Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Shinalia    22/09/2009    20 recensioni
Nessun vampiro, solo umani alle prese con uno strambo matrimonio!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve!!! Eccomi con il nuovo capitolo!
Grazie per i bellissimi commenti .. sono felicissima che la storia vi stia piacendo ... e come ho già detto è gratificante poter leggere i vostri commenti! ^________^
Vi lascio immediatamente al capitolo, purtroppo stamattina ho avuto un pò di analisi da fare e non mi sento granché bene!
Un bacio!
Manu
Capitolo dedicato a Ronnie8437 (che sopporta i miei scleri e corregge i miei erroracci XD!!!)

Betato by Ronnie8437

______________________________________________♥

Trascorsero due settimane, due orribili settimane in cui non feci che evitare categoricamente Isabella. L’unico istante in cui mi concedevo di bearmi della vista del suo viso o della sua voce era durante le colazioni, sebbene io restassi nel più totale mutismo. Inizialmente avevo previsto di allontanarmi il mattino presto, onde evitare di incrociare anche solo i suoi occhi. Ma la sua sveglia suonava ad un’ora decisamente improponibile.

E non mi pareva il caso di trascinarmi in versione zombie per il resto della giornata a causa della scarsità del sonno!

Mi bastava l’attuale versione Edward - faccia da pesce lesso/disperato Cullen. Appellativo generosamente attribuitomi da Alice.

Alle sei Bella era già in piedi, intenta a preparare la colazione e a lavorare agli articoli tramite il suo portatile. Alla fine mi ero arreso all’evidenza, decidendo di godermi i suoi deliziosi manicheretti.

Con mio disappunto, la mia infatuazione per lei non era affatto migliorata. La loquacità di mio fratello mi aveva permesso di apprendere numerose informazioni su Isabella e sulla sua vita.

Che il destino infierisca su di me non vi è alcun dubbio! Mi odia!

Emmett non perdeva occasione per elogiare le sue doti, che fossero culinarie o intellettive non importava. Continuava a lodarla facendo aumentare a dismisura il colore rosso del suo volto.

Sembrava quasi stesse cercando di convincermi a sposarla … cosa che non sarebbe stata assolutamente necessaria! Bastava la mia mente a perpetuare sciocchi desideri in proposito.

Anche quella mattina si stava ripetendo la medesima scena. Almeno sino a quando mio fratello non decise di conferire con me in privato, facendo irruzione nella mia stanza mentre mi cambiavo.

“Emmett, è buona educazione bussare!” lo ammonii, recuperando un paio di jeans scoloriti dall’armadio.

“Edward, ti devo parlare!” affermò in tono serio. Decisamente troppo serio …

Deglutii a fatica, immaginando il motivo della conversazione. Doveva aver intuito i miei sentimenti per Bella, e naturalmente non doveva aver gradito la cosa.

Certo, io non la prenderei con maggiore filosofia. Potrei spaccare la faccia a chiunque osasse posare il suo sguardo su di lei!

Un pungo di Emmett farebbe decisamente male …

Sospirai sommessamente, tentando di non incrociare il suo sguardo.“Dimmi!”

“Fratello, se sei infastidito dalla nostra presenza credo sarebbe più opportuno che ne parlassimo. Io e Bella potremmo andare in albergo!” spiegò in tono accorato.

Mi voltai verso di lui con un’espressione corrucciata. “Che?”

Avevo dimenticato quanto fosse scarso l’acume di mio fratello … ha l’intuito di un bradipo!

“Edward, non fare il finto tonto! - bofonchiò malcelando la sua irritazione. – ormai non passi a casa più di dodici ore e, considerando che generalmente sono durante la notte, posso presupporre che tu non voglia incontrarci …” asserì convinto, scuotendo il capo con un certo rammarico.

Bhe, forse non è totalmente stolto … almeno qualcosa lo ha capito!

Peccato gli abbia attribuito un distorto significato …  

“Se ho deciso di trasferirmi da te, per questi giorni, è stato semplicemente perché volevo trascorrere un po’ di tempo con il mio fratellino e permettergli di conoscere Bella! Sai che tengo molto al tuo giudizio!” continuò imperterrito, facendomi sprofondare nella vergogna.

Se solo sapesse che lo faccio per lui …

Sospirai tentando di giustificarmi. “Non è come credi. Sono sotto pressione a causa del concerto e passo le mie giornate in teatro a provare!”

Il che non era proprio una menzogna. Era lì che trascorrevo il mio tempo, dedicandomi al pianoforte. Le forti emozioni dell’ultimo periodo avevano prodotto un esito lato positivo – per quanto blando, considerando l’esasperazione che mi stavano provocando.

L’ispirazione era tornata, e ormai componevo nuove melodie come non era mai accaduto. Nella musica stavo riversando la mia immensa frustrazione e il mio disappunto per ciò che era accaduto. Ero certo di non essere ancora innamorato di Bella ma, allo stesso tempo, ero conscio che quel passo non fosse poi troppo distante.

Ogniqualvolta incrociavo il suo sguardo, osservavo il suo sorriso, avvertivo una sensazione di calore mai provata.

Una sera sono rincasato prima del previsto, trovando la sua figura beatamente addormentata sul divano … quella notte avevo composto la sua melodia.

Una ninna nanna che potevo considerare l’apoteosi del mio percorso creativo. Le note si susseguivano dolcemente creando una lenta armonia dal suono morbido e vellutato. Tendenzialmente più semplice delle melodie che ero solito comporre, ma meravigliosa proprio nella sua semplicità. Quella caratteristica che tra tutte avevo sempre apprezzato in Bella, proprio come la dolcezza

Non esiste creatura che abbia saputo destare in me un tale interesse da permeare con il suo ricordo anche la mia musica.

“Edward?” avvertii il tono irritato di Emmett, ridestandomi dai miei pensieri.

“Cosa?” domandai celando appena il mio stato confusionale.

Possibile che ogni qualvolta si parli di Bella il mio cervello vada in cortocircuito?

Starò impazzendo …

Sbuffò spazientito, rivolgendomi uno sguardo non poco contrariato “ Dicevo – esitò - oggi l’accompagnerai a fare un giro turistico per Forks!”

Strabuzzai gli occhi sconvolto, sperando di essere realmente pazzo e preda di qualche scomoda allucinazione. Perché, per quanto allettante fosse la proposta, mi avrebbe posto in una posizione alquanto scomoda!

No ti prego … non può chiedermi questo!

Non solo perché pensare ad un giro turistico per quella città dimenticata da Dio potesse essere solo frutto di una mente seriamente disturbata.

E ciò non può che farmi supporre l’esistenza di una malattia congenita: pazza Alice, pazzo io, pazzo Emmett … adesso mi manca solo sapere che mio padre si crede un vampiro per completare il quadro della disperazione.

Ma soprattutto considerando che avrei dovuto essere il cicisbeo di colei che avrei dovuto in ogni modo evitare.

Situazione a tratti esilarante oserei dire.

Sono rovinato … l’inferno si sta scatenando su di me con la sua ira funesta.

“Edward, per favore!” insistette in tono supplichevole, notando la mia palese esitazione.

Oh destino immondo ed infame … e adesso?

“D’accordo …” mormorai non propriamente convinto.

Percepisco la punta della spada di Damocle sul mio capo … e non è affatto una bella sensazione.

La sua espressione esultante non mi rallegrò affatto. Mi stava costringendo alla più atroce delle torture.

Poterla osservare nella consapevolezza di non poterla avere …

Che Dio mi aiuti.

   
 
Leggi le 20 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Shinalia