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Autore: Shadow Doom    13/04/2023    1 recensioni
Nella magica terra di Yamir un giovane apprendista fabbro è pronto ad entrare nell'esercito del Re, ignaro però di ciò che il Fato ha in serbo per lui.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'incontro

 

Lasciatesi alle spalle la vecchia vita, i cinque che avevano superato la prima parte del test seguirono la comitiva del re verso Betelguese. Il viaggio sarebbe stato lungo, almeno tre settimane, ma almeno c'era il tutto il tempo per approfondire la reciproca conoscenza anche con gli emissari di Lapis che si dimostravano inaspettatamente socievoli e curiosi di sapere le abitudine della plebe.

 

L'unico che fece eccezione fu Romulus il quale, non avendo ancora digerito quanto accaduto con l'apprendista fabbro, rimase sempre in testa al gruppo parlando solo per dare ordini ed indicazioni. Si comportò così anche per non sentire gli altri complimentarsi con Shin per la mossa speciale che aveva usato.

 

Chiesero al fabbro anche come l'avesse pensata, per molti la parte più difficile per creare mosse nuove, e quale nome le avesse dato. Lui rispose che era tutto merito della sua immaginazione, tuttavia non la aveva ancora nominata poiché non la considerava ancora completa; solo quando l'aveva perfezionata l'avrebbe fatto.

 

Il viaggio proseguì piuttosto tranquillamente per un paio di settimane. Ci fu solo qualche attacco, facilmente contrastato, da parte delle ammaliatrici, una delle poche creature che non temevano di suscitare le ire del re, e svariati tentativi del Cavaliere di prendere in “prestito” la spada di Shin. Purtroppo le sue doti di ladro si rivelarono estremamente scarse, infatti allarmò sempre il ragazzo, e tutti questi tentativi insospettirono terribilmente quest'ultimo il quale capì che stesse tramando qualcosa di strano.

 

Sebbene sapesse bene che il codice dell'esercito condannasse tale atto con la pena di morte, Shin non poté fare a meno di temere un attentato alla propria incolumità. Da osservatore attento quale era, aveva da subito capito che Romulus non l'avesse preso in simpatia ed a giudicare dallo smisurato ego, che sovrastava persino la sua fama, l'idea che avesse voluto punirlo per avere rivaleggiato con lui non era affatto campata in aria.

 

Per evitare che la situazione degenerassa si convinse a parlare con lui prima dell'arrivo a Betelguese, peccato che lo fece troppo tardi. Infatti, proprio quando gli aveva chiesto udienza, l'intero convoglio venne attaccata da un branco di selvaggi orsi. Già vedere quegli animali agire in gruppo era più che insolito, ma ciò che fu più particolare era il loro aspetto: due volte più grande del normale, gli occhi sembrava fiammanti e gli artigli oltre ad essere più spessi sembravano avvolti da una specie di aura nera davvero inquietante.

 

Shin ebbe la stessa sensazione di quanto affrontò il lupo nella cava abbandonata e questo lo convinse di essere di fronte a dei Monark.

L'ideale sarebbe stato avvertire Romulus, ma il Cavaliere volenteroso di mostrata la propria forza si lanciò alla carica condannando la delegazione del re. Per quanto abili fossero i giovani che avevano superato la prima prova, non possedevano sufficenza abilità strategiche per fronteggiare creature del genere. Così vennero letteralmente travolti dalle belve feroci, incluso Shin che fu il più sfortunato in quanto venne trascinato in un precipizio che costeggiava l'impervia strada montana.

 

Nonostante l'agitazione riuscì a ragionare lucidamente: infilzò l'orso ed utilizzò la lama come uno step che usò per balzare sulla schiena dell'animale in modo da ridurre il danno da impatto.

Il piano sebbene grossolano funzionò, la caduta infatti gli provocò solo qualche contusione, ma nessuna frattura. Invece il Monark rimase steso al suolo con la testa mezza spappolata dalla quale fuoriusciva il denso sangue nero.

 

L'apprendista rimase rapito da esso, volendo studiarlo. Venne destato da una voce femminile piuttosto seria che contrastava con la sua figura snella e leggiadra; la quale gli domandò un secco “Chi sei?”.

Shin sollevò lo sguardo vedendo una stupenda fanciulla dai lunghi capelli color sakura, intensi occhi violetti abbelliti da un trucco sull'arancione e con in mano un arco in frassino finemente lavorato, specialmente alle estremità che per la forma ricordava delle piume di falco.

 

“ Scusa se ti ho spaventata, ma”. Il ragazzo si interruppe bruscamente vedendo la giovane puntargli l'arma. Prima che potesse dire altro scoccò una freccia la quale però non si conficcò sul suo corpo, ma nella dura pelle dell'orso che era tornato alla ribalta nonostante fosse senza metà testa.

 

“ Sei un tipo tosto, eh!? Vediamo se resisti anche a questo!” esclamò Shin riprendendo la propria spada ancora nelle carni della creature, per poi usare il suo marchio di fabbrica con cui decapitò di netto il Monark uccidendolo finalmente.

Ebbe il tempo di fare tutto ciò solo grazie alla copertura della misteriosa fanciulla la quale l'aveva coperto con dei precisi e potenti tiri.

 

A loro insaputa l'essersi incontrati avrebbe per sempre cambiato le sorti di Yamir.

   
 
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