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Autore: Shily    23/03/2023    1 recensioni
1977
È il 24 Dicembre. James, Sirius, Remus e Lily sono in fuga dal professor Lumacorno e dalla McGranitt.
Corrono nei corridoi dei sotterranei, aprono una porta e si ritrovano in una stanza completamente vuota.
Una sfida, un gioco e un boato.
Poi il buio.
--
2023
"Ma che è successo?" chiede Sirius, tentando di alzarsi con difficoltà dal pavimento.
Un grugnito alla sua sinistra gli indica che anche James sta riscontrando i suoi stessi problemi.
"Coraggio, andiamo," li esorta un dolorante Remus. "Sembra non esserci più nessuno fuori. Usciamo, andiamo a dormire e dimentichiamo questa storia."
I quattro ragazzi si avviano velocemente verso l'uscita.
"Ragazzi," James si guarda intorno, una volta uscito dalla stanza. "Non sembra anche a voi che ci sia qualcosa di diverso?"
Gli altri si stringono nelle spalle, e si dirigono a passo spedito verso la torre di Grifondoro.
Genere: Angst, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, I Malandrini, James Sirius Potter, Lily Evans, Lily Luna Potter | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Rose/Scorpius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Nuova generazione
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"Tu l'hai baciata!"

"Si, lo so, grazie per l'informazione."

James non può fare a meno di ridacchiare nel sentire il tono di voce di Lily Luna. Alza lo sguardo distrattamente e, da dietro le lenti degli occhiali, incontra gli occhi innaturalmente blu di Lily. 

Quella giusta, gli viene da pensare, prima di rendersi conto che in realtà non c'è una Lily giusta e una sbagliata. Piuttosto, ce n'è una che non sa lui chi è e una che non vuole più sapere lui chi è.

Nel mezzo, ben quarantatré anni a fare la differenza.

Improvvisamente, nel momento stesso in cui i loro sguardi si incontrano, il sorriso sul volto di James si cristallizza. Vorrebbe avere la forza di mantenerlo su, di dire qualcosa o anche solo di non assumere la stupida espressione che fa ogni volta che c'è la Grifondoro nei paraggi.

Ma visto che i miracoli non esistono, e James ormai lo sa bene, si limita a fissarla con sguardo vacuo e le labbra schiacciate l'una contro l'altra.

Mi manchi.

Così gli ha detto, prima che James Sirius li interrompesse con il suo slancio di coraggio davanti a tutta la popolazione studentesca dal terzo anno in su.

Mi manchi. 

Ma James vorrebbe tanto capire cosa significa. Mi manchi, dimentichiamo tutto, scappiamo in Nuova Zelanda e diamo inizio alla nostra discendenza?

Oppure, mi manchi ma tutto questo continuerà a condurci alla morte e quindi non potremo fare altro che mancarci ma nulla di più?

Si, insomma: mi manchi e poi?

"L'hai baciata! Cioè tu... oh, Jamie," cinguetta Lily, a voce spaventosamente alta e acuta, "Cominciavo davvero a non avere più speranze e invece..."

James Sirius sgrana gli occhi, bloccando i polsi della sorella nell'atto di essere abbracciato. "Tu lo sai che questo non era il mio primo bacio, vero?"

"Certo che sì, c'ero anche io mentre dicevi davanti a tutta la scuola di esserti chiuso nello stanzino con Mandy di Tassorosso."

A queste parole il ragazzo ha l'accuratezza di arrossire e distogliere lo sguardo. "Già, un dettaglio che avrei preferito non aggiungere, col senno di poi."

"Intendi che avresti evitato di urlarlo in mezzo al corridoio se avessi saputo che Mandy ti avrebbe dato uno schiaffo?" Albus, disteso comodamente sul divano, non può fare a meno di aprirsi in un sorriso soddisfatto. "Davanti tutta la scuola!"

E James, in quel preciso momento, non può fare a meno di notare che se anche avesse avuto dei dubbi sullo smistamento, il ragazzo glieli avrebbe appena chiariti tutti. Uno a uno.

"Di un po' tu, che Merlino ci fai nella nostra Sala Comune?"

"Sono sangue del tuo sangue, Jim. E poi non mi sarei mai perso questo momento."

"Quale momento?" chiede Fred, appena arrivato e costringendo il cugino ad alzare le gambe per farlo sedere sul divano.

"Quello in cui sfottiamo James."

"Ah, giusto!" Gli occhi del Grifondoro si illuminano in modo... stranamente Malandrino , non può fare a meno di notare James. "Quindi è vero che l'hai baciata davanti a tutta la scuola?"

James Sirius alza gli occhi al cielo, nascondendosi prontamente dietro una mano e lasciandosi cadere sulla pronta di fronte al camino.

A rispondere, ancora una volta, ci pensa Albus: "E subito dopo Mandy gli ha dato uno schiaffo."

Fred sgrana gli occhi, guardando il cugino minore e subito dopo l'altro. "Non ti posso mai lasciare solo, è incredibile. Quindi Lyn se n'è andata per questo?"

"Cosa?" James Sirius riemerge da dietro le mani, con espressione offesa. "Certo che no!"

"E allora perché non è qui con te? O meglio... perché tu non sei con lei?"

James Sirius apre la bocca un paio di volte, prima di richiuderla ogni volta con lo sguardo sempre più confusa.

A intervenire ci pensa Lily, catalizzando l'attenzione e anche ogni preoccupazione del fratello: "Forse non le è piaciuto."

"Cosa?!"

La ragazzina si stringe nelle spalle. "Forse baci male, Jamie."

Tra i presenti cala il silenzio, interrotto solo da una risata mal trattenuta di Albus che proprio non riesce a contenersi.

Prendendolo alla sprovvista, è lui che James Sirius si volta a guardare. "C'è questa possibilità?" chiede quindi con voce strozzata.

James sgrana gli occhi, Lily sussulta e Sirius trattiene il respiro. Remus, invece, si alza in piedi, mette una mano in tasca e subito dopo ne riemerge con un pacchetto argentato: "Tieni, mangia un po' di cioccolata. Ti farà sentire meglio."

James Sirius emette uno strano suono, come se la lingua gli si stesse arrotolando su stessa, e si lascia sprofondare nella poltrona. "Io bacio bene," dice allora, senza rivolgersi a nessuno in particolare. "Io sono un eccellente baciatore. Nessuna si è mai lamentata, nessuna!"

"Neanche Mandy di Tassorosso?" chiede Albus, rosso per le risate soffocate, e con gli occhi luccicanti.

Il cuscino che gli arriva in piena faccia qualche secondo dopo afferma di essercelo meritato e opta per il silenzio.

"Tu l'hai baciata," ripete allora Lily Luna, approfittando del momento. 

James Sirius, a quel punto, si volta a guardare la sorella con gli occhi lampeggianti. "Si, grazie Lily," risponde a denti stretti. "Quante altre volte lo vuoi ripetere?"

"Oh," la ragazzina congiunge le mani sotto al mento e comincia a rivolgersi verso un punto distante e imprecisato. "Sono così contenta. Lyn mi piace davvero tanto, ma proprio tantissimo. Sarà bellissimo essere cognate e a Natale, quando ci verrà a trovare..."

"COSA?!" James Sirius scatta in avanti, rivolgendosi prima verso Fred, poi verso di loro, ancora immobili e in silenzio a seguire quella scena. "Cognate? Natale? Noi non... mica siamo... e poi..." 

"James, ti stai dimenticando di respirare," gli fa notare Fred.

Ma James Sirius non lo ascolta, cominciando piuttosto a fissare in modo assorto le scale del dormitorio femminile dove Lyn è scomparsa quasi mezz'ora prima insieme a Rose Weasley.

"Ci siamo appena baciati," mormora a quel punto. "Non so neanche se l'è piaciuto."

"Sono sicura di sì," è, a quel punto, l'intervento di Lily, che si sporge verso il ragazzo con aria rassicurante.

"Potrebbe non volermi più parlare dopo questa cosa."

"Non la farei così tragica," mormora allora Sirius, cauto.

"Non penserà già di venire a casa nostra come la mia fidanzata, vero?"

A rispondere, dopo un attenta valutazione, è Albus: "La mamma ne sarà estasiata, per non parlare della nonna. Devo scriverle di fare un maglione in più."

James non sa cosa sia questa storia del maglione, ma davvero: non ha alcun dubbio che il nipote sia un vero Serpeverde

Il fratello non si lascia scoraggiare e, ignorando le sue parole, si alza con uno scatto dalla poltrona. Senza più guardare nessuno di loro, si avvicina a grandi passi al dormitorio femminile e prende un respiro profondo, alzando un piede.

"No, fermo..." Lily Luna alza un braccio, come se potesse fermarlo. 

Ma James Sirius non la sente, o forse non la ascolta, perché poggia il piede sul primo scalino. Poi il secondo, il terzo... e improvvisamente si ritrova seduto per terra, l'espressione arresa e uno scivolo magicamente comparso davanti ai suoi occhi.

 

⚡️

"È tutto okay?

Lily sobbalza e si volta verso James, alla sua sinistra. Ha alcuni ciuffi di capelli che gli ricadono davanti la fronte, gli occhiali storti sul naso e gli angoli delle labbra puntati verso il basso.

La ragazza trattiene a stento l'impulso di alzare una mano e allontanarli personalmente quei riccioli neri da davanti agli occhi. Annuisce lentamente, volgendo nuovamente lo sguardo verso il giardino.

"Grazie per essere venuto," mormora a bassa voce, e probabilmente se James non le si fosse avvicinato neanche riuscirebbe a sentirlaZ

"Lo sai," il Grifondoro si stringe nelle spalle, "Ci sarò sempre. Sei tu che hai voluto chiudere ogni rapporto."

Lily si morde il labbro inferiore, annuendo appena. È vero, non può fare a meno di dirsi. 

Ha passato giornate intere a prendersela con il mondo, arrivando persino a detestare il fatto che James fosse li, così vicino a lei eppure allo stesso tempo infinitamente lontano.

Poi, mentre passeggiava per le vie di Hogsmead, aveva capito che l'unica persona da incolpare era se stessa.

E Peter Minus, ma quella era un'altra questione a essere sinceri.

"Volevo parlare proprio di questo," ammette infine, continuando a mantenere lo sguardo ostinatamente davanti a se. "Di questo e di quello che ti ho detto prima."

James fa uno sguardo confuso, aggrotta le sopracciglia e arriccia le labbra. "Prima..."

"Quando siamo tornati. E James Sirius ha..." non può fare a meno di piegare le labbra in un sorriso divertito, "Ha baciato Lyn." 

Il ragazzo annuisce e china il colpo, facendosi impercettibilmente più vicino. "Oggi sono stato con lui," ammette, lasciandosi andare contro la colonna e abbracciandola distrattamente. "È stato un caso, io volevo fare qualche giro di campo e lui era già lì."

"Hai..." Lily si schiarisce la voce, a disagio, "Hai scoperto qualcosa?"

James fa la tipica faccia di quando pensa a qualcosa, come se avesse davanti la professoressa McGranitt e un porco spino da trasfigurare. Infine, sotto gli occhi curiosi di Lily, scrolla le spalle come per cacciare via qualcosa.

"No," risponde, "Niente di rilevante. Mi ha parlato un po' della sua vita, i ragazzi... Lyn."

"Quindi è merito tuo se l'ha baciata?" lo guarda dal basso, provocandolo e stuzzicandolo con lo sguardo. "Non sapevo ti occupassi anche dei cuori solitari."

"Non so quanto chiamarlo merito, a essere sincero. E non solo perché non penso di essere la persona più indicata a dare consigli di alcun tipo, ma anche perché lei si è chiusa in camera e lui è convinto di baciare male."

Lily ridacchia. "Lui non bacia male."

"Scusa," sgrana gli occhi, di scatto, "E tu che è sai?"

"Non starai alludendo a un bacio tra me e James Sirius?" lascia che un sopracciglio scatti verso l'alto, in piena fase di giudizio.

"Cosa? No... no! Che schifo! No!" Porta subito le mani davanti a sè, cercando di riparare al danno. "Ero solo curioso."

Lily scuote la testa, lasciando perdere e vagando con lo sguardo nell'immenso giardino della scuola. "Innanzitutto è mio nipote, e mio nipote non può baciare male."

"Giusto," mormora James, cercando di allontanare il pensiero fulmineo di loro due stretti in un abbraccio contro il muro del sesto piano. "E poi?"

"È poi sono una ragazza e ho imparato a conoscere Lyn. James Sirius è il suo migliore amico, adesso non sa come comportarsi e cosa fare."

"Ma io pensavo che lei volesse!"

"Ma certo che voleva... vuole! Solo che sono stati amici per tanti anni, è un bel cambiamento. È come un salto nel vuoto e non c'è modo di sapere come andrà. Ha paura."

James annuisce lentamente, mentre le ultime parole della Grifondoro si fermano tra loro, quasi avessero il peso e la forza di un ippogrifo.

Lui, però, il silenzio non lo ha mai saputo gestire. Ha sempre avuto l'impressione di doverlo costantemente riempire, come se del tempo senza dire nulla desse l'occasione alle persone di pensare troppo.

E James sa per esperienza che a pensare troppo non si ottiene nulla di buono.

"Comunque è stato bello. Dico oggi," quasi balbetta. "Conoscere James Sirius intendo, parlare come se fossimo... beh, due ragazzi normali."

"Intendi due studenti di diciassette anni che si scambiano pareri sul Quidditch e non un nonno che ha viaggiato nel tempo e suo nipote?"

James non può fare a meno di piegare le labbra in una smorfia. "Puoi... potresti non riferirti a me come nonno?"

La ragazza ridacchia e lascia ondeggiare i capelli corti sul collo. "Che c'è, crisi di mezza età, Potter?"

"Una cosa del genere," ammette lui, leggero. "È che i nonni hanno i capelli bianchi. E io sono troppo bello per ingrigirmi.

"Beh, suppongo che questo non sarà un problema." Lily si morde il labbro inferiore e chiude gli occhi: "Scusa," sospira, "Non volevo. Mi è scappato."

James si stringe nelle spalle. "Figurati, hai sempre avuto un umorismo..." fa come per pensarci, "Particolare."

"Che intendi con particolare?"

"Piuttosto funereo," ammette infine, guardandola quasi colpevole. 

"Non il migliore dei complimenti," conviene invece lei, lasciandosi andare contro il muro alle sue spalle. "James?"

"Mh?" Si passa la lingua lungo il profilo delle labbra, inumidendole. Quella conversazione gli sta seccando la gola.

"Dicevo sul serio prima."

"Sul fatto che James Sirius bacia bene?"

"Sul fatto che mi manchi," ribadisce quasi con forza, nascondendo le braccia dietro la schiena. "Non... non so cosa vuol dire questa cosa, però mi manchi davvero tanto. È come se non potessi più respirare, a volte la tua assenza è come aria che manca. Ogni volta che succede qualcosa, che qualcuno dice anche solo una frase stupida, io mi giro a cercarti. Ma tu non ci sei mai, anche se io mi volto sempre."

James trattiene il respiro e prega con tutto se stesso di non sembrare uno struzzo con gli occhi fuori dalle orbite. Col cuore a mille e che batte contro la gabbia toracica, fa un passo verso di lei e poi un secondo, fino a fermarsi con le loro punte dei piedi che si toccano.

"Ma io ci sono," commenta infine, "Sempre. Devi solo sapermi cercare." Prende un respiro profondo, "Mi manchi anche tu, in ogni momento."

Lily alza la testa, muovendosi impercettibilmente sulle punte e facendo diminuire la distanza tra di loro. "James, quanto credi che sarebbe sbagliato se..."

"Se cosa?"

"Eccovi!" 

Come un fulmine a ciel sereno, o un bolide in piena testa, Sirius piomba nel bel mezzo del corridoio. James fa un salto indietro mentre Lily si schiaccia, se possibile, ancora di più contro il muro.

"Vi ho cercato dappertutto," continua il Malandrino, passandosi una mano sulla nuca con il fiatone.

"Magari non volevamo essere trovati," fa notare James a denti stretti.

"La McGranitt ci vuole vedere," è la spiegazione di Sirius, che si stringe nelle spalle. "Ci ha convocati nel suo ufficio. Subito."

 

 

 

 

 

 

⚡️

 

Non perdo neanche tempo a giustificarmi, tanto non c'è nulla che possa aiutarmi. Sono una procrastinatrice cronica, però eccomi tornata ad aggiornare.

Posso solo dirvi che la situazione sta per sbloccarli... in ogni senso possibile

   
 
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