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Autore: terryoscar    09/10/2022    4 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Quanto rumore per nulla!
 
Sono seduto alla mia scrivania, la famosa scrivania di nonno Augustin, giunta da Parigi apposta per me .... e per mia figlia, ovviamente. L'ho fatta sistemare nel mio studio. Ora però devo occuparmi di questi dannatissimi monaci, ladri di acqua! Afferro il cordino e suono la campanella, ho bisogno di Michele qui, subito. O di Alain, in fondo è il mio attendente!
 
"Oh Signur, oh Signur! Lu padrun! Sta suonando il campanello all'impazzata, sarà successo qualcosa?!" Borbotto mentre corro per il corridoio per raggiungere lo studio, svolto l'angolo e mi scontro con il suo attendente, Alain.
 
Accidenti, ci mancava solo questo.
 
 
"Michele!! Ma dove vai così di fretta?"
"Non la senti la campanella del Padrun? Ma dimmi Alain, è sempre così agitato?"
"No ..... adesso è calmo!! Ih ih ....." Rispondo sorridendo mentre mi sistemo il fazzoletto al collo. “Il generale è peggio di un vulcano!”
 
DRIN DRIN DRINNNN
 
"Oh Signur!"
 
DRINNNNN
 
Sono dietro la porta, sento la sua voce: "MA INSOMMA, IN QUESTO PALAZZO NON C'È NESSUNO?!! MICHELE, ALAIN DOVE DIAVOLO SIETE!!"
Vedo Alain al mio fianco irrigidirsi, mi dice: "Michele, ed io che pensavo che il vecchio pazzo fosse tranquillo! Forza, vediamo cosa vuole!"
"Vecchio pazzo?! Lu padun?! Ma cosa dici?!"
"Si si ..... il padrun, come lo chiami tu, io lo chiamo Vecchio Pazzo. Su forza, andiamo!"
 
Afferro la maniglia della porta, la apro ed entro deciso, senza attendere oltre. In fondo è lui che ci ha chiamati ….. non intendo di certo perdere tempo a bussare!
 
"Signore .... se urlate così non riuscirete a vedere il Vostro sospirato nipotino ...... ih ih" scoppio a ridere mentre entro nello studio, il generale sta camminando avanti ed indietro, nervoso ed agitato.
 
Chissà cosa gli frulla per la testa in questo preciso momento!
 
"Piantala Sassoin!"
"Sissignore .... ditemi, è forse accaduto qualcosa?"
"Si, certo!!! Quei dannati monaci .... ora voi due andrete dal Priore e lo trascinerete qui, chiaro?!" Dico allungando un biglietto.
Michele ribatte animatamente: "Padrun con il priore c'è poco da fare, è un uomo di chiesa piuttosto prepotente!"
"Ed io sono il Signore di queste terre. Lo voglio qui, subito! Sono stato chiaro?!" Rispondo mentre osservo Michele dritto negli occhi.
"Alain verrà con te, se sarà necessario è autorizzato a usare la forza" aggiungo con tono tranquillo.
Alain ribatte: "Generale ma cosa dite?! Io dovrei usare la forza con un ... frate?!"
"No ... con un monaco. Ed ora vedi di muoverti, su!"
"Monaco o frate io non ho mai usato la forza contro un uomo di chiesa. Insomma con un soldato con un delinquente ma un monaco proprio no!"
"E’ un ladro ... quindi un delinquente con la tonaca. Muoviti ed esegui. O preferisci un altro incarico .... tipo spalare letame?!"
Mi sembra di percepire una certa ironia nelle parole del generale, accidenti a lui! Ed io che speravo in un incarico tranquillo.
"No, per carità! ... E va bene ma spero che mi segua senza fare resistenza."
"Tu speralo ... me se così non fosse dovrai sollevarlo di peso, caricartelo in spalla e condurlo al mio cospetto. Sono stato chiaro?!! In caso contrario ...... il letame ti aspetterà"
"Caricare in spalla un monaco è ... è ... strano! Comunque se è ciò che volete, cercherò di accontentarVi. " poi guardo Michele e dico: "Tu verrai con me!"
"Certo Alain .... anche se credo che padre Giuseppe non sarà affatto d'accordo!!"
"Oh povero me, sono nei guai!"
"MUOVETEVI!!! E .... Michele, manda qui Giovanna .... o Nanny ..... forza!"
Mi raddrizzo su tutta la mia persona e sussulto: "Agli ordini Padrun!"
"Uff .... che fatica con questi due" borbotto mentre li vedo uscire a passo spedito.
 
 
 
 
Michele ed io percorriamo il viale del palazzo e borbotto: "Ma guarda cosa doveva capitarmi! ... Spero che il prete non faccia resistenza e mi segua!"
"Lo spero anche io ..... oh, ecco Giovanna!! MADAMINA!!! DEVI ANDARE DAL PADRUN!! SUBITO!!"
"Oh Signur ma cosa sta succedendo?! In questo palazzo non c'è più pace, non capisco più nulla!"
"Madamina ... vai e prega per noi ..... il Padrun vuole qui Padre Giuseppe ...... sniff ....."
“Padre Giuseppe? ... Oh ma che guaio!! Quel monaco ha la testa più dura di un caprone! .... "
 "Vedremo tra lui e il padrun ...... prevedo solo guai!!"
"Andate! Andate! .. Io corro dal Padrun!"
"Si .... andiamo ..... poveri noi .... poveri noi!!!"
 
 
 
A passo spedito raggiungo lo studio del Generale, mi osservo un attimo in uno specchio, sistemo i capelli ed il grembiulino, faccio un bel respiro e busso. E spero che vada tutto bene, con il padrone non c’è mai pace!
 
TOC TOC
 
"Avanti!!" Rispondo deciso mentre preparo la mia pipa.
Vedo la porta aprirsi e Giovanna fare il suo ingresso, con aria contrita.
"Padrun, mi avete fatta chiamare?" domando facendo un piccolo inchino
"Certo. Vai a chiamare mio fratello e i miei generi. Li voglio qui immediatamente. Sono stato chiaro?!"
"Si, certo! Vado, Padrun!" Faccio l'inchino e lascio lo studio.
"Bene ... ed ora mi gusto la mia pipa ... in attesa di quel ladro!!" Mi sistemo meglio sulla mia poltrona e mi preparo alla guerra. Dannati monaci ..... ladri, ecco cosa sono! Altroché uomini di chiesa …. Farabutti, ladri, e solo Nostro Signore sa cos’altro sono!!!
 
 
 
Esco dallo studio del generale, ancora adesso non capisco perché ha voluto quella pesantissima scrivania in quercia, con quella macchia di inchiostro nel mezzo. Eppure quella che c'era prima era magnifica, tutta lucida. Il padrone è tutto matto, ecco qual è la verità. Certo, anche madame le comte non scherza, in quanto a stranezze. Senza contare la nonna di Monsieur il marito, o la moglie in certi momenti non lo so neppure io come chiamarlo, di madame le comte, quella donnina mi farà impazzire!! Pare che non le vada bene nulla!!! Assolutamente nulla!!
Arrivo davanti alla porta del Cardinale ancora persa nei miei pensieri, busso decisa.
"Eminenza!! Posso entrare?!!"
 
"Entra Giovanna!"
Entro decisa, senza badare troppo a quello che faccio. "Perdonatemi Eminenza, ma Vostro fratello richiede la Vostra illustrissima presenza nello studio .... subito"
"Grazie Giovanna, ora vado!"
"Fate in fretta, Eminenza .... io vado a chiamare gli altri convocati. Con permesso!!" Faccio un piccolo inchino ed esco rapida. E adesso chi cerco? Ma proprio tutti i generi devo trovare? Uff .... quegli uomini sono strani, non fanno altro che vagare per il palazzo .... o nascondersi nei posti più impensati, con le mogli. Almeno sono uomini fedeli ..... però che fatica!!!
Persa nei miei pensieri non mi rendo conto che davanti a me avanza quella vecchietta, tutta cuffietta e grembiule, con passo generalesco.
"GIOVANNA!!! Ma cosa fate? Siete così ... distratta!!!" sento la vocina della vecchietta, forte ed acuta, richiamarmi dai miei pensieri.
"Eseguo gli orini del Padrun!"
"E sarebbero? Forse quelli di essere distratta ed investirmi?!"
Rispondo stizzita: "Ma cosa dite? Nanny, almeno ditemi come Vi chiamate."
“Marie Grandièr!!" Sbuffo scocciata, ma guarda un po' questa come si comporta!
“Visto che siete la nonna del marito di madame le conte, Vi chiamerò Madame Marie!"
"Fate come credete, Giovanna. Non mi formalizzo di certo, a me basta che eseguiate i miei ordini alla lettera ed andremo d'accordo!"
Vedo la vecchina mettere la mani sui fianchi e scrutarmi, come si fa con un animale. Accidenti, questa donnina incute terrore come il adrun.
“Eseguire i Vostri ordini? Ma ..... in questa casa comando io!!! Voi .... Voi siete la nonna del marito di Madame le Comte. Ma alla casa ci penso io!!" Rispondo tutta fiera ed impettita, ma che famiglia di matti che mi doveva capitare!!
"E invece Voi farete come IO decido, Giovanna Dalmasso, di anni quaranta, zitella, con un fratello e alcuni cugini che lavorano a palazzo. Io so tutto di Voi ...... ed ho già notato come il giardiniere Vi osserva ...... e come Voi osservate lui!!"
"Il .... il giardiniere? Ma cosa c'entra il giardiniere ora?!! Oh .... povera me!! Qui mi farete impazzire!!!! Sun tutt foll ...  ecco qual è la verità!! Un vero manicomio!!"
"Non ho capito cosa volevate dire con foll ma riguardo al manicomio, beh dovrete abituarvici, perché questa famiglia è così e BASTA!"
Osservo la vecchina, tutta fiera della follia dei suoi congiunti. Ma come si fa ad essere così!!! Povera me!!
“E basta lo dico io!! Ed ora scusatemi ma il Padrun vuole tutti i suoi generi nello studio, subito!!"
"E allora cosa aspettate?! MuoveteVI!"
"Ma .....ooohh.... Voi siete peggio del Padrun!!! Vado vado ..... tanto Vostro nipote sarà in camera con Madame le Comte, il marchese di Liancourt sarà introvabile e gli altri ..... "
"E gli altri nulla! Forza! AVANTI MARCH!"
"Si si ...." Mi allontano a passo spedito, ma tu guarda cosa doveva capitarmi. Raggiungo veloce la stanza del conte, o dei conti. Vabbè poco importa, busso decisa.
TOC TOC
 
 
 
"André! André! Hanno bussato! Per favore, vai a vedere chi è?" Dico mentre allatto la piccola, seduta su una poltroncina. Come è bella la mia Sophie ….  E come mangia!!
"Certo Oscar! Vado subito!"
Mi alzo a malincuore dal divanetto, accanto alla mia dolce Oscar, e mi avvio verso la porta.
Apro deciso e mi ritrovo davanti Giovanna, tutta trafelata.
"Giovanna, ditemi, è forse successo qualcosa?!"
"Scusate se Vi ho disturbato ma il Padrun, vuole vederVi immediatamente!"
"Si certo Giovanna, il tempo che Oscar finisca di allattare la piccola e saremo subito da lui!!"
"No, no! Il Padrun ha detto che Vi vuole subito! Adesso vado ad avvertire gli altri membri della famiglia. Con permesso!"
Osservo Giovanna allontanarsi veloce, sollevando un poco le gonne. Chiudo la porta e rientro.
 
"Certo che Giovanna è proprio strana! Comunque, tuo padre ci vuole nel suo studio, subito"
"Per quello che mi riguarda, dovrà aspettare! Sophie ha la priorità."
"Certo!! Ed io resterò con te e Sophie!!"
Sorrido, guardo negli occhi mio marito e sussurro: "Domani ricorre l'anniversario del nostro primo anno di matrimonio."
"Già .... ancora non riesco a crederci. Sai mi sembra quasi impossibile ..... una anno di noi, insieme!!" Mi avvicino a mia moglie e la abbraccio, facendo attenzione a non stringere Sophie.
"Noi, Sophie e il piccolo che porto in grembo! André ma ti rendi conto che in un solo anno siamo genitori ed è in arrivo un altro bambino?! Io davvero non riesco a crederci."
Sorrido alle parole di mia moglie, un poco imbarazzata, con le gote rosse e l'aria smarrita.
"Eppure ..... siamo qui, insieme. Oscar, sono felicissimo!!! E domani voglio che sia una giornata indimenticabile, tutta per noi!"
"Indimenticabile? Ma ... cosa vorresti fare?
“Indovina?”
“Oh André, potessi ….. fai volentieri una corsa a cavallo! O mi allenerei con la spada …. O anche nella lotta!”
"Ah ah ah  no! Passare la giornata solo noi ...... lontano da tutto e tutti! Cosa ne dici?"
AUUUUUUUUU
Abbasso lo sguardo, osservo Beau poi Sophie, sorrido. "Beh una giornata solo noi e lontano da tutto mi sembra davvero improbabile, visto che ci sono Sophie e Beau!"
"Ah beh, non intendevo di certo abbandonare Sophie .... e neppure Beau!! Però l'idea di abbandonare tuo padre ...... " sorrido malizioso, se Sophie dorme e Beau pure, noi potremmo rilassarci un poco ...
 
Sento il cucciolo saltarmi in braccio, si sistema sulle mie gambe ed annusa il braccio di Oscar, poi la testolina della nostra piccola. In certi momenti credo che Beau sia geloso e chieda attenzioni …. Anche se comprende benissimo che Sophie è molto più piccola di lui.
 
"Vedremo ah ah ah ..."
"Ridi ridi ..... ma temo che qui ci sia in serbo una festa ...... sarà dura riuscire a ritagliarci un po' di tempo per noi!!"
"Una festa?! E chi l'avrebbe organizzata?! Forse tu?"
"Io? no no .... pare che sia opera di mia nonna e tua madre ..... sotto il controllo di tuo padre, ovviamente. Quindi preparati .... ci sarà tutta la Torino che conta!!"
Tiro su gli occhi e sbuffo. "E tu che dicevi di rimanere soli!"
"E infatti ..... io vorrei fuggire domani mattina presto .... prendiamo un calessino, un bel cestino con la merenda, e via!!"
"Tanto daranno la festa in serata! ... Però l'idea di fare merenda in aperta campagna mi piace."
"Bene, allora cercheremo di fuggire!!!" Sorrido allo sguardo allegro di mia moglie.
"Se Sophie è sazia, ci conviene andare. Non vorrei che tuo padre perdesse la pazienza ..... già ne ha così poca ...."
Mi copro il petto con la camicia e dico: "Si, meglio andare!" Porgo Sophie a mio marito, che si occupa di farle fare il ruttino, mentre mi abbottono la camicia.
 
Non vedo l’ora che Sophie mangi anche altro!!
 
 
 
Raggiungo decisa la stanza dei marchesi di Liancourt, provo a bussare ma non nutro nessuna speranza di trovarli. Se ben ricordo .... prediligono altri luoghi ..... certo che sono proprio strani! E poi hanno ben sette figli, oltre l'ultima arrivata. E sono pure già nonni .....
 
TOC TOC TOC
 
Sono al capezzale di mio marito, con il fazzoletto mi asciugo le lacrime, singhiozzo: "Charles, mio adorato marito, possibile che tu sia ancora fuori uso?"
"Joséphine .... siamo arrivati solo da poche ore .... lasciami riprendere dal viaggio ....Jo dovresti capirlo, sono stato ferito gravemente!”
"Ahhhh temo che tutti questi viaggi e incidenti abbiamo rammollito il tuo essere uomo ... sniff ... oppure  ... ho un dubbio, saranno gli anni? Charles forse cominci a diventare vecchio e di conseguenza non sei più vigoroso?
"JO!!! Ma non dire certe cose!! Ti ricordo che mi hanno sparato proprio lì!!! Hai sentito Lasonne? Mi serve riposo ..... e vedrai che tutto tornerà come prima!!"
 
TOC TOC TOC
 
"Ahhhh lo spero Charles!!!"
 
TOC TOC
 
"Ma non si può stare un attimo tranquilli!? Ma chi sarà? ... AVANTI!"
 
Sento il tono deciso ed un poco scocciato di mia moglie, mentre si sistema la veletta nera sul capo. Purtroppo si ostina a vestire di nero ….. fa così paura!!!
 
Apro la porta decisa, un poco stranita. Mai avrei immaginato di sentire la voce della marchesa pronunciare le parole avanti.
Entro e li vedo, i marchesi di Liancourt. Lui, semisdraiato sulla dormeuse, bianco come un cencio, con il ventre arrotondato. E lei, al suo capezzale, come fosse giunto all'ultimo giorno di vita. Faccio un bel respiro e poi parlo. "Perdonate ma il signor Padrun vuole tutti suoi generi nello studio, neee …"
"NEEE!? Che cosa significa Neee?!"
"Niente, non significa niente! Su su .... Signor Marchese, dovete andare dal Padrun!!"
Guardo Charles e ribatto: "Ma mio marito sta male, non può recarsi nello studio a meno che non venga portato di peso."
"Uhm ... il padrun mi ha mandata a chiamare tutti i suoi generi ..... questi sono gli ordini! Di più, io non so!!"
"E allora manda qualcuno a sorreggere mio marito."
"E sia .... manderò qualcuno! Ora vado a cercare gli autri"
Vedo Giovanna tirare a sè la porta, domando a mia moglie: "Ma non credi che sia troppo?"
"Troppo? Caro, nulla per te è troppo .... per te ....  e per lui!!" Indico con l'indice mon petit, purtroppo in riposo. Sento una lacrimuccia scendere sulla guancia mentre ripenso ai bei tempi andati.
"Su Jo, ti prego facciamoci coraggio e affrontiamo insieme questo sciagurato periodo! … E' evidente che il destino si è accanito contro di me."
"Macchè destino!! Qui, è mio padre ad essersi accanito!!! E contro di me, che ti sia ben chiaro!!"
 
Vedo mia moglie infervorarsi, come se fosse lei ad essere stata offesa nel corpo.
 
"Se mai contro di me! Tu non c'entri! ... Ahi che male!" mi lamento cercandomi di spostarmi affinché trovi una posizione più adeguata.
"Come sarebbe a dire?!!" Osservo mio marito dritto negli occhi ed aggiungo: "Qui la vedova bianca sono io!! Ricordatelo bene!! E la mia tolleranza è messa a dura prova .... molto dura!"
"E anche la mia! Ahi ...."
Alzo gli occhi al cielo un poco scocciata, ma come si permette mio marito di sminuire la mia sofferenza?
"Se la metti così caro, vado ad occuparmi della nostra piccola Jolande!!!"
"Ma perché ti arrabbi? Jo, io non ho detto nulla di male! E poi vorrei che tu comprendessi tutte le sofferenze fisiche che ultimamente mi hanno colpito e dovresti riconoscere che non sono poche!"
"Certo certo ... ma tu dovresti comprendere le MIE di sofferenze, fisiche, morali e personali!! Ed ora scusami ..... ti lascio riposare tranquillo ....."
 
 
Corro velocemente verso la servitù del Padrun, incontro Alain e Jean, dico: "Voi due sbrigatevi! Dovete andare immediatamente nella camera dei marchesi di Liancourt!" Poi mi rendo conto che Alain avrebbe dovuto essere con mio fratello, chissà cosa ci fa qui? Che abbia deciso di abbandonare Michele nel momento del bisogno? Bah, qui anche i servitori sono come i padrun …. Tutt foll.
"Dai Marchesi? Ma .... perchè?!!"
"Perché lu Padrun ha radunato tutti i suoi generi nello studio ma il marchese ahimé non può camminare e voi due dovrete trasportarlo."
"Trasportarlo? In ... in che senso?" domando perplesso. “Mica dovrò caricarmelo in spalla!”
"Ma sei matto!? Un marchese caricarlo in spalla?!! No no! Trasportalo a quattro mani, è più signorile. "
"A quattro mani? Cioè .... noi dovremmo fargli da sedia? Ma siete forse impazzita, Giovanna?!"
"Io non sono impazzita! Ma ti pare che un aristocratico venga caricato in spalla?! Oh Signur ma tu sei impazzito?"
"Beh .... c'è sempre la sedia papale ..... forse volete trasformarlo in un sant'uomo?!! Ih ih .... lui non ha proprio nulla di santo, lo sapete vero?"
"Una sedia! Si, sarebbe un'idea."
Jean ribatte: "Ma io non so se riuscirò a trasportarlo, non sono abbastanza forzuto.”
Osservo questi due francesi, fanno troppe storie per i miei gusti. "Qui non siamo a Parigi, qui siamo a Torino e comando io! E se io ordino di trasportare il marchese, voi due lo farete. Chiaro?!!!"
Colpisco la spalla di Jean, lo vedo barcollare e con tono canzonatorio dico: “Sentito amico?! Forza andiamo in missione! Il Marchese ha bisogno di noi!"
"Sigh ..... ma io ..... non ce la posso fare .... io sono solo un povero valletto!! Mi occupo di vassoi, bicchieri, documenti o vestiti!"
"Beh amico, questa volta dovrai occuparti di trasportare il fondo schiena, e non  solo quello, sano e salvo a distinzione, altrimenti la Marchesa ce la farà pagare cara. Andiamo!"
 
Rido già al pensiero di cosa potrebbe farci la marchesa, tanto buona e cara ma guai a toccarle il marito. In questo devo dire che è molto simile al Diavolo Biondo! Ih ih …. Queste sorelle Jarjayes sono davvero tremende!
 
"Andiamo ....." seguo mesto Alain e raggiungiamo la stanza dei marchesi, sotto lo sguardo vigile di Giovanna, una vera diavolessa che ci controlla e perseguita. Nanny è molto più gentile!
 
Sono in camera con il mio povero Charles, gli sistemo di tutto punto gli abiti, poi gli sistemo la parrucca e infine gli metto un poco di profumo. "Ecco tesoro sei perfetto! Ma Charles sta attento a non sforzarti, non vorrei che si prolungasse ancora il mio status di vedovanza! ... io davvero non capisco perché mio padre non sia venuto qui!"
"Cara .... lo sai che tuo padre è così .... così .... generale! Non c'è altro da dire!!!"
"Sicuramente vorrà riunirvi per affidare i compiti a ciascuno di voi! Comunque io verrò con te! Voglio scortarti. Debbo assicurarmi circa la tua incolumità."
"Cara ..... se tuo padre ha chiesto dei suoi generi e non delle sue figlie ..... è perchè si tratta di una cosa tra uomini!!"
"Ma quale uomini?! Sono sicura che Oscar sarà presente quindi ci sarò anch'io! Che poi io sono la maggiore e debbo essere informata su tutto e quando dico tutto, è tutto! ... Charles hai ancora male lì?"
Sento lo sguardo di mia moglie puntato proprio lì, nel mezzo dei miei calzoni.
“Oh, Cara ma …. Oscar è un maschio agli occhi di tuo padre, non dimenticarlo. In quanto a ton petit, lui è illeso lo sai, ma a riposo forzato. Così ha decretato Lasonne e così, purtroppo, sarà!” Rispondo un poco mesto.
"Sing ... purtroppo lo so! ... Charles, petit non potrebbe fare un piccolo sforzo?"
"Certo che potrebbe, ma lo sai che poi rischierebbe di rimanere a riposo in eterno ..... e questo noi non potremmo mai sopportarlo"
"ETERNO!! NO! Vorresti vedermi morta?"
 
Vedo mia moglie fare un veloce segno con le mani, poi stringe il  fazzolettino che ha in mano fino quasi a distruggerlo.
 
"Appunto, meglio attendere che Lasonne ci dia il permesso di ..... tu hai capito, vero?!"
"Sniff... sing ... puff ... come sento dire spesso mio padre: povera me!"
 
TOC TOC TOC TOC
 
"Jean, speriamo che i marchesi ci aprano subito!!"
Mi sistemo il cappellino con la veletta nera e dico: "Charles, sono venuti a prenderti. Spero che siano almeno due servitori forzuti, visto che negli ultimi giorni, precisamente da quando siamo in lutto, hai preso qualche chiletto. "
“Joséphine, ma cosa dici!! E togliti questa veletta nera ….. è inquietante!!! Io sono vivo, ricordatelo!!”
"Tu sarai anche vivo ma lui no! ... E poi lo sai che quando io non faccio, sono in lutto. Tutti devono sapere!"
 
TOC TOC TOC TOC
 
"Joséphine .... ti supplico .... io non voglio che tutti sappiano .... togliti questa veletta nera prima di aprire!"
 
Povero me, ma è mai possibile? Osservo mia moglie, la sua pelle candida coperta da questa veletta, vedo che la sistema meglio, per coprire tutto il viso, e poi apre decisa la porta. Certo che Joséphine è proprio bella, e il nero nell’insieme le dona molto, mette in evidenza la pelle candida e liscia delle sue spalle, appena coperte da un velo di pizzo nero, e del suo collo candido, esposto all’aria poiché ha deciso di raccogliere i capelli, lasciando solo alcune ciocche libere, a forma di boccoli. Quanto è bella, il suo profumo mi farà impazzire!!
 
 
Jean ed io entriamo nella stanza, con tono baldanzoso dico: "Eccoci qua! Siamo pronti per trasportare il Marchese."
Osservo Alain, mi avvicino, lo squadro per bene ed aggiungo: "Mi raccomando, il Vostro è un compito di grande importanza!! Se mai dovesse accadere qualcosa al mio Charles ..... subirete la mia ira!"
Le minacce di madame Josephine mi intimoriscono, balbetto: "A ... Alain... io ... io .... non credo che sia una bu ... buona idea. Conosco la Marchesa e se qualcosa andasse male, sarebbe capace di ammazzare."
"Ma cosa vuoi che vada male ...... su forza Jean, vieni e solleviamo il marchese"
"Oh Alain... ma sei davvero sicuro?"
Sento la voce di madame Josephine: "Fate attenzione a mon petit!"
"Alain ..... a son petit? Ma ma ...... Oh povero me!!"
"Jean, come ha appena detto madame, fai molta attenzione al petit del marchese, vale oro quanto pensa! Ih ih ..."
Josephine ribatte: "Hai poco da scherzare! Vorrei vedere Sabrina al mio posto!" Dico sistemando la veletta che mi  procura prurito al naso.
"Sabrina? No no ....... non scherzate sul punto Madame!! … Scusate la mia sfacciataggine ma …  Ci manca solo che io venga messo a riposo! Già mi sono appena ripreso da quel terribile prurito …. Non grazie, una settimana di astinenza è stata fin troppa …. Devo ancora recuperare il tempo perso durante le missioni e l’attesa dei tempi prescritti dalla Chiesa!”
"Appunto! Ogni donna custodisce al meglio il proprio petit!"
“E sia Madame ….. ma non dite queste cose al comandante Vostra sorella …… ih ih …..  ed ora andiamo! Vieni Jean, solleviamo il marchese, io da destra, tu da sinistra!!”
"Nemmeno se mia sorella avesse fatto voto di castità! Charles! Ora che ci penso, nemmeno noi abbiamo avuto figli a distanza ravvicinata come hanno fatto Oscar e André! Charles appena Lassonne ci darà il suo assenso, voglio un altro maschio!"
"COSA?!!! Tu .... tu vorresti un altro figlio? Ma Jo ..... a parte il fatto che noi produciamo solo femmine, a parte i primi due intendo ..... ma basta Jo, io un'altra gravidanza non potrei sopportarla!!"
"Oh ma quante storie che fai!  Tanto lo sai che si fa sempre  come io voglio. " poi guardo i servitori e sentenzio: "Fate attenzione, ne va della mia discendenza!"
"Certo Madame! Forza Jean ..... al mio tre lo solleviamo .... uno ..... due ..... e .... tre!" Afferriamo le terga del marchese e con fatica lo solleviamo, mettendo le braccia come se fosse su una sedia.
Osservo la parte bassa di mio marito, sussurro: "Fate attenzione!"
"Ma si Madame ..... state tranquilla!!"
Sistemiamo il marchese, usciamo dalla stanza e ci avviamo verso lo studio, un passo alla volta. Mi rendo conto che Jean inizia a faticare. "Forza Jean .... non cedere, mi raccomando!"
"... Alain... io ... le braccia non ce la fanno .... più..."
Vedo madame Josephine trasalire, ribatte: "Ehi voi due non fate scherzi!"
 
Poi è un attimo, vedo Jean barcollare, mi rendo conto che cerca di afferrarmi, lo sento mentre mi stringe proprio lì, d’istinto urlo per il dolore e poi cado, con il didietro a terra, sopra la mano di Jean che rovina con me mentre Alain tenta di afferrarmi.
Sento le urla di madame Josephine: "AHHHHH IL MIO PETIT È IN PERICOLO!AHHHH...."
Sento barcollare le braccia che mi sostengono, la paura mi assale. "NO NOOOO VI PREGOOO SONO GIÀ LESO, HO MALE OVUNQUE NOOOO..."
“AAAAAHHH!!! Che dolore!!! I miei gioielli!!! CHARLES!!!! Come stai?!!” Corro verso mio marito, mi inginocchio, lo sfioro, lo tasto, lo controllo. “Non potrei sopportare la perdita dei miei preziosi gioielli!”
"AHHHHH ti prego Jo, non toccarmi! Che dolore!"
“Come sarebbe?! Devo toccarti per assicurarmi che il MIO petit non abbia riportato danni!" poi guardo i responsabili e sotto lo sguardo scandalizzato di Giovanna continuo: "E voi razza di incoscienti, cosa avete combinato!"
"Ma io ... sniff .. sniff ... l'avevo detto ad Alin che non sono abbastanza forzuto per sostenere il Marchese!"
"Ma cosa dici scellerato!? Ma se quasi tutto il peso l'ho sostenuto io!"
"Si, ma il restante io ……. proprio non ce l'ho fatta! Sniff ..." ribatto timido mentre trattengo le lacrime.
Giovanna interviene: "Avete fatto cadere il Marchese che è già infortunato! Cosa dirà il Padrun?!"
"Il Padrun? Giovanna!!! Qui la parte lesa sono io, non certo mio padre!!! E adesso vai a cercare qualcuno che aiuti Alain!! Uhm .... magari André....lui di certo non avrebbe fatto cadere mon petit!!!"
"Vado, Marchesa!" Rispondo quasi mettendomi sugli attenti.
 
Mi porto le mani alla parte bassa, continuo a lamentarmi: "Ahi ahi che male! ... Povero me! ... Ma perché? Perchè?"
"BOUUUUU ... mi dispiace Marchese BOUUUU ... io non volevo ....  sapevo che non ce l'avrei fatta! BOUUUU..."
"Si si ..... ma tu proprio lì dovevi stringere .... ohi ohi ohi, che male!!!"
"Marchese io ... BOUUUU"
Alain ribatte deciso: "Piantala Jean! Ormai il danno è fatto!"
Guardo impettita Alain e ribatto: "Belle parole le tue, intanto per colpa VOSTRA la mia vedovanza si prolungherà ancora chissà per ... per ... QUANTO TEMPOOOO AHHHHH BOUUUUU...."
 
Vedo la marchesa scoppiare in lacrime, quasi disperata.
 
"Marchesa!!! Non lo abbiamo fatto apposta .... e poi Vostro marito ..... si è appesantito!!"
"Bouuu Mi pare ovvio che si sia appesantito, sono giorni che vive in castità! ... Nemmeno lo zio Armand avrà praticato tanto tempo l'astinenza!"
"Joséphine ti prego ..... non dire queste cose .... e togliti quella veletta!!!! Sniff .... povero me!!"
"Non posso privarmi della veletta?! Il destino si è accanito contro di me ... una disgrazia dopo l'altra! AHHHH ZIO ARMAND!!! ZIOOOO ..."
"Ohi ohi .... Alain .... aiutami a rialzarmi!! Ohi ohi ohi ...."
"Marchese, con tutto il rispetto ma da solo non ce la posso fare! Urge l'aiuto di qualcuno, magari di André. lui è forzuto quanto me! ... Jean corri a chiamare André!"
"Ma Alain .... monsieur André non può fare queste cose!!!! Lui ora è un nobile!!!"
"MUOVITI IMBECILLE!"
"S....si!!! Vado vado ..... sniff, Sigh sob!" Mi allontano mesto piangendo.
 
Vedo arrivare mio zio, domanda: "Ma cosa succede?"
"Ah proprio Voi cercavo! Zio aiutate Alain a sollevare il mio povero marito ma prima di rimetterlo in piedi, dategli una sonora benedizione proprio là!"
"Eh? Dico ma sei impazzita? Io non benedico proprio nulla ..... e in quanto a sollevarlo .... pesa troppo!”
Tiro fuori il fazzoletto dalle gonne, mi asciugo gli occhi e ribatto tra i singhiozzi: "Se pesa troppo è solo colpa Vostra! ... Tempo fa Vi avevo chiesto di benedire il suo petit ma Voi NULLA!"
 
 
Alain pensa tra sè: la marchesa è simpaticamente impazzita del tutto ih ih ... che donna! Non somiglia affatto al diavolo biondo e tanto meno a quell'oca di sua sorella Luisa ih ih .....
 
"IO NON SONO PIÙ UN SACERDOTE!! Magari ..... chiedi al padre priore della Certosa!!! Ecco si .... chiedi a lui!!!"
"AHHHH E' proprio dei parenti che bisogna diffidare! Ed io che avevo piena fiducia in Voi BOUUUU ....."
"Vieni figliola. Secondo me tu hai bisogno di riconciliare la tua anima con Nostro Signore. Vieni nella cappella, vedrai che poi ti sentirai meglio!!! Un'oretta di raccoglimento e tutto sarà passato!"
Lancio un occhiataccia a mio zio e ribatto: "Cosa fate?! Oltre al danno la beffa? Voi mi prendete in giro!"
 
Sento un calpestio di passi seguiti dalle voci agitate dei miei figli: "Padre ..."
"Padre, cosa vi è accaduto?"
 
Sento la vocina squillante della mia piccola Marguerite, vivace e curiosa come sempre. La vedo arrivare di corsa, con i capelli che ondeggiano liberi, nel suo vestitino a fiorellini azzuri.
 
"Oh Marguerite ..... nulla nulla ..... sono solo un poco acciaccato, vero Jo?!!"
"Acciaccato ..... certo certo ..... se vuoi minimizzare .... Ah mia piccola Marguerite, ti auguro di non dover mai subire ciò che sta accadendo a me!!!"
"Perché?! Cosa Vi è accaduto, Madre?"
"Sono ormai ridotta allo stato di vedova bianca!!! Sniff ..... vedi tuo padre? Ecco, come marito non funziona più!! E credimi ... è una gran brutta cosa, piccola mia!!!"
 
Le parole di mia moglie mi scandalizzano, non può davvero dire certe cose davanti alla nostra piccola. Lei ha solo sette anni ….. sigh.
 
"JO MA COSA DICI?!"
Sento le voci di rimprovero di Antony e George, il primo mi richiama: "Madre siete impossibile!"
Il secondo: "Possibile che non Vi fermiate nemmeno davanti a Marguerite?"
"Voi due .... cosa volete saperne delle mie sofferenze?!! Aaaah...spero che voi rimaniate in attività molto più a lungo di vostro padre!! Sniff ...... lo dico per le mie care nuore, ovviamente!!!"
In coro: "MADRE!"
"Madre un accidente! VI ORDINO DI SOLLEVARE VOSTRO PADRE E FATE ATTENZIONE A SON PETIT!"
 
 
Alain continua a pensare: certo che la marchesa quando urla ha lo stesso atteggiamento del vecchio pazzo!
 
 
Ci avviciniamo a nostro padre sotto lo sguardo vigile di nostra madre e della piccola Marguerite che ci segue da vicino.
Vedi i due giovani marchesi piegarsi sulle gambe e afferrare le terga del loro padre, mi piego e faccio altrettanto dal mio lato.
"Piano piano ..... mon petit è già stato danneggiato!! Sniff ..... e tu Marguerite, vieni con me ..... sig ....." afferro un fazzolettino e mi asciugo una lacrima.
 
 
Tra un sussurro forzato e l'altro, Antony dice: "Accidenti George! ... Mai  avrei pensato che nostro padre pesasse tanto!"
"Già ..... neppure io!! Padre ... ma cosa avete mangiato ultimamente?!"
Joséphine ribatte: "E no, tocca a me rispondere, visto che i nostri figli mi hanno tirata in causa!"
"Madre .... allora diteci Voi ..... che peso .... accidenti!"
"Perché succede spesso che Vostro padre viene messo fuori uso a causa di forza maggiore ... ecco ..."
"Uhm .... Madre, questo non giustifica il suo peso ....... "
Guardo mio marito e ribatto impettita: "Hai sentito Charles?! Devi mangiare meno e muoverti di più!"
"Eh ... si si .... non appena Lasonne mi dirà che .... posso ... io ..... lo sai vero, Jo?!!" Rispondo imbarazzato, davanti ai nostri figli certi discorsi sono davvero fuori luogo.
All'improvviso udiamo un urlo deciso e severo, è il generale: "CHARLES! DANNAZIONE SEMPRE TU!"
Alle urla di mio suocero tremo spaventato, mi sbilancio, oscillo, cerco di afferrarmi alle braccia dei miei accompagnatori ma purtroppo roviniamo tutti a terra, in un groviglio di braccia, gambe e terga.
"AAAAHHHIIIAAAAAA!!"
 
Vedo lo zio Armand tirare su lo sguardo, si fa il segno della Croce, giunge le mani e sussurra: "Signore, aiutatemi ad affrontare quest'altra giornata accanto alla mia famiglia!"
"E smettila, razza di spretato. Muoviti e vieni qui, nello studio!! Accidenti .... siete tutti troppo lenti in questa contea!!! MUOVETEVI!!" Sbotto furioso, i miei generi ancora non si vedono, mio fratello ride, Michele non è ancora tornato con il padre priore .... accidenti!!
 
 
 
Oscar ed io percorriamo in tutta fretta il corridoio, udiamo un fragoroso chiacchiericcio seguito dalle  urla di mio suocero. Raggiungiamo gli altri, vedo Charles e i suoi figli a terra. Mio cognato non riesce a muoversi, è dolorante, sua moglie lo soccorre quasi piangente, è visibilmente disperata mentre il generale ha uno sguardo che non promette nulla di buono.
 
"Cosa succede?" Domando timido. 
"ANDRE’!! E COSA VUOI CHE SUCCEDA? QUI NESSUNO CHE MI OBBEDISCA!!! NESSUNO!!!"
"Generale ma ..." guardo mio cognato, mi avvicino, tento di sollevarlo. "Vieni Charles, ti aiuto!"
"Si .... si .... Grazie Andrè ...."
 
Vedo il mio Andrè avvicinarsi a Charles ed aiutarlo a rialzarsi. Alain si solleva, si sistema e lo aiuta.
"Ma si può sapere cosa ci fate qui in giro? Padre, cosa sta succedendo?!"  Domando un poco allarmata, troppo trambusto, non vorrei che la mia piccola Sophie venisse disturbata. inizio a credere che Andrè ed io dovremmo trovarci una sistemazione tutta nostra, lontana dalle urla di mio padre.
"Succede che è da quasi un’ora che vi aspetto!"
"Che aspettate me?" Domando alzando un sopracciglio. "Padre ... sapete bene che Sophie ha la precedenza su tutto e tutti. O forse volete che MIA figlia soffra la fame!!"
"Non ho detto questo!" guardo Charles e gli altri miei generi che nel frattempo si sono radunati. "Mi riferisco a loro!" con la mano gesticolo animatamente. "Forza muovetevi! Vi voglio tutti nel mio studio!"
"Sissignore!!"
Sento i miei cognati rispondere in coro mentre ci avviamo tutti verso lo studio. Entriamo uno dopo l'altro, Andrè e Alain sistemano Charles su un divanetto mentre Joséphine lo raggiunge rapida, pronta a sistemargli i cuscini.
"Oh povero Charles ... come ti senti?"
"Jo .... male .... ohi ohi ohi ..... forse dovrebbe visitarmi Lasonne .... ho un dolore .... proprio lì!! Ohi ohi ohi ...."
Vedo mio padre fuori di sè, ci guarda severamente e con tono grave tuona: "Ora basta! Charles ogni giorno che passa diventi sempre più una donnetta!"
"Ma Signore .... io ho male!! Sigh .... proprio lì .... Voi .... Voi non potete neppure immaginare ......"
"Charles ancora una parola e giuro che ti farò azzannare dai cagnacci che mi ritrovo a palazzo!"
“Ma ma ....... sigh ....."
"PADRE!!! State esagerando. Il mio povero marito sta soffrendo ... ed è solo colpa Vostra!! Sniff ...."
 
 
 
Vedo mio marito avvicinarsi a me, mi sorride, sfiora appena la mia mano. "Andrè ... io davvero non capisco cosa voglia mio padre ...."
"Non ne ho idea! .... Generale, scusate, ma perché ci avete condotto qui? E' successo qualcosa?"
"Certo che è successo qualcosa ..... ho mandato a chiamare il Padre Priore ..... devo risolvere la faccenda relativa all'acqua! E voi tutti, intendo voi uomini, sarete testimoni!! Le donne ..... fuori tutte!! Questa non è cosa adatta a voi!" Aggiungo mentre guardo mia figlia Joséphine dritto negli occhi, è ovvio che io mi riferisca a lei …. Solo a lei. Oscar è mio figlio, quindi lui resta …. O lei, poco importa, Oscar resta e basta!
"Allora Jo? Vuoi uscire portando con te tua figlia?!!"
"Riguardo a mia figlia probabilmente avete ragione ma in quanto a me, se Oscar rimane, IO rimango!”
"Oscar rimane perché è il mio erede, vedi di non dimenticarlo. Tu invece esci, subito!!!" Rispondo adirato verso la mia primogenita.
 
Lo sapevo che sarebbe stata una battaglia dura, accidenti a lei. Da chi avrà mai preso poi, io proprio non lo so!
 
"Oscar è una donna come me ed io rimango!"
"Oscar è un nome maschile, Joséphine è femminile. Esci, subito, o giuro che te ne pentirai!!"
"Ciò non toglie che sia gravida nonostante il suo nome!"
"Ehi!! Ora basta parlare di me come se non ci fossi!!! Jo, se proprio vuoi restare almeno taci!!" Sbuffo furiosa mentre dalla finestra vedo Michele attraversare il cortile con un monaco incappucciato al suo fianco.
"Certo che rimango! Non ho più l'età di farmi trattare come un cagnolino da mio padre!"
Sentiamo dei passi e poi un bussare alla porta mentre tutti ci accomodiamo sulle poltrone.
Poi la voce di mio padre tuona decisa "Avanti" e Michele fa il suo ingresso seguito da una figura alta, robusta, con indosso un lungo saio bianco ed il cappuccio in testa, a coprirgli  il viso.
"Padrun, Vi presento Padre Giuseppe Romano, priore del nostro monastero!!"
"Bene, Benvenuto Padre. Sono molto lieto di fare la Vostra conoscenza, anche se avrei preferito che ciò avvenisse in un'altra circostanza!!" Saluto con tono gelido mentre osservo per bene questo monaco. Indossa un saio bianco, lungo fino ai piedi, un cappuccio in testa che lascia appena intravedere i lineamenti del viso, spalle larghe, alto, ben piazzato direi. Non ha proprio l'aspetto di un monaco, se non fosse per l'abito.
 
Osservo i presenti poi guardo con fierezza l'uomo che mi è di fronte e rispondo: "Voi siete il padrone di questo posto?! Sono lieto di conoscerVi! ... Mi presento, sono il priore della Certosa Reale di Torino in Collegno, patrocinata dalle loro Maestà, e provengo dalla più antica città italica: Roma."
"Prego accomodatevi, Padre. Vi presento parte della mia famiglia, mio fratello Armand, un tempo Cardinale di Santa Romana Chiesa, i miei sei generi, i miei due nipoti maschi accompagnati dalla loro madre, la mia primogenita Joséphine ed infine il mio erede, il conte Oscar François de Jarjayes, generale dell'esercito francese." Indico la mia piccola figliola, fiero del suo titolo e del suo grado.
 
Mi guardo intorno, scruto con molta attenzione ciascun presente poi mi avvicino al fratello del capostipite e dico: "E così un tempo Voi siete stato cardinale!? E per quale ragione avete abbandonato l'abito talare? Forse avete conosciuto una donna che Vi ha fatto smarrire la retta via?"
"Non credo che l'argomento possa essere di Vostro interesse, Padre. Vi basti sapere che ero tra i Grandi Elettori del Santo Padre, possibile candidato al soglio pontificio."
 
Sento mio fratello rispondere mantenendo una certa calma, con un tono chiaro e fiero. E bravo Armand, ogni tanto si ricorda di essere uno Jarjayes ..... magari fosse diventato papa .... sigh. Sospiro al pensiero di quello che avrebbe potuto essere e non è stato, un enorme dispiacere …..
 
"Uhm ... se tale era la Vostra posizione è evidente che c'è di mezzo una donna! ... Comunque sapete come diciamo a Roma? Morto un Papa se ne fa un altro! ... Come Vi capisco, in fondo Nostro Signore non ci ha fatti solo di spirito ma anche di carne! Siamo tutti peccatori!"
"Dunque .... anche Voi, Padre? Forse .... tra i donati che risiedono presso il monastero?"
"Ah beh ... diciamo che molti di essi andrebbero rimossi ma si sa, finché è possibile ..... non so se mi spiego?!"
"Si si .... Vi siete spiegato benissimo!! Ma ditemi, quando siete arrivato a Collegno? Un anno fa il priore era Padre Marcello"
"Dieci mesi fa! E pensà che stavo così bene nella mia Romabbella!"
"Coff ... coff ... non vorrei disturbare ma Vi ho fatto convocare per discutere di un fatto assai increscioso" Mi intrometto nella conversazione, qui si sta facendo inutilmente salotto ed io non ho tempo da perdere.
"In cosa posso aiutarVi, Generale?!"
"Evitando di prelevare acqua dalla mia bealera, per esempio!"
"L'acqua? Ma quale acqua?! Ma che stai a dì, Generale?"
"Voi mi state rubando l'acqua!! Avete aperto la chiusa che preleva la mia acqua!! Dovete smetterla subito o per voi saranno guai!!"
Mi altero e ribatto: "Ma che state a dì? Io a rubà a chi? Ma chi Vi ha messo in testa queste strane idee?"
"Michele!!! Il mio amministratore mi ha informato di ciò che sta accadendo"
"Michele il ruffiano? Oh ma che stai a dì?"
"Ruffiano? MICHELE!!!! Forza, parla!!"
"Oh io non ho nulla di che parlà! Io sono un uomo di chiesa e non faccio certe!"
Joséphine ribatte: "Beh ... però avete appena asserito che i Vostri frati fan ben altro che rubare l'acqua a mio padre!"
"Joséphine!!! Non intrometterti!! Queste sono faccende tra uomini!" sbotto furioso.
 
Che resti qui ma che almeno taccia, come si conviene ad una nobildonna bene allevata. Forse lei non è propriamente bene allevata, in effetti …. Marguerite è stata troppo permissiva con lei….
 
"Ma Padre, questo frate nega l'evidenza!"
"Anvedi! Lo so di avere il difetto di ciavattà (spettegolare) ma IO non ho l'abitudine di rubà!"
Oscar ribatte: "Cortesemente siete pregato di parlare in francese, in italiano, in tedesco in qualsiasi lingua che vogliate ma non in romanesco! Suppongo che parliate la Vostra lingua!"
" A quanto pare Voi comprendete i dialetti in genere!"
Sorrido beffarda e rispondo: "Diciamo che da un po' di tempo le mie conoscenze sono piuttosto vaste!"
"Anvedi oh! Il Generale è pure presuntuoso! Ma come ve lo devo dì che io non rubo nulla a nessuno e non è mia abitudine discutere di certe cose, e poi l'acqua appartiene a Nostro Signore e a nessun altro!"
"L'acqua della MIA bealera appartiene a me! Se la volete dovete pagarla!! Sono stato chiaro?!!” Ribatto con tono duro e secco. “Costruire la mia Bealera è costato fatica e sudore, oltre ovviamente soldi. Quindi è mia …. E non sarà un monacuccio e rubare ciò che mi appartiene!”
"Generale Jarjayes, da quanto in qua l'acqua possiede un padrone? L'unico proprietario è Nostro Signore non VOI!"
"L'acqua che scorre sulle mie terre è mia. La bealera del conte è di mia proprietà. Vedete di mettervelo bene in testa!!! Sta a Voi decidere se pagare .... o rimanere a secco!!" Sbotto scocciato davanti a questo insolente! E per fortuna che dovrebbe essere un uomo timorato di Dio!!
"Cosa?! Voi vorreste i Bajocchi (denaro) da dei poveri monaci certosini?! Ma se non abbiamo un centesimo! Noi viviamo in povertà e Vostro fratello dovrebbe saperlo!"
"Questo non vi autorizza a rubare!! Ed ora andatevene!! Se non pagherete chiuderò la chiusa dirottando l'acqua altrove!!"
"Anvedi! Ma si può sapere dov'è la carità cristiana?" mi volto verso l'ex prelato e continuo: "Voi siete stato un uomo di Chiesa, dovreste insegnare a Vostro fratello i principi cristiani! Non può toglierci l'acqua, non ha alcun diritto per farlo!"
"Mio fratello purtroppo può ..... condivido la Vostra posizione circa la carità cristiana ma ..... mio fratello è molto testardo, purtroppo!" sospiro.
 
Non condivido affatto la posizione di mio fratello …. Ma non posso farci nulla, il conte è lui, comanda lui.
 
"Testardo?! Io direi egoista e avido!"
"Ah no, avido proprio no .... e neppure egoista, di questo sono certo!"
"E allora non impediteci di usufruire di un bene del creato solo perché passa per le Vostre proprietà!"
"E Invece lo farò!! E' un mio diritto ed intendo esercitarlo!!"
Tiro fuori il rosario, lo sollevo verso il cielo, poi mi rivolgo ai generi del Generale e dico: "Nemmeno Voi possedete carità cristiana? Nostro Signore ci ha insegnato ad amare il prossimo come se stessi."
André ribatte: "Come se stessi, non più di se stessi!" mi faccio avanti. "Scusatemi padre Romano ma debbo contraddirVi. Mi ritengo un uomo timorato di Dio ma ciò che dite è ingiusto. Anch'io concordo che l'acqua è un dono del cielo ma è altrettanto vero che mio suocero, per usufruire di tale dono, ha impiegato degli uomini affinché tale dono non mancasse nelle sue proprietà e Voi monaci certosini potreste prendere d'esempio."
"Bravo Andrè!! Finalmente un genero, anzi no, un figlio, che si occupa delle nostre proprietà!" Ribatto tutto fiero del mio caro figliolo.
 
Un santo ho cresciuto, almeno uno che mi difende!
 
"Armand perché mi guardi con disappunto? Capisco che le tue idee siano ben diverse da quelle di mio suocero e dalle mie ma se Padre Romano vuole usufruire di un bene primario che si ravveda! Il Generale è un uomo magnanimo e potrà aiutare la sua congregazione a costruire dei canali che partendo dalla Dora possano portare l’acqua alle loro terre e tutto ciò che potrà servire! ... Vero Padre?"
"Ah Andrè .... se mi chiami padre non posso negarti nulla!" Rispondo tutto fiero del mio figliolo adottivo, genero prediletto, produttore di progenie. Sentire pronunciare la parola padre da una voce maschile è qualcosa di incredibile, almeno per me!
"Dunque Padre Romano, accettate l'offerta di mio Padre? Lui Vi aiuterà nella costruzione delle bealere e Voi non gli sottrarrete illecitamente ciò che gli appartiene di diritto."
"Uhm ..... devo confrontarmi con i miei confratelli prima di darvi una risposta. Ma, almeno Voi, Monsieur Andrè, mi sembrate un uomo corretto e timorato di Nostro Signore. Anche se .... non ho ancora compreso se siete un figlio o un genero del signor Conte"
Con la mano indico Oscar e dico: "Sono suo genero, mia moglie Oscar è sua figlia!"
"Moglie? Oscar? Ma ...... Oh Signore!! Sono finito in una casa di pervertiti?!!" Afferro la croce che porto al collo e la uso come fosse uno scudo per difendermi dal demonio.
"Ma quali pervertiti?! Ma se avete ammesso d'innanzi a tutti noi che Voi certosini siete un ordine di monaci allegri!" Ribatte Joséphine.
"Allegri? Ma siete forse impazzita, Madame? E comunque, qui ci sono due uomini che si sentono sposati .... follia!!!"
"Io ho sentito benissimo ciò che avete detto! Su determinate faccende sono molto attenta e Voi l'avete detto. Riguardo a mio fratello Oscar ... beh ... ha sposato André ..." continuo divertita: "Chi non perderebbe la testa per lui? E' un bel ragazzo!" guardo mio marito. "Scusami Charles ma debbo difendere l’onore della nostra famiglia. Questo frate ci ha dati dei pervertiti quando il suo convento è un mezzo bordello!"
"Ma come Vi permettete!! Io me ne vado!! In questa casa aleggia il demonio!! Chiederò l'intervento di un esorcista!!!"
"E visto che ci siete ... UN MOMENTO! Prima di andare via Vi chiedo di compiere il Vostro dovere, mi serve una piccola benedizione."
"Una benedizione? In questa casa in cui abita il demonio? Certo, benedirò i due pervertiti che convivono more uxorio affinché rinsaviscano!!!"
Vedo il frate estrarre da sotto la tonaca una bottiglietta piena di un liquido, aprirla e gettarne il contenuto verso Oscar e Andrè. Mia figlia, con scatto felino, si getta addosso ad Andrè al fine di spostarlo e non essere investiti dal liquido, cadono entrambi a terra mentre il contenuto della bottiglia finisce sul mio prezioso pavimento in legno.
 
Vedo i due  uno sopra all'altro, mi avvento sul l'uomo biondo e lo allontano con forza e dico: " Anvedi a questi due pervertiti! VIA VIA! In mia presenza non debbono accadere certe cose!"
Spingo di scatto il monaco fino a farlo cadere rovinosamente a terra mentre vedo mio padre correre in mio aiuto, preoccupato per la mia gravidanza, mentre Andrè mi aiuta a rialzarmi.
"Oscar, stai bene?!" domando allarmato. “ Dannato monaco, come ha osato attentare alla salute di mia figlia?”
"Sto bene Padre ..."
Vedo mia sorella raccogliere con l'incavo delle mani, l'acqua benedetta, la porge al frate e dice: "Non avete fatto ciò che Vi ho chiesto! Dovete benedire il petit di mio marito che è continuamente leso!"
"Il petit?" domando mentre mi rialzo a fatica, con un dolore lancinante alla schiena.
 
 
Sento le braccia del mio Andrè sollevarmi da terra con dolcezza, mi rendo conto del suo sguardo preoccupato mentre mi posa una mano sul ventre, ormai non più perfettamente piatto.
"Stai tranquillo Andrè, stiamo bene" sussurro piano, poso una mano sulla sua e la stringo un poco.
"Sta tranquillo André!"
Mio padre ribatte furioso: "E' ciò che dici tu ma lo voglio sentire da Lassonne!" guardo mio genero. "Maxim, va a chiamare il dottore! Voglio che visiti Oscar, temo per la salute di mio nipote!"
"Sissignore! Ai Vostri ordini Signore!"
 
Il frate domanda: "Marchesa avete detto Petit? E poi cosa sarebbe questa storia che Vostro fratello è ... incinto? Ma Voi siete tutti pazzi?"
Stringo le labbra, arriccio il naso e ribatto: "VOI non uscirete di qui fin tanto che non avrete benedetto il petit di mio marito! E se non avete capito di cosa sto parlando, mi riferisco alla parte riproduttiva! Sono giorni ormai che non funziona più e Voi dovrete rimetterlo a posto con il Vostro aspersorio!”
Ascolto le parole di mia nipote, non ne posso più, lascio lo studio di mio fratello e vado via.
 
"COSA?!!! Ma Voi siete pazza!! Questa è una casa di pazzi!!! Tutti pazzi!!! Io me ne vado!!! Uomini incinti, petit da benedire ..... ma che razza di gente siete? Ah .... questi francesi!!"
 
Vedo Nanny con al seguito Beau, stringe tra le  braccia mia figlia, piange,  me la porge e dice: "Oscar è l'ora della sua minestra, devi allattare tua figlia!"
"Minestra? Ma cosa dici Nanny?!!"
"Intendevo dire che tua figlia ha fame e devi allattarla! ... I suoi strilli mi hanno mandata in confusione. Oh povera me!"
 
Vedo il viso sconvolto di Padre Romano, si fa il segno della croce e poi dice: "Ma come può essere che un uomo possa allattare un bambino?! ... Non ho più dubbi, in questa casa aleggia il maligno! E Voi avete dato del ladro a me?!" 
"Macchè uomo e uomo!! Ma possibile che non sappiate distinguere un uomo da una donna?!! Siete uno zotico, anche se indossate una tonaca!!" Sento Nanny furiosa mentre mi passa la mia piccola Sophie che subito afferra con le sue manine la mia camicia nel tentativo di attaccarsi al seno.
Spalanco la bocca poi sussurro: "Quindi Oscar non è un uomo ma bensì una donna?! Ma come ... io non capisco ..."
"C'è ben poco da capire, forse non è chiaro che mio figlio Oscar è il mio erede, nonchè una splendida donna?!!!"
"Oh Anvedi che famiglia di matti!"
"Matto sarete Voi!!" rispondo furiosa. "Non resterò un attimo in più a farmi insultare! Andrè, vieni via con me!!" Ordino furiosa e decisa.
UEEEEEEE UEEEEEEE
AUUUUUU AUUUUUU BAU BAU
"Si, andiamo Oscar!" guardo il monaco e concludo: "Frate Romano, domani prenderete accordo con mio padre per la costruzione dei Vostri pozzi e riguardo a me e mia moglie, domani ricorre il nostro primo anniversario di matrimonio e vorrei che in segno di pace e di amicizia, ci deste la Vostra benedizione."
"COSA? No no no!! Mi rifiuto!! Anzi, me ne vado!!"
Il Generale ribatte: "Ma che razza di monaco siete! E pensare che dovrò perfino aiutarVi!" mi inalbero. "RINGRAZIATE MIO FIGLIO! Se fosse per me, non Vi avrei aiutato affatto! Voi non meritate nulla!"
"IO?!!! Voi piuttosto! Siete una famiglia di pervertiti! E non dite che il motivo è perché siete dei soldati, non vi giustifica, visto che un tempo anch'io lo ero!"
Joséphine ribatte secca: "Ma quante cose vengo a scoprire! Prima ammette che il suo monastero è una sorta di bordello e infine che il nostro frate un tempo è stato un soldato!" lo guardo e concludo: "megMio che non diciate altro, potrei scoprire che non siete soltanto un padre spirituale!"
 
Sento dei passi e una voce a noi nota: "E jamme! ... Donna Giuseppì di cosa Vi meraviglieresti? Forse lu frate non è  omme proprio a cumme a me?"
 
Il Generale ribatte: "Ecco ..... ci mancavate giusto Voi, Maestà!! Ora arriva pure lo zio e abbiamo concluso il quadro ..... povero me!!!!"  sbotto scocciato alla vista del Re di napoli, vestito come un giullare di corte, assurdo. Ma cos’altro deve ancora capitarmi?
"Generà possibile ca n'uommo comme a Voi si lascia trattare a cussj da nu mariuolo?"
"E ditemi Maestà,  cosa dovrei fare? Rimane pur sempre un uomo di chiesa .... protetto da casa Savoia!!! Sempre ladro certo ... . Voi forse avete un suggerimento?"
"Generà se fossi nel mio regno ..." faccio un gesto deciso alla gola. "L'avrei fatto impiccare ma visto la situazione e chiste je nu prevete, gòli darei un calcio del sedere e lo sbatterei fuori! ... Tzè e poi dicono che nuj napulitani simme mariuoli! Cose da pazzi! ... Uè Generà che ne direste se mangiassimo na bella sfogliatella?"
"Ottima idea Maestà!!!" Mi avvicino al Monaco, lo afferro per le vesti e gli tiro una bella pedata nel didietro!!
"Alain!! Vai a manovrare la chiusa e mettici un bel lucchetto!! Da questo momento le terre del monastero rimarranno secche!!! E che i ladri si arrangino!!!" Ordino tutto soddisfatto.
"Sissignore!"
Vedo venirmi incontro André e mio fratello che digrigna: "Ma sei impazzito?! E’ così che si tratta un uomo timorato di Dio?! AUGUSTIN PENTITI!"
“Ma non ci penso proprio!! Maestà, fatemi assaggiare queste sfogliatelle!!" Rispondo tutto fiero.
"Jamme Generà!" appoggio il mio braccio intorno alla sua spalla e con tono canzonatorio continuo: "Generà site n'omme tutto ad un pezzo! Lasciatemi dire che site simpatico assaje!"
"Grazie Maestà !! Ciò non toglie che nella mia casa non si svolgono attività immorali. Mi sono spiegato?!!"
"Uè Generà! Forse qualcuno mi ha calunniato?! Spero che non abbiate dato alito a dicerie perché nunn’è (non)vero! A proposito, mi aiutereste a convincere a Carulina di giacere con me? Sapete, mi serve un'altra creatura per fare l'ennesima alleanza!"
"Maestà.....Giovanna e Michele mi hanno informato....sappiate solo che Voi e mio zio Claude vivrete da morigerati fintantoché sarete mie ospiti! E non crediate di poter importunare le mie figlie ....." Aggiungo sibillino.
"Ma che discorsi fate?! So tutte chiacchiere di quartiere! E Jamme Generà, aiutateme! (aiutatemi)  … Se convincete Carulì, Vi prometto che Gennarino mio, lo dò in marito alla creatura del Vostro erede la bionda! Mamma che bella femmina che è!"
"Gennarino Vostro è già promesso alla mia Marie, Maestà!! In quanto a mia figlia Oscar .... se volete conservare la Vostra attrezzatura da riproduzione....state alla larga!!"
"Ehi Ehi e calmammece! (calmiamoci) Io ho fatto solo nu complimento e poi pure Giuseppina je na bella femminona! Uhm ... Generà, lassateme dice (lasciatemi dire) ca le Vostre figlie so una chiù (più) bella di un'altra!"
“Eh lo so lo so. Tanto belle quanto feroci, credetemi!! Solo la più piccola era obbediente .... ma da quanto è andata al comando della Guardia Metropolitana.....Sigh....povero me!!!"
Mi mordo il labbro e sussurro: "Me lo immagino, me lo immagino! Beati li suldati! (soldati) ... In tutta onestà, mi sarei arruolato anch'io se tenevo nu comandante accussj (così) avvenente! ....E nu guardatemi male! Ho solo detto chillè ca (ciò che)  penso! E jamma a magnà (mangiare) a sfogliatella e pure lu babà!"
"Andiamo andiamo ......" Rispondo ridendo mentre mi immagino la possibile reazione di Oscar alle avance del Re!!
 
 
 
 
 
 
 
Tutti a bordo dell’Amerigo Vespucci
 
 
 
 
Akiko: “Il dubbio di Amleto: Si ma la rivoluzione francese e gli avvenimenti di Lady oscar avvengono intorno al 1780...o giù di lì 😂
Generale: “In qualunque epoca fosse, io avevo i miei timori riguardo ad André: era o non era capace darmi l’erede? …. Per fortuna che i miei erano solamente dubbi!”
Genny Fam: “Che bello, aspetto con ansia di leggere il nuovo capitolo”
Aizram: “Grazie ma il seguito è ancora da scrivere .... ci vorrà un po'!”
Generale: “Madame, dunque volete vedermi morto per le mie disavventure?! Calma! … Però … beh .. in effetti … ARPIE!!!”
Aizram: “Siamo qui, cosa volete?”
Generale: “SbrigateVi a scrivere! Voglio mio nipote!”
Terry: “Uff …”
Aizram: “ZUT!”
Gabriella: “Signor Generale, appena siete arrivato già avete tanti problemi, anche i prelati e le suore che vi rubano l'acqua, sono sicura che voi risolverete i problemi, mi raccomando guarite presto dalla caduta e dalla botta che vi ha dato l'imperatrice.”
Generale: “La spazzola che ho preso sulla mia augusta testa non è nulla in confronto a ciò che è accaduto nel mio studio. Avete visto che razza di frate che abbiamo nella Certosa? Possibile che le Arpie non mi mandino un vero prelato? Sono tutti fuori dalle rime! Arg … ma gli ho dato una sonora pedata. Spero che abbia capito che con me non si scherza!”
Aizram: “Poveretto!
Generale: “Arpie, avverto una sorta di ironia nelle vostre parole!”
Terry: “Ma cosa dite Generale?!”
Generale: “Zut! Vi proibisco di prendermi in giro!....Madame Gabriella come avete letto, tutto accade sempre e soltanto a me ! Sing..."
Gabriella: “Signor Generale le simpatiche autrici fanno accadere tutto a voi per rendere la storia più simpatica, voi vorreste che le simpatiche autrici facessero accadere qualcosa al nostro bel moro, come dite voi il vostro produttore di nipotini, spero che nei prossimi capitoli non vi accada più nulla.”
Generale: “Per la mia incolumità .... lo spero.”
 Elektra: “Generale siete caduto sulla pipì di Beau rimanendo tutto nudo 😂😂😂😂😂😂, solo Jean era contento.”
Generale: “Tigre, io davvero non capisco cosa abbiate da ridere?! Possibile che ogni mia disgrazia deve essere oggetto di divertimento da parte di tutti Voi? Ma cosa ho fatto di male?!”
Terry: “Vi siete messo sulla nostra strada!”
Aizram: “Piuma, Terry, piuma!”
Generale: “Arg …”
 
Elektra: “Oscar ma quando hai finito il ritratto di André? Ora ci sarà sempre la fila in camera vostra 😂😂😂😂, fatti dare 1 serratura da Carolina.”
Oscar: “Tigre, le cameriere sono delle sfacciate! Fare quelle moine davanti a me senza alcuna vergogna!”
Elektra: “André già c'è il tuo bel ritratto, se poi ti presenti di persona mezzo nudo 😋😋😋😋😋😋, tutte le cameriere dovranno essere soccorse.  Hai 1 fisico scolpito da dio greco, grazie a tutti gli allenamenti e lavori pesanti che hai sempre svolto fin da piccolo.”
André: “Beh ecco io … Oscar, ti prego non guardarmi in malo modo …”
Oscar: “Ma come vuoi che ti guardi?! Tigre ha ragione, hai provocato le cameriere uscendo mezzo nudo!”
André: “Ma io non sapevo che ci fossero e …”
Oscar: “E tu niente! Sta zitto!”
 
 
Mariangela: “Bello! Quando il prossimo”
Generale: “Il  prossimo capitolo, Madame!? Qui si batte la fiacca! Ieri sera dopo la pubblicazione, le Arpie invece di rimettersi al lavoro, hanno preferito chiacchierare anziché continuare a scrivere.  Spero che per Natale facciano nascere il mio nipotino!”
 
Diana: “Povero generale neanche a casa può stare tranquillo, ci mancava la zia, il re e le cameriere innamorate di André, non sanno in che guaio si sono messe con la gelosia Oscar. Forza Generale che tra un po' potrebbe arrivato il vostro adorato nipote.”
Generale: “Aiutooooo!!!! Vi prego, amiche mie, aiutate questo povero generale!!!”
Jolanda: “Ma generale l’è rimasta una parte del corpo immune dal dolore? Madame Oscar io eviterei di esporre il ritratto del bel Andrè, così sta creando tante possibili Armandine e Monique!…Generale non potrebbe nascondere suo zio, il re, le tre meretrice e quel debosciato in un’ala distaccata del castello così giocano tra di loro…..”
Lupen: “ Il nostro Generalone è  stato colpito ancora da un mare di guai! Ora ci si mettono anche i frati e le suore e pure la pipì di Beau e la spazzola volante dell'imperatrice! Poverino è  passato davanti alla camera di Carolina proprio nel momento sbagliato!”
Generale: “Mesdames, ormai sono a pezzi.... sono stato colpito persino dalla spazzola dell'imperatrice! E riguardo ai monaci beh … stavolta sono stato io a colpire! Leggete! Leggete! Ah ah ah ….”
Carolina: “Jamme jamme Generà! Lo sapite ca nu volevo culpire a vuje ma a lu pourc.
Generale: “Eh ma intanto, Maestà, qui ci vado di mezzo sempre io! .... Madame Jolanda, riguardo al ritratto, vi assicuro che si è scatenato un  vero putiferio.  Mi toccherà sorvegliare anche le cameriere
 Povero me!
Povero me, poverissimo me, poverino me!!!
E l'acqua, e il ritratto, e Armand .... e la bestia pelosa ..... ma un poco di pace no?”
Appassionata: “ In effetti Vi toccherà sorvegliare le cameriere! Il nostro bel moro anche se nel quadro ha fatto innamorare le cameriere, vostra figlia Oscar è gelosa.”
Generale: “Non voglio problemi, sarò di guardia come sempre.”
 
 
ValeAlcazar: “Finalmente il viaggio e' arrivato a destinazione ma i guai continuano ..... Bravissime come sempre.”
Aizram: “Scccc …. Non farti sentire dal Generale ah ah ah …”
Tina RB: “Arpie ma un po' di pietà per il generale che gli è caduto sul sedere malato e ha ricevuto un colpo in testa fino alla nascita di François. Il generale sarà morto almeno due volte a causa del tuo infinito scherzi.”
Aizram: “Ma no! Tina vedrai che il nostro Generalone arriverà sano e salvo alla nascita di Francois!”
ARPIE: “Ah ah ah …”
Generale “ARPIE!”
 
 
 
LauraLai: “CE L'ABBIAMO FATTA A FINIRE STO VIAGGIO SEEEE …. Finalmente al castello!”
Carolina: “Uè piccirrè!”
LauraLai: “Carolina io l'adoro ahahah …”
Carolina: “E Vuje siti simpatica assaje!”
 
 
LauraLai: “Giuseppì je a cussj bello il Vostro nome!"
Josèphine: “Anche Voi Madame?! Il mio nome è Joséphine!”
Terry: “Suvvia non vorrai mica offenderti perché Laura Lai ti ha chiamata così?”
Josèphine: “No ma il re è irritante e non deve prendersi certe libertà.”
LauraLai: “Giuseppina é molto più simpatico ahahah ti ispira familiarità, é il classico nome da dare a future nonne e zie. La zia Giuseppina ahah…”
Joséphine: “Scherzate pure ma “lu pourc” come lo chiama l’imperatrice è … uno sfacciato!”
Elektra: “Il porco che vorrebbe assaggiare tutte le donne Jarjayes 😂😂😂😂😂, forse solo con  l'oca giuliva straviziata di Luisapotrebbe farcela.”
Joséphine: “Ecco che vada a prendere in giro Luisa! … Anche se conoscendola lo metterà sicuramente al suo posto. E’ una Jarjayes!”
LauraLai: “Meno male che c'è sto pourc a palazzo... almeno i signori si daranno una svegliata, non vedo l'ora di vedere Andrè in azione😁😁😁”
André: “In azione io?! Cosa intendete?”
LauraLai: “Lu pourc ha già messo gli occhi addosso a tua moglie …”
André: “Oh beh non mi preoccupo, Oscar sa badare a se stessa! Ah ah ah …”
LauraLai: “In effetti! “ che dire di Madre Marie Clotilde de Jarjayes . Eh beh poteva essere solo la zia Clotilde o la monaca di Monza dei "Promessi sposi" di Alessandro Manzoni 🤣🤣
Lupen: “Con zia Clotilde  ne vedremo delle belle! Non vorrei essere al suo posto!!😂😂


Generale: “Marguerite, le stai ascoltando?”
Marghuerite: “Certo caro!”
Generale: “Ridono tutte di me.”
Marguerite: “Non di te ma delle tue sventure.”
Generale: “Sniff …”
Appassionata: “Avete ragione Generale! ….”
Generale: “Grazie per il Vostro supporto Madame!”
Appassionata: “Come potrei non supportarvi?! Signor Generale  siete appena  arrivato già siete caduto anche l'imperatrice vi ha colpito, vi auguro di risolvere al più presto i vostri problemi.”
Generale: “Vi ringrazio Madame! Se solo le Arpie si velocizzassero un poco affinché arrivi il mio amatissimo Francois!”
Francois: “Nonnino, su coraggio, prima o poi le Arpie mi faranno nascere!”
 
Aizram: “Ohhh questa è bella! Terry hai sentito il moccioso?”
Terry: “Già …. ci ha date delle Arpie e ancora non è nato!”
Aizram: “Uhm …. Tale nonno, tale nipote!”
 
 
 
Gabriella: “Signor Generale, le simpatiche autrici vi faranno ancora dei dispetti, resistete è in arrivo il vostro Francois.”
Jolanda: “ E va beh tanto le è abituato a sorvegliare persona più persona meno…. Ahahahah Ahahahah
 
Francois: “Nonno, sono Francois , resistete nonno, a breve sarò con voi ... ovviamente anche con la mia Mamma e il mio papà …”
Generale: “FRANCOIS NIPOTE MIOOOO
 
Aizram: “Guardalo, Terry! Si sta sciogliendo come se fosse neve al sole ih ih …”
Terry: “Poveretto, mi fa pena! Sta aspettando davvero tanto!”
Aizram: “Già …”
 
Elektra: “Generale,  Beau vi sistema SEMPRE 😂😂😂😂😂😂. Adesso vi hanno visto nudo, ma le cameriere preferiscono sia il ritratto di André che lui dal vero, e ci credo con quel super fisico scolpito da dio greco che si ritrova 😋😋😋😋😋, ci saranno molti svenimenti 😂😂😂😂
Generale: “Povero me, povero meeeeee…”
Roberta: “Claude amico mio, voglio avere la tua ultima nipote che è una bellissima donna attraente e l’avrò in tutti costi.”
 
Claude: “Maestà Fernando lascia perdere la mia nipote Oscar lei è fedelissima sposata con André avete sentito che ha una figlia e un altro in arrivo.”
Ferdinando: “Uhm … proprio tu mi dici così che ci hai provato con lei!?”
Claude: “Appunto!”
 
 Risultato immagine per Amerigo Vespucci veliero Foto a Manfredonia. Dimensioni: 210 x 106. Fonte: www.quotidianodipuglia.it
Generale: "Madame Terry ..... ma quello .... quello è un veliero!! Un mezzo dei miei tempi!! Volete forse dirmi che anche nel Vostro secolo si usano i velieri? Ahhh .... siamo davvero avanti, noi del secolo dei lumi!!"
Terry: "Vi piace? E' l'Amerigo Vespucci. Ma ditemi, Vi piace la Vostra nuova divisa?"
Generale: "Divisa? Ah .... non ci avevo fatto caso!! Mi avete fatto ammiraglio!!!"
Aizram: "Bella vero? Quindi siamo pronti per salire e Voi la guiderete!"
Generale: "Io? Perfetto!! E ditemi .... che rotta debbo seguire?"
Terry: "Aizram dove andiamo?"
Aizram: "Uhm ... beh ..... partiamo da Manfredonia per raggiungere Venezia!! Sarà una bella crociera, non trovi?!!"
Terry: "Oh beh ... ma si, certo, Venezia!"
Aizram: "Ovviamente noi saremo ospiti ..... servite e riverite!!! Ih ih ih"
Generale: “Arpie almeno sulla nave ci sarà anche la mia famiglia?”
Aizram: "Certo!! I Vostri generi saranno arruolati come mozzi ..... tutti tranne Andrè, ovviamente. Lui è così .... così ..... aaahhhh"
Oscar: "Aaaaahhhhh un bel niente, lui è MIO!!! Vedete di ricordalo arpie!!"
Aizram: "Veramente ... Terry ed io ce lo contentiamo ma ... si, lo sappiamo che è tuo! E poi se volessimo separarti da lui a noi basterebbe usare la piuma quindi smettila di essere gelosa, non ne hai motivo."
Oscar: "Sgrunt ..... e non guardatelo così!!! Padre!!! Avete ragione, certe volte le Arpie sono davvero .... davvero .... sgrunt!"
Terry: "Ma ringraziaci! Ma vedi quante ff scriviamo su di te e André? Siete corteggiati, tutti vi vorrebbero sposare! Anche Alain si innamora di te, ha tentato perfino di baciarti ma noi non glielo abbiamo permesso perché TU appartieni ad Andrè e Andrè a te! ... Quindi smettila!"
Oscar: "Sgrunbt ...... voi due volete sempre avere l'ultima parola ..... ma io non cederò!!"
Aizram: "Tu cedi solo ad André! ah ah ah ..."
Andrè: "Oscar, amore mio, non agitarti così .... lo sai che le arpie sono sempre molto gentili con noi .... alla fine i guai capitano sempre a tuo padre .... o a Charles ...."
Joséphine: "Eh no, qui i guai capitano a me!! ARPIE!! Rivoglio mio marito, nel pieno del suo vigore!!"
Terry: "Jo ma quante storie! Su salpiamo, voglio raggiungere Venezia! La prima e unica  volta  ci sono andata, è stata in gita alla terza media. Forza! MUOVERSI!"
Tutti in coro: "AGLI ORDINI MADAME ARPIA!! AH AH AH AH AH!!"
Aizram: "Terry .... questo veliero è magnifico .... anche se il generale non capisce nulla di navigazione! Per fortuna che i nostri marinai fanno da soli ....."
Terry: "Ma cosa vuoi che capisca! ... Aizram, è tutto così meraviglioso! Grazie per questa avventura!"
Aizram: "Grazie a te ..... sei tu l'artefice di tutto ciò ....."
Generale: "Qui il protagonista sono io ... e voi due ....ZUT!!!"
Terry: "E' pure invidioso! Che tipo!"
Aizram: "Già .... il nostro creaturo si ribella .... e pensare che lo abbiamo reso simpatico, umano, bello ..... e lui ci ringrazia così, lamentandosi di continuo!!"
Terry: "Guardalo! E' al timone, pensa di guidare la nave, non immagina nemmeno che abbiamo inserito il pilota automatico! Ih ih ih ..."
Aizram: "Un veliero con il pilota automatico? Ma Terry cosa dici?" E' una nave storica!"
Terry: "Dimentichi che abbiamo la piuma magica? Con noi tutto è possibile!"
Aizram: "Hai ragione ....... ih ih ih"
 
 
Oscar: "Guarda Andrè ... siamo in vista di Venezia ..... speriamo di poterla visitare .... con la nostra piccola Sophie!"
Bau bau bau
André: "Si si ...  e con Beau ...... ih ih"
Oscar: "Oh André, i ricordi quando ci hanno scambiati per due sodomiti solo perché ci siamo baciati?"
André: "Ah si ..... certo .... indossavi abiti maschili ..... proprio come ora!! Ah ah ah per fortuna che nel XXI secolo è normale!!"
Oscar: "Però mio padre  può vantarsi di essere un uomo moderno!"
André: "Ah ah .... si, hai ragione amore mio ...."
Oscar: "Guarda André ... siamo arrivati!"

Risultato immagine per venezia porto foto
   
 
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