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Autore: ValeAlcazar    18/07/2023    6 recensioni
Io e Manu Roja abbiamo suddiviso l' opera in quattro sequenze una per stagione..buona lettura
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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LE STAGIONI DEL CUORE SECONDA SEQUENZA L' ESTATE Firenze, Estate 1982 Francesca Oscar Giorgini, dopo aver conseguito la laurea, anche lei con il massimo dei voti, aveva coronato il suo sogno d'amore divenendo la Signora Grandieri. Andrea ed Oscar si erano sposati dopo qualche mese dalla laurea, un pomeriggio d'estate nella bellissima cornice della campagna toscana, in una piccola cappella costruita intorno al 1800 nella tenuta di famiglia e situata ai propri confini. Tutto era stato curato nei minimi dettagli da entrambe le mamme dei giovani, con la collaborazione delle sorelle di Oscar ma sotto la sua supervisione. Anche Andrea aveva coinvolto il padre, aiutandolo ad intagliare a mano delle statuine in legno raffigurandoli fedelmente...erano posti uno di fronte all'altra guardandosi e tra le mani intrecciate tenevano una rosa. Era stata una sorpresa per la sua sposa, che era all'oscuro di tutto, alla loro vista era rimasta senza parole e commossa. Una uguale alle altre, ma un po' più grande, usando un legno più leggero, per evitare che sprofondasse, fu posta sulla torta nuziale. Furono donati agli ospiti intervenuti al matrimonio, che furono parecchio graditi...fu una bellissima festa che tutti ne parlarono per settimane. Subito dopo le nozze, si concessero una breve luna di miele recandosi in una delle isole dell'arcipelago toscano per godersi un rilassante periodo di tranquillità tra sole, mare, escursioni e passeggiate a cavallo al tramonto in riva al mare...erano il ritratto dell'amore e della felicità. Rientrati dal breve viaggio di nozze, i ragazzi avrebbero iniziato a lavorare fianco a fianco. Oscar, era reclina su alcune carte che occupavano la scrivania dello studio, situato in una villa immersa tra le tranquille radure della campagna Toscana. Insieme ad Andrea stava iniziando una nuova ed approfondita ricerca, su alcuni manoscritti di quello che fu il Granducato di Toscana conservati in uno degli archivi di Stato. Non era facile reperire il materiale di quel tempo, per questo Andrea si era dato da fare per avere i dovuti permessi che avrebbero facilitato il loro lavoro. Sfogliando un vecchio volume polveroso, aveva trovato più volte un nome che catturò la sua attenzione...Conte Benedetto Antonio Giorgini, esponente di spicco alla Corte Granducale durante il periodo post rivoluzionario francese. "Andrea, puoi venire qui un momento? Guarda cosa ho trovato." disse Oscar indicando stupita su un figlio di quel vecchio volume. "Guarda qui! È citato il mio cognome, Giorgini, ricorre più volte all'interno di questi documenti." Andrea prese il vecchio volume e si spostò nella parte più luminosa dello studio per poter decifrare meglio ciò che prima la moglie gli aveva fatto notare. "Hai ragione Oscar, di questo Conte Benedetto Antonio Giorgini se ne parla in più parti." continuò Andrea, poi indicando una nota al margine aggiunse "Si dice che fosse un consigliere del Granduca e che giunse in Toscana attorno al 1793." continuando a scorrere tra quei fogli Andrea notò una postilla dove chiaramente s'indicava il cambiamento del cognome da De Jarjayes a Giorgini. "Oscar..." continuò Andrea "Guarda cosa ho scoperto...in realtà questo Conte, era un esule francese che giunto in Toscana cambiò, secondo le leggi vigenti di allora nel Granducato, il suo cognome da De Jarjayes in Giorgini." Oscar si avvicinò ad Andrea "Può essere che la mia famiglia non faccia parte del ramo di questo Giorgini." Oscar non poteva credere a ciò che il marito le stava mostrando. "Guarda qui, credo che invece sia un tuo antenato. Non ci sono altri Giorgini a parte la tua famiglia qui in Toscana. Il cognome, compare alla fine del 1700 proprio quando Benoît Antoine De Jarjayes è arrivato in Italia." "Credo sarebbe opportuno andare in fondo alla questione. Non immaginavo che la mia famiglia fosse di nobili origini e originaria dalla Francia." Ora era curiosa, voleva saperne di più. "Che ne dici se ci consultassimo con il professor Grassi Mariani? Sicuramente lui potrebbe darci le giuste direttive da dove poter iniziare con le nostre ricerche...Oscar mi stai ascoltando?" Oscar si stava allontanando dallo scrittoio e si dirigeva alla finestra, lo faceva ogni volta per pensare, la calmata e la faceva riflettere perdersi nella contemplazione del panorama. La campagna Toscana era il luogo ideale dove potersi immergere nei solitari pensieri e dar spazio così a nuove ipotesi. "Cosa sta frullando in quella testolina bionda? Me lo dici mia bellissima mogliettina?" chiese Andrea avvicinandosi a lei abbracciandola "Chissà, se anche a mio padre sa qualcosa di questo nostro antenato." "Possiamo chiederglielo la prossima volta che andiamo a trovare i tuoi genitori lo faremo." Qualche giorno dopo Andrea e Oscar, dopo aver preso appuntamento con il Professor Grassi Mariani si presentarono nel suo studio per saperne di più su quel manoscritto. "Salve ragazzi, a che devo la vostra visita? Avete cose interessanti da farmi vedere? Cosa avete trovato?" "Salve Professore, effettivamente abbiamo trovato qualcosa d'interessante. Vede, mia moglie su uno dei manoscritti che stava esaminando su alcuni esuli francesi qui in Toscana, durante il periodo della Rivoluzione Francese e dopo, nel periodo del Terrore, ha trovato scritto il suo cognome, poi andando avanti negli scritti abbiamo scoperto che è stato cambiato da uno di questi esuli, un Conte per l'esattezza, Benedetto Antonio Giorgini. Era un consigliere del Granducato di Toscana, in origine era il Conte Benoît Antoine De Jarjayes...guardi questa parte." "Abbiamo chiesto anche a mio padre Professore." intervenne Oscar "Lui ricorda vagamente questa storia. Gli veniva raccontata prima da suo nonno e poi da suo padre quando era ancora bambino. A noi figlie non ha mai raccontato nulla perché crescendo ne ha perso memoria." "Ora che lo dici, mi viene in mente che tanti anni fa, durante i miei studi per la specializzazione ero andato in Francia per studiare una corrispondenza di una famiglia nobile nel periodo napoleonico, ricordo che vidi quel nome su alcuni documenti e lo mostrai alla mia collega, l'Archivista francese Madame Yvette Fournasier. Posso contattarla e cercare di saperne di più, potremmo addirittura andare noi in Francia a cercare di persona, che ne dite?" "Sì, mi piacerebbe molto andare e scoprire le mie origini, che ne dici Andrea?" Oscar era elettrizzata all'idea di partire e magari trovare qualcosa lei stessa. "Per te andrei in capo al mondo amore mio. E poi ho sempre sperato un giorno di andare in Francia, magari in qualche archivio a scartabellare vecchi manoscritti...quale occasione migliore." "Bene allora è deciso. Datemi il tempo di contattare la mia collega e poi ci organizziamo per il viaggio." "Grazie professore. Allora attendiamo sue notizie. Nel frattempo cercherò se su altri manoscritti ci fosse qualche notizia in più. A presto allora." Passarono un paio di settimane e finalmente arrivò la telefonata che Andrea ed Oscar attendevano con impazienza. Il Professore, dopo giorni di tentativi era riuscita a contattare la sua collega e amica, avendo così il benestare di poter andare a visitare alcuni archivi e biblioteche proprio nei dintorni di Versailles. Aveva già organizzato tutto, sarebbero partiti nel giro di pochi giorni, certo che i ragazzi avrebbero acconsentito qualsiasi fosse stato il periodo per poter andare. Per avere il permesso di entrare in certi archivi, il Professore aveva detto a Madame Fournasier che Andrea ed Oscar erano i suoi collaboratori. Il lavoro si preannunciava molto minuzioso, aveva bisogno di mani sapienti che sapevano dove e cosa cercare. Ora iniziava questa bella avventura, Oscar non riusciva a crederci, era un po' impaurita ma anche emozionata di poter andare a cercare le sue origini. Da quando lei ed Andrea avevano scoperto le sue probabili nobili origini non faceva che pensare ad altro. L'avevano sempre affascinata i periodi che andavano dalla Corte del Re Sole fino alla Rivoluzione Francese, che difatti decretò la fine della monarchia e dei Borboni in Francia. Scoprire per caso che la sua famiglia poteva aver avuto origine da quel mondo era per lei fonte di curiosità, se non altro, non per l'origine nobiliare in sè ma per aver fatto parte di quel periodo storico. Andrea leggeva nello sguardo della moglie l'eccitazione e la voglia di scoprire di più su quella storia e la guardava con occhi più innamorati che mai. "Oscar, a breve ne sapremo di più, sono emozionato ed eccitato anch'io...non vedo l'ora di toccare con le mie mani quei fogli. Se scoprissimo che sei di origini nobili, per giunta che la tua famiglia faceva parte della Corte di Versailles, dovrò omaggiarti e ossequiarti ad ogni tuo passo o sguardo che mi rivolgerai?" "Certo mio caro, se non lo farai sarai punito a dovere." "E sentiamo cara la mia adorabile e affascinante signora Grandieri, a quale punizione avresti già pensato?" "Dovrai ubbidire a tutti i miei ordini come un soldatino. Non ti servirà a molto adularmi se non ubbidirai ai miei comandi!" "Agli ordini Mio Comandante!" rispose Andrea mettendosi sull'attenti e facendo il saluto sotto lo sguardo divertito di Oscar che gli si avvicinò stringendosi a lui. Trascorso qualche giorno dalla telefonata Andrea, Oscar e il Professor Grassi Mariani si ritrovarono, come convenuto, alla Stazione di Santa Maria Novella in partenza per Torino per poi prendere il treno che li avrebbe condotti a Parigi, ' li attendeva Madame Fournasier per aiutarli nella loro ricerca...tutto si era concretizzato nel giro di poco tempo. Oscar essendo personalmente coinvolta sentiva salire la tensione, chissà cosa avrebbero scoperto una volta in Francia?! Le bastò guardare Andrea, perdersi nel verde brillante dei suoi occhi per ritrovare la serenità e dissipare l'ansia. Sarebbe stata comunque una bellissima esperienza, qualsiasi fosse stato ciò che avrebbero scoperto. Andrea e Oscar, insieme al Professore giunsero alla stazione di Torino in prima serata, dopo aver avuto il tempo di mangiare qualcosa salirono sulla coincidenza che li avrebbe condotti alla Gare de Lyon, la principale arteria ferroviaria parigina, la Fournasier, li aspettava nella sala d'aspetto della stazione. Dopo le formali presentazioni e alcuni convenevoli di circostanza, insieme si recarono in quella che sarebbe stata la prima tappa del loro soggiorno francese. "Dunque, mi è stato detto che siete degli autorevoli studiosi, non poteva essere altrimenti dato che collaborate con Monsieur Grassi Mariani, mi ha anche accennato che consultando alcune carte vi siete imbattuti nel nome della famiglia De Jarjayes, da cui si pensa, con tutta probabilità, abbia avuto origine il cognome Giorgini. Bene, innanzitutto vi condurrò a Jossigny, dove si trova quella che fu la residenza della famiglia De Jarjayes." "Jossigny?" chiese Oscar "Non pensavo esistesse ancora il Palazzo dei De Jarjayes. Credevo che dopo quasi 200 anni non esistesse più nulla per via del periodo del Terrore dove vennero distrutte e saccheggiate tutte le proprietà dei nobili a causa dell'astio che i tanti facinorosi avevano nei confronti della nobiltà, comunque immaginavo che il nostro soggiorno si sarebbe articolato tra archivi e biblioteche." "Ha ragione Madame Grandieri, ma Palazzo Jarjayes è stato uno dei più fortunati, non ha subito grandi danni e anche l'arredo è rimasto quello del tempo. Quello che fu il maniero dei conti De Jarjayes è stato restaurato, intorno agli inizi del secolo, ed è stato riadattato alla funzione di albergo, infatti è un luogo dove solitamente si festeggiano cerimonie nuziali, grandi avvenimenti e conferenze, il tutto circondato da un bellissimo parco e fontane che ricreano la spettacolare scenografia del settecento. L' università di Parigi vi ha creato un ambiente di studio, al piano terra vi è ancora la vecchia biblioteca dei proprietari." Andrea e Oscar, insieme al Professore e a Madame Fournasier, giunsero alla tenuta di Jossigny nel tardo pomeriggio. Erano stanchi ed affaticati per il viaggio, ma euforici di trovarsi in quei luoghi. La professoressa Fournasier aveva prenotato per loro una grande stanza in quella che un tempo fu l'ala del palazzo riservata agli ospiti. La parte nord conservava ancora intatti gli arredi e le tappezzerie originali nelle camere padronali che, adesso venivano occupate da coppie per la notte nuziale. Andrea e Oscar dopo essersi riposati e sistemati, scesero nel grande salone al pianterreno. Attraversarono uno scalone in marmo, ammirando estasiati i soffitti dipinti e i luccicanti lampadari che troneggiavano maestosi sul soffitto. "Andrea, guarda che meraviglia?!" disse Oscar ammirata "Anch'io non riesco a credere ai miei occhi per tutta questa magnificenza...adesso però sono curioso di vedere la biblioteca. Il mio fiuto di archivista mi dice che troveremo qualcosa." rispose Andrea La biblioteca, era un grande locale diviso in due ampie sale di lettura, era frequentata da studiosi di varie discipline, in quanto gli scaffali vantavano libri e volumi di inestimabile valore che spaziavano in varie materie. L' interesse non era solo rivolto alle carte e ai volumi che spadroneggiavano quegl'immensi scaffali alti fin quasi al soffitto ma anche alle pareti, dove in bellavista spiccavano ritratti ed arazzi che ritraevano membri della famiglia De Jarjayes. Seppero da Madame Fournasier che, alcuni di quei quadri e arazzi un tempo decoravano le camere e i salottini privati dei proprietari. Un quadro in particolare destò l'attenzione e la curiosità di Andrea e Oscar, un dipinto proprio a ridosso dell'entrata che, ancora nella cornice originale, ritraeva un giovane ufficiale biondo, dai fini lineamenti in una posa austera e con indosso un'uniforme bianca dove si notavano i gradi militari. "Guarda Oscar, mi sbaglio o le assomigli? È un giovanissimo ufficiale, direi che sembrate fratello e sorella." "Infatti mi sembrava familiare il suo viso quanto l'ho vista alla stazione! Quest'ufficiale che vedete raffigurato nel quadro era Oscar François De Jarjayes, al tempo di questo ritratto, ricopriva la carica di Capitano delle Guardie Reali al servizio di Luigi XV che mise a protezione di Sua Altezza Reale, l'allora Delfina Maria Antonietta d'Austria, consorte del futuro Luigi XVI. La storia di questo ufficiale racconta che fosse la sesta figlia femmina del Generale Jarjayes che, non avendo avuto la benedizione di avere un figlio maschio a cui tramandare il suo ruolo nelle file delle Guardie Reali, decise alla nascita di questa figlia di educarla come un ragazzo." "Quindi era una ragazza?" chiese incuriosita Oscar "Oscar, oltre ad assomigliare hai anche lo stesso nome...ci hai fatto caso?" disse stupito Andrea "Lei si chiama Oscar, signora Grandieri?" "Effettivamente il mio nome per esteso è Francesca Oscar Giorgini e anch'io sono la sesta figlia femmina. I miei genitori mi hanno sempre detto che mi hanno apposto il nome Oscar per un desiderio di mio padre di poter avere qualcuno con un nome maschile visto che non hanno avuto figli maschi." "Che strana coincidenza. Suo padre è al corrente delle origini della sua famiglia signora Grandieri?" "Per favore mi chiami Oscar. Gli abbiamo chiesto io e mio marito se sapeva qualcosa a riguardo dopo aver scoperto dell'origine del nostro cognome, ma ricorda vagamente di un conte francese dai racconti di suo nonno e di suo padre quando era ancora un bambino." "Va bene Oscar, anche voi però chiamatemi Yvette. Quindi dobbiamo dedurre che vista la tua somiglianza con il Capitano delle Guardie Reali e l'esule rifugiatosi in Italia è chiaro che sei una sua discendente." "Oh mio Dio, non posso crederci! Yvette, suppongo tu conosca la storia di questa famiglia e del Capitano De Jarjayes, voglio sapere tutto di lei." "Direi di sì! Va bene, vi racconterò tutto stasera a cena." "Grazie Yvette, te ne siamo grati, davvero." disse Andrea stringendo a sé Oscar che era ancora visibilmente frastornata da quello che era appena venuto fuori e al solo guardare un quadro...chissà cos'altro avrebbero scoperto. Come promesso la sera a cena, la Professoressa Fournasier raccontò per filo e per segno tutta la storia dell'erede del Casato dei De Jarjayes, anche della decisione ad un certo punto della sua vita, di lasciare il comando della Guardia Reale, dopo anni di onorato servizio a difesa dei Sovrani, prendendo il grado Comandante della Guardia Metropolitana, seguita dal suo ex attendente divenuto a sua volta uno dei suoi soldati, infine fece una riflessione. "Da qualche ora, sto pensando ad un'altra coincidenza che vi riguarda. L'attendente di Oscar François De Jarjayes, da alcune testimonianze, prima della loro morte si erano uniti anche sentimentalmente, però non ho niente in mano che possa confermarlo. Si racconta che il Generale De Jarjayes aveva un taccuino dove annotava tutto ciò che riguardava la sua famiglia, ma è andato perso. Non ci sono documenti ufficiali che parlano di quest'uomo, si sa che si chiamava Andrè Grandier. Morì il giorno prima del Comandante Jarjayes, che partecipò attivamente alla presa della Bastiglia rinunciando al suo grado e titolo nobiliare per abbracciare la causa popolare, comandando i soldati che le erano rimasti fedeli all'attacco della fortezza e dove trovò la morte raggiungendo così il suo compagno...e qui che sorge la mia riflessione vista l'assonanza con il tuo nome Andrea Grandieri. Non so perché ma ho la sensazione che tu sia un discendente del compagno del Comandante Jarjayes." "Come dici? Io discendente dell'attendente e compagno del Comandante Jarjayes?" ora quello frastornato era Andrea. "Yvette, sei sicura di ciò che affermi? Ci stai dicendo che a distanza di quasi due secoli dalla presa della Bastiglia io e Oscar siamo discendenti di Oscar François De Jarjayes e di André Grandier e che siamo una coppia come lo erano stati loro?" chiese ancora più incredulo Andrea "No, questo è pazzesco!" ribatté Oscar ancora più incredula del marito. "Non sono sicurissima, ma pensateci bene. Potrebbe essere che anche qualche parente di André Grandier, vista la situazione precaria della Francia, sia fuggito magari per via della mancanza di lavoro e cibo in quel periodo. Ripeto, non ne sono certa, ma ho questa sensazione e raramente mi sbaglio su quello che sento. Proverò a cercare qualcosa che confermi questa mia teoria...ora voglio andare fino in fondo. Certo che se si trovasse il taccuino del Generale De Jarjayes o qualche documento che avallasse il tutto, sarebbe magnifico." "Più ci pensiamo e più ci sembra assurdo" continuavano increduli Andrea e Oscar. Anche il professore a sentire la teoria di Yvette le diede ragione "Non è poi così assurdo a pensarci bene." "Non sto dicendo che sia assurdo che un parente di André Grandier sia stato un'esule in Italia, la cosa assurda è che io e Oscar ci siamo innamorati e formiamo una coppia proprio come loro." chiarì Andrea "Quando tornate in Italia cercate l'origine del cognome Grandieri, una volta saputo la sua origine dissiperemo i dubbi." suggerì Yvette "Lo faremo stanne certa. Ora vogliamo scoprire tutto anche noi." Trascorsi i giorni seguenti in alcune biblioteche e in qualche archivio, senza però trovare nulla su André Grandier. Il professor Grassi Mariani, Andrea e Oscar dovettero fare ritorno in Italia. Prima di partire i quattro studiosi si promisero che se avessero trovato qualcosa di concreto ne avrebbero subito informati il resto del gruppo, anche se non sarebbe stato facile e sicuramente senza informazioni certe da cui partire, non si sarebbero trovati in tempi brevi. La prima cosa da fare, Andrea doveva chiedere alla sua famiglia se avevano notizie dell'origine del cognome e cercare in qualche archivio la registrazione degli esuli arrivati in Italia dalla Francia nel periodo rivoluzionario. Era ora di mettersi al lavoro e scoprire qualcosa di piu'.
   
 
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