Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: asia20    08/06/2023    0 recensioni
Siamo arrivati alla conclusione della prima "stagione", si dia il via alla seconda.
Continuazione di Lord of the Rings: Darkness Returns
Genere: Angst, Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sauron
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Episodio 5: Misteri irrisolti

Palazzo Reale, Minas Tirith, Gondor

Myrelyn: *Siamo arrivati da poco qui al castello; sto girellando in compagnia di Alcare che non mi perde di vista un secondo. Forse teme che mi faccia di nebbia di nuovo.*

"Non ha tutti i torti, sto mortorio fa venire la depressione. Devo trovare un buon motivo per uscire spesso..."

*Dopo aver percorso chilometri di tetri corridoi arriviamo alla sala del trono, quella enorme che potrebbe ospitare balli e feste e invece sembra ammantata per un funerale*

Allegria portami via

*Borbotto sottovoce alzando gli occhi al cielo.*

Corro su per le scale fino al trono, mi guardo intorno e visto che siamo sole e sono certa che Alcare non farebbe la spia mi ci siedo ridacchiando.

Scomodo parecchio, non arrivo con i piedi a terra, sembro come i bambini dei ritratti nella galleria: con i piedini che spuntano dalla seduta*

Non vi invidio affatto Inmwe e Mairon

*Poi scendo con un saltello e vado a ispezionare i pesanti tendaggi che sono dietro.

Meraviglia delle meraviglie! C'è un'enorme finestra con un panorama mozzafiato!

Immediatamente tiro il cordone e apro completamente le tende lasciando che la luce del sole inondi la stanza.*

Wow Alcare guarda! Nascondere questo panorama stupendo dovrebbe essere reato di tradimento!

*Sto appiccicata al vetro, probabilmente ci ho lasciato l'impronta della punta del naso.*

Non vedo l'ora di mostrarlo a Inmwe!

Che dici? Andiamo a chiamarla?

 

Alcare: *cammina lentamente al fianco di Mirelyn che mostra tutto il suo entusiasmo specialmente quando arrivano alla sala del trono sul quale si siede sorridendo*

Hai ragione il panorama è veramente bellissimo, quanto alla principessa è probabile sia impegnata ma sono certa la vedremo in giornata

*dice col suo tono pacato godendosi la vista del panorama e della meravigliosa sala*

 

 

Hellabor: *Il bottino ha fruttato parecchio denaro. Contrattare è stato impegnativo ma Thamièl si è dimostrata un'osso duro per i mercanti, riuscendo ad alzare il massimo valore possibile per ogni singolo pezzo.

Adesso borselli pieni e sorriso stampato in volto, girano da un negozio all'altro intervallando ogni tanto con una veloce sosta per una birra in osteria.

Hellabor sfoggia nuovissimi pantaloni in morbida ecopelle color nocciola scuro, una comoda blusa rossa con decorazioni in oro sulle asole

Si è comprata anche un bel giubbino nuovo, caldo ma leggero, un vestito che Thamièl ha insistito a tutti i costi potesse servirle (mai indossato un vestito in tutta la sua vita ma c'è sempre una prima volta ..da piccola molte volte scappava seminuda nei campi se provavano a farle indossare qualche abito).

Ha anche un nuovo coltello, sicuramente non paragonabile al suo amato coltello nero ma affilato e piccolo, talmente sottile e fatto in modo di poterlo agevolmente nascondere sotto una manica legandolo con la sua fibbia

Vede che il loro percorso ormai le porta verso il palazzo reale, si ferma un attimo e inghiotte un groppo che le si è improvvisamente formato in gola*

Thamièl....ecco ehm ..io mi sento un po' in ansia al pensiero di entrare lì.

E se ci cacciassero? E se ci arrestassero? E se ...o perdirindina

*Sussurra spaventata dai suoi stessi pensieri*

 

Thamièl Aldaymir: *Hanno girato un bel po' di negozietti facendo acquisti. Per sé ha comprato una camicia nuova ed un bel paio di stivali, non poteva di certo presentarsi a corte con quelli vecchi che, anche se ripuliti, erano troppo lisi. Hellabor, rimessa finalmente in sesto, è smagliante nei suoi abiti nuovi, anche se c'è voluto del bello e del buono per convincerla a comprare anche un vestito...ed ora, soddisfatte dei loro acquisti, gironzolano per la città trovandosi alla fine nella vicinanze del palazzo reale*

- Se non ti senti ancora di entrare, puoi aspettarmi fuori a patto che non ti metta nei guai...Se vuoi resta ferma e buona lì, io non ci metterò molto, sempre che riesca a passare...non è mica detto. Fai come preferisci... - *Non aspetta neanche una risposta, e si dirige decisa verso lo scalone di pietra bianca, che scintilla al sole. Deve riuscire ad ottenere un'udienza, ma non dal vecchio re...da quelli che saranno i nuovi regnanti, o almeno deve riuscire a farsi ricevere da qualcuno vicino a Sauron. Intanto è arrivata davanti alle guardie, si ferma e sfoggia un sorriso seduttivo sbattendo le ciglia*

- Buongiorno, sono spiacente di disturbare, ma sarebbe possibile parlare con qualcuno dell'entourage dei futuri sovrani? Si tratta di una questione della massima importanza -

    

Hemron: *sono stato promosso a guardia della cittadella da pochi giorni ed ora, sto per assistere al cambio della guardia nel palazzo....finalmente, Re Halbrand è qui e porterà ordine e serenità nel Regno di Gondor e Arnor....finalmente, saremo liberi dall'oscurità di Re Throin* Chi siete? cosa volete? Il palazzo è blidnato per ordine di Re Halbrand. Non potete entrare. *resto ammaliato dagli occhi dell'Elfa di fronte a me...le sussurro* ma se avete monete sufficienti, posso farvi avere un'udienza nei giardini....

 

Hellabor: *Esita un attimo poi prende coraggio, fa un bel respiro e segue la compagna affrettandosi*

Hey hey aspettami!!

La guardia alla porta ha l'aria cupa che diventa ancora più severa quando le vede, ma poi sente le parole che sussurra all'elfa*

"Tsk...guardie corruttibili, bel palazzo sicuro deve essere questo"

Si guarda intorno: i giardini che si intravedono da dietro le inferriate laterali sono magnifici, uno spiazzo brullo e bruciato in una terrazza ampia e lunga proprio di fronte a loro da uno spiacevole contrasto col resto*

"Potrebbero piantarci qualcosa lì... quello doveva essere il posto del famoso albero bianco, ora è così triste quella terra annerita sola sola..."

Poi si gira verso la guardia guardandola diffidente.

Si augura davvero che Thamièl non voglia cedere al suo ricatto, le lancia un'occhiata sperando lei colga al volo*

   

Sauron: *questione della massima importanza....eh....Riconoscerei quella Hobbit fra mille. Ed è ancora qui, deve essere una condanna da parte dei Valar....qualche strana Maiar che mi hanno messo alle calcagna per spiarmi. L'elfa con lei ha un qualcosa di strano, non riesco a leggere la sua mente...non riesco a carpire nessuno dei suoi pensieri, eppure....non sembra essere molto antica. Mi avvicino alle due, lasciando la guardia quasi stupefatta....faccio finta di guardare verso lo spiazzo nero dove, un tempo, cresceva l'Albero Bianco..* che ci fanno una Sindar ed una Hobbit, a Minas Tirith....proprio in questo giorno...? *i miei occhi non rivelano emozioni, ma l'Elfa può chiaramente vedere le fiamme di Orodruin in essi*

  

Thamièl Aldaymir: *Guarda malissimo Hellabor e ficca una moneta d'oro nella mano della guardia...la mezz'hobbit é onesta, certo, ma in questo periodo oscuro il fine giustifica i mezzi, ed è meglio che lo impari al più presto.

Più che sentirli, percepisce dei passi avvicinarsi... la guardia, opportunamente foraggiata, ha superato se stessa avvisando proprio lui. Deglutisce accennando un inchino, mntre posa una mano sulla spalla di Hellabor.

- Re Halbrandt... - *balbetta leggermente, simulando emozione, ma in realtà ha una paura boia di quello che potrebbe accadere. Comunque ormai é in ballo, e deve ballare* - Sono onorata...Mi chiamo Thamièl Aldaymir, sono una cacciatrice di taglie autorizzata e questa è la mia apprendista, una ragazza che ho incontrato sulla mia strada recentemente e che mi è sembrata molto dotata... - *trae un lungo respiro* - Ho chiesto udienza perché, casualmente, durante uno dei miei ultimi incarichi sono venuta in possesso di un oggetto appartenente a Gondor. Ma si tratta di una cosa di così grande importanza che, venuta a conoscenza delle condizioni di salute in cui si trova il Re, ho preferito aspettare e rivolgermi a chi sarà il suo successore... - *Si ferma, cercando di mantenere la calma davanti al "nemico" e rabbrividendo leggermente. *

 

Hellabor: *Riconosce già da lontano quel viso e quello sguardo, come potrebbe dimenticarlo?*

"Assassino... maledetto assassino hai mandato il sith Vader a uccidere il mio amico, tutto per riavere due anelli .. me la pagherai cara."

*Il pensiero rimbomba talmente forte nella sua testa che per un attimo è convinta di averlo detto a voce alta, ma le labbra sono serrate, come i suoi pugni, le nocche strette e bianche*

"Calma Hellabor, calma"

*Dice a se stessa*

"Ricordati chi hai di fronte, sicuramente ti avrà riconosciuto anche lui ..tieni per ora il suo gioco e fai finta di nulla, il piano di Thamièl non deve fallire"

Re Halbrand è un onore davvero

*Mormora facendosi forza per non sguainare la spada e fiondarglisi addosso*

 

Sauron: oh....non servono presentazioni, *rivolgo uno sguardo serissimo alla Hobbit....doveva esserci un Nano con lei, chissà dove l'ha scaricata...immagino si sarà tenuto i miei anelli, non ne avverto la presenza nella Hobbit...* conosco la Hobbit, ci siamo già incontrati....in circostanze spiacevoli. *poi torno a concentrarmi sull'Elfa* una cacciatrice di taglie, eh? voi Primogeniti siete caduti in basso..dalla Quarta Era. Non vi facevo così inclini ad uccidere per denaro....*Mi avvicino a lei, cercando ancora di entrare nella sua mente, che sembra da una luce abbagliante* mostrami cos'hai trovato

    

Thamièl Aldaymir: *Nota con piacere che Hellabor si sta controllando. A fatica, ma ci riesce* - Cha cosa curiosa, mio Signore, che vi siate già incontrati...Arda è diventata piccola, a quanto pare. Ma vi garantisco, gli elfi non sono caduti in basso, sono io ad essere alquanto anomala tra di essi. Sono nata nel Reame boscoso, ma anelavo la libertà e volevo viaggiare ovunque. Non mi sarebbe mai stato permesso farlo, così ho deciso di di prendere in mano la mia vita da sola. Il lavoro che faccio è solo un modo per guadagnarmi da vivere, e cerco di non fare mai de male a chi non se lo merita... -

*Lo guarda, percepisce che cerca di leggerle la mente ma sa di essere protetta e continua il gioco. Simula incertezza, si guarda intorno... - Sire Halbrand...non qui, vi prego. In un luogo più sicuro dove nessuno possa vederci e sentirci. Ho imparato da molto che anche i muri hanno orecchie, e ciò che il dovere e l'onore mi impongono di consegnarvi non deve essere visto da nessuno -

  

Sauron: *Mi guardo intorno....come a cercare qualcuno che ci stia ascoltando...ma non vedo nessuno, non scorgo nessuno...* Si...hai ragione, ho un luogo dove poterci nascondere....*Mi chiedo cosa debba consegnarmi....deve essere davvero importante. Leggo lo sguardo di Hellabor, e porto la mano al pugnale che ho alla cintura....*

 

    Hellabor: *Cercare di non far trasparire le sue emozioni è la cosa più difficile che abbia mai affrontato in tutta la sua vita.

È quasi ammirata dalla sfacciataggine del Re che come niente fosse fa finta di non sapere nulla di cosa sia successo dopo l'incontro "spiacevole"

Ci sarebbe quasi da imparare se non fosse chi è...

Ma deve riuscirci o rischia di veder svanire ogni speranza di vendetta e magari ritrovarsi di nuovo in prigione a Minas Tirith*

Circostanze spiacevoli, vero.

*Risponde col tono più fintamente cortese che riesca a trovare*

    

Thamièl Aldaymir: - Su, il passato è passato...non può tornare ed il rimuginarci sopra non porta a niente - *Prende un polso di Hellabor e lo stringe come per ricordarle di stare al suo posto e di non fare gesti avventati che potrebbero essere fatali...*

- Mio Signore... - *Guarda Halbrandt facendogli capire che ha notato il movimento dlla sua mano verso il pugnale* - Perdonate la ragazza, vi prego...è giovane e ancora inesperta - *Poi lascia vagare il suo sguardo sul giardino così trasandato e triste...*

- Quando sarete saliti al trono, sono certa che voi e la Regina riporterete la città al suo antico splendore. E' sempre molto bella, ma ho notato molti segni di decadenza, salendo le cerchie di mura per arrivare qui. Ovviamente il povero Re Throin, nelle sue condizioni di salute che ho saputo essere precarie, non ha certamente potuto curarsi molto del benessere di Minas Tirith...Ma ora,vi prego, pensiamo all'oggetto che vi consegnerò. Dove possiamo andare? -

 

 Sauron: *entro nella mente di Hellabor, quel tanto che basta per capire che fine abbia fatto il Nano che era con lei...ed i miei Anelli...."Measse...come immaginavo"....poi, torno ad osservare l'Elfa...* ah....i giardini, lì non ci vedrà nessuno....venite anche voi, piccola Hobbit? *forse, se inizio a trattarle meglio....mi diranno per chi lavorano. Ho le segrete pronte per gli infiltrati di Tahenys....e ci passeremo proprio di fronte, quando andremo nei giardini....* Venite, da questa parte....*lascio vagare lo sguardo oltre la balaustra che costeggia il palazzo....si, Thamiel ha ragione, Minas Tirith ha bisogno di un restauro. Vorrà dire che metterò i cittadini al lavoro, appena salito al trono....*

  

Hellabor: *Si appresta a seguire i due, lasciando quel tanto di distanza che basta a sorvegliare le mosse di Mairon o Halbrand come si fa chiamare adesso.

Non si fida ovviamente e inizia a pensare se la posta in gioco non sia troppo rischiosa per Thamièl e lei

Che poi ma davvero hanno trovato un tesoro così grande nella tana dei troll che addirittura fa gola al Re di Gondor?

Forse quel cerchietto con la stella...scrolla le spalle, si augura solo che Thamièl faccia un buon affare, se lo merita davvero.

Quello che ci vorrebbe adesso invece è qualche sbuffo di fumo, senza perdere d'occhio i due ed in particolare i movimenti di lui tira fuori la tabaccheria e inizia a caricarsi la pipa*

   

Thamièl Aldaymir: *Halbrandt fa strada, lei lo segue, Hellabor chiude la fila cincischiando con pipa e tabacchiera nel tentativo di rilassarsi. Non si fa domande, mentre segue i passi di Sauron, e non sa neanche in quale punto dei giardini le sta conducendo...le sue dita si infilano sotto la giacca e sfiorano la tasca che contiene l'Elendilmir. Nonostante la situazione estremamente rischiosa da cui non sa ancora bene come usciranno, sempre che riescano ad uscirne, le sale in gola una risatina al pensiero della faccia che farà il suo nemico quando vedrà il gioiello...*

- Sire Halbrand, dove ci state conducendo? Forse volete che alla consegna di quanto è mio dovere restituirvi assista qualcun altro? Forse la vostra Regina? Credo che la cosa imponga la massima segretezza... -

 

 

Sauron: *mi fermo di scatto e mi volto verso Thamiel, osservandola...e, poi, lasciando vagare lo sguardo verso quello che un tempo era il mio regno. Sono ancora troppo debole per forzare la mente di un Incarnato ad aprirsi...ma ho intenzione di scambiare il suo dono con qualcosa di altrettanto valore...qualcosa che, se non lavora per Measse...non esiterà a prendere.* Vediamo cos'hai da mostrarmi, Elfa. Non c'è bisogno di nessun altro, qui...solo voi due. *nessuno deve sapere del nostro incontro e di ciò che donerò a Thamiel....beh, nessuno oltre alla sua apprendista. Meno persone ci vedono, meglio sarà....Soprattutto, non voglio Inmwe qui.*

 

Hellabor: *Ecco arrivato il momento...allerta Hellabor, ricorda cosa è stato capace di fare per due anelli e immagina se quel cerchietto è magari ancora più prezioso...

Si tiene la mano libera nel caso serva per la spada, se quello fa solo un gesto dubbio verso Thamièl...glielo paga e paga per tutto se ci riesce, a costo di morirci.

Fa un bel respiro e attende, a lato, osservando silente*

 

Thamièl Aldaymir: *Alle parole di Sauron nelle spoglie di Halbrandt, immobile davanti a lui nel silenzio dei giardini assolati sul retro del palazzo reale di Minas Tirith, non si rende quasi conto che il momento è arrivato. Guarda Hellabor con apprensione, sperando che tutto fili liscio e che la mezz'hobbit non si faccia ammazzare per qualche gesto inconsulto.

La sua mano torna ad infilarsi all'interno della giacca di cuoio, sotto gli occhi attenti del Maia. Lentamente ne estrae un fagottino di seta, e lo stringe tra le mani prima di aprirlo e di mostrarne il contenuto. Sente il cuore che le rimbomba nel petto, pensando all'antichità di quel gioiello ed alla sua storia*

- Mio signore, ecco...Nonostante il mio attuale lavoro non crediate che io sia una sprovveduta e non conosca la storia di Arda...per questo sono onorata di consegnare al suo legittimo proprietario, futuro Re di Gondor e di Arnor l'Elendilmir, vestigia di Numenor, perso ai Campi Iridati e ritrovato ad Orthanc da Re Elessar nella terza Era...e nuovamente perso o rubato, ed ora fortunosamente ritrovato -

*Un raggio di sole colpisce in quel momento la stella, che esplode per qualche secondo in una sfolgorante ed accecante luce...*

  

Sauron: *prendo in mano la tiara e la osservo...si, dalla fattura e dal metallo usato sembra proprio l'originale. Ne riconosco le molecole...il passare del tempo, le mani che l'hanno toccata....La sua storia è intrecciata con quella di questa città. Deve essere un dono dei Valar...solo una mano divina potrebbe decidere di farla ritrovare ad un'Elfa qualunque e portarla a me....Sorrido....* sono grato di questo dono, Thamièl Aldaymir. Considerati ammessa a corte ed invitata all'incoronazione ufficiale che si terrà fra qualche giorno, qui...a Minas Tirith, capitale planetaria di Arda. *osservo la Hobbit ...* anche la tua apprendista. Troveremo abiti per voi...Ma...prima di tutto, ho qualcosa per te. Qualcosa che ho trovato molto tempo fa...*quando l'Unico venne distrutto, i Tre degli Elfi perdettero ogni potere e non tutti arrivarono a Valinor. Narya venne perso da Gandalf....e ritrovato, secoli dopo. Apro la mano per consegnarlo a Thamiel* è tuo, se vorrai accettarlo.

 

 Hellabor: *Adesso non deve sforzarsi di tacere perché a tutti gli effetti senza parole, osserva stupefatta con gli occhi sgranati gli oggetti nelle mani dei due.

Mai avrebbe immaginato che nella tana dei troll le fosse caduto addosso un cimelio tanto prezioso, ma perché Thamièl non le ha detto nulla del suo effettivo valore?

Per un attimo un'ombra di dubbio sull'operato della sua compagna di viaggio le si insinua nel cuore, poi ci riflette su e conclude che in effetti è una cacciatrice di taglie, ci sta che trovi un tesoro e se lo tenga per sé

Si erano appena conosciute quindi poteva anche immaginare che se ne avesse conosciuto il valore lei avrebbe potuto reclamarlo per se stessa

Ma a lei non interessavano tesori di alcun genere, aveva già imparato a sue spese che nella terra di mezzo un tesoro o un gioiello prezioso il più delle volte era senza alcuna utilità se non solo piacevole da guardare e spesso fonte di grossi guai.

L'anello poi che risplendeva nella mano di Mairon era parecchio preoccupante...uno dei tre Anelli degli elfi, un dono non paragonabile a nessun'altra regalia*

"Questo Mairon pare molto fissato con gli anelli...mi domando quanti ne tenga nascosti da tirar fuori alla bisogna, Re Anello qui"

*Osserva la reazione di Thamièl, domandandosi come si possa accettare uno scambio simile e nello stesso tempo rifiutare uno scambio simile*

"Prevedo guai.."

*Concentrata nei suoi pensieri risponde automaticamente senza riflettere alle parole di invito a Corte*

Onorata Sire, la ringrazio

*Poi si riscuote e si prenderebbe a schiaffi da sola, mannaggia la fretta e la distrazione.. l'ultima volta l'ha invitata a "riposare e guarire" a casa sua e si è ritrovata in prigione...e ora, cosa nasconde questo invito?*

 

Thamièl Aldaymir: *Si sente fiera di Hellabor, si sta comportando benissimo nonostante alcuni comprensibili cedimenti. Poi i suoi occhi si fissano sull'anello apparso nella mano di Sauron...Narya...incredibile! Come può essere in suo possesso uno dei tre Anelli salpati per Valinor poco prima che lei nascesse? Meglio non pensarci, e poi non è affar suo. Sa che i tre Anelli elfici hanno perso il loro potere quando l'Unico fu distrutto, ma la bellezza e l'importanza dell'Anello di Fuoco sono immutate e imperiture.

In un silenzio quasi innaturale allunga le mani verso Halbrandt. Sente come in un sogno l'Elendilmir sfilarsi dalle sue dita, mentre con l'altra mano riceve l'Anello di Fuoco. Lo stringe nel palmo, unendo le mani e portandosele al petto*

- Grazie, futura Maestà... - *la sua voce è poco più che un sussurro, un po' per continuare a recitare la sua parte e un po' per l'autentica emozione di avere nelle mani un oggetto tanto antico* - Grazie anche per il vostro gentile invito a corte e all'incoronazione...Per noi sarà un onore, come lo è stato poter restituire ai legittimi proprietari l'Elendilmir! Ora, permetteteci di ritirarci... - *Guarda la mezz'hobbit, e tornando a posare gli occhi su Sauron, si inchina in una riverenza ossequiosa dando di nascosto una gomitata ad Hellabor, in modo da farle capire che deve imitarla...e si prepara al fuoco di domande che dovrà sopportare una volta uscite dal palazzo.*

  

Sauron: *ammiro la calma di Thamiel, vedrò di inserirla nell'entourage di Inmwë...mi servirà qualcuno che possa aiutarla a mantenere la calma e la fiducia in me, quando il suo corpo inizierà ad indebolirsi....ma prima, ho un piano...eliminare il Re....senza essere notato, ovviamente. Sono nella sua mente da molto tempo...avveleno i suoi pensieri da quando è morta la moglie. E con ottimi risultati, direi. Ah....la vendetta verso Aragorn si sta rivelando sempre più vicina. Presto, la sua dinastia sarà distrutta con uno schiocco di dita. Meglio che torni a palazzo...Inmwë è preoccupata, posso sentire la sua paura ed i suoi dubbi verso di me. Devo restare cauto con lei.*

Interno del Palazzo Reale, Minas Tirith, Gondor

 

Inmwe: *Si cambia velocemente d'abito, indossandone uno più comodo ora che le faccende di rappresentanza, almeno per oggi, pare siano finite.

C'è ancora molto da fare però, pare che ultimamente il padre abbia lasciato il palazzo andare totalmente alla deriva come usi e abitudini.

Ci sono nuove regole da impostare e c'è da rimettere a suo posto chi in quel periodo ha pensato di potersi approfittare della debolezza del Re per fare i suoi comodi..

Con decisione e sognando un buon thè caldo, esce dalla stanza, imbattendosi in Adar anche lui appena uscito dalla sua stanza.

Si avvicina sorridendo stancamente, la giornata è stata lunga e non è ancora finita..*

Adar, come ti trovi con la camera, tutto bene? Se hai qualsiasi desiderio o necessità di pure senza problemi ad Edgar, il maggiordomo

Gli ho dato indicazioni di assistervi in ogni esigenza

*Poi fa un bel sospiro e lo guarda dritto negli occhi*

E ...se hai qualche minuto da dedicarmi, avrei alcune domande da porti. Riguardo a Mairon

*Gli dice con una leggera enfasi nel pronunciare il nome, in modo che lui già possa intuire*

 

   Adar: *Adar offre alla regnante un lieve inchino di rispetto. Sebbene la sua storia con Sauron sia stata a lungo segnata da eventi travagliati e discordie, è disposto a riconoscere al Signore Oscuro un successo incontestabile: è davvero riuscito a trovarsi una magnifica regina, compassionevole e astuta in egual misura.

Internamente, spera che non verrà mai macchiata dall'oscurità intrinseca del marito... anzi, forse potrebbe essere proprio lei a indirizzarlo verso un percorso più onorevole.*

Ho vissuto a lungo nelle condizioni più deplorevoli, mia signora, come tutti i membri della mia razza. A confronto, le stanze che mi avete fornito rappresentano un sostanziale passo in avanti, quindi vi ringrazio.

*Le successive parole della donna suscitano la sua curiosità.*

Chiedete pure. Sebbene non possa affermare di conoscerlo come un tempo, io e lui abbiamo avuto... una lunga storia, e anche piuttosto travagliata.

 

Inmwe: Storia lunga, già, lo so.

Millenni o ere, se preferisci... vero?

So chi è, me lo ha detto quella sera in cui tu hai avuto quel terribile incubo. Se mai di incubo si sia trattato

*Fa un profondo respiro, senza mai distogliere gli occhi dai suoi, pronta a cogliere ogni minimo accenno di menzogna o verità dissimulata.

Ne ha avute fin troppe delle une e delle altre, ora vuole la verità*

Dimmi Adar .. come ha fatto a tornare?

Quello che mi dici resterà tra noi, hai la mia parola .

Ma ho bisogno di sapere... qualcosa oltre a quello che può dirmi lui perché...ecco, perché voglio essere sicura che davvero stia cercando di cambiare...se davvero è possibile

 

Adar: *Adar chiude brevemente gli occhi, riflettendo attentamente su quale dovrebbe essere la risposta ad una domanda tanto complicata. Dopotutto, sono davvero pochi gli esseri che possono affermare di conoscere cosa passi per la mente di Sauron... e lui non si considera tra loro.

Tuttavia, ha vissuto abbastanza in sua compagnia da poter scorgere lievi brandelli di pensieri e piani in quei suoi occhi di fiamma. Non molti, ma comunque più di quanto potrebbero affermare molti altri.*

Ammetto che i meccanismi dietro al suo ritorno mi sono per lo più ignoti, anche se immagino abbiano a che fare con la sua versatilità nel creare artefatti. Per quanto riguarda le sue intenzioni...

*Apre gli occhi, fissando intensamente la regnante*

Posso solo dirvi che l'ho conosciuto quando era al suo peggio, e di certo era molto diverso rispetto alla persona con cui tutti noi abbiamo interagito negli ultimi giorni. Da una parte, sembra sinceramente interessato al voler tentare un nuovo approccio per la Terra di Mezzo... ma dall'altra, stiamo pur sempre parlando di colui che un tempo tentò di conquistare questo mondo con il fuoco e il sangue. Forse questa volta sarà diverso, o forse no. La vera domanda è: se dovesse rigettarsi nelle vecchie abitudini... voi che cosa fareste?

 

 Inmwe: *Riflette attentamente su ogni parola, soppesandone la portata ed il significato.

Quindi neanche Adar sa esattamente come lui sia tornato dopo la sconfitta ad opera degli hobbit.

Non resta che chiederlo direttamente a lui questo... ma poi, ha davvero importanza saperlo oppure no?

E se c'entrasse quella Valie di cui lui parlava, quella Measse ..*

Io cosa farei...cosa farei?

*Sembra domandare a se stessa, passandosi una mano sugli occhi*

Si, la persona che ho conosciuto...che sto conoscendo anzi, sembra così diversa da quella del passato.

In fondo, si può sempre migliorare, non è vero? Almeno provarcisi...

*Sussurra come per cercare di convincersi*

Se così non fosse io ..non lo so davvero

*Sospira non osando farsi uscire di bocca quelle parole che dentro se stessa già le hanno risposto.

Lei resterebbe con lui, accanto a lui.

Comunque.

Pensierosa gira la testa verso la finestra, quello che vede le fa un attimo aggrottare lo sguardo.

Mairon è in giardino e con lui vi sono due figure, una minuta sembra un'hobbit ed un'altra dall'aspetto chiaramente elfico*

"Chi sono quelle due?'

*Pensa*

 

   Myrelyn: *Uscita dalla sala del trono ha lasciato Alcare davanti alla porta della biblioteca ma lei ha tutte le intenzioni di esplorare il castello e magari trovare Inmwe e mostrarle le sue scoperte.

Correndo su e giù, infilandosi anche negli stretti corridoi riservati alla servitù che la guarda stupita ma non osa redarguirla o protestare contro l'intrusione finisce per tornare nell'ala in cui sono le stanze a loro riservate.

Farsi una mappa mentale del luogo è un'abitudine che lo zio Legolas le ha insegnato fin dalla più tenera età.*

"Gran bel labirinto, fortuna che ho un senso dell'orientamento perfetto"

*Spunta in corridoio e vi trova Inmwe e Adar intenti a discorrere*

Inmwe! Adar! Buongiorno!!!

*Saluta sorridente e saltellando si avvicina fino a prendere entrambi per mano con la solita sbarazzina esuberanza*

Oh Inmwe devi venire a vedere che fantastico panorama c'è nella sala del trono! Era oscurato da pesantissimi tendaggi, pensa te! Un vero delitto!

*Commenta con allegra petulanza*

Vieni anche tu Adar! Farà bene al tuo caratteraccio!

*Glielo dice ridendo e guardandolo in modo tale da rendere più che evidente che sta bonariamente scherzando.*

Andiamo?

 

Adar: *Adar sospira stancamente all'apparizione della piccola Elfa ribelle. Si era quasi abituato alla ritrovata quiete del palazzo... ma naturalmente, tutte le cose belle dovevano giungere a una brusca fine, prima o poi.

Riflettendo alla domanda di Mirelyn, si rivolge a Inmwe e le offre un braccio in modo rispettoso.*

Dovremmo andare, mia signora? Forse avrete la possibilità di conversare con vostro marito in un ambiente più tranquillo... e discutere dei vostri dubbi *aggiunge con voce più bassa, non volendo che una certa elfa cominci a curiosare.*

   

Inmwe: *Myrelyn riesce sempre a metterla di buon umore, pur con diversi e pesanti interrogativi nella mente Inmwe sorride e la abbraccia*

Hai fatto bene. È tutto vecchio in questo palazzo, mi aiuterai a rimetterlo un po' a nuovo ...

Si, andiamo a raggiungerlo direi

*Dice prendendo il braccio che le offre*

Così vediamo anche come è la sala senza tendaggio...non ricordo di averla mai vista senza o forse solo da molto piccola?

*Perplessa cerca di ricordare quand'è che il nero ha iniziato a predominare nei colori della corte, ma è come se il passato oltre un certo punto si perdesse nella nebbia*

  

Alcare: *Dopo aver lavorato e chiuso la biblioteca, c'era molto da fare ma non era messa così male come nei primi giorni, era riuscita a conservare molti libri e sperava che presto il personale di corte si sarebbe recato a prendere molti volumi.

Camminando s'imbatte in Myrelyn ed Inmwe*

Buongiorno Vostra Maesta', ciao Myrelyn.

*dice con un lieve sorriso *

 

Myrelyn: *Ci avviamo verso l'esterno, Inmwe ha visto Mairon dalla finestra e vuole raggiungerlo.*

"Sembrano due calamite di polarità opposte, non riescono a stare separati due minuti senza cercarsi"

*Pensa la piccola elfa irriverente con un sorrisetto malandrino*

Ciao Alcare! Vieni con noi!

*Mi affianco a Adar e infilo la manina sotto il suo braccio imitando Inmwe.*

Uruk fortunato! Hai al braccio le due più belle donne del castello!

*Non può fare a meno di provocare scherzosamente Adar, poi però teme di poter aver offeso Alcare e si volta leggermente verso l'altra elfa. *

E la terza qui accanto

*Ammenda rivolgendosi all'amica con un sorriso.*

Andiamo da questa parte, si fa prima, l'ho scoperto poco fa!

*Saltellando indica la strada più breve per raggiungere il Re Mairon nei giardini.*

 

Adar: Personalmente, potrei fare a meno di una di voi *borbotta Adar, pur arricciando appena le labbra in un sorriso appena accennato.

Non abbastanza da mostrare il suo divertimento, ma più che sufficiente per far capire alla giovane elfa che in fondo non è poi così infastidito da tutta questa situazione. Ha fatto passi da gigante rispetto a quando ogni singolo elfo o umano della Terra di Mezzo non ci avrebbe pensato due volte prima di dargli la caccia e tentare di farlo a pezzi.

Finalmente arrivano nei pressi della sala, ove la mancanza di tende offre una vista certamente abbagliante al di là del vetro trasparente.*

Lo ammetto, è una vista decisamente magnifica.

 

    Inmwe: *Ridacchia cercando di non darlo a vedere, i battibecchi continui tra Adar e Myrelyn sono troppo divertenti.

Soprattutto vedere lui così serio che a fatica cerca di non ridere per mantenere la sua aria compunta*

Alcare come va in biblioteca? Ti trovi? Spero non sia un lavoro troppo gravoso da fare sola, dovrebbero esserci tomi secolari impilati pressoché a caso e altrettanta polvere lì..se ti serve un aiuto dimmelo che te lo procuro

*Le dice mentre arrivati in sala butta un occhio al panorama dietro il trono, che senza drappeggio è davvero splendido e illumina molto tutto l'ambiente.

Ricorda quando giocava a nascondino con sua madre e si celava sempre lì...

Dalla sala escono nei giardini, ma Mairon non c'è più e neanche le due ragazze*

Strano . Erano qui appena qualche attimo fa

*Si domanda per un attimo se davvero ha voglia di sapere dove sono andati e a fare che ..*

 

   Alcare: *sorride a Myrelyn e poi ad Imwe*

Non c'è male, ho quasi finito con i tomi più delicati e la polvere è il minore dei mali. Devo dire che si tratta di volumi splendidi vostra Maesta' e no, per ora non necessito aiuto. Sarà mia premura farglielo sapere in caso

*osserva la sala: in effetti è molto meglio senza drappeggi, pensa*

  

Myrelyn: * Nuovamente nella Sala del trono si sono accomodati tutti sui gradini, in modo molto informale, e Edgar il maggiordomo ha portato tè e dolcetti.

Che abbiamo gustato tutti tranne Inmwe.

Si vede che è rimasta male al non aver trovato il Re in giardino.*

"Chissà in quali affari sarà impegnato. È strano che restino così tanto separati"

*Oh bè, bisogna trovare il modo di rallegrare gli animi e sciogliere questo silenzio imbarazzante. La sera è scesa e siamo qui a guardarci negli occhi senza più sapere che pesci pigliare.*

Idea!

*Lo esclamo con voce allegra, mi alzo e corro ad aprire una delle grandi finestre. Inizio a cantare una melodia dolce, mentre spengo le luci.

Sento i borbottii sorpresi, ma la sorpresa voglio fargliela io.

Mi sporgo dalla finestra e alzo la voce. Poche note e centinaia di lucciole e di farfalle notturne dalle ali fluorescenti di tutti i colori invadono la stanza.

Il mio canto prosegue, delicato e vivace come una danza campestre, ed ecco che le farfalle e le lucciole sembrano unirsi alla danza in un volo che è chiaramente organizzato.

Le lucciole brillano come piccolissime stelle e le farfalle colorate sembrano fiori a mazzi che ondeggiano al vento.

Le esclamazioni di meraviglia sono un bellissimo complimento e spero che Inmwe abbia ritrovato il sorriso.*

Gran finale

*Sussurro e modifico il canto, le farfalle e le lucciole scendono a disegnare delle coroncine sulle nostre teste, anche a quella di Adar ovviamente, per la sua gioia. Poi iniziano a vorticare come avvolgendoci, e infine sciamano fuori dalla finestra come una stella cometa.*

Vi è piaciuto?

*Chiedo riaccendendo le luci della sala*

   

Inmwe: *Siede pensosa sorseggiando il thè, quando al canto di Myrelyn la sala si riempie come in un sogno di lucciole luminose e farfalle dalle ali fluorescenti, che volano attorno a loro intrecciando come una danza

Felice si alza e stende le mani come a sperare di vederne una posarsi sopra, per un attimo si sente avvolta da una magia luminosa e potente*

"Knock knock"

*Gira automaticamente la testa verso una piccola porta laterale della sala, che da sul retro dei giardini, ma il bussare non sembrava venire da lì.

Si gira a guardare la compagnia, ma sembra che solo lei abbia sentito il bussare.

Anche Adar osserva il volo degli insetti con un'espressione in viso che sembra quasi felice, e lui ha un udito finissimo..

Non viene dalla porta, ma lei lo ha sentito forte e chiaro...dentro la mente.

Possibile?..si concentra come a scrutare dentro di sé, lui ha bussato per entrare nella sua mente, ne è sicura.

Un brivido la percorre mentre sospesa non sa cosa fare...poi una farfalla dalle ali blu come il cielo di notte le si posa sulla mano tesa

Le farfalle vivono solo pochi giorni...ma vivono volando libere*

"Puoi entrare"

*Risponde dentro di sé, sicura allo stesso tempo sia di immaginare tutto sia di non sbagliarsi...*

 

   Sauron: "ho percepito la tua solitudine...mi dispiace averti lasciato sola, sto arrivando...." *Mi ha lasciato entrare.... straordinario, l'anello sta funzionando. La sua mente è molto più aperta, posso quasi veder con i suoi occhi....e ciò che vedo getta ancora più dubbi su Mirelyn. Devo assolutamente scoprire di più su di lei. Beh....potrei chiedere aiuto a Pandora. Nel suo laboratorio avrà qualcosa per determinare il codice genetico ...no? O chiedere a suo zio, forse più semplice...Apro la porta che collega i giardini con la sala del trono...e resto meravigliato dalle lucciole e dalle farfalle che volteggiano attorno a Mirelyn, Alcare, Adar ed Inmwë* che state....che state facendo voi tre?

 

  Alcare: *seduta poco distante da Myrelyn sorseggia il suo the godendo della vista delle farfalle arrivate al suono della sua dolce voce*

Moltissimo. La tua voce è sempre più melodiosa Myrelyn

*dice con voce più serena del solito *

    

Myrelyn: *Ero talmente tanto concentrata sul volo delle farfalle e delle lucciole da non aver sentito entrare il Re Mairon, ma quando sento la sua voce chiedere che stavamo facendo lo sciame è già uscito e disperso nella notte*

Oh mi dispiace tanto Mairon! Avrei fatto fare loro una coroncina anche a te se ti avessi sentito entrare!

*Mi rivolgo al re con occhi mortificati, e ovviamente dimentico la doverosa formalità come l'occhiataccia che Adar mi lancia scuotendo mestamente la testa mi rammenta. E aggiunge il rammarico di aver fatto sparire in in battito di ciglia il sorriso sereno che finalmente gli abbelliva il viso.*

Scusa ehm Re Mairon. Posso richiamarle per giocare ancora se vi fa piacere.

*Propongo avvicinandomi con un piccolo inchino come a chiedere scusa anche della familiarità.*

Stavo solo cercando di rallegrare Inmwe che era triste perché non ti trovavamo.

*Gli rispondo alzando leggermente le spalle in maniera che mi accorgo essere impertinente con il solito attimo di ritardo.*

Ehmmm... scusate

Spero che le sia piaciuto quel poco che hai visto

*Di nuovo non si accorge di aver scambiato ancora il più formale lei con il tu.*

   

Inmwe: Va tutto bene cara

*Le scappa da ridere nel vedere le buffe espressioni di Myrelyn che passa continuamente dalla formalità alla confidenza senza riuscire a regolarsi

Si scambia un'occhiata divertita con Adar che vorrebbe apparire serio e compunto come al solito ma quel pizzico di magia delle farfalle che gli è rimasta negli occhi rovina tutti i suoi sforzi di serietà*

Vuoi vedere di nuovo le farfalle e le lucciole entrare caro?

*Domanda rivolgendosi a Mairon*

 

Sauron: *secoli fa...non avrei tollerato tutto questo, ma ora è quasi accettabile. Che cosa mi succede ? * Riposo. Tranquilla, Mirelyn....ci saranno altre serate come questa. Anche se....magari, non in sala del trono. *Intendo restarci per molto tempo, qui...le farfalle non si addicono ad un Signore Oscuro. So che appaio molto scosso ..ed in effetti lo sono. Non mi aspettavo di risvegliare alcuni ricordi del mio periodo a Valinor...* apprezzo ciò che fai per Inmwë....per farla ridere e sentire più a suo agio. *Vorrei consegnare l'Elendimiri ad Inmwë...ma so che dovremmo attendere i funerali del re, prima di salire al trono ufficialmente....Prendo Inmwë per le spalle...* Sei sempre più splendente. Va tutto bene....ero nei giardini a fare qualche passo da solo. Niente di preoccupante....avevo solo bisogno di riflettere

Stanze del Re, Minas Tirith, Gondor

Throin: *La notte è appena iniziata. Un'altra notte di incubi e sudore freddo. Un'altra notte con lei....con la mia amata....Deana. Oh, quanto mi manchi....ormai la sogno ogni sera, vedo le sue mani insanguinate, lei che chiede aiuto...che grida il nome di qualcuno...ma non riesco a riconoscerlo. Sono impotente...posso solo vedere la sua morte e svegliarmi, cercandola....Ogni volta che sento l'acqua, sento le sue grida. Forse sto impazzendo....forse qualche demone mi vuole eliminare...*

 

Edgar, maggiordomo: *come al solito ha finito di lavorare molto tardi e con gli occhi semichiusi per la stanchezza s'incammina nel corridoio che conduce ai suoi alloggi quando sente in lontananza le parole del re*

Povero sovrano! La perdita della moglie l'ha davvero scosso e non può che comprenderlo: erano una coppia così ben assortita e la regina una donna buona e saggia, probabilmente anche lui se avesse perso la sua amata reagirebbe così. Forse è meglio che avvisi la principessa.

*mormora tra se e se*

   

Inmwe: *Aveva faticato molto ad addormentarsi la sera, forse troppa stanchezza durante il giorno o forse troppi pensieri..alla fine era crollata in un sonno agitato, sentendosi chiamare come da lontano mentre vagava in un posto sconosciuto, nero come la notte e caldo di vapori infuocati.

Si sveglia di soprassalto sentendo bussare alla porta.

Svelta si infila una vestaglia e va ad aprire, trovandosi di fronte Edgar col volto preoccupato che la informa degli incubi del padre ..che si ripetono ogni notte*

"E solo ora me lo dice?"

*Pensa stizzita mentre assicurandosi che Mairon ancora dorma e facendo piano per non svegliarlo esce e si dirige verso gli alloggi del padre*

 

  Throin: *ad un certo punto, una forza esterna mi alza dal letto...sono ancora in preda agli incubi, ma sento la mia mano aprire la porta. Esco dalle mie stanze...di fronte a me, posso vedere i corridoi...com'erano un tempo, pieni di arazzi e di lampade ad olio che davano un lieve bagliore. Vedo Inmwe che corre verso di me...."papà papà, vieni....andiamo a giocare a palla con il figlio di Jonathan!!", ma non posso....non posso rincorrerla, sparisce in fondo al corridoio....è solo parte dell'incubo. Continuo a camminare lungo il corridoio, non so dove sto andando...*

 

Inmwe: *Affretta il passo mentre un'ansia crescente sembra mozzarle il respiro.

Non appena voltato l'angolo del lungo corridoio ai cui lati si susseguono file di porte imponenti e serrate, tendaggi color notte e torce che illuminano a malapena, vede in fondo il padre e resta un attimo allibita, la bocca spalancata da stupore e una paura sottile come una lama.

Il padre barcolla come un'ubriaco nel corridoio, sbattendo su muri e colonne, i capelli scarmigliati e sul volto una maschera come di terrore.

Rivoli di sudore gli colano sul viso mentre ella si riscuote e va verso di lui, chiamandolo piano per non spaventarlo ulteriormente*

Padre...padre sono io, mi riconoscete? Adesso vengo e vi accompagno io a dormire, non vi preoccupate andrà tutto bene, è solo un incubo

*Gli sussurra avvicinandosi , tendendo le mani avanti come a voler prevenire una sua caduta*

 

   Throin: Deana! Oh, mia cara....sei qui! *la stringo a me, oh...la mia Deana è tornata! L'amore della mia vita, la mia luce, la mia alba* Deana!! Ti prego, resta qui, non andare al fiume, non andare via. Ho un brutto presentimento! Ho paura....Quell'uomo....quell'uomo ha sempre gli occhi su di te, ho paura...ti prego, resta a palazzo domani!

 

*Gli occhi allucinati del Re vedono la moglie morta, che gli va incontro tendendo le mani come per abbracciarlo.

Il paesaggio intorno sfuma e diventa nebbia fumosa, che si dirada con i pallidi raggi di un sole malato, rivelando rive verdi di un fiume impetuoso dove alti canneti frusciano dolcemente al vento che spira da est*

 

Sauron. romantico, il fiume, vero? *cerco di non sembrare minaccioso...ma in cuor mio, so che lei ha capito che ho mentito sulle mie origini, al Re....e che sono qui solo per avere la figlia e poter salire al trono di Gondor....ed avere la Terra di Mezzo ai miei piedi, come doveva essere nella Terza Era. Oh....avrò la mia vendetta....impedirò al Re di ritrovare la sua luce, come il loro capostipite ha impedito a me di ottenere la vittoria*

  

Deana Targaryen: *Inginocchiata sulla riva del fiume, pensosa, la sua mano gioca svogliatamente con una ninfea...D'improvviso, una presenza dietro di lei la fa sobbalzare. Sa chi è, ancora prima che parli...sente lo stomaco che le si contrae, un brivido gelido nelle ossa.*

- Cosa vuoi da me? - *sibila* - Ti ho scoperto, ingannatore...non metterai mai le tue grinfie su mia figlia e sul trono di Gondor - Scuote in un gesto di diniego la folta chioma di un biondo quasi bianco, e cercando di mascherare la paura lo guarda fissamente...E' così furiosa che perde il controllo, e le parole che mai avrebbe dovuto pronunciare le escono dalla gola come un fiume in piena* - Dirò tutto al Re! - *urla* - Chi sei, cosa vuoi, le tue intenzioni, tutto!... -

  

Sauron: certo...dirai tutto al Re....*ho già in mano il coltello, le passo una mano sui capelli lucidi e perfetti...* capisco la tua rabbia...ma non potrai mai sapere quali siano le mie reali intenzioni, qui...come mi prenderò ciò che è mio da tempo. *sono tornato con mire molto importanti. Non ho nemmeno bisogno di Mordor, mi serve solo prendere Gondor, Arnor...e..magari, il Lindon...ci penserò* Perchè, tu...mia cara...non ci sarai quando vostra figlia mi darà ciò che voglio...

 

Deana Targaryen: *Ora il terrore e il disgusto che prova davanti a lui hanno preso il sopravvento sul suo raziocinio. Non ha nemmeno la forza di scrollare la testa per scacciare quella mano odiosa che ha l'ardire di carezzarle i capelli...Resta ferma a guardarlo, come la vittima ipnotizzata dal serpente, incapace di reagire*

- No...no...non Inmwe...non la mia bambina... - *singhiozza, nella disperazione. Solo allora vede il coltello nella sua mano. Sgrana gli occhi, le manca l'aria, annaspa* - Throin!...Throin, aiuto! - *grida, poi si volta di scatto cercando di fuggire scivolando sulla fanghiglia della riva.*

 

Sauron: *spingo il corpo, ormai senza vita, verso le forti correnti dell'Anduin....così che venga portata verso il mare e che sparisca...sbranata dagli squali che albergano nel Belagaer...* è ora di tornare a palazzo...si staranno preoccupando per la mia assenza...*è ora di pensare a come organizzare il mio futuro regno...e..magari, cercare di nascondere la mia presenza ai Valar.*

  

*Il verde della rive del fiume si confonde con l'azzurro delle acque, una figura oscura come fosse solo ombra si allontana tra i canneti che ondeggiano fino a trasformarsi in drappeggi, l'acqua del fiume è un folto tappeto che ricopre il corridoio dove il Re folle di terrore guarda terrorizzato la moglie davanti a lui, che lo guarda con occhi colmi di accusa

La finestra aperta lascia entrare un filo di vento che gli scompiglia i capelli*

 

   

Throin: oh....Deana...mia amata. Se solo ti avessi ascoltata, ora no sarei qui ad annegare nel dolore. Non sarei qui a vedere il nostro regno rubato dall'Ingannatore....*mi avvicino sempre di più alla finestra, spinto da una forza esterna....da qualcosa che sta annebbiando i miei pensieri da tempo. Salgo in piedi sul piccolo balcone....e guardo giù. Da questa parte c'è solo roccia...la caduta mi sarebbe fatale....eppure, sento l'urgenza di saltare. Non mi guardo neppure indietro....Un veloce lancio nel vuoto....e la morte che si avvicina con mani di aria....L'ultima cosa che vedo....è il sorriso di Sauron, sveglio....nel letto di Inmwë*

   

Inmwe: *Come paralizzata osserva il padre che la fissa con gli occhi stralunati ma sembra non vederla seppur il suo sguardo è su di lei*

"Sta... sognando? Cos'è che vede adesso, o padre mio che ti succede?"

*Quando il re va verso la finestra delirando frasi sconnesse, resta ancora come impietrita a fissarlo, l'istinto le dice di slanciarsi e fermarlo ma è come se i piedi non le rispondessero più...solo con un grandissimo sforzo riesce a farsi forza, molta forza e destandosi dal torpore si getta a cercare di fermare il folle gesto del padre, urlando..ma solo la punta delle sue dita riesce appena a sfiorarlo prima di vederlo precipitare giù in un vero incubo, ma stavolta reale e di fronte ai suoi occhi

Sente la sua voce come da molto lontano, avverte braccia forti che la tengono per le spalle, mentre urla disperata tenuta da Edgar, impietrito e bianco in volto come un cadavere*

 

  Sauron: *mi alzo di scatto, ho sentito le urla di Inmwë....so che non è nel letto con me, l'ho vista uscire...Esco dalla stanza, corto verso di lei e vedo Edgar che la tiene per le spalle...lo sposto e la abbraccio forte ...spero che il padre non abbia detto qualcosa su di me, nei suoi ultimi istanti* shh.....Inmwë, sono qui. Non avere paura ..ci sono io con te. Sono disperato per ciò che ti è successo....non sapevo che fosse malato a tal punto. Edgar....vai a prenderle un the...o dell'acqua calda...ha bisogno di rilassarsi. Vieni...ti porto in camera...devi calmarti. Sei bianca come un lenzuolo..

    

Inmwe: *L'abbraccio di Mairon è come una coperta calda che in quel momento scalda il freddo del suo cuore e delle sue vene, che sembrano essersi ghiacciate.

Piangendo volta il viso dalla finestra, non riesce più a guardarla anche se qualcosa la spinge a farlo, a farsi ancora più male... poggia il viso sulla sua spalla e si lascia stringere, aggrappandosi come un naufrago ad una zattera, mentre le lacrime scorrono portando consapevolezza e coscienza di cosa è appena avvenuto

Si lascia portare via, inebetita*

 

  Alcare: *sta dormendo quando un urlo squarcia il silenzio notturno, si alza a sedere sul letto cercando di capire: era sicuramente la voce della principessa.

Si alza e aprendo la porta s'incammina verso la camera d'Inmwe ma passando davanti alla camera del Re si accorge che è successo qualcosa: Sauron stava stringendo la principessa tra le braccia che era più bianca del solito *

Cos'è successo? *chiede cercando di nascondere l'agitazione *

 

Sauron: *in cuor mio, vorrei non averle dato questo dolore...ma dovevo...perché il mio potere non è più così forte da poterla irretire senza toglierle ogni affetto...Mi dispiace averlo dovuto fare, mi dispiace tanto...Non dovrei pensarlo...ma, da quando sono tornato non riesco a non pensare a tutto il male che ho causato in passato e che causerò ancora. Secoli a guardare la Terra di Mezzo fiorire senza di me, a guardare gli Uruk creare civiltà, guardare Gondor prosperare....mi hanno solo reso più avido di vendetta e conquista. Ma ora...meglio pensare a lei, a come aiutarla....Sento la voce di Alcare* suo padre, Re Throin....purtroppo si è lanciato dalla finestra. Non siamo riusciti a salvarlo.

  

Myrelyn: *Grida disperate strappano la giovane elfa dal sonno, seguite poco dopo da passi in corsa e porte che si aprono e voci attutite*

"Cosa può essere successo in piena notte?"

*Infilata al volo una vestaglia la ragazzina si precipita fuori e abbraccia una scena terribile con una sola occhiata.

Sfregandosi gli occhi fa qualche passo avanti, svegliandosi di colpo quando le parole che Re Mairon sussurra ad Alcare con voce addolorata spiegano lo stato della principessa.

Inmwe sembra catatonica, pallida come un fantasma, trema visibilmente tra le braccia del marito.*

"Povera Inmwe"

*Pensa Myrelyn facendosi rapidamente vicino e posando una mano sul braccio del Re che la tiene stretta gli sussurra all'orecchio*

Mairon se la mettiamo a letto posso cantare per lei e farla calmare e addormentare.

*Tende una manina verso la principessa ma non si azzarda a toccarla anche se vorrebbe tantissimo abbracciarla, conosce benissimo la pena che le opprime il cuore*

Mi dispiace tanto Inmwe

*Riesce a mormorare con voce tremula, mentre gli occhioni azzurri si imperlano di lacrime.

Con un mezzo singhiozzo lieve alza il visetto triste a cercare la risposta del Re senza accorgersi della familiarità con cui ancora gli tiene il braccio*

 

Inmwe: Non voglio dormire...non posso dormire ora, non potrei mai

*Singhiozza, mentre lasciandosi cullare dal calore che si sprigiona da Mairon il petto man mano sembra placarsi dai sussulti che lo scuotono, il respiro tornare regolare seppur le lacrime continuino a scenderle

Le sembra di sentire la voce della madre dentro di lei che le ricorda oneri e doveri che gravano sul suo ruolo, il regno non può avere un trono vacante, fosse pure solo qualche

giorno...

Deve farsi forza e lasciare lo sfogo

e l'elaborazione del lutto ad un altro momento, un reale non può permettersi il lusso del tempo e del dolore purtroppo.*

Mairon portami in camera ti prego, ho bisogno di riposare..si un the per favore grazie Edgar, un the mi basterà

*Incrocia la sguardo preoccupato e sofferente di Myrelyn, si sforza di rivolgerle un sorriso mentre posa una mano sulla sua mano poggiata sul braccio di Mairon, stringendola

Loro sono parte della sua nuova famiglia ora, è bello sapere che non è sola nel dolore

Loro sono la famiglia e il pensiero sembra confortarla, mentre il mondo si annebbia davanti ai suoi occhi e perde i sensi, accasciandosi*

 

  Sauron: Mirelyn, forse le tue doti nel canto potrebbero aiutarla a riprendersi in fretta....*devo affrettare la cerimonia, in modo che Inmwë non stia a pensare a cosa è successo....ed al fatto che, probabilmente, il re non si è su1c1dato* Alcare, andresti ad avvertire Adar?

 

  Myrelyn: *La piccola elfa guarda con sgomento la principessa accasciarsi tra le braccia del Re che subito la sostiene e la solleva stendendola sul letto con tenerezza.

La ragazzina lo ha seguito chiudendosi la porta alle spalle e portandosi vicino all'enorme letto a baldacchino e per obbedire alla sua richiesta inizia a cantare il modo sommesso per svegliare Inmwe dallo svenimento e accompagnarla in un sonno sereno e tranquillo.*

"Non è affatto facile cantare davanti al Re, mi osserva come se volesse scavarmi dentro"

*Il Re mi controlla appoggiato su un braccio accanto a Inmwe, un po' mi imbarazza e la mia voce si incrina.

Inmwe si è svegliata ma il suo dolore e disperazione la rendono quasi come sorda al mio canto.

Cambio melodia e la faccio diventare dolcissima, una coperta di pace e amore che la copra e curi il suo cuore ferito.

Per ottenere il massimo salgo senza pensarci sul letto al suo fianco, mi stendo, quasi guancia a guancia, canto e canto e canto.

Pian piano, mentre finalmente Inmwe si rilassa e cede al sonno anche la mia voce si affievolisce.*

"Sono tanto stanca. Ancora una strofa e poi vado"

* pensa la ragazzina mentre gli occhioni azzurri le si chiudono e un'ultima parola esce seguita dal lieve sospiro con cui anche la piccola elfa cede al sonno ancora accoccolata sul letto del Re*

 

   Adar: *In risposta alla convocazione di Sauron per mezzo di Alcare, Adar si reca prontamente alle camere del re, curioso di conoscerne il motivo. Fino a quel momento non ha mai avuto "l'onore" di interagire con il sovrano di Gondor, quindi non vede cosa potrebbe essere cambiato per concedergli una visita nelle sue stanze più intime riservate.*

Cosa posso fare per voi, mio signore? *domanda con tono rispettoso, pur provando un'improvvisa tensione alla vista delle condizioni di Inwe e Myrelyn. Cos'è successo in queste stanze, in nome di Eru? Dov'è il sovrano?*

  

Sauron: *sbadiglio per un attimo, poi sento la voce di Adar che, piano piano, mi sveglia dal torpore in cui stavo cadendo..cullato dal canto di Mirelyn.* porta...Mirelyn nelle sue stanze. *lo guardo dritto negli occhi, ho ancora paura che orecchie indiscrete possano sentirci....* c'è nessuno con te? *ho paura che qualcuno possa scoprire che è successo al Re....e che sono stato io* il Re, purtroppo, era molto malato....aveva incubi e...non abbiamo potuto salvarlo. Si è gettato dalla finestra aperta. Inmwe ha cercato di fermarlo....io dormivo, non ho potuto fare nulla.

 

  Adar: No, sono da solo *risponde prontamente l'Uruk, improvvisamente sospettoso.

Non sa bene cosa sia successo qui, nè dove sia finito il re... ma è abbastanza sicuro che Sauron sia coinvolto - in un modo o nell'altro - nella sua scomparsa.

Potrebbe indagare... ma francamente, non vede il motivo per cui dovrebbe preoccuparsi della morte di un re umano, e di certo non metterà a rischio la sua vita e quella della sua famiglia per una cosa del genere.

Così prende Mirelyn tra le braccia, trovandola decisamente leggera. A quel punto, si rivolge all'Oscuro Signore.*

Avete bisogno di altro?

 

Sauron: Ho bisogno che tu vada a far visita allo zio della nostra amica Elfa....*c'è qualcosa in lei che non mi convince affatto....solo Luthien era riuscita a far cadere Melkor in un sonno profondo....non fossi stato attento, ora sarei addormentato anch'io* Dobbiamo scoprire di più su di lei...c'è qualcosa che non mi torna. Porta Alcare con te. Potrebbe essere utile. Estorcigli più informazioni che puoi. Io resterò qui, a vegliare su Inmwe. *I miei occhi fiammeggiano per un attimo. So bene che sa la verità...* bada a non tradirmi, Maglor

   

Adar: *Adar non può fare a meno di irrigidirsi all'uso del suo vecchio nome. Un nome che per molto tempo ha cercato di dimenticare... il nome di un io passato e remoto, di quando non era ancora una bestia costretta a rifuggire la luce e nascondersi nell'oscurità di un mondo che lo aveva rifiutato.*

Quello non è più il mio nome *borbotta, distogliendo lo sguardo* ma farò come ordinate... mio signore.

*E, detto questo, fuoriesce dalla stanza in cerca di Alcare, desideroso di allontanarsi quanto prima dal Maia.*

   

Inmwe: *Apre gli occhi e tutto attorno a lei è vuoto e cielo oscuro, si sente leggera ..abbassa gli occhi e vede che è sospesa nel vuoto, sta volando...indossa una strana armatura nera, in mano la spada che Mairon le ha regalato, le cui incisioni porta fortuna sembrano adesso brillare di una luce rossa come fuoco.

Buio e vuoto in lontananza e una fiamma cupa e ardente ...di fronte a lei il vulcano dove ha accompagnato Mairon, quando sono stati aggrediti dai mannari.

Una figura luminosa si staglia contro le nere pareti innanzi a lei, sembra guardare verso la sua direzione ed attenderla.

Nel sogno Inmwe alza la spada intonando parole in una lingua a lei sconosciuta e la parole sembrano legarsi dentro il suo corpo e trasformarsi in una strana e paurosa energia, che si canalizza nel suo braccio armato.

Con un urlo angosciato si sveglia, la fronte madida di sudore e una smorfia di dolore e rabbia sul viso, è nella loro stanza, è al sicuro, è stato un incubo...solo un incubo ..solo un incubo?*

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: asia20