Ebbene si, sono una persecuzione! Questa è una storiella che durerà ben poco e che sto scrivendo solo perchè in questo momento ho un gran mal di testa e non riuscivo a fare nulla! O.o
Bhe adesso vi lascio alla lettura, questo è solo un prologo! Spero di leggere i vostri commenti!
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“Edward!” le
urla di mia cugina Alice si diffusero
per la casa come la più atroce delle melodie storpiate.
“Maledizione!”
imprecai inviperito. Possibile non potessi
trascorrere dieci minuti senza che quella pulce con manie ossessivo
compulsive
non pensasse di darmi il tormento?
La porta si
spalancò rivelandomi la sua esile
figura. I capelli neri le incorniciavano il viso, su cui era
costantemente
impresso un sorriso malandrino. Gli
occhi
verdi, eredità di famiglia, erano abbastanza grandi e vispi, talvolta
mi davano
l’impressione di essere leggermente spiritati.
Sarà
pazza? Tale dubbio era stato dissipato anni prima quando, in uno dei
suoi
momenti di folle entusiasmo, aveva tentato di annegare il mio povero
gatto. Nella
vana convinzione che quest’ultimo gradisse l’idea di pescare i
pesciolini rossi
che lei aveva preventivamente gettato in piscina.
“Che vuoi?”
mormorai laconico, mentre sistemavo i
miei cd in ordine di gusti e data.
Ok,
sono un tantino ossessivo anche io! Sarà un vizio di famiglia.
Mise su un
tenero broncio tentando di intenerirmi. Peccato
per lei che ormai dopo venticinque anni di assidua frequentazione i
suoi metodi
persuasivi avevano perso su di me ogni possibilità di riuscita.
“Sbrigati!”
continuai rivolgendole uno sguardo
fugace, prima di prestare nuovamente attenzione alla mia attività.
Notando i suoi
tentativi fallire miseramente si
avvicinò verso il mio ampio letto,
accomodandosi docilmente.
Idiota
io che le avevo dato le chiavi di casa.
“Stasera andremo
tutti a cena!” mi comunicò senza
giri di parole.
Alzai gli occhi
al cielo esasperato. “E per quale
motivo ciò implicherebbe la mia presenza?”
Parve soppesare
le mie parole, conscia probabilmente
che la mia reazione non sarebbe stata delle migliori. “Perché Emmett ci
presenterà la sua nuova fidanzata” annunciò
entusiasta, sebbene io non riuscissi
a comprenderne il motivo. Mio fratello cambiava ragazza ogni dieci
giorni. Si professava
follemente innamorato di tutte, benché la sua relazione più duratura
fosse
stata al liceo, per ben due mesi.
Un
record!
Sbuffai
esasperato“Un’altra?”
Poteva almeno
smetterla di presentarcele. Era noioso
intraprendere futili conversazioni per l’intera durata della cena,
stando
attenti ad utilizzare un linguaggio il meno forbito possibile.
L’ultima
non conosceva nemmeno il significato della parola “forbito”. Anzi ero
quasi
certo avesse seri problemi anche a ricordare il suo nome.
Il sorriso che
nacque sul viso della mia cuginetta
non prometteva nulla di buono. Tendenzialmente preannunciava qualche
notizia
sconvolgente.
Rabbrividii
leggermente terrorizzato. “Parla!”
ordinai perentorio.
“Si sposano!”
Sgranai gli
occhi in un’espressione di eloquente
stupore .
“C .. che?”
balbettai sperando di aver interpretato
male le sue parole.
No,
Emmett no.
Alice sbuffò
tirando fuori dalla sua borsa una busta
bianca con tenui decorazioni azzurre. “L’invito!” indicò sventolandolo
divertita.
Oddio,
la fine del mondo è vicina!