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Autore: perasperadastra    05/09/2023    1 recensioni
Dai fatti narrati in "13 passi per entrare nella tua vita" i personaggi protagonisti degli eventi traggono spunto per farci delle personali confessioni. Alcuni retroscena raccontati dalla loro stessa voce.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jin Ling/Jin Rulan, Lan QiRen, Lan Wangji/Lan Zhan, Lan Yuan/Lan Sizhui, Wei Ying/Wei WuXian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quel giorno in cui Lan WangJi fece una promessa d’amore

 

(ovvero ciò che gli sovvenne mentre sedeva a terra con un commosso Wei Ying tra le braccia all'episodio 11)


Io non ho mai saputo con chiarezza cosa fosse l'amore eppure ora tengo tra le braccia qualcosa per cui darei la vita. Tengo Wei Ying mentre piange a dirotto, siamo seduti sul pavimento, mi è scivolato tra le braccia scendendo dall'orlo del letto.

 

Non reggo alla vista delle sue lacrime, mi turbano come pugnalate dritte al cuore.

Eppure so che piange per commozione, credo sia profondamente scosso per ciò che gli ho appena detto.. del resto sono anch'io molto emozionato, le mie mani tremano ancora.

Cerco ugualmente di accarezzare i suoi capelli infondendogli un po' di sicurezza, ciò che gli ho chiesto non è uno scherzo. Voglio solo che sappia che io ci sono e ci sarò, che la sua felicità sarà sempre la mia sola priorità, che mai, mai più, sarà solo.

 

Ha le dita strette alla mia veste, il viso premuto contro il mio petto, sento le sue lacrime bagnarmi la pelle.

Io non ho mai saputo con chiarezza cosa fosse l'amore prima di vedere il suo viso, quel giorno.

 

Non l’ho mai detto a nessuno, del resto lo sapete che non sono particolarmente incline alle parole, non l’ho mai raccontato nemmeno a Wei Ying. Suppongo che lo farò presto, tra noi non dovranno mai esserci segreti. Spero non si commuova ancora così tanto, ha davvero un cuore sensibile.

 

Dicevo.

Tutti voi credete che io abbia visto Wei Ying a Gusu per la prima volta nel giorno in cui giunse alla scuola insieme a suo fratello Jiang Wanyin, ma non fu quello il momento in cui mi innamorai di lui.

 

Lo date per scontato, vero? Che io mi sia innamorato come lo vidi, intendo dire, e no, non posso confutarvi.

Per l’esattezza non è corretto dire che lo “vidi”, quanto piuttosto che lo “riconobbi”.

 

Ormai sono passati tanti anni e troppi dolori, ma ricordo un pomeriggio d’inverno in cui andai al casale isolato a trovare la mamma. Nevicava quel giorno ed ero particolarmente infreddolito. Eravamo di rientro da un viaggio, uno dei primi in cui lo zio Qiren ci portava con sè, io e Xichen dovevamo apprendere fin da giovani l’arte della diplomazia, diceva.

 

“Tesoro!” ricordo che mamma mi aveva accolto con un grande sorriso. Mi aveva tolto il mantello bagnato e lo aveva appoggiato ad un tavolo. Mi aveva preso il braccio. Avrei voluto sorriderle anche io, ma con il senno di poi, dubito che la mia espressione abbia saputo esprimere ciò che realmente provavo quel giorno.

Quello che provavo, invero, era piuttosto difficile da decifrare persino dall’interno.

 

“oh, WangJi, sono felice di vederti, tesoro. Vieni qui” mamma profumava di gelsomino, starle vicino mi rassicurava “com’è andato il viaggio con lo zio?”

“Bene” rispondevo io senza abbondare con le parole

“Yunmeng è una bella cittadina?”

“mn.”

“Ottimo, piccolo mio. Sono felice ti sia piaciuta. Da grande potresti visitarla in estate, vi crescono dei meravigliosi fiori di loto. Ci andremo insieme se vuoi.”
Non riuscivo più a risponderle. Una lacrima mi scivolò sul viso, ricordo che mamma se ne era preoccupata.

“Tesoro, cosa c’è? Perchè piangi? Sei triste?”

“mn.”

“Dov’è il tuo tamburello, l’hai perso?”
Scossi la testa. Trovai il coraggio di confidarmi con lei.

“Non l’ho perso. L’ho regalato ad un bambino”
Lei sorrise “E’ molto gentile da parte tua, WangJi. E’ un tuo amico?”
Scossi di nuovo la testa “Non ancora. Ma se lo rivedo lo invito a giocare.”

“E’ una buona idea. Questa volta non avete giocato insieme?”
Abbassai lo sguardo “Lo zio non ha voluto. Era un bambino povero. Mi ha detto che non avrei dovuto fargli quel regalo”
Mia madre si era alzata, con me in braccio, mi aveva condotto al suo armadio, dal quale aveva aperto un cassetto. La ricordo con chiarezza mentre, con la mano libera, ne estraeva una piccola scatola bianca.

“Ecco” disse tornando a sedersi sul letto, io con lei  “anche io voglio farti un dono, WangJi. Per premiarti, perché sei stato un bambino gentile e generoso. Aprilo”

Feci come mi aveva detto e vidi all’interno della custodia, avvolto in una morbida spirale di seta, un candido nastro frontale. Al centro, in argento, due nuvole finemente intagliate parevano tenersi per mano.

“Ti piace?”

“mn.” annuii.

“E’ un oggetto molto importante, WangJi. E’ un dono che tuo padre fece a me, io lo dono a te. Quando sarai grande potrai donarlo a tua volta alla persona di cui ti innamorerai, quella che vorrai al tuo fianco per sempre.” mi disse.

Fissai quel gioiello meraviglioso ancora un po’.

“Grazie mamma” dissi alla fine.

 

Non sapevo con chiarezza cosa fosse l’amore. 

Ma d’istinto pensai allo sguardo di quel bambino, al suo sorriso dolce, al bisogno che avevo provato di proteggerlo e di farlo felice.



 

Stringo Wei Ying ora, seduto qui, sul pavimento. Tengo in una mano una piccola scatola bianca, nell’altra tengo carezze da donare ai suoi capelli scompigliati. Un nastro frontale di seta è avvolto morbidamente tra le sue dita.

MI specchio nel suo sguardo lucido di lacrime, nel suo sorriso dolce. 

Riconosco il volto del bambino che voglio proteggere e fare felice.

 

E' il volto dell’uomo che amo.

 
   
 
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