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Autore: daphne 92    01/09/2024    0 recensioni
Quattro confraternite, quattro tradizioni, quattro modi di vita diffenti.
Questo è l'Helmest college, collegio per maghi pieno di segreti e misteri, perchè i panni sporchi qui non si lavano in famiglia ma nelle segrete delle confraternite.
è proprio in questo mondo che arriverà Tyler, un ragazzo ribelle e problematico dall'oscuro passato e dalle doti straordinarie.
Genere: Dark, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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-Lei è..lei è…- balbettava Derek con un nodo alla gola mentre combatteva con tutto se stesso per non strappare la ragazza dalle braccia di Tyler che la stava trasportando in casa.
-L ho capito Derek, datti una calmata per tutti gli inferi!- disse Tyler annoiato, mettendo su una sedia la fata svenuta, aveva lunghi capelli castani, lineamenti spigolosi, un naso quasi a punta, sembrava più un pesce che umana, di certo non somigliava alle fate che aveva visto prima d ora.
-Chi è lei?- chiese Victoria sospettosa arrivando in cucina insieme agli altri.
-La domanda più giusta sarebbe cos’è- disse Tyler guardando con la coda dell’ occhio Derek che gli ringhiò.
-Der..- disse Rachel con voce spezzata, capirono tutti subito.
-Legala Vic- disse Tyler autoritario, per poi ordinare a Melanie di andare a chiamare Lila mentre Victoria faceva apparire manette incandescenti ai polsi della sconosciuta.
- è necessario?- disse Derek serrando i pugni.
-Spero che tu mi abbia fatto venire qui per un valido motivo- disse Lila entrando nella casa del fuoco con Charlotte in braccio.
I ragazzi della congrega del fuoco erano tutti riuniti al centro della stanza e stavano osservando qualcosa o meglio qualcuno.
-Sai chi possa essere?- chiese Tyler spostandosi, in quel momento Lila vide una ragazza legata alla sedia.
-Non so chi sia, ma so cos’è. Lei fa parte della fazione dei ribelli, loro hanno questo tipo di fisionomia, sono così perché non riemergono mai da Atlantide, se resterà qui a sufficienza diventerà come noi. Dal tatuaggio che ha sul polso direi che è una cacciatrice, e da come la guarda Derek direi che è la sua Electi- disse Lila lanciando uno sguardo a Derek che fissava imbambolato la ragazza mentre Rachel lo guardava sconsolata.
-Derek- mormorò Rachel affranta, stava con Derek da più di 5 anni ormai, da quando i suoi genitori lo avevano accolto a casa per compiacere la congrega, temeva il giorno in cui avrebbero incontrato i loro Electi.
-Non è cambiato nulla Ray, ti amo e lei è poco più di un animale- disse Derek, senza però smettere di osservare la prigioniera.
-Si sta svegliando- disse Tyler avvicinandosi alla prigioniera che era legata a una sedia.
-Vampiri- disse disgustata la prigioniera arricciando il naso.
-Sono il tuo re- disse Tyler con autorità.
-Tu non sei il re, bambino con la barba- disse la ragazza ridendo.
-I ribelli non riconoscono la nostra autorità, hanno i loro leader- spiegò Lila a tutti quanti.
-Ti uccideranno, e noi torneremo ad Atlantide da re- disse a testa alta la prigioniera.
-Chi sei tu?- chiese assorto Derek.
-Melody…e tu sei mio- disse con voce soave la ragazza, sembrava una sirena che lo chiamava.
-Uccidiamola, è un passo nella giusta direzione, quello che ci serviva, daremo un messaggio positivo uccidendo una cacciatrice ribelle.- disse Lila osservando la prigioniera.
-Tu eri l’electi di Tyler, non mi pare che ti abbiamo ucciso- disse tagliente Derek mettendosi tra Melody e Lila.
-Lei è diversa, neanche umana- ribattè Lila.
-Tyler? Sei il nostro capo e il re dei Mari, è una tua decisione.- disse Victoria rivolgendosi a Tyler, cercando di evitare conflitti interni.
-Vivrà, sono stanco di uccidere per stanotte, tu stessa Lila mi hai insegnato che versare sangue non manda mai un messaggio positivo.- disse Tyler serio.
-Grazie.- mormorò Derek con gli occhi pieni di gratitudine, sentiva di poter tornare a respirare.
-è una tua responsabilità Der e al primo guaio sarai tu a doverla uccidere- disse serio Tyler per poi andare dietro a Lila che se era andata furiosa.
-Lila, smettila di fare la bambina capricciosa e parla con me- disse Tyler entrando in casa prima che Lila lo potesse chiudere fuori.
-Mi hai mancato di rispetto davanti agli altri- disse Lila furiosa.
-No, tu lo hai fatto! Davanti a loro io e te non siamo allo stesso livello, condividiamo il trono di Atlantide ma non sei certamente la regina infernale, dentro a quella casa la mia parola è legge, non dimenticarlo mai- disse Tyler con gli occhi rossi.
-Come vuole sua maestà- disse Lila facendo un inchino irriverente.
-Non usare quel tono con me- disse Tyler furioso.
-Sennò che fai? Mi sculacci? Evochi la giustizia infernale su di me? Tremo dalla paura- disse Lila avvicinando le sua labbra a quelle di Tyler, electi o no Tyler si sentiva sempre in suo potere.
-Ti farebbe bene un po’ di educazione alla vecchia maniera- disse Tyler circondandola con le braccia e attirandola a sé.
-Mio re… Non sia troppo severo con me- disse Lila fingendosi spaventata e Tyler gli dette un bacio passionale.
Casa del fuoco
-Vuoi lasciarla lì o te la porti di sopra? Ne potremmo ricavare un bel soprammobile o potremmo metterla in un acquario così potrai osservarla tutto il giorno, che dici?- disse Victoria stufa di Derek che fissava Melody, mentre Melania aveva portato via Rachel.
-Andiamo in camera mia- disse Derek facendo alzare Melody.
-Ricordati che Rachel è la nostra sorella, quanto lo sei tu, lei non potrà mai sostituirla nei nostri cuori come ha fatto nel tuo- disse Victoria con freddezza.
-C è puzza di vampiro, sangue, sesso..- sibilò Melody quando entrarono in camera di Derek.
-Vive qui anche Rachel- disse Derek sbrigandosi ad aprire le finestre imbarazzato.
-La piagnucolona- disse Melody divertita, per poi mordersi un labbro quando le manette si strinsero, Victoria ci aveva messo un qualche incanto particolare.
-Ti fanno male?- disse Derek avvicinandosi a Melody, osservando le manette incandescenti che Victoria gli aveva messo.
-Solletico- disse Melody mentendo chiaramente, gli stavano scavando profonde ustioni sulla pelle diafana.
-Potrei togliertele, se mi prometti di non scappare- disse serio Derek.
-Me le toglierai perché io te lo ordino- disse Melody avvicinandosi a lui.
-Si… - mormorò Derek imbambolato.
-Bravo cagnolino- disse Melody con voce persuasiva.
-Cazzo no- disse Derek ritornando improvvisamente in sé, spostandosi di scatto mentre Melody gli conficcava le unghie nel collo.
-Noi siamo gli animali, ma voi le prede, è così facile irretirvi- disse Melody leccandosi le dita insanguinate.
La mattina seguente
-Chi diavolo è? – disse Lila quando la mattina dopo bussarono come matti alla loro porta.
-Derek- disse Tyler nascondendo il volto nel cuscino.
-Come hai detto tu è un tuo suddito, vai a vedere che diavolo vuole prima che svegli Lottie- disse Lila autoritaria.
-Spero per il tuo bene che tu abbia una ragione valida per svegliarmi a quest’ora, tipo la morte di qualcuno- disse Tyler sbagliando, da buon vampiro odiava l alba.
-Hai mai avuto delle visioni dopo aver conosciuto Lila?- disse Derek agitato, era pallido e sembrava tremare.
-Un paio di volte credevo di aver visto il paradiso… Ma poi mi sono ripreso- disse Tyler ridendo.
-Sono serio, ho avuto visioni e incubi tutta la notte- disse Derek sudando freddo.
-Lei ti ha ferito? – disse Lila entrando in salotto allattando Lottie.
-Si- disse Derek inclinando il collo, mostrando le ferite che aveva, tre graffi paralleli sul collo.
-Si è stabilito un legame tra voi, è un marchio antico- disse Lila osservando i tagli, questo voleva dire che Melody era più di una semplice cacciatrice per avere queste conoscenze magiche.
-Non è niente di più di quello che tu hai fatto alla mia schiena in qualche nottata movimentata – disse Tyler sminuendo la situazione.
-Se lei proviene da una delle famiglie fondatrici di Atlantide, come la maggior parte delle componenti della fazione nemica, quei marchi ti danno accesso ai suoi poteri, una piccola parte di lei ti sta infettando- disse Lila seria, la situazione poteva essere potenzialmente grave.
-Non capisco quale possa essere il suo potere, l illusione forse?- disse Derek confuso, gli tornavano alla mente tutte le immagini viste nella notte.
-Ad Atlantide sono conosciute come profetesse, è la loro fazione che ha previsto l arrivo di Tyler… Probabilmente anche lei vede il futuro… Ed in parte adesso tu vedi ciò che vede lei- disse pensierosa Lila.
-Cosa vedi per essere diventato così bianco? – disse Tyler punzecchiandolo.
-Niente che ti riguardi- ringhiò Derek andandosene.
-Non sapevo di queste capacità delle fate dell acqua, nonostante io sia il loro re- disse Tyler imbarazzato, quando rimase solo con Lila.
-L acqua scorre allo stesso modo del tempo, tutte noi creature dell acqua possiamo servirci del tempo in qualche modo- disse Lila sorridendo, gli piaceva dare lezioni a Tyler su quello che era il loro mondo.
-Tu cosa sai fare?- chiese Tyler curioso.
-Non sono un ereditaria, i miei poteri non sono quelli di tua madre, lei poteva spostarsi nel tempo- disse Lila con ammirazione.
-So che mio padre si chiamava Alexander… Ma mia madre? Nessuno dice mai il suo nome- disse tristemente Tyler, sapeva così poco dei suoi genitori.
-Charlotte- disse semplicemente Lila.
-Il nome di nostra figlia…- disse Tyler commosso.
-Per onorare sua nonna- disse Lila sorridendo.
-Grazie- disse Tyler con voce roca dandogli un bacio.
-Ritornando a noi… I miei poteri sono limitati ma… Tramite uno specchio d acqua posso mostrarti il passato, mi serve una data precisa- disse Lila restando abbracciata a Tyler.
-La data della morte dei miei genitori- sussurrò Tyler.
-Non vuoi seriamente vederli morire, non deve essere quello l unico ricordo che hai di loro- disse Lila accarezzandogli la guancia.
-Voglio solo vederli una volta- la supplico Tyler con la voce incrinata.
-Ok- annuì Lila baciandogli la fronte.
-Pronto?- disse Lila concentrandosi, toccando con l indice l acqua della vasca.
-Si- annuì Tyler e s iniziarono a formare delle immagini, nitide come quelle della televisione.
-Quella è lei- disse Tyler con un nodo alla gola, una ragazza, sui 25 anni, dai lunghi capelli biondi e un sorriso che poteva illuminare il mondo, cullava un bimbo dalla chioma scura, che sembrava deciso a non dormire.
-Quello in braccio a lei sei tu Ty- disse Lila osservando dolcemente il bimbo che si addormentava con la ninna nanna della madre.
All improvviso nella visione apparve Elia, sembrava poco più giovane di adesso.
-Venite Charlotte, Alex mi ha mandato a prendervi, siamo pronti per il matrimonio, tengo io Drake mentre riemergiamo- disse Elia nel ricordo.
-Si stavano per sposare- singhiozzò Tyler.
-Li hanno uccisi il giorno del loro matrimonio- disse Lila tremando, per un attimo le immagini si fecero sfuocate.
-Mamma- urlò Tyler quando la vide cadere sotto i colpi della casa dell aria e dei ribelli di Atlantide, come se potesse sentirlo.
-Maledico chiunque tocchi mio figlio ad un eternità di torture infernali, lui tornerà e voi tremerete, morte in cielo, sulla terra e all inferno, la sua vendetta scuoterà il mondo. Drake Poseidon Dragov portatore della giustizia infernale e oceanica, il principe promesso, porterà l apocalisse e la rinascita, tremate al suo nome.- sibilò Charlotte, viva nonostante le profonde ferite.
-Non sigillerai mai la maledizione – disse Elia terrorizzato.
-Guardami- disse Charlotte infilzandosi con il tridente che poi scomparve.
-Si è uccisa per salvarmi – disse Tyler facendo fatica a respirare, in pieno attacco di panico.
-Ty, amore respira- disse Lila accarezzandogli i capelli.
-Mi amava, non mi ha abbandonato- disse Tyler piangendo.
-Certo che ti amava, se c è una cosa su cui tutte le fazioni concordano è che eri il bambino più amato di Atlantide- disse dolcemente Lila.
-Mio padre- mormorò Tyler alzando gli occhi verso la vasca, la sua copia venticinquenne stava cullando il corpo di sua madre, mentre un uomo sulla trentina somigliante a Derek piangeva sommessamente in un angolo.
-Dobbiamo rispondere a questo attacco, cancellare la popolazione del mare e della terra, aprire le porte infernali, è l ora che tu lo faccia- disse l Alister della visione a suo figlio.
-Lasciami in pace Padre! L unica cosa che devo fare è ritrovare mio figlio, poi ce ne andremo da questo maledetto mondo, lui non crescerà perseguitato dai nostri nemici né da te- urlò Alexander furioso, con gli occhi rossi e la sua celebre spada in mano.
-Sarà ad Atlantide ormai, dobbiamo attaccare- disse Alister guardando il padre di Derek.
-Dobbiamo vendicarla, glielo dobbiamo- disse il padre di Derek serrando i pugni.
 -Non dirmi cosa dobbiamo a Charlotte! Sarà stata anche la tua preziosa electi ma era l amore della mia vita- urlò con voce demoniaca Alex.
-Cosa faremo allora Alex?- disse il padre di Derek fissando il corpo di Charlotte.
-Devo completare il suo incantesimo di protezione.. Per il mio Drake- disse Alex baciando la fronte di Charlotte, per poi tagliarsi la gola con iustitia infernalis, che scomparve nel fumo nero.
-Alex- urlò il padre di Derek cadendo inginocchio.
-Capisci che non posso lasciare testimoni vero? Nessuno può sapere che Alexander Dragov è un debole, loro saranno morti da eroi per la popolazione magica, e lo sarai anche tu- disse Alister pugnalando al cuore il padre di Derek.
 
 
 
 
 
   
 
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