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Autore: KushinaKurosaki    26/03/2024    1 recensioni
L’organizzazione degli uomini in nero era stata sconfitta. Tutti coloro che erano stati coinvolti da quella brutta faccenda potevano ormai tornare a tirare un sospiro di sollievo, forse non proprio tutti. Lei era oscurità e la luce del sole era la sua più acerrima nemica, però vi era da dire che neanche la notte era sua alleata. Era un angelo dell’oscurità destinato a soffocare e nessuno lo poteva notare. Alle volte paragonava la sua vita a quella di una stella, perché nessuno guarda le stelle quando splende la Luna. E anche se non splendesse, fra le scintillanti sorelle, chi noterebbe una fioca stella in procinto di cadere nel baratro? Era così che si sentiva la povera Shiho Miyano, tutti avevano vinto, lei era uscita l’unica sconfitta.
ReixShiho ShuichixJodie
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Jodie Starling, Quasi tutti, Rei Furuya, Shuichi Akai
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Era così strano sapere che vi era qualcuno che poteva andare perfettamente d’amore e d’accordo con Ariadne. Per i corridoi si vociferava di un prodigio, una donna fatale che di umano non aveva nulla. Questo era dovuto al comportamento della dottoressa Svetlin, quella donna era qualcosa di assurdo. Un caratteraccio simile al suo era duro da sopportare, si chiedeva ancora come il povero marito la sopportava. Alzarsi dal letto e, non sapere se, dandole  un semplice “Buongiorno”  poteva incorrere nelle sue ire. Ed era per quel motivo che Kazami lo aveva supplicato di andare  a ritirare i risultati. Lento bussò alla porta del laboratorio bianco.

« Era ora! Sei in ritardo Furuya!» sbottò la donna dai capelli corvini posando il gelido sguardo glaciale su di sé.  « Perché somigli sempre di più a lei? » Gli sfuggì ma la dottoressa non ebbe il tempo di rispondere che una mano gelida gli strinse la spalla e l’intento omicida lo fece tremare. «Furuya-san, per caso, con lei intendi me?»

«MIYANO!» sbottò sorpreso arretrando leggermente. Ora era decisamente finito, ed era una brutta situazione. « Voi due vi conoscete?  » « Si… » esclamò la ramata con un sorriso talmente luminoso che fece sogghignare Ariadne. Ora avrebbe dovuto fronteggiare lei, sperava solo che non iniziasse a circolare la voce di essere fidanzato con lei. L’avrebbe ucciso.

 

Shiho sospirò, avrebbe dovuto fargli una foto.
Era sbiancato talmente tanto nel vederla che era indietreggiato, però non si era arrabbiata.
Anzi il loro carattere era simile e forse era per quel motivo che si erano trovate in sintonia, a lei del suo passato non aveva dovuto dire molto dato che era stata comunque sschedata Per lei era stato difficile, sapeva che l’avrebbero chiamata assassina o comunque avrebbero fatto riferimenti a quei tempi ma voleva fare quel mestiere. Per una volta le sue conoscenze sarebbero servite a qualcuno e no, non aveva scelto quel lavoro per ripulire il sangue che aveva versato.

 

Da allora più il tempo passava e più lei e Rei iniziarono a diventare intimi, ma ciò che l’uomo biondo mai avrebbe pensato potesse accadere era accaduto. Shiho aveva confermato le voci ed ora tutta la centrale di polizia sapeva del loro fidanzamento. Erano susseguiti poi giorni molto impegnativi, forse anche troppo e loro non avevano avuto occasione di vedersi fino ad oggi. 

« Sai Rei, non avrei mai pensato di ritrovare la felicità…non con te»ammise lei mentre il ragazzo la  guardò. I suoi occhi tuttavia erano fissi alla volta celeste, un po’ comprendeva dato che quello spettacolo a Tokyo non era fattibile.  « Come mai? » Non sapeva se essere felice o meno, Shiho gli aveva confessato di aver trovato la felicità accanto a lui. « Perché non volevo innamorarmi. Sono passati tre giorni dalla tua proposta, ho dovuto faticare e non poco per accantonare lui. Ma sai, sono felice di essermi innamorata di te. Mi ha ridato la forza di credere nell’amore. Grazie Rei. »spiegò lei con un sorriso voltandosi verso di lui. Il ragazzo sorrise per poi unire le loro labbra in un bacio.Non era solo lei a dover ringraziare.Era merito suo se aveva trovato la forza di ricominciare, era merito suo se tornava a casa con un sorriso e amava quando irrompeva in casa sua per guardare le partite dei Big Osaka. Prima invece era solo, poi Haro gli aveva stravolto la vita, ritornare a casa con lui che lo aspettava era stupendo.  Poi a lui si era aggiunto il sorriso della ramata che lo attendeva coccolando Haro. Chi l’avrebbe mai detto che amasse così tanto i cani? Ritornò a guardare le stelle, voleva che quel momento non finisse mai.








 
   
 
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