Partecipa alla Hurt/Comfort Time
indetta dal forum Torre di
Carta.
Link Torre di Carta:
https://latorredicarta.forumcommunity.net/?t=61836712&fbclid=IwAR294FARX61iexs2ynwI2xvetU6Ym3yx7JQvKGC4YP1HhAfaySaK_a1RGA0.
Prompt: Gattino.
Scritta sentendo:
https://www.youtube.com/watch?v=D1CpWYU3DvA;
P!nk - Just Give Me a Reason;.
Ispirato a: Goku SSJ4 Limit Breaker
Render 2 (Alt.2) BY
SSJROSE890;
https://www.deviantart.com/ssjrose890/art/Goku-SSJ4-Limit-Breaker-Render-2-Alt-2-852534539.
Cap.26
Mirai Trunks finì di
parcheggiare la macchina del tempo e
aprì la cupola, prendendo un lungo respiro di aria fresca.
Si guardò intorno e
socchiuse gli occhi.
< Maestro Gohan diceva sempre
che i Monti Paoz sono
tesori inestimabili, gemme pure, in un mondo in cui la Natura sta
scomparendo.
Forse è per questo che mi trasmettono anche una leggera
malinconia > pensò,
mentre una brezza delicata gli accarezzava il volto. Si strinse nella
giacca
col simbolo della Capsule corporation.
Saltò giù.
< Mi sembra quasi di calpestare un luogo sacro
> pensò, avanzando tra il manto formato dalle foglie
secche.
Il sole filtrava tra gli alberi dando
al luogo un’aura
mistica.
Sentì una debole aura e la
raggiunse, una figura era seduta
su una roccia.
< Sembra parte di questo
paesaggio, come il protagonista
di un quadro > pensò.
Lo sconosciuto lo guardò
con due occhi spenti, ma un sorriso
bonario.
Si schiarì la voce e
disse: “Bentornato, Trunks”.
Quest’ultimo
corrugò le sopracciglia, notando che l’altro
aveva il simbolo di Goku sulla maglietta nera che indossava.
“Sei un amico del signor
Goku?” domandò.
L’altro fece un sorriso
melanconica.
“Io sono Goku”.
Mirai Trunks sentì il
sangue gelare nelle vene.
***
“Ecco come
andata” sussurrò Goku, infilandosi le mani in
tasca.
“Questa è una
storia incredibile” ammise Mirai Trunks.
Goku sgranò gli occhi,
sentendo che l’altro lo abbracciava,
stringendolo forte.
“Mi dispiace tanto, signor
Goku. Se posso aiutarla, mi
chieda pure quello che vuole. Voglio poterla aiutare” disse
Mirai.
Goku chiuse gli occhi e si
lasciò cullare.
< Ha lo stesso odore di sua
madre Bulma… Lo stesso
profumo > pensò.
Il bambino
stava
raggomitolato tra le braccia di Bulma, dimenando la coda da scimmietta.
Bulma gli
accarezzava
delicatamente la testa, passandogli le dita tra i capelli mori a
cespuglio.
“Guarda,
quello è
esattamente il modo in cui desidero il mio principe”
spiegò, indicando la
finestra. All’esterno la luce rosata dell’alba
stava illuminando il cielo
notturno, nel blu scuro s’intravedevano ancora parti
completamente nere
trapuntate di stelle.
Goku
sbadigliò,
stropicciandosi gli occhi.
“Vuoi
un cielo?”
domandò.
Bulma
sbuffò.
“No.
Lo voglio
nero e blu.
Ovviamente con la pelle rosa” spiegò.
Goku sorrise.
“Anche
a me piace il
nero. Io voglio una principessa rosa e nera”
stabilì.
“Bulma è stata
come una sorella per me. Si è occupata di me
quando ero un bambino.
Ti ringrazio per la tua offerta.
Urca, ho bisogno di qualcuno che mi
aiuti ora” ammise Goku.
< Ha proprio l’aria
di un ‘gattino’ indifeso > pensò
Trunks.
Goku cercò di mettersi in
piedi, ma le gambe gli cedettero.
Trunks lo afferrò al volo e si sedette insieme a lui su una
roccia.
“Non dovresti stare da
solo. Dai, raggiungiamo casa tua”
propose Mirai.
Goku annuì lentamente.
“Mi fa strano non avere la
coda. Cioè, è stata tagliata per
molto tempo, ma… Il mio corpo la percepiva sempre. Il
moncherino mi aiutava a
rimanere in piedi, paradossalmente.
Ora non riesco neanche a stare
dritto” gemette.
Trunks gli rispose: “Allora
t’insegnerò io a camminare di
nuovo”.
< Lui è come suo
padre, mi ha creduto > pensò Goku.