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Autore: dirkfelpy89    12/12/2022    4 recensioni
Questa storia partecipa al “Torneo Tremaghi - Harry Potter Edition” indetto sul gruppo Facebook L’angolo di Madama Rosmerta’
|Le menti di James e Sirius però erano altrove: entrambi pensavano alla stessa cosa, partecipare al torneo.
E quella sarebbe stata l'ultima e la più grande avventura dei Malandrini.
Prima della guerra.|
|“Allora è deciso, io parteciperò.”
“Penso… penso che ti seguirò!” esclamò Regulus, sollevato dalle parole dell’amico.
"Benissimo!” ululò Barty, prendendo sotto braccio l’amico. “Andiamo subito e il mondo si ricorderà di Barty Crouch jr. e Regulus Black!"|
Genere: Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bartemius Crouch junior, I Malandrini, Marlene McKinnon, Regulus Black, Severus Piton | Coppie: James/Lily, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Capitolo 2, La Prima Prova

 



“Ok, sappiamo di preciso che la prima prova avrà delle Acromantule come protagoniste! Ora, il problema è: come si affrontano queste bestie?”
L’atmosfera all’interno di quella piccola aula in disuso era di palpabile euforia: dopo settimane di voci e illazioni, finalmente, i campioni erano riusciti a capire cosa avrebbero dovuto affrontare durante la prima prova.
Sirius Black, Marlene McKinnon e Barty Crouch, i tre campioni di Hogwarts per quell’edizione speciale del Torneo Tremaghi, erano in piedi intorno a un tavolo, pronti a una scelta importante. Chi di loro avrebbe affrontato la temibile Acromantula?

Era stata un’autentica sorpresa quando il Calice di Fuoco aveva estratto tre nomi per scuola, sorpresa che aveva lasciato Silente e gli altri presidi particolarmente compiaciuti da quel giochetto teso agli studenti.
Era stata un'idea del preside di Hogwarts, prontamente appoggiata dagli altri presidi e dal ministero: tre campioni avrebbero diminuito le chances di errore, aumentando la collaborazione tra case diverse.
Per lo meno in teoria.

“Siamo certi di queste informazioni? Qual’è la fonte?” chiese Barty, incrociando gambe e braccia. Si sentiva estremamente a disagio da solo con due Grifondoro, avrebbe voluto essere da tutt’altra parte ma le circostanze erano improvvisamente, e drasticamente, cambiate.
Adesso doveva collaborare con quelli che, molto probabilmente, dopo la fine della scuola, sarebbero stati suoi nemici mortali.
Sirius alzò gli occhi al cielo mentre Marlene si affrettò a rispondere.
“Sirius e James hanno fatto ubriacare Hagrid ieri sera, nella sua capanna.”
“Un’impresa tutt’altro che facile,” aggiunse Sirius, massaggiandosi le tempie. “Ci sono voluti diversi boccali, ma alla fine ha sputato il rospo e, cosa ancora migliore, non si ricorda di averlo fatto! Così non finiremo nei guai!”
“Geniale da parte vostra!” esclamò Marlene. Barty non riusciva a esserne così convinto.
“Quindi la nostra unica informazione… viene da una persona ubriaca?” chiese, alzando un sopracciglio.
“Ehi, Hagrid non è uno stupido, anche se ubriaco era sicurissimo delle sue parole!” Ribatté Sirius.
“E poi ha senso, Silente sa che Hagrid è un verso esperto nel campo,” aggiunse Marlene.
Barty continuava a credere che affidarsi a un ubriacone non fosse certo la migliore delle idee ma rimase in silenzio. Aveva ben presto capito quanto Black e McKinnon fossero cocciuti. La coppia perfetta.

“Ok, sta bene. Quindi, se prendiamo come buone le parole di Hagrid… cosa dovremo fare?” Chiese, suo malgrado.
Sirius tirò fuori da una delle tasche della veste da mago un foglio stropicciato.
“I Campioni affronteranno questa Prima Prova in un’arena. L’obiettivo è quello di recuperare un cilindro di piombo che la Creatura porta attaccata a un collare alla gola.” Lesse.

Il silenzio cadde nuovamente nel gruppetto.
“Le Acromantule sono bestie pericolose, con tenaglie praticamente di ferro,” bisbigliò, infine, Barty.
“Sì, questo lo sapevo anche io, grazie!” sbottò Sirius.
“Scusa, ma, viste le tue limitate doti intellettuali, ne dubitavo,” ghignò Barty.
“Limitate doti intellettuali, te le faccio vedere io…” sbottò Sirius, estraendo la bacchetta.
“Nessuno farà vedere niente!” esclamò Marlene, cercando di far tornare un briciolo di calma nel gruppo. "Sfogherete altrove, e in un altro momento, il vostro testosterone! Ora dobbiamo capire cosa fare!”

Sirius e Barty, lentamente, annuirono.
“Hai ragione, Marlene,” ammise Crouch. “Comunque, come stavo cercando di dire prima che Black mi interrompesse, le Acromantule hanno una debolezza.”
“E cioè?” chiese, suo malgrado, Sirius.
“Sono piuttosto lente e, se riusciamo a sopravvivere alle chele e alle zampe… il ventre molle è il loro punto debole!” continuò Barty.
Non era mai stato una cima in Cura delle Creature Magiche ma nei suoi studi privati, quelli per diventare Mangiamorte, aveva ben presto trovato affascinanti quelle creature.

Solo lui sapeva come affrontare quella prova, solo lui sarebbe riuscito a passarla senza problemi.

/ / / / / / /

Il colpo di cannone che annunciò l'inizio della prova del campione di Durmstrang riscosse Barty dai suoi pensieri. Si trovava, ormai da solo, nella tenda costruita proprio fuori dall'arena dove avrebbero dovuto affrontare l'Acromantula.
Udì le urla del pubblico e poi i rumori attutiti della lotta ma al giovane Serpeverde tutto quel baccano non interessava, rimase seduto con gli occhi chiusi, ripassando il piano che avevano accuratamente stabilito con gli altri due campioni di Hogwarts.
Nonostante le loro divergenze di opinioni, alla fine erano riusciti a elaborare una buona strategia, Barty ne era sicuro.

Certo, non poteva non provare un po' d'ansia all'idea di quello che avrebbe dovuto affrontare, ma allo stesso tempo sapeva che suo padre avrebbe assistito, forse sperando in un fallimento del figlio, chissà.
No, avrebbe dato il massimo, sarebbe riuscito a sconfiggere quell'Acromantula in un battibaleno e avrebbe visto la faccia del suo indegno padre contorcersi mentre l'intera scuola l'avrebbe acclamato.

L'allievo di Durmstrang impiegò dieci minuti ma alla fine riuscì nella sua impresa e Barty sentì il grido di gioia da parte della folla e poi, dopo qualche secondo, il colpo di cannone che annunciava l'inizio della sua prova.
Il ragazzo scattò in piedi e con passo malfermo si avviò verso l'uscita.
Dopo un ultimo sospiro, uscì e si ritrovò direttamente trasportato all'interno dell'arena.

Al suo ingresso la folla ruggì e il giovane Crouch dovette rimanere qualche secondo con gli occhi semichiusi, abituandosi alla luce del sole. Lo spazio dove si sarebbe svolta la prima prova era circolare, non più largo di una trentina di metri, con pareti di legno alte più di quattro metri tutto intorno a delimitare i confini.
All'interno dell'arena il terreno era pianeggiante ma qua e là erano stati piantati degli alti alberi di quercia e abete. Su un grosso masso stava l'Acromantula.

Non appena Barty estrasse la bacchetta, la bestia si mosse con una velocità che il ragazzo non riuscì a prevedere. Si gettò di lato, per evitare le aguzze tenaglie del ragno, ed evocò immediatamente un grosso scudo d'argento che pose davanti a sé, come protezione.
L'Acromantula si gettò all'attacco, furiosamente, colpendo ripetutamente con le zampe e le tenaglie l'estrema difesa del ragazzo.
Un rimbombo cupo e lugubre echeggiò per l'arena ma lo scudo resistette e alla fine l'avversario dovette ritirarsi, dando modo al giovane campione di attuare il suo piano.
Con la coda dell'occhio vide un masso grosso quasi tre metri. Perfetto.

"Le Acromantule temono i Basilischi e, in generale, un po' tutti i serpenti."
"Perfetto, Severus. Piccolo problema, mi porto un serpente in tasca?"
L'altro aveva alzato gli occhi al cielo. "Hai una bacchetta, usala."


Barty chiuse gli occhi e si immaginò, al posto del masso, un lungo serpente verde e strisciante dalle zanne aguzze e gli occhi glaciali. Poi puntò la bacchetta verso la pietra, mormorò la formula giusta, e dopo qualche istante, al suo fianco comparve una grossa vipera.
Funzionò.
Anche se solo per qualche istante, l'Acromantula distolse la sua attenzione dal ragazzo e pose i suoi occhi neri sul serpente, abbassando completamente la guardia.

"Impedimenta!" Urlò Barty, puntando la sua bacchetta contro la bestia la quale venne spinta immediatamente indietro, lasciando intravedere il ventre privo di difese.
"Bombarda!" Urlò ancora una volta il ragazzo.
Il risultato andò al di là delle sue speranze: l'incantesimo colpì il ragno proprio in pieno petto, facendolo volare via per finire addosso ad un albero il quale, sotto il peso della bestia, si spezzò in due, travolgendo l’animale.

Un urlo di giubilo pervase la folla mentre l’'Acromantula, intontita dall'incantesimo e dalla botta ricevuta, schiacciata sotto il peso del tronco, perse i sensi.
Con un ultimo sforzo, Barty recuperò il cilindro, assistette alle votazioni dei giudici (primo a pari merito con uno dei campioni di Durmstrang) e poi non riuscì più a ricordare che cosa fece nel corso di quella giornata.
Il resto fu avvolto in un sereno oblio.

/ / / / / / /

Salve a tutti, Spero vi sia piaciuto questo capitolo dove finalmente affrontiamo la prima prova dei Campioni.
Ammetto che non è stato facile intuire un modo per far svolgere questa prova, spero di essere riuscito a crearne uno abbastanza plausibile, mi è venuto in mente il trucco usato da uno dei Campioni contro il drago, cioè quello di trasformare una pietra in un cane, se non mi ricordo male.
Prima di Natale pubblicherò anche un'altra capitolo e cioè il tanto temuto ballo del ceppo! Temuto anche da me perché non so cosa inventarmi ma sicuro un po' di drama ci sarà!

  
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