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Autore: NPC_Stories    24/10/2022    1 recensioni
Writober 2022, non è stato dato un tema ma siccome siamo a ottobre e sento già profumo di Halloween, lo farò a tema non morti.
31 storie, una al giorno, stay tuned.
Genere: Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Genere: Fantasy
Personaggi: Bahostegym

24. Broken


1371 DR, primavera inoltrata, in un luogo che non è un luogo

C'è qualcosa di fatale e ironico in un bibliodrago rinchiuso in un libro. Il genere di oggetto che a Bahostegym era più caro era diventato anche la sua prigione.
Il dracolich avrebbe dovuto essere abituato all'idea che la sua anima fosse racchiusa in un oggetto - era quello che sarebbe successo se il suo corpo fosse morto: la sua anima sarebbe stata attirata all'interno del suo filatterio - solo che non gli era mai successo prima e soprattutto non si aspettava gli sarebbe mai successo di essere chiuso in un libro che non era il suo filatterio.
Oppure lo era?
I ricordi erano confusi. Ogni momento che passava, Bahostegym si faceva prendere sempre più dai dubbi. Cos'era quella sua prigione? Come romperne le sbarre per fuggire?
Era davvero una prigione, oppure un'entità potente quanto un dio aveva trasmutato a forza il suo corpo scheletrico facendolo diventare un libro? Rompere il libro avrebbe distrutto anche lui? O forse il libro era solo la forma esterna della sua prigione, e rompere il libro avrebbe per sempre gettato via la chiave della sua cella? O magari il libro era il suo filatterio, e lui non lo ricordava più?

Avere la mente in preda alla confusione era una sensazione stranissima per un non morto.
Finché…
Bahostegym era abituato al fatto che una o l'altra creatura maligna toccasse il libro. Era consapevole di essere prigioniero di qualcuno, non ricordava bene chi, ma era qualcuno di malvagio. Quel qualcuno ne aveva rivendicato la proprietà scrivendo la propria iniziale in prima pagina - sebbene in realtà non fosse l'autore della sua prigionia, ma solo un comune carceriere - e in seguito aveva scritto molte cose sul libro, imprimendo un incantesimo devastante in ogni pagina come forma di assicurazione, per evitare che Bahostegym si liberasse o fosse aiutato dai suoi colleghi.
Bahostegym si era rassegnato a dover aspettare un lungo tempo, per raccogliere le forze, prima di poter tentare di uscire da lì.
Però poi… un giorno percepì che qualcun altro stava toccando il tomo malefico. Qualcuno che era antico eppure giovane, caotico eppure un ingranaggio delle leggi universali.
Forse qualcuno con cui poteva comunicare? Chiedere aiuto?

Bahostegym avrebbe voluto usare le pagine del libro per mandare un messaggio, ma era così difficile. C'erano incantesimi su quelle pagine, erano fatti a regola d'arte, non poteva alterare gli scritti. Poteva a malapena modificare un po' la prima pagina, ma riuscì a scrivere quel tanto che bastava per far capire all'estraneo che c'era un'anima intrappolata nel libro.
Purtroppo per lui, l'estraneo non fu in grado di stabilire se l'anima prigioniera fosse buona o malvagia, un potenziale alleato o un nemico ancora peggiore di chi lo aveva rinchiuso.
E Bahostegym non se la sentiva di biasimare quella piccola creatura: lui stesso, in quel limbo di confusione, stava perdendo ogni cognizione di cosa fossero il bene e il male. Se solo fosse riuscito a pensare più chiaramente, se solo i suoi pensieri non fossero stati annebbiati, mutevoli, come in un sogno. L'antico dracolich era stato un drago vivente, decine di migliaia di anni prima, e ricordava come fossero i sogni: la sensazione orribile che il tuo pensiero sfuggisse al tuo controllo. Era la stessa cosa che stava provando da molto tempo… anni?... da quando era stato intrappolato nel libro.

Non aveva il potere di agire sul mondo esterno, non riusciva nemmeno a raccogliere i suoi stessi pensieri, che sfuggivano via come sabbia fra le dita. Eppure…
Dopo aver parlato con l'estraneo, la sua condizione cominciò lentamente a migliorare. Qualcosa era cambiato, nella sua prigionia. Era sempre chiuso nel libro, ma i suoi pensieri si facevano ogni giorno più lucidi.
Cominciò a ricordare.
L'incantatore che aveva scritto tutti quegli incantesimi di attacco e di protezione sulle pagine del libro era anche responsabile di averlo portato nel regno dei sogni. Come ulteriore misura cautelativa aveva nascosto il libro in un Piano di esistenza fluido e mutevole, un luogo in cui un non morto di solito non si recava mai, perché quelli come lui non dormono e non sognano. Gli unici che cadono in una sorta di coma che può talvolta indurre il sogno sono i vampiri, quando durante il giorno devono ritirarsi nelle loro bare. I lich non dormono mai, per questo Bahostegym si era trovato così a disagio e impotente in quel luogo. Il suo carceriere aveva paura che il potentissimo antico drago trovasse un modo per liberarsi, nonostante tutti gli incantesimi che lo costringevano, a patto che fosse stato capace di pensare lucidamente… e forse non aveva tutti i torti.
Chiunque fosse stato a portarlo fuori dal reame del sogno, gli aveva già fatto un favore. Anche se Bahostegym non fosse riuscito a trovare un aiuto esterno, forse un giorno il sigillo che lo tratteneva sarebbe comunque stato infranto dalla sua forza di volontà. Magari ci avrebbe messo anni, ma ogni minuto che passava il dracolich era sempre più convinto di avere una possibilità di farcela.
   
 
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