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Autore: VeroMilly    13/09/2009    1 recensioni
Il “Blackout” è un gruppo musicale che per le radio, la tv e gli altri media è formato da quattro talenti che si adorano e convivono con piacere nel loro appartamento. Ma queste sono tutte idiozie. I Blackout si odiano. Il gruppo è diviso in due rigide fazioni, quella di Mel e Dalia e quella di Hayden e Matt, che il produttore James Valente ha unito grazie ai loro talenti. Alla fine decidono di convivere solo per poter realizzare il loro sogno musicale e fare successo, ritenendo che nulla è troppo doloroso se in questo modo potranno realizzarsi, ma… Ne varrà la pena? Ce la faranno a convivere tra la vanità di Hayden, la permalosità di Mel, la cocciutaggine di Dalia e l’apatia di Matt? O trionferà per una volta il famoso "Odi et amo"? [DAL CAP 5: Dal canto suo, Jean Paul la guardò accigliato. –Tesoro, la moda è arte. Dunque, vorresti dirmi che ti piacciono i quadri di Picasso? Certo che no, non si capisce un tubo, eppure sono famosi, costano molto e la gente si taglierebbe una mano per averli- -Si, ma Picasso è morto, pace all’anima sua, invece io dovrei cantare con indosso questa tovaglia! Mi rifiuto!- urlò Mel, e sia Hayden che Matt si tapparono le orecchie. ]
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Je Suis Jean Paul!

Capitolo 5

Je Suis Jean Paul

Era una mattina stranamente tranquilla e soleggiata.

Matt era sdraiato a pancia in giù nel suo letto,le coperte blu scuro scivolate per terra e aveva un viso da bambino .

Hayden invece si era addormentato sul  fianco e aveva le coperte fino al mento,ma si poteva intravedere una t-shirt giallina indossata come pigiama.

Aveva uno sguardo sereno,quasi dolce.

Da addormentato però.

Mel invece era sveglia ed era seduta nel suo letto a gambe incrociate e guardava Dalia dormire profondamente come un ghiro.

Poverina,era distrutta.

La sera prima lei e Hayden avevano litigato a morte e credeva che prima o poi sarebbero persino arrivati alle mani,e tutta quella pressione non le faceva per niente bene.

Si alzò,indossò un pantaloncino nero e si diresse verso la cucina dove si preparò un abbondante colazione.

Poi all'improvviso,inaspettatamente un rumore assordante.

Il citofono.

Guardò l'orologio e le lancette erano posate sulle sette e un quarto.

-Chi è quell'idiota che bussa alle sette e un quarto di mattina?-urlò andando ad aprire la porta.

Davanti a lei c'era un ragazzo sui 27 anni,alto,biondo,occhi verde scuro,vestito di beige e color crema.

Lei lo fissò sbalordita.

-Immagino tu sia Mel-disse con un pesante accento francese.

-Si,Mel,lei è?.-chiese prima di farlo entrare in casa.

-Jean Paul Jullier,il vostro stilista-e si autoinvitò ad entrare nell'appartamento.

-I tuoi compagni sono usciti ?-domandò vedendo solo lei alzata per la casa.

Per fortuna che gli altri dormivano sempre con la porta chiusa.

-In realtà stanno dormendo,siamo tornati tardi da un party ieri sera-cercò di spiegare Mel,guadagnandosi però un occhiataccia da Jean Paul. Si ricordò delle parole di James circa quella visita e si disse di essere una stupida per essersele dimenticate così in fretta. Ma cosa si poteva pretendere dal proprio cervello a quell’ora di mattina?  

-Non importa,mademoiselle ,svegliali-

Mel pensò a quanto si sarebbe fatta male nel farlo.

-Hayden!!Hayden svegliati-urlò entrando nella sua stanza e guardando l'"amico"dormire beatamente.

Ma lui proprio non l'ascoltava.

Ad un certo punto uno schizzo d'acqua le arrivò addosso mentre invece Hayden era zuppo.

-Bonjour monsieur Hayden,si deve alzare immediatamente-esclamò Jean Paul uscendo poi dalla stanza e dagli urli ,entrando poco dopo in quella di Dalia.

-E questo chi cazzo è?-fu la domandò di Hayden appena il suo cervello si collegò dopo l'orribile risveglio.

-Lo stilista-fu la sua risposta.

-Maledetto-e poi corse in bagno prendendo il primo jeans sulla sedia e una t-shirt nera.

Anche lui non era nelle migliori condizioni,e questo significava che sarebbe stata una giornata ancora più pesante del previsto.

-Dalia s'il vous plait,sta dritta-la sgridò lo stilista all'accenno di Dalia ad abbassarsi un pò.

Lei ritornò immediatamente dritta mandandogli bestemmie in italiano.

Poi fu il turno di Hayden ma lì non ci furono problemi.

-Mais tesoro mio,tu est meraviglioso -sbottò Jean Paul quando vestì il ragazzo .

Hayden lo guardò sbalordito e poi si nascose dietro Matt.

-Ho paura ,proteggimi-gli sussurrò nell'orecchio.

Dalia intanto stava scoppiando dalle risate.

-Dalia,guarda che ti picchio-la minacciò Hayden puntandole il dito contro mentre lei se la rideva ancora.

-Mais oui Mon Amour-gli rispose lei e poi iniziò a correre mentre Hayden la inseguiva pronto a picchiarla.

 

Jean Paul li portò in una boutique fornitissima, senza mai smettere di parlare per farsi conoscere, tessere lodi a Hayden e ogni tanto anche a Matt e chiedere qualche informazione.

-Allora, chiudete gli occhi- ordinò quando arrivarono, ricevendo degli sguardi confusi in risposta. Mel e Dalia nel frattempo si guardavano intorno, rapite da tutti i capi fantastici e all’ultima moda che avevano davanti agli occhi.

-Ho detto chiudete gli occhi- ripeté con la sua r moscia.

-Io ho un po’ paura di chiudere gli occhi in presenza di questo, chissà cosa potrebbe tentare di farmi mentre abbasso la guardia- sussurrò impercettibilmente Hayden, facendo ridere Matt, che annuì convinto.

-Chiudeteli e immaginate al nome del vostro gruppo. Che tipo di vestiti vi vengono in mente?- continuò Jean Paul, mentre le ragazze ubbidivano curiose e divertite e i ragazzi si affrettarono a farlo pochi secondi dopo, un pò meno entusiasti.

-Top molto eleganti, magari di seta o chiffon con dei pantaloni più trendy- rispose Dalia, con un’espressione rapita dipinta in volto.

-Si, e il tutto abbinato a delle scarpe con il tacco vertiginoso. Oppure dei miniabiti scintillanti, che contrastano la parola “Blackout”- aggiunse sognante Mel.

-Io immagino semplicemente il mio armadio con tutti i miei capi italiani e francesi- disse Hayden.

-Invece io penso a pantaloni particolari, né eleganti né sportivi con delle maglie a camicia con delle cravatte allentate uguali sia per me che per Hayden- propose Matt, ripensando al regalo di Mel e Dalia.

Poi riaprirono gli occhi, ritrovandosi davanti un Jean Paul pensieroso. –Mmm, le ragazze sono molto omogenee, voi invece no, bellezze. Si vede che tu ne capisci più di moda, mon amour- aggiunse, facendo l’occhiolino ad Hayden che fece una faccia schifata.

-Ma se lui non ha descritto nulla- protestò Matt, che non amava la moda così tanto e non era stato nemmeno apprezzato nel momento in cui si era applicato un po’ di più.

-Sento la sua aurea divina, traspare gusto da tutti i pori- si difese Jean Paul, facendo ridere Mel e Dalia come le pazze.

Allora meglio così, non ci tengo ad essere il prediletto di questo. O questa? si domandò Matt, e dovette fare uno sforzo sovrumano per non scoppiare a ridere mentre lo seguivano verso un reparto di abiti per le occasioni speciali.

-Mi dite cosa dovrei farmene di questo stylist quando sono sempre stato io che ho curato la mia immagine?- domandò scocciato Hayden appoggiandosi ad uno scaffale quando Jean Paul andò a prendere dei cataloghi.

-Povera femminuccia, il suo nuovo pretendente lo porterà via dalla via della sua moda- drammatizzò Dalia con enfasi.

-Non è colpa mia se sono così appetitoso per tutti, Reinaldi- rispose Hayden altezzoso.

-Per tutti tranne che per me-

-Oh, peccato che non la pensavi così ieri sera mentre ballavi tra le mie braccia-

-Peccato che non la pensavi così ieri sera mentre stavi allagando la casa con tutta la bava che ti fuoriusciva da quella boccaccia quando mi hai visto-

Si guardarono con un’occhiata di sfida, e Hayden quasi arrossì. Mel e Matt guardavano la scena divertiti, contenti del fatto che fosse uno scontro solo verbale e che non potevano andare oltre visto che erano al primo incontro con il loro stylist.

-Resta il fatto che continuo ad odiarti- ribattè Hayden.

-E’ una gioia sapere che ognuno prova gli stessi sentimenti per l’altro- rispose Dalia a testa alta, incrociando le braccia a fissandolo.

-Oui, che sono queste parole d’amour?- domandò Jean Paul entrando.

-Oh, Jean Paul, tranquillo, Dalia non ha intenzione di rubarti Hayden, è tutto tuo- ripose Matt.

Ora ci si mette pure lui. Ma dove mi trovo? In un manicomio? O in una fiaba mostruosa visto che sono circondato da streghe, migliori amici traditori e aiutanti effeminati? pensò Hayden scocciato e rassegnato, mentre Jean Paul gli  mostrava una camicia fuxia plissettata e gli diceva che gli sarebbe stata d’incanto.

 

Inizialmente Jean Paul voleva rifilargli dei vestiti molto strani, dicendogli che gli stavano d’incanto, ma alla fine erano riusciti a far prevalere i loro gusti.

-Giuro che chiamo James e ti faccio licenziare se continui a dire che questo straccio mi sta bene. Vuol dire che hai dei gusti di merda come stilista- sbottò Mel infastidita quando lui le aveva imposto di provare un abito lilla  lungo fino alle caviglie. Sembrava una monaca particolarmente ribelle, e Matt scoppiò a ridere quando lei uscì dal camerino, camminando in modo infastidito, strusciando i piedi per terra.-Che cazzo ti ridi, tu?- aggiunse acida.

-La risata dice tutto- rispose lui, trattenendosi la pancia per le risate.

Dal canto suo, Jean Paul la guardò accigliato. –Tesoro, la moda è arte. Dunque, vorresti dirmi che ti piacciono i quadri di Picasso? Certo che no, non si capisce un tubo, eppure sono famosi, costano molto e la gente si taglierebbe una mano per averli- 

-Si, ma Picasso è morto, pace all’anima sua, invece io dovrei cantare con indosso questa tovaglia! Mi rifiuto!- urlò Mel, e sia Hayden che Matt si tapparono le orecchie.

Invece Dalia, che stava esaminando dei pantaloni bianchi, corse subito in suo aiuto. –Jean, caro, ma l’arte è anche forma di libertà. Quindi perché obbligarla a indossare qualcosa in cui si sente soffocata?- domandò, con un’aria particolarmente intellettuale ma allo stesso tempo dolce, proprio per entrare nelle grazie dell’uomo, che dopo un po’ sorrise.

-Oui, hai ragione, bijou. Allora facciamo così, scegliete quello che volete, provate e poi mi fate vedere- disse rassegnato, tuttavia continuando ad esibire il suo sorriso.

-Oh, grazie!- disse rincuorata Mel, e lei e gli altri subito corsero in direzione dei vari stand, prendendo tutto ciò che gli piaceva.

La cosa bella fu vedere che ogni tanto si consigliavano, un po’ come avevano fatto per la festa; addirittura le ragazze aiutarono Matt a trovare qualcosa che andasse bene con i jeans chiari che aveva trovato, e alla fine optarono per una camicia azzurra che richiamava i suoi occhi e delle scarpe che assomigliavano molto alle converse.

-Allora, quando mi date da otto a dieci?- domandò convinto Hayden uscendo dal camerino, con indosso dei pantaloni scurissimi e una camicia bianca, trovando davanti gli altri tre che avevano finito prima di lui.

Squadrò Dalia, che indossava dei jeans particolari con un bellissimo top di satin blu con dei ricami lungo la parte che disegnava il decolté e delle perline verso i contorni dell’indumento accompagnati da delle scarpe abbinate con il tacco dodici, Mel che stava squadrando i pantaloni aderenti neri che indossava insieme ad una fascia aderente rossa con alcuni ricami, in tinta con delle scarpe della punta rotonda altissime e infine Matt, che sembrava quasi strano con gli abiti che le ragazze gli avevano proposto.

-Meno nove- risposero in coro Dalia e Mel, lanciandogli un’occhiata superficiale per poi ritornare  a valutarsi in modo critico, e Matt sghignazzò, annuendo.

-L’ho detto che ti sei alleato con le streghe- sbuffò Hayden, prima di chiamare Jean Paul per un’opinione. Non che ne avesse bisogno, certo, era solo per sentirsi dire che stava benissimo e che era perfetto.

Ovviamente l’interpellare Jean Paul portò a una nuova ondata di risatine- “Ovviamente il commento del suo ragazzo non poteva mancare”, “Perché non hai indossato  direttamente lo smoking per quando vi sposerete?”- ma il risultato fu prevedibile: lo stilista applaudì, soddisfatto, dicendo che aveva fatto bene ad affidarsi a loro, e così gli lasciò prendere degli abiti simili per le future occasioni.

 

Tornarono a casa verso l’una, e dopo pranzo si ritrovarono nel salotto, senza sapere cosa fare. Ormai i commenti su Jean Paul si erano esauriti, e i ragazzi si trovarono immersi ognuno nel proprio silenzio, finchè Matt non iniziò a comporre la melodia del brano che avrebbero inciso a breve.

Lo sguardo degli altri tre subito si fiondò su di lui, e i loro sguardi si accesero di entusiasmo, come ogni volta che la ascoltavano. Dopotutto era la loro prima canzone, quella che erano sicuri che li avrebbe portati sulla cresta dell’onda.

-Cosa ne dite se la proviamo?- domandò entusiasta Dalia, alzandosi all’impiedi, adrenalinica.

-Ok- rispose Hayden.

-Si, dai- disse Mel.

-Perfetto, ricomincio da capo. Ricordate la divisione dei pezzi?- mormorò Matt adrenalinico, mentre gli altri tre si sistemavano intorno a lui.

-Certo, inizio io…- fece Hayden sicuro di sé.

Così Matt annuì e iniziò a suonare, mentre intorno a loro si creava un’armonia che solo la musica poteva creare.

-Take a Deep Breathe, It's what you've always dreaming of And Now It's real it's in front of you…- iniziò, tenendo il tempo.

-And Now you can make Things go different ,Just believe in yourself…- continuò Dalia totalmente rapita.

-That's what you are, That's for real- cantarono in coro Mel e Matt, guardandosi per darsi l’avvio. Continuarono insieme a Dalia e Hayden cantando:- I'm here, I'm finally here Where I belong, I've always wanted to be here…-

Fecero una breve pausa, lasciando spazio alla melodia, finchè Mel non iniziò di nuovo.

-And Now I'm only afraid To letting it go- canto, prima che Dalia, Matt e Hayden terminassero.

-Help me to find the strength And realized that I can do this-.

Quando la canzone finì restarono in silenzio, tanto che Mel chiuse gli occhi per godersi quella pace post canzone. Era una pace d’oro, mai vista prima in quella casa.

-Dovremmo cantare più spesso, sono gli unici minuti in cui stiamo davvero in pace- decretò Hayden. –E detto da me è grave, eh-

-Infatti- concordarono gli altri, prima di guardarsi e iniziare una singolare lotta di cuscini ragazze contro ragazzi.

 

Ciao a tutti! Sappiamo che non aggiorniamo da molto, ma comunque confidiamo in una vostra piccola recensione per farci sapere la vostra opinione, che ne dite? Anche perché d’ora in poi ne vedremo delle belle… Ad esempio, nel prossimo capitolo i ragazzi esordiranno per la prima volta in radio, scopriremo qualcosa sulla vita sentimentale di James e a causa di Hayden succederà qualcosa a Mel… Curiosi? ^^

Confidiamo nella vostra bontà! Grazie in anticipo…

Vero&Milly.

 

 

 

  
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