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Autore: Milly_Sunshine    22/11/2022    0 recensioni
Si sta avvicinando il quarantesimo anniversario di quando la Scuderia Martinelli - una squadra impegnata in diverse categorie automobilistiche negli anni '70 e '80 - trionfò alla 24 Ore di Le Mans. L'ex pilota Adriano Fabbri, ormai ultrasessantenne, viene invitato a prendere parte a un evento celebrativo, al quale dovrebbe essere presente anche l'ex compagno di squadra Giorgio Montani, che non vede da oltre trent'anni e con cui ha interrotto ogni rapporto in seguito a un incidente controverso e a polemiche mai chiarite. Poche settimane prima, tuttavia, Giorgio gli fa sapere, tramite il proprio figlio, che non potrà prendere parte alla celebrazione a causa di problemi di salute e che vorrebbe incontrarlo per raccontare finalmente la sua versione dei fatti sulle controversie di tanti anni prima, che portarono a uno stravolgimento totale della propria vita e anche alla rottura con la storica fidanzata Valentina, con la quale Adriano è rimasto in rapporti di amicizia. Racconto pubblicato anche sul mio blog e su un forum.
Genere: Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Adriano aveva appena preso in mano le chiavi e si stava apprestando a uscire di casa quando il campanello suonò. Pur non avendo grossi impegni per quel giorno, sperava che nessuno intendesse fargli perdere troppo tempo. Si affacciò alla finestra che dava sul cortile, per vedere chi ci fosse davanti al portone. Vide una donna girata di spalle. Aveva i capelli castani raccolti in una coda e indossava un abito a fiori. Non la riconobbe, in un primo momento, se non quando si girò.
Spalancò gli occhi: non si aspettava di vedere Valentina di fronte a casa sua.
Si affacciò.
«Vengo subito ad aprire!»
Valentina guardò verso l'alto e accennò un sorriso.
Adriano andò ad aprire e attese che l'amica entrasse.
«Scusami se mi precipito a casa tua.» Dal tono, Valentina sembrava quasi in imbarazzo. «Disturbo?»
«No, figurati.»
«Non avevi da fare?»
«Niente di importante.»
Adriano invitò Valentina ad entrare e richiuse la porta alle sue spalle.
«Mi fa piacere vederti, solo, non mi aspettavo che ti presentassi qui a sorpresa. Posso chiederti come mai...»
Valentina gli domandò: «Possiamo sederci?»
«Sì, certo, possiamo sederci» disse Adriano, invitandola a seguirlo in soggiorno. «Scusami, non vorrei sembrarti scortese, è che, lo ammetto, la tua presenza mi ha un po' spiazzato, dopo...»
Si interruppe. Non sapeva come proseguire. Per fortuna fu la stessa Valentina a intervenire in suo aiuto.
«Dopo avermi vista dove non avremmo dovuto vederci?»
Si sedettero.
«Sei qui per questo?»
Valentina annuì.
«In un certo senso.»
«Sono sicuro che avessi le tue buone ragioni per essere dov'eri» rispose Adriano, «E non devi sentirti in dovere di darmi delle spiegazioni. Anzi, non vedo nemmeno perché tu ti sia precipitata fino a casa mia per giustificarti. Anzi, è meglio che ti dica cosa ci facevo io nell'ufficio di Martinelli, non credi?»
«Stavate definendo il tuo contratto per il 1982, posso immaginare» azzardò Valentina. «Mi fa piacere sapere che resterai.»
«Anche a me fa piacere» le confidò Adriano. «Siamo arrivati in alto, quest'anno, e anche se sta venendo a costare più di quanto Martinelli prevedesse, ne vale la pena.»
«Ne so qualcosa» ammise Valentina. «Non tanto, ma ne so qualcosa anch'io. Il tuo nuovo compagno di squadra, quel brasiliano che ha preso il posto di Bruno, ha buoni sponsor, se non sbaglio. Mentre tu lotti per il titolo, il destino della Scuderia Martinelli sembra dipendere da lui, nonostante i suoi risultati.»
«Il mio nuovo compagno di squadra non è scarso quanto lo descrive la stampa specializzata, ha solo poca esperienza. Però i suoi sponsor fanno molto comodo. Senza di lui, avremmo avuto problemi seri, specie adesso che, dopo quello che è successo a Bruno, alcuni finanziatori hanno abbandonato Martinelli.»
«È così spiacevole che dobbiate rimetterci per cause di forza maggiore che non c'entrano niente con la squadra.»
«Lo so, è spiacevole, ma c'erano sponsor che pagavano per avere Bruno sulla seconda vettura. Dopo quello che gli è successo, hanno deciso di spendere diversamente i loro soldi. Il mondo dell'automobilismo è crudele tanto quanto quello circostante.»
Valentina rimase in silenzio qualche istante, forse preparandosi a cambiare discorso.
Doveva essere quella la sua intenzione, dal momento che riprese: «Già, nella vita c'è ben poco da salvare. Per fortuna, ogni tanto, accade qualcosa di positivo e ci vengono date delle seconde chance.»
Adriano ebbe l'impressione che si riferisse alle circostanze del loro incontro.
«Eri andata a fare visita a Martinelli, vero?»
«Sì.»
«Qualcosa mi dice che vorresti che te ne chiedessi il motivo.»
«Penso che tu possa immaginarlo. Come sicuramente saprai molto bene, da qualche tempo Arturo non sta più insieme a sua moglie.»
«Non ho l'abitudine di intromettermi nella vita privata di Martinelli, ma ho sentito dire qualcosa in proposito.»
Inaspettatamente, Valentina scoppiò a ridere.
«Davvero pensi che non l'abbia capito?»
«Cos'avresti dovuto capire?»
«Martinelli e la signora Patrizia erano in crisi da tempo, ma lui non aveva mai preso in seria considerazione l'ipotesi di divorziare. È stata sua moglie a proporglielo... e penso che avesse le sue buone ragioni. Me l'hai detto tu, qualche mese fa, che stai insieme a una donna sposata. Allora mi sono ricordata di tutte le volte che vi ho visti scambiarvi degli sguardi difficili da interpretare e ho fatto due più due.»
«Non sto più insieme a quella donna sposata» chiarì Adriano, «E preferirei evitassimo di parlarne.»
«Mi avevi anche detto che, se anche lei e suo marito si fossero lasciati, difficilmente avreste potuto stare insieme alla luce del sole» insisté Valentina, «E tutto torna. In effetti sarebbe abbastanza imbarazzante, nella tua posizione, ufficializzare di avere una relazione con l'ex moglie del tuo capo, specie adesso che hai rinnovato con la Scuderia Martinelli.»
Adriano era desideroso di non approfondire ulteriormente quell'argomento, quindi domandò a bruciapelo all'amica: «Cosa c'è esattamente tra te e Martinelli?»
«Per ora poco» rispose Valentina, «Ma presto le cose potrebbero cambiare.»
«Perché vi siete visti nel suo ufficio?»
«Perché volevamo parlare e non me la sentivo ancora di uscire insieme a lui.»
«Cosa ci trovi in lui?»
«Perché questa domanda?»
«Perché ho sempre pensato che tu e Giorgio foste una bella coppia. Mi era sembrato di capire che ci fossero dei problemi, tra di voi, ma non mi aspettavo che potesse accadere questo.»
«Non sta succedendo niente che riguardi Giorgio» mise in chiaro Valentina. «È stato lui a lasciarmi, credo di avere il diritto di frequentare un altro uomo.»
«Assolutamente, non l'ho mai messo in discussione» la rassicurò Adriano. «Non voglio giudicare le tue scelte. Solo, sei davvero sicura che tra te e Giorgio sia davvero finita? Mi fa uno strano effetto pensare che non state più insieme. Da quando lo conosco - e sono passati un bel po' di anni - ci sei sempre stata tu nella sua vita.»
«Adesso non ci sono più, nella sua vita» replicò Valentina, con freddezza. «Mi è stato riferito che l'hanno visto spesso in compagnia della Colombo, ultimamente... e adesso quella donna non lavora più per la Speed.»
«Non credo che Giorgio abbia una relazione con Emanuela. Mi ha sempre fatto capire che non l'avrebbe mai presa in considerazione come un'ipotetica partner.»
«Non tutto quello che Giorgio ha fatto capire di sé è vero» ribatté Valentina. «Ci sono dei lati di lui che non conosciamo. Ho l'impressione che ci abbia sempre presi in giro e che non sia chi ci ha fatto credere di essere.»
«Frase molto poetica, ma priva di significato, a mio parere» obiettò Adriano. «Ciascuno cerca di mostrare il lato migliore di sé, lo faccio io e lo fai sicuramente anche tu. Giorgio non fa eccezione. Tutti abbiamo un lato oscuro.»
Valentina scosse la testa.
«No, non intendevo dire questo. Giorgio è cambiato, ultimamente, c'è qualcosa in lui che mi lascia pensare ci stia nascondendo qualcosa di serio. Non fraintendermi, non sto dicendo che non sia normale che qualcosa sia cambiato in lui, dopo quello che è successo a Bruno... ma sappiamo davvero, fino in fondo, cosa sia successo?»
«Aspetta, mi è sfuggito un passaggio. Stai per caso insinuando che Giorgio abbia deliberatamente taciuto qualcosa che è successo la sera in cui Bruno è stato ucciso?»
«Non avrei voluto essere così diretta, ma dato che l'hai fatto tu penso di poterla mettere anch'io in questi termini. In fondo sappiamo solo quello che ha raccontato Giorgio.»
«Quello che ha raccontato Giorgio e che hanno raccontato anche dei testimoni che hanno avuto la sventura di vedere qualcosa dalle loro finestre. È stato ricostruito tutto piuttosto chiaramente: mentre era fuori, sotto casa di Giorgio, Bruno è stato accerchiato da un gruppo di disagiati, probabilmente tossicodipendenti in stato di alterazione, che volevano derubarlo. Quando si sono accorti che non aveva soldi l'hanno accoltellato. Dato che in quel momento, richiamato dagli schiamazzi, Giorgio è uscito di casa, sono scappati prima che potesse vederli e riconoscerli. Mi sembra tutto abbastanza realistico. Perché Giorgio dovrebbe avere mentito e la gente che ha assistito dovrebbe averlo coperto?»
«No, assolutamente, non ho mai detto questo» si difese Valentina. «Credo fermamente che questo sia vero. Solo, c'è qualcosa che di per sé non è strettamente legato al delitto che mi sfugge. Ultimamente Bruno andava continuamente da Giorgio, con la scusa che frequentava una donna della provincia di Milano, che però Giorgio sosteneva di non avere mai incontrato. Inoltre, poche ore prima, io e Giorgio ci eravamo sentiti al telefono e mi aveva detto che lui e Bruno erano stati invitati a una festa e che, anche se non aveva alcuna voglia di andarci, sarebbe andato comunque per fare contento suo fratello. Eppure, a quanto pare, a quella festa non sono mai andati. Al momento del tentativo di rapina, Giorgio era in casa, mentre Bruno stava gironzolando senza meta poco oltre il cortile, senza nemmeno le chiavi. Mi piacerebbe sapere cos'abbiano fatto quella sera. Ho provato a chiederlo a Giorgio, ma è sempre stato molto sfuggente in proposito.»
Adriano insinuò: «Sei convinta che quella sera sia accaduto qualcosa che poi è culminato nel delitto?»
«No, sto solo insinuando che quella sera sia accaduto qualcosa» rispose Valentina, «Qualcosa su cui, per qualche motivo, Giorgio vuole mantenere il riserbo più assoluto e che forse ha a che vedere con quello che è successo dopo.»
«Cosa vuoi dire?»
«Voglio dire che ho avuto l'impressione che Giorgio potesse fare qualcosa, ma che non l'abbia fatto. Me lo sono chiesta più di una volta, quanto a lungo abbia osservato la scena dalla finestra, prima di intervenire. È vero, non poteva sapere che quella gente avrebbe ammazzato Bruno, ma non posso fare a meno di farmi delle domande.»
   
 
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