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Autore: ArrowVI    24/01/2023    0 recensioni
Gli umani regnano su Gaia, ma le pietre di questo continente trasudano memorie di creature ben più antiche e potenti.
Sono passati circa diciassette anni da quando l'imperatore dei Dodici Generali Demoniaci è stato imprigionato nel mezzo di questo e un altro mondo... Ma, ormai, il sigillo che lo teneva rinchiuso sta cominciando a spezzarsi.
Cosa accadrà quando Bael sarà libero? Verrà fermato o porterà a termine il piano che, diciassette anni fa, gli è stato strappato dalle mani?
Quattro nazioni faranno da sfondo a questa storia:
Mistral, Savia, Asgard ed Avalon.
Io vi racconterò di quest'ultima......
Come? Chi sono io? Non ha importanza, per adesso...
Umani contro Demoni... Chi sarà ad uscirne vincitore?
Se volete scoprirlo allora seguitemi... Vi assicuro che non rimarrete delusi dal mio racconto.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 16-2: La forza di Asteroth [1-2]

 



Quando il fumo si diradò, Asteroth posò il suo sguardo infastidito verso Vermilion che rapidamente ricambiò con un ghigno sfacciato e di sfida. Poi, con uno scatto fulmineo, il demone si diresse verso di lei, pronto a liberarsi di quella fastidiosa ragazzina per prima.



<< Quindi, quale sarebbe il piano d'azione? >>
Domandò Michael, con braccia conserte, il giorno prima dell'attacco a Camelot. 
Intorno a lui c'era l'éite di Avalon, e i suoi compagni. Stavano organizzando un piano d'azione sul da farsi negli imminenti scontri.

<< Ci separeremo. Siamo convinti che Amon attaccherà la capitale insieme ad almeno un altro demone, e sospettiamo si tratti di Asteroth. E' possibile che Belzebub si faccia vivo, anche se speriamo vivamente non sia il caso. Abbiamo il sospetto che, dopo le sue ultime "umiliazioni", il demone si dirigerà per primo dal gruppo di ragazzini, quindi saranno Helena, Mikoto, Neptune e Vermilion a dargli il benvenuto. >>
Non appena Xernes disse quelle parole, Vermilion si lasciò scappare un verso infastidito.

<< Eh?! Perché?! Voglio aiutare contro Amon! >>
Esclamò la ragazza, colpendo con forza il tavolo davanti a se con una mano, facendolo sobbalzare.

Xernes posò quindi il suo sguardo fermo e minaccioso sulla ragazza, che rapidamente cominciò a indietreggiare.

<< Asteroth è un nemico potente. Ho bisogno di qualcuno che sia in grado di tenerlo a bada. >>
Spiegò l'uomo.

<< Inoltre, non sono sicuro tu sia in grado di reggere uno scontro con Amon... Mentalmente. >>
Sentendo quella spiegazione, Vermilion diede le spalle al suo superiore, mentre una smorfia infastidita si fece rapidamente largo nel suo volto.

<< Posso affrontare Amon senza problemi. Non sono più una bambina spaventata. >>
Digrignò i denti, fissando il vuoto davanti a se con le braccia conserte e una espressione cupa.

Xernes ed Ehra non sembrarono convinti da quelle sue parole, ma decisero di non continuare con l'argomento.



In un battito di ciglia, Asteroth arrivò a qualche metro di distanza dal suo bersaglio, pronto ad afferrarla per il collo e strangolarla con le sue stesse mani.
Prima che potesse raggiungerla, però, il demone notò con sua sorpresa l'espressione della ragazza non cambiò.

<< Che idiota. >>
Ridacchiò la ragazza, mentre il terreno ai loro piedi cominciò a illuminarsi di un rosso intenso che sbucò da svariate fratture nel terreno.
Quella luce incandescente poi esplose con un fragoroso boato, fiamme accecanti avvolsero il demone per intero, facendolo scomparire al suo interno.
Poi allungò una mano verso il suo bersaglio, ancora bloccato dal suo attacco.


"Hell-Blaze"
"Fiamma Infernale"
Non appena Vermilion proferì quelle parole, seguì una seconda e colossale esplosione di fuoco che fece a pezzi pavimento e soffitto, mentre una enorme colonna di fuoco si sollevò verso il cielo.

I presenti rimasero scioccati a fissare la dimostrazione di forza che Vermilion mostrò loro, con sguardi increduli e affascinati.
Fu in quell'istante che Asteroth sbucò fuori dal getto di fuoco, apparentemente indenne, arrivando davanti alla ragazza e devastando il terreno ai suoi piedi con un potente pugno. Fu solamente grazie al repentino intervento di Neptune, che l'afferrò al volo, se fu in grado di evitare quel potente attacco.

<< Tsk. E' robusto. >>
Ringhiò la ragazza, mentre grazie all'aiuto di Neptune si allontanò dal suo bersaglio.

<< Non sottovalutarlo, razza d'imbecille! >>
Ringhiò Neptune, dopo averla finalmente lasciata andare, saltando via e prendendo distanza.


Asteroth rimase per qualche secondo a fissare i suoi avversari, poi posò il suo sguardo sul braccio con cui aveva colpito il terreno. Le squame intorno al suo corpo erano nere come la pece, e poteva sentirle mentre bruciavano la pelle sottostante.
Ridacchiò. Se non fosse stato per la sua armatura naturale, quelle fiamme avrebbero fatto sicuramente dei danni pesanti. Quel dolore non lo preoccupava nemmeno.

<< Non mi sbagliavo. >>
Disse, posando il suo sguardo minaccioso su Vermilion.

<< Sei proprio la prima di cui devo sbarazzarmi. >>


Vide, quindi, uno scudo volare nella sua direzione come se fosse un frisbee. Per proteggersi sollevò un braccio, intercettando l'attacco e mandando in frantumi quello scudo non appena entrò in contatto con la sua pelle, come se fosse fatto di vetro.
Poi qualcuno lo afferrò alle spalle: voltandosi, il demone realizzò che fosse stato quel lupo bastardo ad averlo bloccato.

<< Preso! >>
Ringhiò Neptune, per poi mordere il suo avversario nel collo con un potente morso che fu perfino in grado di penetrare le squame più deboli intorno al collo del Generale.
Ruggendo dal dolore, e imprecando, Asteroth colpì il suo aggressore in pieno volto con un pugno, seguito da una gomitata in pieno ventre non appena lasciò andare la presa. Poi, con un rapido calcio, lo scagliò via, ma non fece in tempo a vedere Mikoto che sfruttò quel momento per passare ancora una volta all'offensiva.

Accompagnata dagli scudi dei Helena, Mikoto saltò per aria usando gli scudi come se fossero dei trampolini, raggiungendo il suo avversario rapidamente e mantenendosi al di fuori del suo compo visivo.
Cogliendo il demone alla sprovvista, Mikoto centrò il suo bersaglio nel collo con un calcio, esattamente dove Neptune fu in grado di penetrare quell'apparentemente invulnerabile armatura grazie alle sue zanne, facendolo rotolare nel terreno per qualche metro. 

Dolorante, Asteroth si toccò il collo, realizzando che stesse sanguinando.
Ringhiando dalla rabbia il demone strinse il pugno, nascondendo il sangue che si era riversato nella sua mano.

<< Siete morti! >>
Ruggì, sollevando ancora una volta lo sguardo realizzando però che non sarebbe riuscito a passare al contrattacco.
Con occhi sorpresi e increduli, non fu in grado di fare altro se non fissare una gigantesca palla di fuoco volare nella sua direzione.


La massiccia esplosione fece tremare l'intero palazzo: il terreno della stanza di allenamento che normalmente era stato strutturato per sopportare attacchi di quel tipo, non fu in grado di reggere così tanta pressione. Detriti ed enormi mattonelle incandescenti volarono nell'aria, mentre un enorme cratere che scavò perfino nel terreno si rivelò agli occhi dei presenti.
Al suo centro, il corpo fumante di Asteroth, ma ancora vivo.



"Alzati, stronzo!"
Ridacchiò Neptune, ma Asteroth sembrò non reagire. Il demone era disteso nel terreno, con le braccia davanti al volto, che usò per proteggersi dall'attacco,

Il demone, quindi, abbassò le braccia per poi fissare il soffitto per qualche istante, il suo respiro calmo e lento. Non era per nulla affaticato.
Poi si guardò le braccia per verificare quanti danni avesse subito.
Nonostante sentisse il suo corpo bruciare, la sua armatura protettiva aveva bloccato la gran parte dei danni subiti. Qualche ustione era l'ultima delle sue preoccupazioni.
Sotto lo sguardo confuso dei presenti, il demone cominciò a ridacchiare con fare divertito, poi si alzò finalmente in piedi e posò il suo sguardo su Neptune.

<< I riscaldamenti sono finiti. >>
Non appena quelle parole uscirono dalla sua bocca, si mosse ad una velocità spaventosa, raggiungendo il mezzo demone in un battito di ciglia prima che potesse anche solo realizzare che si fosse spostato.
Quindi, colpì Neptune in pieno volto con un rapido e potente pugno, lanciando il ragazzo in aria e scagliandolo via per metri, facendolo poi collidere con il muro della stanza.

Mikoto, sorpresa da quell'improvviso attacco, posò il suo sguardo preoccupato su Neptune, chiamandolo per nome nella speranza che rispondesse.
Lo fissò nel terreno, ancora vivo ma dolorante, mentre provò inutilmente a rialzarsi. La sua trasformazione era stata improvvisamente interrotta, e il ragazzo era tornato alla sua forma umana.
Poi, una voce nelle sue orecchie attirò la sua attenzione, facendole congelare il sangue nelle vene.

<< Hai fatto lo stesso errore per la seconda volta. >>
Disse la voce di Asteroth.
Prima che Mikoto potesse rispondere, venne calciata via dal demone con un rapido attacco.


Con un ghigno divertito e soddisfatto, Asteroth posò quindi i suoi occhi su Vermilion, incredula che il suo attacco avesse avuto così poco effetto.

<< Ho detto che volevo un incontro bilanciato... Perché vi serviranno ben più di quattro persone per sconfiggermi. >>
Ridacchiò.
Scattò quindi verso Vermilion, intercettando gli scudi creati da Helena e mandandoli in frantumi come se fossero pezzi di carta colpiti da proiettili, prima di venir circondato da una intensa fiammata che la ragazza sollevò dal terreno per impedire che potesse raggiungerla, formando un alto muro tra loro.

Sorridendo, il demone saltò in aria, superando il muro di fuoco e cogliendo perfino Vermilion alla sprovvista.

Rapidamente la ragazza si spostò dalla traiettoria del demone, evitando di venir calpestata durante la sua discesa, ma Asteroth non aspettò neanche per un istante: non appena toccò terreno, passò ancora una volta all'offensiva con movimenti fulminei, raggiungendo il suo bersaglio e finalmente afferrandola per il collo con una presa d'acciaio.

<< Sei mia! >>
Ridacchiò, scagliando poi la ragazza nel terreno con una forza dirompente, facendole tossire del sangue all'impatto.

Il suo sguardo sicuro vacillò per un istante quando la ragazza sollevò un braccio verso di lui. Improvvisamente venne avvolto ancora una volta da una intensa fiammata che esplose a bruciapelo davanti al suo volto, scagliandolo via nella distanza e facendolo rotolare nel terreno.

Ridacchiando, il demone si alzò ancora una volta dal terreno. Anche quell'attacco sembrava non aver avuto alcun effetto. Vermilion, distesa nel terreno, posò il suo sguardo preoccupato sul demone, realizzando finalmente che fosse ben più forte di quanto avesse immaginato all'inizio.



<< Cosa significa che la magia è poco efficace? >>
Domandò Xernes, non appena Michael disse quelle parole.

<< Uhm... Asteroth è molto resistente alle magie. Può avvolgere il suo corpo con un'armatura che ha ereditato da suo padre, Agares. Quest'armatura esiste con lo scopo principale di bloccare una moltitudine di magie, e obbligare i suoi avversari allo scontro diretto, nel quale è un maestro. >>
Nonostante quella sua spiegazione, i presenti non poterono evitare di fissare il ragazzino con occhi di riguardo.
Realizzando questa cosa, Michael evitò lo sguardo dei suoi compagni, fissando il terreno e sospirando.

<< Come fai a sapere questa cosa? >>
Gli domandò Ehra.
Per un attimo, Michael esitò.

<< Sono... Memorie di mio padre. >>

Vermilion, sentendo quelle parole, sbuffò.

<< Armatura o no, non ha importanza. Non ha speranze contro di me. >>



<< Signorina... Dovrai fare di più se vuoi sconfiggermi. >>
Ridacchiò il demone, avvicinandosi lentamente verso il suo bersaglio e afferrandola per i suoi vestiti, sollevandola lentamente dal terreno.
Anche la ragazza era rimasta vittima del suo stesso attacco. Nonostante le fiamme di Phoenix non potessero ferirla, una esplosione a così corto raggio avrebbe comunque causato dei danni.

<< Non avevi detto che saresti bastata tu, per sconfiggermi? >>
Continuò il demone, sfottendola. Poi afferrò il suo collo con entrambe le mani, stringendo con forza e cominciando a strangolarla.



Nel mentre, Xane e Michael realizzarono che fosse il loro turno di passare all'offensiva.

<< Siete pazzi?! Non vorrete davvero combatterlo?! >>
Esclamò Jessica, con uno sguardo visibilmente terrorizzato. La sola idea di affrontare un nemico di quel tipo bastò a paralizzarla.

<< Non possiamo decisamente restare a guardare! >>
Controbatté Michael.

<< Ci serve un piano d'azione, o non avremo chance! >>
Continuò Seryu.
Prima che potessero fare qualsiasi cosa, però, uno sguardo confuso e preoccupato si fece rapidamente largo nel volto di Xane. Il ragazzo continuò a guardarsi intorno, per poi richiamare anche l'attenzione dei suoi compagni.

<< Hey... Non vedo Tesla... >>


A rompere il ghigno divertito e soddisfatto di Asteroth fu un fulmineo pugno nel volto, che arrivò dalle sue spalle, che gli fece mollare la presa sulla sua vittima e l'obbligò a indietreggiare.
Infastidito, Asteroth si voltò lentamente verso colui che ebbe il fegato di attaccarlo alle spalle, mostrando occhi infastiditi e rabbiosi mentre un po' di sangue cominciò a colare dal suo naso.

Davanti a se vide un ragazzino biondo con una smorfia piena d'odio stampato in volto, il suo corpo circondato da scariche elettriche, che si scrocchiava le mani.

<< Hey, bastardo. Ti ricordi di me? >>
La frustrazione nella voce di Tesla era palpabile, e il suo sguardo non era da meno. Inferocito, Asteroth ignorò completamente il suo precedente bersaglio, indirizzando tutta la sua attenzione sul suo nuovo rivale.

<< Sei morto. >>
Non appena disse quelle parole, il demone venne colpito ancora una volta in pieno volto da un fulmineo pugno, seguito da una intensa scarica elettrica che attraversò tutto il suo corpo.
Paralizzato momentaneamente dallo stupore e dallo shock subito, Asteroth continuò a venir bersagliato da rapidi e incessanti attacchi da parte di Tesla che, per qualche istante, sembrò avere la meglio su quel potente avversario.

L'offensiva del ragazzo arrivò però a un momento di stallo: improvvisamente i suoi pugni vennero finalmente intercettati dal demone, che li bloccò con le sue stesse mani.
I due avversari rimasero l'uno davanti all'altro, entrambi bloccati l'uno con l'altro in una morsa rabbiosa e piena di rivalità che entrambi volevano rompere con la loro forza bruta.
Ringhiando, Tesla evocò il suo Spirito: il suo corpo venne avvolto improvvisamente da scariche elettriche azzurre che si riversarono anche nel corpo di Asteroth, facendolo indietreggiare per un istante, ma non lasciò andare la sua presa. 

Poi un sorriso divertito si fece largo ancora una volta nel suo volto.
Cogliendo Tesla alla sprovvista, Asteroth colpì il ragazzo in pieno volto con una testata, facendogli mollare la presa.
Quando il ragazzo si portò le mani nella sua fronte, facendogli realizzare che stesse sanguinando, Asteroth passò al contrattacco: questa volta fu lui a colpire Tesla con un pugno in pieno volto, ma il suo attacco venne intercettato da uno degli scudi di Helena, che ridusse la forza dell'impatto.

Tesla fu scagliato nel terreno, ma grazie all'intervento della donna non subì troppi danni.

Fu in quell'istante che, con la coda dell'occhio, il demone vide Neptune lanciarsi nella sua direzione, correndo a quattro zampe, avendo assunto ancora una volta la sua forma da demone.
Evitò l'assalto del mezzo-demone, che provò a mordergli il braccio, per poi calciarlo via con forza, ma fu proprio in quel momento che Mikoto lo raggiunse di nuovo, colpendolo con una gomitata dietro il collo, seguita da un rapido calcio nella schiena che lo fece cadere faccia a terra, nel terreno.

Prima che potesse rialzarsi, però, il pavimento ai suoi piedi s'illuminò ancora una volta di quel colore scarlatto intenso, a cui seguì un calore intenso e una enorme esplosione fiammeggiante che lo avvolse per intero.


Quando le fiamme si diradarono, rivelando le bruciature nel suo corpo ancora, però, incolume, il demone riprese ancora una volta a ridere di gusto quando vide che tutti i suoi avversari erano ancora in grado di combattere.
Notò anche il piccolo gruppo di ragazzini, alle loro spalle, che erano pronti a correre in soccorso dei loro compagni.

Nel mentre, alle sue spalle, anche Tesla si rialzò in piedi, richiamando ancora una volta il suo Spirito e venendo avvolto da intense scariche elettriche azzurre, mentre ringhiò dalla rabbia.

<< Così va bene... >>
Ridacchiò Asteroth, preparandosi finalmente a fare sul serio.

<< Nove contro uno... Ora si che si ragiona! >>
Continuò, con uno sguardo euforico e divertito.

<< Non deludetemi troppo! >>
Il terreno ai suoi piedi andò in frantumi, quando scattò a tutta velocità contro i suoi avversari.

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Fine del capitolo 16-2, grazie di avermi seguito e alla prossima!



 

 

   
 
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