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Autore: dirkfelpy89    21/11/2022    4 recensioni
Questa storia partecipa al “Torneo Tremaghi - Harry Potter Edition” indetto sul gruppo Facebook L’angolo di Madama Rosmerta’
|Le menti di James e Sirius però erano altrove: entrambi pensavano alla stessa cosa, partecipare al torneo.
E quella sarebbe stata l'ultima e la più grande avventura dei Malandrini.
Prima della guerra.|
|“Allora è deciso, io parteciperò.”
“Penso… penso che ti seguirò!” esclamò Regulus, sollevato dalle parole dell’amico.
"Benissimo!” ululò Barty, prendendo sotto braccio l’amico. “Andiamo subito e il mondo si ricorderà di Barty Crouch jr. e Regulus Black!"|
Genere: Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bartemius Crouch junior, I Malandrini, Marlene McKinnon, Regulus Black, Severus Piton | Coppie: James/Lily, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Capitolo 1, Un Torneo a Lungo Atteso

 



C'era un'atmosfera particolarmente intensa all'interno della Sala Comune dei Grifondoro. Il banchetto serale era appena terminato, il calice di fuoco posizionato al centro della sala d'ingresso, pronto a ricevere le candidature dei vari studenti provenienti dalle tre scuole in gara.

"Onore. Onore, gloria e denaro attendono i campioni. Ma fate attenzione perché, una volta iscritti, è impossibile ritirarsi," aveva proclamato Silente, qualche minuto prima. A quelle parole Edgar Bones, il responsabile per l'ufficio della Cooperazione Magica Internazionale, con un colpo di bacchetta aveva tolto il panno che copriva la grande coppa del Torneo.
Ancora una volta la sala si era ammutolita, tutti gli occhi, in particolar modo quelli degli alunni che frequentavano il sesto anno in su (limite imposto, quell'anno, per partecipare al torneo) rivolti verso la coppa scintillante.
"In bocca al lupo!" La voce squillante di Marc Ezdig, responsabile per l'ufficio dei Giochi Magici, era risuonata nella Sala Grande, a sua volta estasiato.

"Io dico che dovremmo partecipare!"
La voce di James Potter risuonò all'interno della sala comune. Non che molti si sorprendessero da quella dichiarazione, a tutti i Grifondoro era chiaro che i Malandrini si sarebbero fatti avanti per quella competizione leggendaria.
"Questo è il nostro ultimo anno a Hogwarts e potremo lasciarlo decisamente con il botto!" Continuò il ragazzo, rivolto al capannello di amici riunito attorno alla finestra vicino al camino.
"Sì, insomma, l'onore, il denaro, il fatto che saremo esonerati dagli esami… sì, tranquillo, Lunastorta, so che non parteciperai proprio per questo motivo… però, insomma, secondo me dovremmo pensarci!" Concluse Potter.

"Concordo, con gli esami e il mio… piccolo problema, non penso che sia saggio per me partecipare," confermò Lupin, tornando a leggere i suoi appunti di Pozioni.
"E inoltre dicono che sia molto pericoloso! In passato diverse persone sono morte e io… non lo so, James," Codaliscia ansimò, palesemente in preda a una crisi di nervi.
"Vale davvero la pena rischiare la vita per partecipare a questo torneo?"
Ramoso osservò i due con una punta di disgusto per poi rivolgersi a Sirius e Marlene, seduti sul divano, davanti al fuoco che guizzava allegro.
Lily non c'era, sarebbe tornata da lì a due giorni… troppo tardi per iscriversi. Del resto, le condizioni del padre si erano aggravate e aveva dovuto chiedere un permesso speciale per accorrere al suo capezzale.

Sirius sogghignò.
"Pensate un po', un derelitto come me campione di Hogwarts. I miei faranno sicuramente partecipare Regulus, sarei uno sciocco se non fossi da meno! Gli farò venire un colpo…"
"Davvero credi che i tuoi genitori chiederanno a Regulus di partecipare? Insomma, è del sesto anno e non mi sembra questo gran genio…" commentò Remus, riemergendo dalla lettura.
Sirius alzò le spalle.
"Se avesse un po' di sale in zucca non parteciperebbe, potrebbe solamente fingere di farlo ma credo che parteciperà… o per lo meno metterà il suo nome nel calice," rispose il ragazzo, scuro in volto. "Ovviamente ai miei genitori non interessa se si farà male, l'importante è che mandi avanti il nome dei Black, cosa che io sono riuscito a fare!"

"In ogni caso," si intromise Marlene, cercando di risollevare l'umore della conversazione, "non penserete davvero che lascerò solamente a voi ragazzi il divertimento!"
"Cosa? Ti candiderai anche tu?" chiese James, improvvisamente sollevato.
La ragazza annuì convinta mentre Sirius alzò ancora una volta le spalle.
"Ho provato a convincerla ma non c'è stato verso!"
"Certo che no! Anche Dorcas si candiderà!" Rispose Marlene, sorridendo. "Spero proprio che almeno uno dei campioni sia una ragazza!"

"A proposito, devo andare," esclamò la ragazza, dopo qualche secondo di silenzio, "c'è la riunione del club di scacchi tra dieci minuti!"
"Ancora non capisco come tu possa partecipare a quel club di sfigati," sbottò James, mentre la ragazza, dopo un bacio leggero sulla bocca di Sirius, si alzava dal divano.
"Gli scacchi aiutano con la strategia, ecco perché sono la migliore Cacciatrice della squadra!"
"Non ti affatturo solo perché sei la ragazza del mio migliore amico… e la migliore amica della mia ragazza," sbottò James. "In pratica sei fregato, amico…" ghignò Sirius.

Dopo l'uscita di scena di Marlene nel gruppo tornò il silenzio. Remus si concentrò sulla lettura mentre Peter estrasse dallo zaino un panino col prosciutto che mangiò avidamente.
Le menti di James e Sirius però erano altrove: entrambi pensavano alla stessa cosa, partecipare al torneo.
E quella sarebbe stata l'ultima e la più grande avventura dei Malandrini.

Prima della guerra.

/ / / / / / /

Non solo la casa di Grifondoro era in preda all'eccitazione, anche nei sotterranei si respirava una certa atmosfera carica di tensione. Ad esempio, nella sala comune di Serpeverde si erano venuti a formare dei gruppetti intenti a commentare il torneo, proprio come nelle altre sale.
Le voci più disparate si rincorrevano e Regulus Black davvero non sapeva cosa pensare e, cosa ancor peggiore, cosa fare.

Aveva ancora tra le mani un piccolo foglio di pergamena appena ricevuto da Grimmauld Place.

Abbiamo appena saputo. I tuoi genitori, la casata intera, si aspettano che tu prenda la giusta decisione e che metta il tuo nome nel calice.

La verità era che l'idea di partecipare al torneo lo intrigava parecchio: l'onore che avrebbe guadagnato sarebbe bastato a far dimenticare il disonore provocato dalla fuga di suo fratello. La gente sarebbe tornata a guardare i Black con il rispetto dovuto dal loro status!
E però, d'altra parte, dubitava di avere le giuste qualità per essere campione: sentiva di non eccellere particolarmente in nessuna materia e forse non era ancora pronto. Mise la lettera in tasca e poi si rivolse al compagno seduto accanto a lui, in un tavolino al lato opposto del camino che a malapena rischiava gli angoli di quella sala comune.

"Severus, tu parteciperai?"
Il ragazzo per un attimo alzò lo sguardo dal libro di pozioni, scostò una ciocca di capelli unticci e poi rispose con un secco "no".
"Non sei tentato? L'onore e il denaro…"
"L'unica cosa che davvero mi tenta, in questo momento, è poter frequentare quest'anno senza troppi scossoni e prepararmi a quello che verrà… dopo…" rispose Piton, enigmatico.
"Però, partecipando al torneo non dovremmo nemmeno dare gli esami e quindi avremmo più tempo per esercitarci!" Commentò Regulus.
"Black, se vuoi partecipare a questo stupido torneo fallo ma, ti prego, non tediarmi oltre," Piton sbottò, scuotendo la testa e tornando a leggere.
Proprio in quel momento il migliore amico di Regulus, Barty Crouch, emerse dalla folla intorno al camino.

"Un po' di nostri amici si candideranno," disse, prendendo posto accanto a Severus.
"Io non lo so, da una parte i miei genitori se lo aspettano ma, dall'altra, non sono bravo quanto te, Barty," rispose Regulus.
Normalmente, di fronte a degli estranei non avrebbe mai espresso ad alta voce quei pensieri che lo tormentavano da ore, ma, di fronte a gli amici più intimi, sentiva di poter smettere i panni del giovane rampollo e indossare quelli di un adolescente che ancora non aveva capito dove la vita l'avrebbe portato.
Un qualcosa di strano si accese negli occhi di Barty. Osservò per qualche istante l'amico e poi la folla dall'altra parte della stanza.

"Mio padre non mi ha scritto, pensavo che lo facesse, un po' come il tuo, Reg, ma non ho sentito nulla da parte sua," sussurrò, infine.
"Forse non si aspetta che tu partecipi," buttò lì Severus.
"Esatto. Quasi tutti i nostri compagni hanno ricevuto delle lettere, tutti tranne me perché è ovvio che mio padre non mi reputi degno abbastanza per partecipare a questo torneo," riprese Barty, una luce di follia negli occhi.
"E io, invece, lo farò."
"Cosa, ti vuoi candidare?" Chiese Regulus.
"Sì, amico mio. Mi candiderò e se per caso il calice dovesse scegliermi vedrò finalmente, con somma gioia, lo sguardo di mio padre," rispose Barty. "Non se lo aspetta, capisci? Per lui non valgo niente… immagina lo shock che subirà quel vecchio quando sarò un campione Tremaghi."
"Sì, immagino che gli verrà un colpo," commentò Severus.

Un sorriso diabolico spuntò sul volto del giovane Crouch.
“Allora è deciso, io parteciperò.”
“Penso… penso che ti seguirò!” esclamò Regulus, sollevato dalle parole dell’amico. "Benissimo!” ululò Barty, prendendo sotto braccio l’amico. “Andiamo subito e il mondo si ricorderà di Barty Crouch jr. e Regulus Black!"

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Questa storia partecipa al “Torneo Tremaghi - Harry Potter Edition” indetto sul gruppo Facebook L’angolo di Madama Rosmerta’ e ovviamente… anzi, no, se non siete nel gruppo vi lascerò scoprire chi il calice sceglierà e quali saranno i tre protagonisti!

  
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