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Autore: Clodie Swan    19/12/2022    1 recensioni
Nel Regno di Oshiria una misteriosa entità nota come La Dama del Vento, miete vittime diffondendo il terrore. L'Accademia di Magia, su richiesta della Regina Deme, invia il suo mago più potente per combattere tale minaccia.
..."Sheeran rimase immobile per mantenere saldo l'incantesimo e sentì i brividi gelidi lungo la schiena quando delle dita scheletriche spuntarono davanti al suo viso come per ghermirlo. Il ragazzo trattenne il fiato mentre le dita gli sfiorarono con delicatezza il volto in una carezza gelida. La figura spettrale si ritrasse, si allontanò oltre il muro di nebbia e scomparve."
Ispirata al contest “La Dama del vento” indetto da Spettro94 sul forum di EFP.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9

 La Biblioteca magica
 
 
Volkan fu molto chiaro con Sheeran, non appena gli ebbe tolto i ceppi. Non avrebbe ascoltato nulla, né avrebbe proferito, finché non si fosse riposato a dovere e avesse mangiato qualcosa.
«Si tratta di un'emergenza, Maestro! Credo che stia per succedere qualcosa di grave.” tentò di replicare il giovane, inutilmente.
«A maggior ragione, devi essere in forze.» Ristorati insieme al tuo amico, e ti prometto che penseremo subito al da farsi.»
Le proteste erano durate ben poco: dopo un bagno caldo e una scodella di zuppa, Sheeran era crollato esausto sul letto della sua vecchia camera.
Si svegliò di soprassalto, qualche ora dopo, in preda ad un incubo: la Dama gli metteva le mani scheletriche intorno alla gola e strinse forte. “Ti sto aspettando...” gli mormorò attraverso una nebbia fitta.
Sheeran tremando si mise a sedere, accusando un forte mal di testa e vide una tazza fumante sul comodino che lui riconobbe subito. Era una tisana speciale che Volkan gli preparava sempre, quando doveva rimettersi in forze. Non appena avvertì l’effetto dell’infuso diffondersi nel suo corpo, cominciò a vestirsi. Per la prima volta avvertì la consapevolezza fisica dei suoi poteri magici, come qualcosa di piacevole. Dopotutto non era mai stato privato della magia in vita sua e non aveva mai immaginato come potesse sentirsi senza di essa. Guardò pensieroso la sua immagine nello specchio per alcuni istanti, mentre finiva di prepararsi e poi corse al piano di sotto.

Gli Aironi si trovavano ad attenderlo nello studio di Volkan. Erano partiti prima del rituale, su indicazione di Sheeran, alla volta di Kenton e, dopo essere rientrati a Victra, si erano rifugiati all'Accademia.
«Abbiamo condotto il duca con la sua famiglia, in un posto sicuro, come ci avevi chiesto.» raccontò Eamon. «Nonostante non avessimo potuto fornirgli molte spiegazioni, ha avuto fiducia in te.»
«Io ho svolto a corte la piccola indagine che mi avevi chiesto» aggiunse Brien «Non era ancora giunta la notizia del vostro arresto, quindi ho potuto agire indisturbato. La mia dolce amica, Lady Camilla, mi riferito gli spostamenti della famiglia reale negli ultimi tempi: non hanno mai lasciato la città, la regina esce di rado dal palazzo e la principessa non esce affatto.  La sua salute delicata le impedisce di affaticarsi troppo, va a coricarsi piuttosto presto e dorme tutta la notte. Questo permette a Lady Camilla, che è una delle sue dame di compagnia preferite, di avere molta libertà per ricevermi nelle sue stanze quando desidera per concedermi un'udienza privata...»
«Risparmiaci i dettagli» sbuffò Roland «Quanto a voi: cosa è successo esattamente? Perché c'è una taglia sulla vostra testa?»
Goldmind, seduto su un divano in abiti puliti, sembrava essersi ristabilito magnificamente dopo una bella dormita e un pasto caldo, e aggiornò rapidamente i compagni ed il Rettore sugli eventi degli ultimi giorni.
«Quindi Wolmar è un imbroglione?»  esclamò Kemen quando il capitano ebbe finito il suo racconto. «Non ci credo che quei due sciacalli vi abbiano fatti arrestare!»
Volkan prese la parola. “Wolmar faceva parte della commissione di maghi che doveva arrestare e imprigionare i maghi oscuri. Non mi stupisce che si sia tenuto qualche “ricordino”. È sempre stato molto zelante e leale nei confronti del Regno. Ma non posso credere che stia tramando qualcosa alle spalle dei sovrani. Non è proprio da lui.»
«Io non credo che il suo obiettivo siano i sovrani, Maestro.»  intervenne Sheeran. «La mia opinione è che Wolmar abbia capito chi sia la Dama e abbia deciso, per qualche motivo, di proteggerla.»
«Si è innamorato della Dama? »  chiese Brien sorpreso.
«Ma tu vedi l'amore dappertutto?»  chiese Roland spazientito.
«Allora è una donna! Una maga oscura?» esclamò Kemen.
«Non lo credo possibile.» disse Volkan. «Una maga sconosciuta che opera la magia oscura? Non vi sono maghi oscuri da decenni. Se ce ne fosse uno quale sarebbe il suo scopo?»
«La vendetta?» suggerì qualcuno.
«La persecuzione dei maghi non fu opera del regno. Il re ordinò solo di combattere i maghi oscuri, con la collaborazione dell'Accademia, ma purtroppo la gente si fece prendere la mano e molti innocenti pagarono il prezzo»
«Ma i maghi perché non si difesero e attaccarono gli umani usando il loro potere?» volle sapere Goldmind.
«Non è permesso usare la magia per attaccare gli umani. I maghi potevano usarla solo per non venire catturati o fuggire, e in molti lo fecero. Molti partirono e di loro non se ne ebbe più notizi»
«Ma cosa volevano i maghi oscuri? Perché cercarono di prendere il potere?»
«Volevano che tutto tornasse com'era prima. Non conoscete la storia?» Volkan attese per un istante ma vedendo lo sguardo perplesso dei presenti cominciò a raccontare.
«Non mi sorprende. Sono passati oltre trecento anni, voi siete troppo giovani. Dunque, molti anni fa, questo regno era governato dai maghi. I sovrani lo erano ed anche la maggior parte dei sudditi. Vivevano qui anche molte creature del popolo magico, elfi, fate, nani, e tutti quelli di cui avete solo sentito parlare e che credevate fossero leggende. Ma vivevano in pace. Gli umani erano una minoranza che svolgeva dei compiti più umili ma col tempo divennero interessanti, colti ed appresero quanto più possibile dai loro compatrioti. E divennero molto più numerosi. Cominciarono a pretendere un posto di riguardo nel potere. E lo ottennero. All'inizio fu tutto svolto in termini pacifici: gli umani ottennero un posto nel Consiglio reale e parteciparono più attivamente nelle decisioni, cercando di dare il loro contributo. Ma con il tempo questo non fu più sufficiente. Volevano di più. Molto di più»
«Ma come poterono prendere il sopravvento senza poteri?» chiese
Lo sguardo di Volkan si addolcì e sospirò amaramente. «L’amore.» Attese per un istante che le sue parole fossero assorbite e osservando lo sguardo stupito dei presenti continuò con il suo racconto.
«I maghi e gli umani cominciarono a legare tra loro e finirono per innamorarsi. Tra questi vi fu la Regina Leonore. Lei per prima, tra tutti i regnanti s'innamorò, di un mortale, Arlan e lo sposò. Nessuno dei loro tre figli ereditò i poteri magici e dopo alcuni decenni lei sopravvisse a tutti loro ed al marito. Le si spezzò il cuore. Proibì ai maghi di sposarsi ancora con gli umani, ma ormai era troppo tardi. Sul trono salì un parente di Re Arlan da cui discende Rohwen. Da Leonore, nacque una discendenza umana priva di poteri magici, appartenente alla nobiltà, ma che rimase in disparte per decenni dalla scena.
I maghi cominciarono ad essere disprezzati, dando origine a rancore e risentimento. Questo portò alcuni di loro a ribellarsi per cercare di riconquistare il potere usando metodi...proibiti. La magia nera appunto.»  I presenti sussultarono. Sheeran che aveva già sentito quella storia sospirò.
«Umani e maghi leali al regno, collaborarono per catturarli e sconfiggerli tutti. Gli umani però avevano imparato come combattere contro avversari dotati di magia e conservarono alcune armi. Anche se gli oscuri erano stati annientati, i maghi caddero in disgrazia. Il re dovette emanare delle leggi per impedire che la persecuzione si intensificasse e aiutò l'Accademia a educare i nuovi maghi, anche se ormai il loro numero era sempre di meno. Le persone assunsero due atteggiamenti ben definiti: alcuni continuarono a rifiutare e a temere i rapporti con i maghi; altri li rispettarono e continuarono a trattarli in maniera pacifica. Per i maghi fu difficile: erano stati traditi dai loro amici e familiari e, ancor peggio, videro morire nel tempo i loro cari. Alcuni lasciarono il regno, altri si misero a servizio di qualche signore per riceverne protezione in cambio dei loro servigi, altri andarono a lavorare in proprio in qualche città favorevole, e qualcun altro, dopo aver sepolto tutti i suoi familiari umani, si ritirò all'Accademia per insegnare magia, scegliendo una vita di solitudine»
Volkan fece una pausa poi il suo sguardo si rivolse a Sheeran. «
Finché un giorno non gli si presentò un bambino riccioluto, spaventato a morte dai suoi stessi poteri, e per dargli il benvenuto all'Accademia, gli offrì una fetta di torta»
Sheeran abbassò lo sguardo, sorridendo commosso «E poi gli disse che per fargli compagnia, dopo cent'anni, avrebbe infranto la sua dieta.» concluse il ragazzo.
«Non ricordo di essere mai stato a dieta! E comunque non si stava parlando di me.»  ribatté Volkan fingendosi offeso. Sheeran rise poi si fece serio.
«Mi dispiace per la vostra famiglia, maestro. Non lo sapevo.» disse al rettore, dispiaciuto.
Volkan sospirò. “Mia moglie e uno dei miei figli morirono di malattia ancora giovani. Il mio secondo figlio rimase con me fino all'età di settant'anni. Ebbe una morte serena.”
I presenti ascoltarono in silenzioso rispetto la storia di Volkan poi Goldmind riprese il discorso.
«Rettore, perdonatemi. Alla luce di quanto ci avete raccontato, sembra che la Dama sia mossa da vendetta verso gli umani. Potrebbe trattarsi di qualcuno di quei maghi oscuri che è tornato?»
Volkan scosse la testa, pensieroso: «Non avrebbero motivo di compromettere così le sorti del regno e far perdere ai maghi rimasti la protezione del re.»
«Ma potrebbero desiderare di rimettere sul trono un re dotato di magia o uno dei discendenti di Leonore.»  suppose Eamon.
«Oh, non sarebbe necessario.»  obiettò Volkan «C'è già una sua diretta discendente sul trono: Deme.»
Tutti sgranarono gli occhi stupefatti. «C’è un ritratto di Leonore al castello, nello studio di Wolmar. Lui l’ha definita la Protettrice dei maghi» esclamò Sheeran.
«State dicendo che la nostra attuale regina è una maga?» chiese Goldmind lentamente.
«No, purtroppo. Non ha ereditato alcun potere magico.» spiegò Volkan quasi dispiaciuto. «Venne esaminata qui all'Accademia prima di sposare Rowhen. Lo stesso accadde con la principessa Diamaris. Nessuna delle due era in grado di compiere incantesimi, tuttavia...»
«Tuttavia cosa?» chiese Sheeran ansioso.
«Dimostrarono una certa compatibilità con gli elementi magici.»  cercò di spiegare Volkan «Non è un concetto semplice da far comprendere a persone estranee alla magia. Se ad esempio Sheeran toccasse un particolare oggetto magico potrebbe farlo illuminare...»
«Come la maniglia del portone dell'Accademia!»  esclamò Roland.
«Sì, è un buon esempio.»  approvò Volkan «
La regina e la principessa non potrebbero farlo, nemmeno se ci provassero una vita. Ma l'oggetto emanerebbe un leggero bagliore... non so spiegarmi meglio.»
«Ma questo cosa comporterebbe, in termini pratici?» domandò Goldmind.
«Significa che rimane ancora un residuo di magia nelle discendenti di Leonore. Se avessero dei figli con un mago, sicuramente essi sarebbero dotati di magia.»
«Il re lo sa?» chiese Sheeran.
«Certamente. Credi sia un caso che abbia scelto, come marito per sua figlia, un ricco bifolco i cui antenati erano degli allevatori di maiali?»
«Questo spiega la sua faccia…»  ridacchiò qualcuno.
«Ma la Regina Leonore potrebbe avere qualcosa a che fare con tutto questo?» chiese Sheeran all'improvviso. «Il modo in cui agisce la Dama, sembra opera di un mago esperto.»
«Sheeran» disse Roland fissandolo sorpreso. «Leonore è vissuta trecento a passa anni or sono.»  Poi dopo un po' si rese conto di un dettaglio. «Aspettate: state dicendo che potrebbe essere ancora viva?»
«Potrebbe, in quanto maga.» confermò Volkan «Se non fosse effettivamente morta e sepolta, con un funerale glorioso degno del suo rango a cui partecipò tutto il regno. Io c'ero. Avevo più o meno la tua età, Sheeran.»
«Leonore non c’entra. Deve essere Wolmar.» disse Goldmind. «Tu stesso, Sheeran hai detto che nascondeva qualcosa. Avrebbe senso: forse Wolmar vuole un figlio dalla regina o dalla principessa.»
«Sicuramente è coinvolto e sa qualcosa.» rispose Sheeran «Ma non credo che sia lui ad aver creato la Dama del vento.»
Volkan appoggiò la teoria di Sheeran. «Wolmar è sempre stato un fedele servitore del Regno. Ambizioso ma leale. Ha dato la caccia ai maghi oscuri per anni.»
«Proviamo a mettere insieme gli elementi per un istante» disse Sheeran disegnando una scia di luce nell'aria e creando una cartina improvvisata del regno di Oshiria. 
«Aspetta.»  lo trattenne Volkan. Gli si affiancò e apportò alcune correzioni al disegno, sprigionando lo stesso incantesimo dalle sue dita. «I contorni non erano ben definiti. Non ti sei esercitato molto nel disegno incantato, ultimamente»
«Maestro, vi prego...»
«Oh scusa, mi sento sempre il tuo insegnante.»
«All'accampamento ho notato che le azioni della Dama si stringono come un cerchio intorno alla capitale. Non sappiamo ancora il luogo di origine della Dama ma sappiamo che non ha colpito oltre i confini del Regno. E se avessi interpretato al contrario la cartina? Se Victra e il castello fossero l'origine, l'epicentro da cui è partita? Provate a pensarci un momento: se lo scopo della spedizione per cercare la Dama fosse invece un modo per allontanare tutte le forze fedeli al re? Sono persuaso, anche se non ho ancora le prove, che qualcuno stia tramando dall'interno per colpire il regno. Sta per succedere qualcosa di terribile. Per questo vi ho chiesto di portare in salvo il Duca. Lui è un parente stretto del re ed il suo erede più prossimo dopo la figlia»
«Questo ci riconduce a Wolmar! Dobbiamo andare ad interrogarlo e subito» concluse Goldmind
«Sì, ma non sarà facile accedere al palazzo visto che siete ricercati» fece notare Eamon.
«Stasera forse potremmo intrufolarci» Intervenne Brien «Lady Camilla mi ha detto che ci sarà una grande festa stasera al castello, a cui interverranno le personalità più importanti del Regno di Oshiria.»
«Potremmo anche provare a confonderci tra la folla, ma è comunque rischioso» disse Rolnad pensieroso.
Sheeran fu colpito da un’idea. «Maestro, il palazzo Reale era lo stesso in cui viveva la Regina Leonore?»
«Certo, ragazzo mio.»
«Quindi è stato costruito dai maghi, come l'Accademia.»
«Certamente sì, anche se credo i vari re nel tempo lo abbiano rimodernato»
«Quindi deve avere un portale al suo interno!  Non posso immaginare che un regnante mago non ne abbia messo uno a disposizione nel suo palazzo. Un portale collegato a questa Accademia.»
Volkan sospirò. «Come teoria è molto accreditata, ma non è mai stata dimostrata. Se c'era, i maghi ne hanno tenuta l'esistenza nascosta ai nuovi sovrani. Non saprei neppure dove potrebbe trovarsi il portale che qui fa da collegamento. Nella stanza dei Portali non c’è. Tuttavia...»
«Tuttavia?» chiese Sheeran.

Volkan pregò il gruppo di spostarsi nella biblioteca. Era una sala immensa, dal soffitto altissimo da cui pendevano dei lampadari di cristallo che davano una luce soffusa. Le librerie di legno antico intagliato, colme di volumi, erano disposte in modo da creare una miriade di sentieri che si snodavano nella stanza creano una specie di labirinto. Il Rettore si spostò di qualche passo guidando il gruppo verso un corridoio laterale. In mezzo alle due file di scaffali colme di libri c'era una parete coperta interamente da uno specchio con la cornice riccamente elaborata in oro massiccio.
 
«Sono sempre stato incuriosito da questo specchio.»
«A volte ho visto il suo riflesso come incresparsi.» spiegò Volkan «Ed ho udito delle voci dalla parte opposta. Ho pensato fosse suggestione o un gioco di luce, ma se guardate bene, in cima alla cornice c'è lo stemma reale delle tre corone.»
«In effetti, a cosa serve uno specchio in una biblioteca?» osservò Roland.
«Per pettinarti i capelli mentre leggi?» suggerì Brien, ricevendo uno scappellotto.
Sheeran si avvicinò a tastò la superficie dello specchio. Fu come toccare acqua fredda che s'increspò sotto il suo tocco e permise alla sua mano di passarvi attraverso. Il giovane si sentì scosso dai brividi.
«Sheeran» disse Volkan «Se scoprirai che dietro questa storia c'è un mago oscuro, potrebbe ripetersi quello che è accaduto in passato. Siamo in pochi. Disprezzati. L'Accademia stessa è un guscio vuoto, un'ombra della sua antica gloria. Sei sicuro di quello che intendi fare?»
«La gente sta morendo per colpa di questa Dama.» Ribatté il ragazzo «Dobbiamo fermarla a qualunque costo e scoprire la verità. Dobbiamo tentare. Anche se ci sarà un prezzo da pagare.»
Volkan lo guardò con comprensione e annuì. «Allora va» Sheeran ricambiò lo sguardo del maestro e sospirò preoccupato.
«Non avere paura del tuo potere, ragazzo. Lascialo andare, stavolta non trattenerti. Al momento giusto capirai cosa devi fare.»
Come risposta Sheeran andò dal suo maestro e lo abbracciò. «Qualunque cosa accada non permetterò che vi facciano del male, maestro.» Poi si rivolse ai cavalieri.
«Voi venite con me? Non siete obbligati…»
«C'è forse bisogno di chiederlo?»  rispose Kemen con entusiasmo.
«Siamo con te. Fino alla fine.»  gli disse Goldmind.
Non ci fu altro da aggiungere e seguendo Sheeran, il gruppo varcò la superficie dello specchio e sprofondò nell'oscurità.
  
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