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Autore: holls    14/07/2023    8 recensioni
La quattordicenne Melissa e sua madre Dana sono in cerca di tranquillità dopo il divorzio che ha scosso e distrutto la loro famiglia.
Decidono quindi di passare un paio di settimane in una tranquilla cittadina situata tra le montagne austriache, con l'intenzione di fare trekking nei boschi per ristabilire un contatto con la natura.
L'accidentale quanto inquietante ritrovamento della carcassa di un cervo, però, le porterà a scoprire che quei boschi celano più di un segreto, e che anche gli abitanti della tranquilla Leibnitz hanno qualcosa da nascondere...
[Aggiornamenti tutti i venerdì]
Genere: Horror, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Melissa appoggiò il naso sul vetro del treno e pensò: Non ho mai visto niente del genere.

Davanti ai suoi occhi sfrecciarono dapprima file di alberi, che lasciarono poi il posto a una valle adombrata da nubi che tagliavano le cime delle montagne. Alzò gli occhi solo per notare che sembravano portare acqua, e poco dopo la visione che aveva dal treno fu increspata da scie di pioggia che rigavano il vetro.

«Hai visto, mamma?», domandò alla donna seduta accanto a lei, dopo essersi rimessa composta. «Ha cominciato a piovere.»

Dana si avvicinò alla figlia e diede un’occhiata attraverso il vetro.

«In montagna è normale che il tempo cambi all’improvviso.»

«Pensi che riusciremo comunque a fare trekking?», domandò la ragazzina con sguardo preoccupato. Avevano deciso di recarsi a Leibnitz per festeggiare i suoi quattordici anni, anche se Melissa sapeva che sua madre non amava particolarmente il trekking sulle valli. Diceva che era faticoso e che odiava la sensazione dei passi sulla terra scivolosa e bagnata, ma aveva acconsentito senza nemmeno doverla pregare troppo. Forse anche lei, come Melissa, aveva bisogno di distrarsi, dopo il divorzio che aveva spaccato la loro famiglia a metà.

«Credo di sì», rispose, «in fondo abbiamo tutta l’attrezzatura. Non preoccuparti.»

Dana rassicurò la figlia con un bacio sulla testa, e la ragazzina tornò a guardare attraverso il vetro.

 

Il convoglio viaggiava a cento chilometri orari. Melissa lo apprese dal monitor posto in mezzo ai due filari di posti a sedere, che presto lasciò il posto all’elenco delle fermate previste. Mancavano solo venti minuti per arrivare a Leibnitz, anche se prima il treno avrebbe fatto un’ulteriore fermata a Zell am See. Melissa si chiese se avrebbe visto il lago, mentre nel frattempo il monitor indicava che la velocità del convoglio era scesa a novantasei chilometri orari.

Aveva anche smesso di piovere. Le scie di pioggia sul vetro iniziarono a sparire, e lo fecero in maniera definitiva quando spuntò il sole da una valle che si apriva tra le montagne. Melissa appoggiò di nuovo il naso sul vetro, per sorridere alla vista di una manciata di mucche che pascolavano tranquille nella valle. Una casa col tetto a spiovente fu l’ultima cosa che vide prima che davanti ai suoi occhi tornassero a sfilare gli alberi e le loro fronde.

«Hai fame?», le domandò sua madre. Teneva in mano un pacchetto di crackers salati, ma lo sguardo di Melissa cadde sul tavolino del posto accanto al loro, nell’altro filare. Sopra c’era un pacchetto cilindrico in un involucro viola, aperto in cima, dal quale una mano estrasse un biscotto al cioccolato che le fece venire l’acquolina in bocca. Non mangiava da colazione, dove si era accontentata di un sandwich con insalata e pomodori e di una spremuta d’arancia nel bar della stazione. Erano rimaste sedute lì giusto una decina di minuti, per non rischiare di perdere il treno.

«Vuoi i crackers o no?», domandò Dana, e le sventolò di nuovo il pacchetto davanti agli occhi. La ragazzina deglutì nella speranza di buttar giù anche il desiderio di rimpinzarsi con tre o quattro di quei biscotti.

«Grazie», rispose infine, poi afferrò il pacchetto. Lo stomaco di Melissa gorgogliò.

 

Aveva già finito i crackers quando arrivarono a Zell am See. Il lago era strepitoso, proprio come Melissa si aspettava. C’era l’acqua cristallina, c’era un prato verde irlandese che le ricordava casa, ma soprattutto c’era il sole delle due del pomeriggio che picchiava sull’intera superficie del lago, facendola risplendere. Melissa incollò ancora una volta il viso sul vetro del treno, e pensò di nuovo che non aveva mai visto niente del genere.

Era una ragazza di città – una città dai colori grigi e spenti, dove pioveva a giorni alterni e dove il meteo sapeva sorprenderti più volte nel corso della giornata. Anche le montagne austriache, avrebbe scoperto presto Melissa, sapevano essere piuttosto umorali per quanto riguardava il meteo, ma in quel momento scalpitava all’idea di immergersi nel verde e di inerpicarsi per i sentieri tra i boschi.

Dal treno scesero una decina di persone e ne salirono altrettante. Melissa si accorse solo in quel momento che il cilindro di biscotti al cioccolato era sparito, così come il suo proprietario. Al suo posto si materializzò una giovane donna in costume e pantaloncini, che appena seduta sfilò dalla testa il cappello di paglia che indossava e lo adagiò sul seggiolino accanto a lei. A Melissa ricordò una star di Hollywood, con i suoi lunghi capelli biondi e lisci, e la pelle abbronzata tranne che in prossimità del costume. La ragazza inclinò poi la testa all’indietro, forse per dormire, e Melissa invidiò la sua serenità per una bella giornata di sole.

Lei, in effetti, era da molto che non ne vedeva.

 

Siamo in arrivo a Leibnitz, annunciò l’altoparlante del treno. Melissa non aspettò nemmeno la seconda parte dell’annuncio, quella che invitava i viaggiatori a raccogliere i propri effetti personali, per mettersi in spalla lo zaino da trekking e avviarsi verso l’uscita. Era eccitata all’idea di trascorrere tre settimane nel verde, e con altrettanta eccitazione esortò sua madre a sbrigarsi a scendere, per poggiare i piedi sulla banchina della stazione l’attimo dopo. 

Respirò a pieni polmoni l’aria frizzantina di Leibnitz e si fece baciare la fronte dal sole, poi spalancò le braccia per lasciarsi sbilanciare appena dalla brezza. Si voltò verso sua madre e le sorrise. La loro vacanza era cominciata.




Salve a tutti 😊
Visto che ho questa storia in cantiere da qualche giorno, non ho resistito e ho deciso di cominciare a pubblicarla. Non ho ancora la trama in mente per filo e per segno, ma ho alcuni eventi chiave, quindi dovrei riuscire ad arrivare in fondo senza problemi.
Spero che seguire le avventure di Dana e Melissa possa piacervi, per cui... alla prossima settimana!

Simona

P.S.: il corsivo me lo mette con un altro font, vai a capire perché 😅
   
 
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