro domu!

“Ragazzi, provo io a fermarla con la rotazione suprema. Per quanto dovrete pregare tutti i kami che conoscete che io riesca effettivamente a completarla. ”, disse Hanabi. Byakugan! Hakkesho Kaiten!

La Hyuga riuscì, per uno strano miracolo, a creare uno scudo protettivo che includesse tutti e sei appena un istante prima che la prigione di roccia si richiudesse su di loro. Ora erano bloccati, all'interno di un geode artificiale, ma quantomeno non erano stati stritolati dalle pietre ed il loro chakra non era stato completamente prosciugato.

“Ok... Come la rompiamo prima di morire soffocati?” La domanda era di Asami.

Ako prontamente rispose: “Tenterò io. Ma prima pensate a cosa fare fuori, perché io molto probabilmente avrò finito il chakra e sarò svenuta.”

A replicare fu Asami: “La palla di fuoco suprema. Potrei saperla fare.”

“Cosa significa di preciso quel potrei?” Le domandò apprensivo Shin.

“Ahem... Aoba ha provato ad insegnarmela, ma prima d'ora non ci sono mai riuscita. E, come Ako, anch'io di sicuro non riuscirò più a muovermi, dopo.”

Ako riprese la parola. “Ran, Shin, Hana-chan... Riuscireste a darle tempo sufficiente perché si concentri e ci riesca?”

Per la prima volta fu Ran a parlare: “Eseguirò la tecnica dello shuriken ombra. Shin si nasconderà sotto, li attaccherà alle spalle con una pioggia di kunai. Comunque avrò un solo colpo a disposizione, dato che probabilmente poi mi abbatteranno.”

“...E mentre saranno impegnati a parare, proverò a chiudere con lo Juken.” Concluse Hanabi.

“E io?” Chiese Haruna.

“Haru-chan, tu devi cercare di portare via me, Asami, e forse anche Ran, quando saremo fuori combattimento. Sei di gran lunga la più veloce di noi. Almeno, credo.” Ako si fermò un attimo e sospirò, poi disse, risoluta: “Ok, ragazzi... Pronti per un po' di magia?”

“MA! Non esiste Ako-chan! Io combatto con voi!” Si lamentò lei.

Al che, Asami sospirò e disse: “Aaaah... Haruna-chan, io mi sto chiedendo se valga la pena provare a battersi invece di fuggire a gambe levate e tu vuoi rimanere a prenderle? Certo che sei strana forte, sappilo.”

“Diciamo che strategicamente parlando, combattere anche sapendo di perdere sarebbe l'unica maniera per far guadagnare ad Haruna metri di vantaggio sufficienti per fuggire davvero.” Interloquì Hanabi.

“NO che non ha senso! Perché dovreste sacrificarvi per far scappare me?” Il tono della risposta di Haruna celava una punta di disperazione.

Non voglio abbandonarvi, non adesso che trovato finalmente qualcuno che...

“Sia come sia, è un discorso inutile. Una volta usciti dalla prigione di terra non credo ci darebbero tempo di correre via, quindi, tanto vale” Concluse pragmaticamente Ako. “E ora – aggiunse poi con un mezzo sorriso – pronti per il mio spettacolino di magia?”

“Idiota.” Risposero in coro gli altri, cercando di sdrammatizzare la tensione del momento.

Estrasse otto senbon, tre tra le dita di ciascuna mano e due in bocca. Si concentrò nella posizione del cinghiale, a capo chino e con gli occhi chiusi per un po', per infondere tutto il suo chakra negli spilloni. Infine, sollevò la testa, aprì gli occhi e lanciò. I suoi movimenti erano talmente fluidi che sembrava una danza, osservò ammirato Shin. Ognuno degli aghi si conficcò in otto punti precisi della sfera. Come aveva previsto, svenne. Ma appena prima di perdere i sensi constatò che ne era valsa davvero la pena, di uscire di scena con stile.

Per un attimo che al quintetto sembrò un'eternità non accadde nulla. Poi cominciarono a sentirsi dei craac. La barriera di roccia esplose con un gran polverone, nella sorpresa dei Jounin nemici, che pensavano di non dover far altro che raccogliere sei corpi privi di sensi.

Asami si mise in posizione per la palla di fuoco. Davanti a lei, a mo' di scudo, Ran e Hanabi.

I nemici colpirono rapidamente Ran con dei proiettili d'acqua. Lei però fu più rapida, riuscendo a lanciare lo Shuriken ombra, prima di cadere. Dietro ai Jounin si materializzò Shin, che lanciò loro una quantità infinita di Kunai. Alcuni colpirono persino il bersaglio. Quei ninja, che portavano il coprifronte della nebbia (per quanto a occhio non sembrassero affatto appartenenti al paese dell'acqua) non si aspettavano una tale rapidità di esecuzione, e si videro venire addosso un ragazzino che sguainava dal nulla una ninjato e iniziava a colpirli furiosamente. Nel frattempo, si videro piombare dall'altro lato anche Hanabi, che sfruttando l'effetto sorpresa generato da Shin, si era fatta avanti cercando di colpire i punti vitali del nemico con la sua arte marziale. Il sue errore fu pretendere troppo da se stessa, quando anche lei era stata ferita dai proiettili d'acqua: tentò di utilizzare nientemeno la tecnica degli otto tetragrammi di Neji, quando non era mai riuscita a completare nemmeno le lontanamente le sessantaquattro chiusure! Sul più bello finì le energie e cadde per terra incapace di muovere un muscolo, per quanto con una tecnica nemmeno a metà riuscì a ferire ben due avversari.

Fu allora il momento per Asami di lanciare la Gokakyu no jutsu. Uno di coloro che si stava rialzando dopo aver perso l'equilibrio in seguito all'attacco di Hanabi venne preso in pieno. Malauguratamente, venne preso di striscio anche Shin, che si accasciò a terra con un urlo di dolore.

Haruna, a questo punto, già prima titubante sul suo ruolo nel piano, decise che scappare sarebbe stato completamente inutile. Raccogliendo tutte le sue forze, ritentò l'ombra della serpe. Gli animali apparirono per davvero avvolti in spire attorno al suo braccio. Uno di essi si lanciò alla gola del nemico. Gli altri, però, iniziarono a stritolare il suo braccio. L'avrebbero staccato, se non fosse stato per uno dei jounin, che liberò il suo arto.

I ragazzi avevano combattuto bene, ma avevano perso. Tempo: 2 minuti e 37 secondi. Troppo poco perché i due maestri potessero fare in tempo a tornare per loro.

Quello che non sapevano era che i ninja nemici avevano bisogno di loro vivi.

***

“Dannazione, non pensavo che ci avessero portato così lontano. Ovviamente anche questo doveva far parte del loro piano.”

“Ok, Shikamaru, di solito mi fa piacere fare conversazione, ma sai com'è... Ho già Kurama che mi sta dando dell'idiota in questo momento, non ti ci mettere anche tu a rincarare la dose.”

“Te lo meriti, baka! Giuro che se gli hanno fatto qualcosa, dopo aver ucciso loro, uccido anche te.”

Non che Shikamaru volesse infierire con cattiveria, ma, nonostante l'usale apparenza calma e controllata, era preoccupato a morte per i propri allievi. E per sbollire il nervosismo, insultare la demenza di Naruto sembrava un ottimo metodo. Dal canto suo, non che il biondo si sentisse meno agitato. E, certo, non era granché in vena di ribattere a Shika, visto che aveva ragione su tutta la linea. In più, ci si era messa pure Kurama a sgridarlo.

Ti prego, scova Orochimaru e fatti insegnare l'Edo Tensei. Voglio tornare da Kushina. No, guarda, mi va bene persino Madara. CRETINO! Possibile che appena mi faccio una dormita, tu combini tutto 'sto casino? Ammetto che sia noioso non menare le mani per troppo tempo, ma possibile che tutti i tuoi neuroni abbiano preso le ferie simultaneamente? Mancava solo che mettessero i cartelli con scritto: “attenzione, trappola.”

Naruto si limitò a sbuffare, replicando con un debole sapevo anche io che era una trappola, ma certo non potevo pensare che il vero obiettivo sarebbero stati i nostri allievi, per tutti gli dei! mentre Kurama andava avanti con la sua sequenza di insulti. Del resto, come biasimarlo? Ci stava già pensando per conto suo, a darsi dell'idiota... Poi, però, chiese a Shikamaru:

“Shika, ammettiamo pure che fosse una trappola ridicola...”

“Ci puoi scommettere che lo era.”

“Ok, ok, ma ascoltami... Possibile che contassero così tanto sulla mia, ahem “sventatezza” e sul fatto che tu mi seguissi per fermarmi?”

“Mmm... Stai insinuando che... Certo, hai ragione (per una volta), non era affatto una casualità. Hanno studiato i nostri comportamenti abituali e hanno ideato una trappola che solleticasse le tue reazioni. E le mie, per quanto mi secchi ammetterlo. Allora tanto più dobbiamo muoverci, questa è gente intelligente. E intelligente, di solito, si associa a “pericolosa”, nel mio vocabolario.”

  
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