Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
Segui la storia  |       
Autore: annapuff    29/10/2022    1 recensioni
Yoongi e Isabel si sono incontrati all'aeroporto così proprio come il fato aveva deciso.
Entrambi ormai divisi da tre anni, provano ad andare avanti con le proprie vite e i propri problemi.
Continuano a essere separati, lei alle Hawaii dalla madre, e lui in tour con gli altri membri.
Ci troviamo nel 2017 che prospetta tante tragedie, tanti personaggi sia vecchi che nuovi e anche scandali!
Genere: Sentimentale, Suspence, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio
Note: AU, Missing Moments, Soulmate!AU, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Maybe it's fate'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 5: UPDATES
 
27 MARZO 2017 23:00 CHICAGO
I bts, il manager e Dashimen avevano appena finito di discutere su gli ultimi aggiornamenti sul caso di Jimin.
“Direi che il caso che ti prenotiamo una stanza qui, o vuoi andare già al commissariato?” chiese il manager a Dashimen.
“Prendo un taxi e vado lì, così vedo come vanno le indagini, non preoccupatevi ho una casa in zona, vado lì poi” disse lui in modo tranquillo.
“Sei sicuro, posso chiamare una delle nostre interpreti per prenotare una camera, così stai più vicino a noi e sei più raggiungibile” provò a proporre Sejin con educazione.  
“Yun-hee è nella hall può fare lei” disse Taehyung con fretta “Jimin vai a dire a Yun-hee di prenotare una stanza” sorrise verso il suo migliore amico, spintonandolo leggermente, Jimin si voltò a guardarlo un attimo in confusione, mentre Jungkook vicino a loro si muoveva a disagio sulla sedia.
“Veramente, non c’è alcun bisogno, vi raggiungo in ogni modo” provò a dire Dashimen, fermando così Jimin che si era alzato ed era rimasto in piedi senza sapere cosa fare, guardando prima la porta e poi il ragazzo in confusione.
“Dashimen, ti siamo molto grati del tuo aiuto, vorremmo che tu fossi il più comodo possibile”
“Sejin-iss, non si preoccupi, ho vissuto a Chicago per anni, direi che so bene come muovermi” disse Dashimen con educazione.
“Nel caso, potrebbe dormire in camera con uno di noi, non ci sarebbero problemi, vero manager?” si intromise di nuovo Taehyung con un sorriso quadrato dipinto sul viso. Dashimen tossicchiò leggermente, consapevole che Taehyung avesse più di un piano in mente, per ricongiungere le coppie che si era creato nella testa.
“Si, se voi volete, si… nessun problema” disse il manager leggermente confuso da quella proposta.
“Nel caso vieni da me, ci conosciamo da parecchio tempo” disse Hoseok sorridendo dolcemente a Dashimen.
“Dashimen, se hai bisogno di riposare però, tranquillo potresti andarci anche domani” provò a dire il manager.
“Nessun problema, forse ho solo bisogno di una doccia, posso da te?” chiese rivolto a Hoseok, che annuì con il capo sorridendo. Dashimen oltre alla doccia aveva bisogno di stare, per un attimo, solo con lui e di poter parlare per sapere come stesse, oltre a un buon sesso, se ci fosse stato il tempo.
“Beh direi che è tutto okay, ora vi lascio, Dashimen sai come contattarmi, per qualunque cosa” disse il manager alzandosi e tutti si alzarono di loro volta per poterlo salutare.
Andato via il manager, Dashimen si ributtò sonoramente sulla poltroncina su cui era seduto.
“Stanco?” chiese Hoseok preoccupato.
“Un po’, ma non ci sono problemi, faccio una doccia, esco da qui mi fermo a mangiare qualcosa e vado al distretto” elenco il suo programma, trattenendo malamente uno sbadiglio.
“Non hai mangiato?” trillò Hoseok con preoccupazione, si voltò verso Yoongi, “Chiama il servizio in camera!” esclamò, Yoongi lo guardò perplesso e si voltò verso Namjoon in cerca d’aiuto, non sarebbe mai riuscito ad affrontare una telefonata in inglese al telefono.
“Non c’è bisogno, c’è un chioschetto sempre aperto di fronte al distretto, poi prendo anche le ciambelle” ridacchiò Dashimen al pensiero del vecchio signor Smith che mangiava sempre ciambelle, lui era uno dei più anziani membri del distretto e lo conosceva bene a Zio Paul.
“Ancora non le abbiamo assaggiate quelle” disse Jin a disagio.
“Ve le porto allora” sorrise Dashimen accondiscendente.
“Ah no! Non era una richiesta, Dash stai facendo fin troppo, figurati il portarci anche il cibo, sei stato gentile a venire fino qui” disse il maggiore.
“Non è un problema, non avevo poi molto da fare” disse sbadigliando di nuovo.
“Il lavoro?” chiese Hoseok.
“Lo sai lo gestisco come voglio” sorrise in risposta.
“Scusami ma hai una casa qui?” chiese poi confuso, sapeva che viveva in un seminterrato, come poteva essere possibile che avesse una casa in una città come Chicago, era un mistero.
“Si, anche a New York ho un appartamento, perché?” chiese confuso da quelle domande.
“Scusami… ma fai un lavoro un po’ illegale o sbaglio?” chiese Namjoon confuso come tutti da quella informazione.
“Ah.. no!” ridacchiò Dashimen “Non è illegale, mio zio ha una società è tutto in regola, i soldi non mi mancano”
“Ah.. ma vivi in quel seminterrato” disse Hoseok a disagio, grattandosi la testa.
“Si, perché mi occupo della sorveglianza anche lì e dei computer e poi mi piace” disse tranquillo, evitando di dare l’informazione che quell’hotel era per un terzo suo, insieme a suo zio e a Isabel. Stranamente Hoseok non aveva collegato l’hotel al vero proprietario e lui faceva finta di nulla.
“Ah…” disse lui confuso a corto di parole.
“Cosa? Pensavi che non avessi molti soldi? Hai visto la mia moto?” ridacchiò lui dandoli un colpetto scherzoso sul braccio, “Non spendo molto e non lo faccio notare, mi piacciono le cose semplici” ridacchiò ancora Dashimen, fin troppo ilare per lo stupore di Hoseok, che quanto pare, si era fatto un’idea così lontana della sua reale situazione economica.
“ah…” ridisse Hoseok, leggermente confuso da quelle informazioni, non aveva mai pensato che Dashimen potesse avere molti soldi.
“La smetti di dire solo ah?” continuò a ridere Dashimen dandoli un altro schiaffetto.
“Scusa e che ne sono rimasto basito, non me lo aspettavo” disse sempre inconfusione.
“Eh vabbè ora lo sai… non sono un pezzette” fece spallucce Dashimen.
“Ma cosa dici! Non ho mai pensato una cosa del genere! E solo che… pensavo.. no lascia stare” disse balbettando, mentre tutti guardavano confusi la scena, sapeva che Dashimen prima di venire a Seul era passato da molte case famiglia, non si aspettava che vivesse nel lusso, anche specie per il posto in cui abitava, era piccolo e con pochi oggetti, se non si calcolava tutta la roba elettronica che avesse, ma aveva sempre pensato che erano cose del lavoro e no sue.  
“Io ho notato la moto, bella moto me la fai provare?” chiese Yoongi cercando di stemperare un po’ il disagio di Hoseok, che aveva fatto appena una gaffe assurda.  
“Mmh… è la mia bimba, non so se te la cederei” poi diede una leggera gomitata a Hoseok. “La smetti” disse.
“Non sto facendo niente!” trillò lui
“Stai pensando, e so a cosa… ho ereditato la casa qui dal mio vecchio tutore, non lo sapevo quando ci siamo conosciuti, l’ho scoperto quando sono tornato in America,  quella di New York l’ho ereditata da Do-yoon, e poi ho sempre lavorato con mio zio, quindi da lì vengono i soldi.” Gli spiegò brevemente Dashimen.
“Do-yoon il fotografo?” chiese Jin saltando in aria per quell’informazione.
“Non hai detto nulla ai tuoi amici?” chiese stranito Dashimen a Yoongi, aspettandosi che tra di loro si dicessero tutto, poi guardò per un attimo Taehyung, alla fine anche il ragazzo aveva tenuto alcuni fatti privati per lui.
“Ehm.. mi sono dimenticato, non ho detto nulla.. eh poi boh.. sai era un argomento un po’ delicato ed era tuo, quindi… non so… ho evitato di dirlo” disse Yoongi a disagio grattandosi il collo.
“Eri amico del fotografo?” chiese Hoseok tremante, pensando che la vita di Dashimen era costellata da persone che erano morte.
“Si.” Disse secco poi lo guardò e alzò gli occhi al cielo.
“Hoseokie smettila, ti stai rattristendo per nulla, ormai mi sono quasi abituato ai funerali” disse con un tono leggermente ironico, cercando di smorzare un pochino.
“Che cosa vuol dire abituato?” chiese Jimin con terrore.
“Aigoo che frase macabra!” Trillò Jin con orrore.
“Ah… ho perso i miei genitori, quando avevo nove anni, e mia sorella quando ne avevo undici. Poi anche il mio tutore all’età di diciassette anni” disse velocemente il ragazzo, era veramente un lungo elenco di morti. Sperava di non aggiungerne altri, era uno dei motivi che lo aveva spinto ad andare lì, oltre a Hoseok leggermente in crisi. Sentire parlare di minacce di morte, lo aveva fatto preoccupare, non voleva che anche Hoseok scoprisse cosa volesse dire perdere qualcuno di caro, e anche se non aveva poi molta confidenza con Jimin, di certo non lo voleva vedere sparato da una pazza. 
“Aigoo, io non ne sapevo nulla!” esclamò Namjoon guardando Hoseok che aveva abbassato la testa.
“Non ne parlo facilmente, Hoseokie lo sa solo perché mi è sfuggito il tutto una volta.” Si fermo dal parlare perché Hoseok vicino a lui fece un singhiozzo, si voltò a guardarlo incredulo.
“Aigoo, perché piangi?” chiese strabuzzando gli occhi.
“Io.. non lo so, ma è orrendo, hai perso anche lui” balbettò Hoseok intristito facendo riferimento a Do-yoon.
“Aigoo non fare così… io sto bene” disse dandoli qualche pacca d’incoraggiamento sulla spalla. “Perché fai così?” chiese non capendo il perché di quelle leggere crisi, aveva pianto anche al telefono, c’era qualcosa che non andava e non capiva cosa.
“Aigoo, Hyung, se dice che sta bene, sarà così. Non c’è bisogno di stare male per gli altri” provò a dire Jimin, aveva saputo che il ballerino aveva pianto, la sera precedente per il suo fatto. Yoongi gli aveva raccontato tutto, anche dell’incontro con Yun-hee quella mattina. Yoongi tra tutti era stato quello che la notte  scorsa era andato a tenergli compagnia. Quando Jimin se l’era ritrovato in camera, non aveva capito poi granché del perché fosse andato da lui, Yoongi lo aveva solo svegliato per farlo andare a dormire nel letto e ci si era buttato anche lui dicendo solo: dormo io con te. Jimin ne era rimasto stupito, il rapper non era solito fare cose del genere, ci pensavano Hoseok o Taehyung, però Jimin non si era fatto poi molte domande a riguardo, era stato comunque rasserenato che fosse Yoongi a tenergli compagnia durante al notte.
“Io mi preoccupo! Anche per te, siete identici dite che state bene, ma non è così” disse singhiozzando, accusando sia Jimin, sia Dashimen, che si scambiarono un’occhiata incerta, erano quasi agli opposti di carattere ed essere paragonati sembrava parecchio strano. 
“Hyung, sono stato male ieri, perché non me l’aspettavo, ma ora sto meglio.” Provò a rassicurarlo.
“Sto bene anche io, Do-yoon è un tasto delicato, ma sto bene, vado avanti!” provò a dire Dashimen continuando a dare leggere pacche al ragazzo, mentre puntava lo sguardo su Yoongi in cerca di risposte sullo stato instabile di Hoseok, il rapper ricambiò lo sguardo, fece segno di diniego con il capo, non sapendo il perché ballerino fosse così sotto stress.
“Certo! Sta bene, o non sarebbe venuto qui, e poi ci siamo noi, che gli riempiamo la vita!” sorrise Taehyung a Dashimen che lo guardò invece con orrore. “Per quanto riguarda Jimin c’è Yun-hee, sai forse dovresti andare a tenerle compagnia, ti farebbe stare meglio” sorrise verso Jimin.
Dashimen invece gli lanciò un’occhiataccia sperando che nessuno cogliesse.
“TaeTae sta lavorando non è il caso che io la disturbi” disse Jimin scuotendo il capo e non capendo perché tutta quell’insistenza.
“Dici che è ancora giù noona?” si lasciò sfuggire quella domanda Jungkook.
“Aigoo non ti ci mettere anche tu, perché volete tutti che io passi del tempo con lei”
“Tutti chi?” chiese Jin confuso.
“Non ho detto nulla.. pensavo di andare a portarle qualche snack, forse avrà fame” disse Jungkook in sua difesa.
“Aigoo, se non ha mangiato non fatela avvicinare a me, o mi richiama gattino” disse Yoongi con una faccia schifata.
“Gattino?” chiese Jin confuso, mentre Jimin rise per via di quel nomignolo che la ragazza aveva usato verso Yoongi, puntando dritta sul tasto dolente del rapper.
“Ieri Yoongi e Yun-hee hanno avuto un piccolo confronto” rise Namjoon al ricordo.  
“Uuhh… in che senso? Non sembra una ragazza che discute con la gente” disse confuso Jin, si era trovato un paio di volte in presenza di Yun-hee con anche Isabel al seguito,  e il divario delle due era molto notevole, Isabel spiccava per la sua esuberanza e Yun-hee per la sua pacatezza.
“A quanto pare invece è cambiata e no solo di aspetto” rispose Hoseok
“Infatti, Jimin non la trovi più bella?” chiese Taehyung sorridente.
“mmh… sarà è sempre la stessa per me” disse pensieroso Jimin “Ehi ci vuoi riprovare con lei?” chiese poi al suo migliore amico, guardandolo con rimprovero. “Perché non sembrava felice del vostro appuntamento, non credo sia il caso. E poi sei fidanzato!” disse Jimin ammonendolo.
“Lui no, qualcun altro si però” tossicchiò Yoongi a bassa voce, ma sempre udibile.
“Eh?” disse di nuovo Jimin, poi si voltò verso il maknae che faceva segno a Yoongi di stare zitto.
“Piace a te?” chiese sorpreso.
“Ehm… no, Hyung.. è la tua migliore amica, ma… niente!” disse tutto rosso in viso.
 
“Non capisco perché ti viene da piangere, in questo gruppo c’è solo da ridere” sussurrò Dashimen all’orecchio di Hoseok che ridacchiò per via del commento. Entrambi seguivano la conversazione presi, specie Dashimen, che era curioso di vedere come fosse Yun-hee in compagnia di quei ragazzi.  
 
“Ti piace!” esclamò Jimin puntandoli il dito.
“Hyung.. io.. ci ho passato un po’ di tempo insieme… eh mi dispiace” disse chinando la testa colpevole, non voleva passare per quello che fregava sempre la ragazza a Jimin, ma Yun-hee gli piaceva da tanto, quando l’aveva rivista ne era stato fin troppo felice, sperava di avere qualche chance ora che era più grande.
“Perché mai? Cavolo! Forse mi ero sbagliato, non le piaceva Tae, ma potresti piacerle tu!” esclamò sorridente.
“Cosa?” disse Taehyung sconvolto, pensando che il suo migliore amico fosse tutto scemo, da non accorgersi che la ragazza fosse perfetta per lui.
“Come?” chiese Jungkook alzando lo sguardo su Jimin, ma non trovandolo più di fianco a lui, infatti il ragazzo si stava dirigendo dall’altra parte della stanza e afferrare degli snack.
 
“Si fa interessante la situazione qui” commentò Dashimen sempre all’orecchio di Hoseok che aveva smesso di piangere e osservava anche lui tutto con interesse.
“Dici che posso prendere anche io un pacco di Snack?” chiese poi, il suo stomaco aveva bisogno di cibo.
“Si certo!” esclamò sorridendo e il ballerino si alzò per prendergli un pacco.  
 
“Tieni, vai da lei!” disse felice, tornando da Jungkook e porgendoli il pacco. 
“Hyung… ma che dici?” trillò Jungkook rosso in viso in imbarazzo, ma sollevato dall’aver appena avuto la sua benedizione.
“Yun-hee è la mia migliore amica, vorrei che stesse con qualcuno di fidato, a quanto pare con Tae è andata male, ma forse con te potrebbe andare bene” annuì con convinzione Jimin.
“Ma a te non piace proprio?” chiese Jungkook confuso per poi guardare Taehyung.
“No… Yun-hee è un’amica, io non la vedo come una ragazza!” esclamò con energia, se si fosse fidanzata con uno del suo gruppo, sarebbe rimasta per sempre nella sua vita e avrebbe riavuto la sua migliore amica, dopo anni di lontananza.
“Aigoo, non dire mai una frase del genere a nessuno” esclamò contrito il leader.
“Aspettate! Ti piace l’amica di Jimin?” chiese Jin confuso, “Sicuro che non piace a te?” indicò Jimin stupito.
“Aigoo perché pensate tutti che mi possa piacere?” si lamentò come un bambino, il ragazzo sbattendo i piedi a terra.
 
“Grazie per gli snack” sorrise Dashimen a Hoseok mangiando dal pacchetto e porgendoli, Hoseok prese anche lui una manciata e si appoggiò di più a Dashimen continuando ad osservare la conversazione tra i suoi membri. Si sentiva rilassato finalmente grazie alla vicinanza di Dashimen. Sembravano in quel momento una vecchia coppia di pettegoli che guardavano i loro amici con interesse tale che si poteva dedicare alla visione di un kdrama.
 
“Perché… pensavo che sareste stati gli Yoongi e Isabel 2.0!” esclamò Jin guardando Yoongi “Senza la tragedia avvenuta dopo, sia chiaro” disse poi, facendo scuotere la testa a Yoongi “Direi, non la auguro a nessuno la mia di tragedia!” esclamò il rapper.
“Aigoo, no! Non penso saremmo mai una coppia!” esclamò Jimin scettico, “Jungkookie secondo me starebbe bene con lei!” esclamò fiducioso e super convinto di quell’idea.
“Aigoo…” Sbuffò Taehyung, contrito da quel modo di fare di Jimin di voler dare Yun-hee a chiunque. Alla fine avrebbe capito di essere cotto di quella ragazza, e sarebbero stati casini, lui già lo sapeva.  
“Posso veramente? Anche perché avevamo deciso di fare una passeggiata sul tardi” disse Jungkook leggermente in imbarazzo.
“Perfetto portale gli snack! Si! Vedrai andrà benone” esclamò su di giri Jimin per poi abbracciarlo.
“Che idiota” disse Taehyung sotto voce, continuando ad essere imbronciato per il tutto.
“Ti avevo detto che andava bene!” disse Jungkook verso Taehyung facendo la linguaccia.
“Eh?” chiese Jimin confuso.
“Taehyung è convinto che sia la tua anima gemella” disse Namjoon sorridendo perfido e spifferando il ragazzo.
“Aigoo no! Ecco perché insisti! Quante volte ti ho detto che è solo un’amica, anche lei non ha interesse per me, dai è partita in Giappone e si era fidanzata con quell’idol!” esclamò Jimin continuando a non capire quanto Yun-hee tenesse a lui.
“Visto nessun destino dei compagni di banco per Jimin” disse Yoongi con un’alzata di spalle.
 
Dashimen e Hoseok si scambiarono un’occhiata a quella frase, e il ballerino si ritrovò ad arrossire, invece Dashimen leggermente in imbarazzo decise che fosse meglio mangiare i suoi snack.
 
“Destino di cosa?” chiese Jimin sconvolto “Che diavolo di teoria strana stai tirando fuori, ora, dalla tua testolina”
“Beh non sembra male, penso sia logico avere una cotta per la propria compagna di banco” disse Jin tranquillo.
“Tu l’avevi?” chiese Namjoon guardandolo esterrefatto.
“No, avevo un maschio come compagno di banco, l’avevo per la vicina di casa” disse ridendo “Ops non ditelo a Yuri per favore, è gelosissima di chiunque!” esclamò leggermente fiero di ciò, amava la gelosia della sua ragazza.
“Hyung non sembri preoccupato della sua gelosia, ci stai gongolando!” esclamò Namjoon dandoli un colpetto.
“Si è bella quando è gelosa” sorrise raggiante “Mi comunica il suo amore”
“è bella perché forse non ti tira i pugni” disse Yoongi scuotendo la testa, ricordando i leggere cazzotti che Isabel era solito darle quando si trattava delle sue fan e di lui che lanciava cuori a tutte.  
“Ed eccolo che ricomincia con Isabel!” Esclamò esausto Jin.
“Non è colpa mia che parlate di compagne di banco da un’ora!” trillò lui imbronciandosi.
“Aigoo, Hyung tu pensi sempre a lei, specie dopo l’aeroporto, sei tornato in fissa!” esclamò Namjoon ormai rassegnato all’idea.
“Ah Dashimen poi appena risolviamo il fatto di Jimin ti devo raccontare le novità” esclamò rivolgendosi a Dashimen sorridente
“Novità? Su lei? Non dovrei essere io a dartele?” chiese finto stranito e ridacchiando nervoso.
“Eh questa non la sai perché è accaduto, l’ho incontrata! Ci ho parlato!” disse sorridendo raggiante. Dashimen rimase fermo a guardarlo un attimo titubante, sembrava veramente raggiante, fece per chiedere di più, ma il telefono nella tasca dei suoi pantaloni incominciò a squillare, si affrettò per prenderlo, sapeva già dalla suoneria chi fosse a chiamare, colei che era stata appena nominata.
Come se fosse destino che quando Yoongi la nominasse lei dovesse apparire.
Rispose al telefono titubante sotto lo sguardo di tutti, sperando in cuor suo di non essere beccato.
 
27 MARZO 2017 HONOLULU 18:30 SERA
“Cosa facciamo mangiamo fuori?” chiese Isabel mentre era al volante della macchina, Win-hoo era passato a prenderla dal centro e lei aveva deciso di guidare per tornare a casa.
“Ehm… al dire il vero… c’è un ragazzo” disse lui titubante.
“Un ragazzo che?” chiese lei sempre con gli occhi fissi sull’asfalto.
“Un ragazzo che ho conosciuto, che mi ha chiesto di uscire stasera” disse titubante il ragazzo e un po’ a disagio.
“Cosa ti metti?” chiese lei sorridente.
“No, ma non ci esco, rimango con te”
“Non ti permettere, esci se ti piace, ti aiuto a scegliere una camicia, no hawaiana che quelle sono orrende!” esclamò lei ridacchiando allegra.
“Non voglio lasciarti sola!” esclamò lui
“Mmh, ieri ti ho lasciato io solo per uscire, quindi direi che è okay non credi?” ridacchiò lei.
“Mh, ma non mi hai detto con chi sei uscita, sola come sempre?” chiese lui confuso specie dal fatto che fosse tornata, anche parecchio tardi.
“Ti ricordi il ragazzo dell’Hotel? Quello che mi ha aiutato con mio fratello?” chiese lei.
“Si, certo!”
“Beh…. L’ho incontrato quando siamo tornati da Chicago e ci sono uscita insieme, è con lui che sono stata ieri”
“Sembrava carino! Come ti sei trovata?” chiese lui incuriosito.
“Molto bene, ho passato due belle serate, al dire il vero lui rimane qui fino al dieci aprile, penso che mi ci vedrò altre volte, vuole fare un paio di attività. Quindi Win-hoo, esci tranquillo con questo ragazzo, senza preoccuparti per me” sorrise lei gentile.
“Ottimo! Direi che è una cosa buona che esci con qualcuno, non l’hai mai fatto da quando ti conosco” disse sorridente il ragazzo pensava sarebbe stata peggio per l’incontro avvenuto con Yoongi, e invece ora stava uscendo con qualcuno, questo era un vero passo avanti.
“Si, lo penso anche io, di solito lo sai ci vado solo a letto…” sospirò lei
“Con lui niente?” chiese stupito il ragazzo.
“No, neanche un bacio, sono andata anche nel suo hotel ieri sera, non ci ha provato minimamente, ne sono rimasta basita”
“Basita in senso positivo?” chiese lui
“Si, molto.”  Sorrise lei raggiante.
“Buono, allora esci con lui anche stasera, scrivili!”
“Ah… non so… si mi piacerebbe, con lui non penso, mi sento così leggera” disse lei pensando che fosse così, bastava guardare il suo sorriso da sentirsi in pace.
“Gli mando un messaggio dal tuo telefono, così vi organizzate!” disse lui prendendo la decisione per lei. Win-hoo era convinto del fatto che lei avesse bisogno di qualcuno accanto. La situazione con Yoongi sembrava fin troppo incasinata, l’aveva vista spegnersi del tutto dopo quell’incontro all’aeroporto. Era stato come se lei si fosse persa, per un attimo, nella sua vita passata, e poi aveva realizzato di non poterlo più fare. Forse il provare a spronarla sull’andare avanti, per una nuova strada l’avrebbe aiutata, specie con tutte le situazioni createsi con la madre.
“Mmh… forse si, mi aiuterebbe a pensare di meno, specie alla situazione creatasi dai bts” disse lei pensierosa mentre parcheggiava l’auto, vicino casa.
“Cosa?” chiese Win-hoo confuso, non capendo cosa c’entrassero i bts in quel momento.
“Dash sta andando da loro, a quanto pare una pazza ha minacciato di sparare a Jimin al concerto che si terrà vicino Los Angeles” disse lei spegnendo la macchina e guardando Win-hoo leggermente preoccupata.
“Dash ti ha chiamata?” chiese lui leggermente stupito, non aveva mai chiamato Isabel in quel mese, solo mandato messaggi sporadici, di solito chiamava lui per sapere le novità.
“Si, ma abbiamo parlato poco, solo il tempo di spiegarmi la situazione, dovrebbe essere a Chicago ora, penso che dovrei chiamarlo, tu che ne pensi?” chiese lei incerta, se chiamare Dashimen o meno.
“Se vuoi chiamarlo per sapere della situazione, fallo. In caso se la risolve puoi chiedergli di venire qui.  Isabel penso che dovresti risolvere con lui, o almeno provarci. Però sinceramente, penso che sia il caso anche che tu esca con Chung-hee, e che non ti faccia prendere troppo mentalmente dai fatti riguardanti i Bts.” Disse serio Win-hoo arrivando al nocciolo della questione.
“Pensi che dovrei chiudere con Yoongi definitamente?” chiese lei aspettando da parte di Win-hoo una soluzione.
“Se me lo stai chiedendo è perché forse sei arrivata al punto di volerlo fare. Vuoi provare a vivere la tua vita?” chiese Win-hoo leggermente incredulo.
“Non voglio finire come mia madre, io non voglio essere succube della situazione, non mi sono mai permessa di essere libera, di andare avanti con la scusa di proteggere lui, non mi sono mai ribellata del tutto a mio padre. Forse potrei provare a vivere la mia vita, forse Chung-hee può essere la soluzione.”
 “La soluzione a cosa?” chiese Win-hoo non capendo a cosa si riferisse.
“Win-hoo, ho il terrore che a breve mio padre mi combini un matrimonio, e se dovesse succedere di trovarmi accanto qualcuno uguale a lui? Se la mia situazione diventasse veramente identica a quella di mia madre?” disse lei leggermente impaurita.
“Quindi cosa pensi? Che in due giorni t’innamorerai di un altro e riuscirai a sposarti con lui? Pensi che tuo padre lo accetterebbe?” chiese Win-hoo stranito, pensando che lei stesse andando troppo oltre con il pensiero.
“No, non lo so. L’unica cosa di cui sono certa è che con Yoongi non potrò mai tornarci, lo amo, lo amerò sempre. Ogni volta che capiterà di incontrarlo, so che mi sentirò sempre sopraffatta dall’amore che provo per lui.”
“mmh… e quindi che decisione stai prendendo?” chiese lui confuso da quel discorso, Isabel a volte era complicata da interpretare.
“Che anche se lo amo, non devo mettere in pausa la mia vita, che forse provare a vivere non sarebbe male, non faccio un torto al nostro amore. Io voglio solo provare a  non vivere di un sogno, che non si avvererà mai. Non mi sono mai interessata ad altre persone, l’ho sempre negato a me stessa. Potevo… potevo innamorarmi di Do-yoon, potevo farlo di Dashimen. Non l’ho fatto, non volevo vivere la mia vita, provare di nuovo quel sentimento forte”
“Cosa c’è di diverso con Chung-hee?” chiese lui
“C’è di diverso che mi sento… forse.. me stessa… forse questo parlare con mia madre, questo vedere lei quanto sia stata male, ricordare alcune cose, mi sta facendo accettare la situazione per quella che è, mi fa credere che forse a differenza di lei, io posso crearmi una vita, no quella che voglio con Yoongi, ma quanto meno una vita alquanto rispettabile nei miei confronti” spiegò lei, lo guardò un po’ a disagio sperando che lui capisse.
“Tutto sommato lui è fidanzato” disse Win-hoo “Lui a differenza tua ci sta provando a vivere, anche se ti ama.” Disse il ragazzo.
“Si, lui ci sta provando, forse ho un dovere anche nei miei confronti. Un po’ come diceva Dashimen quest’inverno, quando mi spronava a vivere. Forse dovrei provarci, penso sia arrivato il momento.”
“Penso sia la scelta esatta, sai anche se provi a uscire con qualcuno, questo non cancellerà ciò che provi per lui”
“Si lo so”
“Va bene, allora scendiamo dalla macchina, mandi un messaggio a Chung-hee provi a uscire con lui, dopo chiami Dashimen, ti fai dire la situazione così stai più tranquilla e dopo di che non ci pensi più esci con questo ragazzo e provi a svagarti senza pensare a tutte le problematiche della tua vita. Penso sia giusto che tu faccia così”
“Si, incominciò a pensare anche io che sia giusto che io possa finalmente accettare un po’ di felicità nella mia vita” sorrise lei gentile, gli accarezzò il braccio, Win-hoo rispose con un sorriso sincero ed entrambi uscirono fuori dalla macchina.
 
 
 
 Angolo dell’autrice:
ciao a tutti eccoci qua… capitolo di passaggio ma dopo i primi 4 un po’ pieni di nuovi personaggi penso ci fosse bisogno di qualcosa di passaggio.
Far interagire 8 persone in una sola scena è stato complicatissimo! Spero di aver dato spazio a tutti.
Isabel è tutta un forse… ma almeno sta provando a reagire in qualche modo, non potrà mai accantonare il passato, ma incomincia a credere di poter vivere un presente.
Ahia ahia!
Detto questo domani (domenica) pubblicherò una nuova FF!
Namjoon io scelgo teeeeeeee! Si è su di lui! è il suo spin off!
Vi dico già che i suoi capitoli saranno molto più corti, perché sinceramente non voglio trovarmi incasinata con le pubblicazioni, anche perché sto revisionando tutto il 2 volume e lo sto pubblicando su Wattpad, non so se volete fare un salto lì lasciò il mio account… non so se l’avevo già fatto @annacapozza1.
Il volume due va di pari passo con lo spin-off di Namjoon!
detto questo baci! prossimo aggiornamento di maybe sarà penso sabato! 
 
 
 
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS) / Vai alla pagina dell'autore: annapuff