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Autore: Signorina Granger    14/02/2023    1 recensioni
Raccolta di OS a tema San Valentino💖💘
I. Alphard & Anjali
II. Joël & Sabrina
III. Hector & Adela
IV. Erik & Maxine
V. Marley & Malai
VI. Hiro & Tallulah
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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III. Il gentiluomo e la sua principessa  




Se glielo si avesse chiesto ogni singolo studente di Hogwarts si sarebbe di certo trovato d’accordo a proposito di come nei mesi invernali il villaggio di Hogsmeade raggiungesse il suo massimo splendore, quando le luci, le decorazioni natalizie e soprattutto i soffici strati di neve che ne rivestivano ogni superficie lo portavano a sembrare in tutto e per tutto l’interno di un globo di vetro.
Ogni singolo studente eccetto Adela Quested, la cui ammirazione per il pittoresco paesaggio invernale era solita svanire nel momento stesso in cui il suo viso e i suoi arti andavano a scontrarsi con il rigido clima scozzese che ogni anno, puntualmente, avvolgeva Hogwarts e dintorni. L’inverno poteva anche essere gradevole, da vedere, su questo la Corvonero poteva anche trovarsi d’accordo. Ma solo da guardare, al riparo dietro al vetro di una solida finestra, preferibilmente con in mano un libro e avvolta da una soffice coperta di lana.
L’avversione nutrita da Adela nei confronti del freddo le faceva vivere con particolare insofferenza le gite che la scuola organizzava puntualmente ogni anno nel mese di febbraio: fosse stato per lei si sarebbe anche risparmiata le labbra e le mani screpolate e arrossate dal freddo o i piedi gelidi, ma disgraziatamente la sua migliore amica e il suo prima amico e fidanzato poi glielo avevano sempre impedito; così Adela aveva dovuto affrontare ogni singola gita invernale ogni singolo anno, anche se quell’ultima gita, doveva ammetterlo, sembrava avere un qualcosa di diverso. E non solo perché era, di fatto, la sua ultima visita al villaggio quando questi si ritrovava coperto dalla neve – anche a fronte di anni e anni di lamentele, dovette ammettere suo malgrado che quella considerazione le fece comunque provare un sincero moto di nostalgia – ma anche perché per la prima volta non sedeva attorno ad un tavolo dei Tre Manici di Scopa insieme ai suoi sopracitati amici, ma solo in compagnia di Hector. Charlotte era stata infatti ben felice, di auto-estromettersi dalla loro consueta e annuale uscita a tre per lasciare ai suoi migliori amici un po’ di privacy, e anche se Adela era grata all’amica per quella decisione poteva chiaramente percepire il suo pentimento dal momento che a causa della solita folla accalcatasi all’interno del pub l’amica pur di sedersi si era ritrovata a dover malauguratamente condividere il tavolo con il suo “acerrimo nemico”, William Cavendish.
Era difficile non sentire gli insulti che i due si stavano scambiando a circa dieci metri di distanza, ma Adela fece comunque del suo meglio per non prestare attenzione alle loro voci – e anche per non ridere – mentre sollevava il pesante boccale di Burrobirra che Hector le aveva galantemente portato appena poco prima: ogni anno Adela si ritrovava a considerare quanto quella deliziosa, dolce e calda bevanda ripagasse ogni singolo minuto di esposizione alle intemperie scozzesi, e dopo averne assaporato una generosa sorsata si allontanò il boccale dal viso schioccando le labbra screpolate con soddisfazione mentre Hector, seduto di fronte a lei, la guardava con un che di intenerito e di divertito nei grandi occhi celesti da sopra il bordo del suo.
“Stai ridendo per Charlie? Fossi in te eviterei, potrebbe indirizzare su di noi la furia che di norma riserva su Cavendish.”
“No, non mi permetterei mai.”
Hector scosse la testa con un movimento appena percettibile del capo mentre appoggiava nuovamente il boccale sul robusto tavolo di legno attorno al quale erano seduti, persistendo nel guardarla divertito e sorridendo mentre tamburellava con tocco leggero le dita della mano destra sul vetro.
“Allora ridi di me?”
Che cosa mai poteva avere, lei, di tanto divertente? Adela si ritrovò a guardare il fidanzato inarcando un sopracciglio e spalancando un poco, sorpresa, i grandi occhi castani da cerbiatta. Hector non rispose, ma scosse la testa e indicò il suo labbro superiore senza riuscire a reprimere un sorriso:
“Sei adorabile.”
Dopo una iniziale e breve confusione Adela si sfiorò istintivamente il labbro superiore con l’indice e si ritrovò, inorridita, a tastare della schiuma bianca. La giovane strega avvampò, affrettandosi a recuperare un tovagliolo per tastarsi le labbra dopo aver rivolto una debole e assai poco convinta occhiata di rimprovero al fidanzato – lo conosceva da sei anni e sapeva quanto fosse fisicamente impossibile avercela con Hector Grayfall per più di dieci secondi consecutivi –:
“Potevi anche dirmelo prima! Mi avrà vista mezza scuola.”
“Nonostante io reputi te bellissima e assai probabile il fatto che tutti ti guardino quando entri in una stanza penso che tu possa rilassarti: staranno tutti ascoltando e scommettendo su chi avrà la meglio nella rissa imminente tra Charlie e Cavendish.”
Hector continuò a sfoggiare un sorriso tiepido e a guardarla, apparentemente dimentico della sua Burrobirra, mentre accennava debolmente con il capo in direzione della loro amica, il capo leggermente reclinato e sorretto dalla mano destra. Adela invece sollevò il suo boccale per sorseggiare dell’altra Burrobirra, ma appena prima di sfiorarne la schiuma tiepida con le labbra un pensiero le attraversò la mente, portandola a bloccare la mano a mezz’aria e a guardare Hector con le sopracciglia aggrottate a conferirle un’aria pensosa:
“Sai, anche Darcy ed Elizabeth all’inizio si detestavano. Pensa se finissero con lo sposarsi…”
Per un singolo e breve istante Hector, visibilmente sorpreso, parve rifletterci seriamente, ma subito dopo rise e liquidò il discorso con un gesto della mano, scuotendo la testa come se la fidanzata avesse appena condiviso con lui un’assurdità:
“Via, Adela, non esagerare con la fantasia. Non viviamo in un romanzo!”
 
 
 
 

 
Penso che questa sia la coppia più “delicata” di cui io abbia mai scritto. Non c’è gentiluomo più gentiluomo di Hector nelle mie storie e Adela è la sua degna metà. In quest’ambientazione idilliaca bisogna immaginare gli schiamazzi di Charlotte sullo sfondo sonoro, il che spiega perfettamente perché tra le due quella perfetta per Hector è sempre stata Miss Quested🤍
A stasera con le altre OS!

 
   
 
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