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Autore: GladiaDelmarre    25/05/2023    1 recensioni
Joel ed Ellie stanno compiendo un viaggio difficile, dove rischiano la vita quotidianamente, ma allo stesso tempo possono anche succedere cose sorprendentemente belle. Ogni capitolo rappresenta uno di questi momenti.
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Queste piccole OS partono da un'iniziativa con la mia amica Martina, con 10 prompt+1 a Maggio e altri 6 a Giugno.
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Cenni di underage - linguaggio volgare - age gap - violenza tipica del canon
Genere: Avventura, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Ellie, Joel
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Not all those who wander are lost'
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“Lo so come si fa a sparare!” disse Ellie, piccata.

“Sì, certo. Sai dov’è il grilletto. Ma la tua mira? Non voglio rischiare che tu mi faccia saltare le cervella solo perché pensi di saper sparare” la rimbrottò Joel, tra il burbero e il divertito. 

“I miei occhi sono meglio dei tuoi, vecchio”.

“È inutile che tiri fuori la carta della giovinezza, mocciosetta. La mira non è solo questione di vista”.

 

Joel aveva allineato una serie di vecchi bicchieri lungo un muretto. In quel momento erano nel parcheggio di una di quelle tavole calde che si trovavano lungo le interstatali, un ristorante da pochi soldi frequentato per lo più da camionisti. Doveva essere stato un posto allegro, prima della pandemia. Ormai la sala era in rovina e un intero muro era crollato, ricoprendo di macerie alcuni dei tavoli e parte della cucina. Avevano però trovato una cassaforte con un bel po’ di munizioni, abbastanza perché Joel si rassegnasse ad insegnare ad Ellie a sparare come si deve.

 

Ellie aveva premuto il grilletto tre o quattro volte, colpendo una volta il muretto e le altre… chissà dove.

 

“Quindi, ragazzina, mi sembra di aver capito che forse oggi non ci vedi bene” la canzonò Joel.

“Stronzo. Sono almeno trenta metri!” si lamentò lei.

“Credi che un clicker non sia pericoloso, a trenta metri di distanza? O un runner? Hai più possibilità di sopravvivere se li centri in testa”.

“Tu invece non sbagli mai il bersaglio, vero?”.


Joel la guardò freddamente.

 

Sparò due colpi, in rapida successione, colpendo due bicchieri.

 

“Come cazzo hai fatto?” chiese Ellie, sbalordita.

“Vieni qui”.

 

Joel si mise dietro di lei. 

 

“Prendi la pistola con la destra, come ti ho insegnato. Metti i piedi bene, allineati col bersaglio”.

Joel le spostò i piedi con uno dei suoi, finchè non fu soddisfatto.

“Piega le ginocchia. Solo un po’. Ora allinea il mirino davanti con quello di dietro. E con il bersaglio”.

 

Ellie tirò il grilletto. Nessuno dei bicchieri si ruppe.

Lei pestò i piedi, frustrata.

 

“Come dovrei fare a ricordarmi tutte queste cose insieme, con un cazzo di clicker che mi corre incontro?”.

“Prima di tutto, non ti avevo ancora detto di premere il grilletto. Secondo, queste cose vengono col tempo. Se vivi abbastanza”.

 

Joel la sistemò di nuovo. Mani, spalle, piedi.

 

“Vedi il bersaglio?”

“Si lo vedo ma..”.

 

Lui la prese per i fianchi, stabilizzandola.

 

“Il muscoli delle braccia devono essere in azione, ma non tesi. Altrimenti ti tremeranno le mani. E poi devi respirare”.

“Se non respirassi sarei morta”.

 

Joel si chinò leggermente su di lei, passandole un braccio intorno alla vita. Le mise una mano sulla pancia, e poi le parlò da molto più vicino di quanto lei si aspettasse.

 

“Devi respirare qui” disse, premendo leggermente la mano sul suo ventre.

 

Ellie, nervosa, mancò nuovamente il bersaglio.

Joel non la lasciò andare.

Le tenne una mano sulla spalla sinistra e l’altra sulla pancia.

 

“Respira meglio”.

 

Ellie chiuse per un attimo gli occhi. Inspirò profondamente. Gettò l’aria fuori dalla bocca socchiusa.

 

“Piano con il grilletto. Pressione stabile”.

 

Era molto, molto vicino. Ellie poteva sentire il respiro di Joel solleticarle leggermente il lobo dell’orecchio. Cercò di concentrarsi. Respirò a fondo di nuovo, seguendo il movimento della mano sulla sua pancia.

 

Tirò il grilletto, trattenendo il fiato.


Un bicchiere si frantumò, sul muretto dalla parte opposta del parcheggio.




Note: Martina bella e super piena di talento fa cose meravigliose <3
   
 
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