#2. Il cambiamento
c’è, è solo lei che non lo vuole vedere.
James
Potter aveva giurato ai suoi amici di aver messo la testa a posto e di
essere una persona completamente nuova – come se il suo
novello ruolo di Caposcuola, giunto a sorpresa per l’orrore
di Sirius, fosse stata la spinta definitiva verso il cambiamento. Non
era a causa di quell’altezzosa ragazza che da sette anni
faceva la sfuggente, rifiutando di vederlo per com’era
davvero. Oppure sì?
Ha la ferrea convinzione che Lily non smetta di fissarlo. Ci pensa durante la loro ronda serale, quando superando le aule del secondo piano la sorprende a osservarlo, e colta in flagrante distoglie lo sguardo – lei ha sempre detestato incrociare i suoi occhi, quel giorno non è tanto diverso dagli altri.
«Paura che ti attacchi qualche brutta malattia?» scherza James, agitando la bacchetta per illuminarle la faccia.
Lily sbuffa, ci casca. «Condividiamo la stessa aria, Potter; questo basta e avanza.»
«Quindi ti ho già contagiata!» afferma James, e può vedere le gote della ragazza farsi rosse; sa dell’errore e non può rimediare.
«Sei così sciocco» sospira Lily, sguardo basso e bocca serrata. «Mi chiedo perché Dumbledore ti abbia nominato Caposcuola! Quel ruolo spettava a Remus.»
Quella è la storia che tira fuori ogni volta per respingerlo, ma James l’ha sentita così tante volte in quegli ultimi tre mesi da aver elaborato e oppresso il fastidio; lui non è il perfetto Remus di Lily, ma non è nemmeno il vecchio James.
«Quindi, se ti dicessi che sono cambiato, non mi crederesti?» domanda con calma, e si ferma nel farlo. «Dumbledore l’ha notato, perché a te non interessa?»
«Perché le persone non possono cambiare in questo modo» ribatte lei – c’è dietro la storia di un’amicizia finita per un cambiamento non voluto, ma se Snivellus è un idiota a James non può fregare di meno.
Lui non è né Remus, né Snape.
«Io sono cambiato» insiste, e può vedere il dubbio negli occhi di Lily. «Sono veramente sincero. Ma se non mi credi, non è un mio problema.»
E ora l’irritazione compare, coglie entrambi di sorpresa e causa un silenzio imbarazzato. In tutti quegli anni James non aveva mai risposto male a Lily, neanche quando lei lo aveva insultato di fronte a tutti.
Il cambiamento c’è, è solo lei che non lo vuole vedere.
Così James sospira e riprende a camminare, Lily alle spalle.
La sincerità non sempre ripaga.
#Gladiolo – Sono veramente sincero
Pairing: James/Lily
Parole: 395
PoV: James
Note
dell'autrice: eccomi tornata ad aggiornare questa
raccolta. Questo capitolo in realtà era già stato
pubblicato altrove, ma non lo avevo postato su EFP (non so
perché, c'è da dire che sono assente da questi
lidi da qualcosa come tre anni :D *paresi facciale*). Ehm. Ad ogni
modo, ogni capitolo avrò un POV differente. Il terzo
sarà dal punto di vista di Sirius.
Ringrazio Lisbeth Salander per aver recensito il primo capitolo (grazie infinite!) e ringrazio anche coloro che hanno semplicemente letto.
Ho preso il prompt - ancora una volta - dalla challenge sui fiori che ho indetto su Torre di Carta otto secoli fa. Inoltre, ho altre due storie in corso nel fandom, Looking too closely (long-fic - original character nell'epoca dei Malandrini, a vostro rischio e pericolo) e When your whole world is Black (raccolta su Sirius), se volete passare :D
Anyway, ora scappo! Un bacione,
Mokochan
Ringrazio Lisbeth Salander per aver recensito il primo capitolo (grazie infinite!) e ringrazio anche coloro che hanno semplicemente letto.
Ho preso il prompt - ancora una volta - dalla challenge sui fiori che ho indetto su Torre di Carta otto secoli fa. Inoltre, ho altre due storie in corso nel fandom, Looking too closely (long-fic - original character nell'epoca dei Malandrini, a vostro rischio e pericolo) e When your whole world is Black (raccolta su Sirius), se volete passare :D
Anyway, ora scappo! Un bacione,
Mokochan