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Autore: Leanne    23/09/2009    0 recensioni
Janet è una ragazza,sedicenne e bella da paura, che vive nell'orfanotrofio di Belfast. La sua vita viene sconvolta da un incidente di una sua rivale e da una lettera inaspettata. Scoprirà la vera identità dei suoi genitori, e se la dovrà vedere con un Draco Malfoy, totalmente innamorato di lei. La storia si svolge durante il sesto anno, con tutti gli avvenimenti dei libri precedenti. I personaggi citati sono di proprietà di J.K. Rownling, e la storia non è a scopo di lucro.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chapter Three

Come sempre, faceva caldo anche quella notte. Le strade erano deserte e ciò metteva un po’ d’ansia.

I due amici stavano camminando vicini, verso casa di Logan.

Dopo la litigata furiosa tra Sarah e Logan era del tutto inopportuno presentarsi a notte fonda davanti la sua porta, con un evasa di un orfanotrofio, non vi pare? Così Logan le aveva proposto di stare a casa sua.

Janet non era molto felice all’idea.. cose le avrebbero raccontato ai genitori di Logan quando l’avrebbero vista varcare la soglia di casa? E soprattutto.. dove avrebbe dormito?

 

“Sei silenziosa” le fece notare Logan.

“Si” rispose la mora.

“A che pensi?”

“A un po’ di cose.. Non ti impicciare!”

Essi.. questa ragazza è un vero zuccherino non trovate?

A Logan sfuggì un sorriso. “Come sei dolce, piccola” e le cinse le spalle.

Janet sorrise, senza farsene accorgere. Logan era una delle poche persone che riusciva a tenergli testa e a sopportarla.

Fecero il tragitto restante in silenzio, guardandosi ogni tanto negli occhi e facendo buffe facce.

Dopo poco tempo Logan si fermò davanti a un vialetto, con un’alta recinzione di siepi. Al centro vi era un grande cancello nero smaltato, pieno di decorazioni, dove si poteva intravedere un grande villino dell’800, con delle vetrate immense.

“Siamo arrivati” disse poggiando i borsoni a terra.

Janet era davvero stupita.

“Quella è casa tua? Diavolo.. sei ricco sfondato allora!” rispose, trattenendo un grido di gioia. Fece dei passi più avanti, piazzandosi davanti il cancello e sfiorandolo leggermente con le dita.

“Cosa aspettavi per portarmi a casa tua?” continuò poi, facendo un’espressione buffa.

Logan scoprì i denti in un sorriso, e riprese le borse dall’asfalto.

“Non sono ricco sfondato….solo ricco” e un ghigno si piazzò sul suo viso. “Andiamo, i miei genitori sono partiti, ci sono solo i domestici.” E la raggiunse.

Dalla tasca prese un piccolo telecomando, schiacciò un pulsante e il cancello si aprì.

“Su, cammina” incitò l’amica, dandole una piccola spinta.

Quella casa era fantastica.

Un numero indefinito di aiuole colorate circondavano una piccola fontana,che creavano uno spazio nella strada che portava alla casa. Oddio, casa è dispregiativo.

 

Arrivati alla porta, Logan si mise l’indice sulle labbra. “Non ci dobbiamo far sentire, i domestici sanno che sono a letto col mal di testa. Tu dormirai nella stanza di Clark, è affianco alla mia, quindi per qualsiasi cosa vieni da me, ok?

E finché non saliamo al piano di sopra non fiatare.”

Janet fece segno di si con la testa. Quella situazione era comica, sembrava di essere in un film di spionaggio.

Con un colpo secco, Logan aprì la porta e la richiuse subito dopo che Janet entrò.

Dentro la villa era ancora più bella. Dalle finestre entrava un flebile luce che faceva intravedere i mobili pregiati e i divani bianchi. Ma purtroppo non si vedeva un granché.

Logan la prese per la mano e cercando di fare meno rumore possibile, si incamminarono per le scale.

Quell’ala della villa era più illuminata. Attraversato lo stretto corridoio tappezzato di quadri, sicuramente di alto valore, si ritrovarono davanti a una scala enorme, di marmo bianco, tirata a lucido perfettamente. Le scale poi si perdevano in diversi corridoi, sembrava un labirinto.

I due salirono le scale e svoltarono a destra, giungendo in un piccolo corridoio con solo tre porte.

“Eccoci” e sorrise. “La prima stanza è la tua, dovrebbe essere tutto in ordine.. la” disse indicando la porta di fronte a loro “c’è il bagno. Chiuditi dentro se vai stanotte.. Ehm.. sono sonnambulo”

Janet scoppiò a ridere, ma prontamente Logan le coprì la bocca.

“Scusa.. ma è troppo divertente.. “ e rise ancora “spero di incontrarti stanotte!”

Logan scosse leggermente la testa. “Si certo, contaci.. Comunque, l’altra è la mia stanza.”

“Va bene.” Janet sorrise e prese i borsoni che Logan aveva poggiato a terra.

“Buonanotte piccola, a domani” la salutò Logan, dandole un piccolo bacio sulla fronte.

Janet sorrise e arrossì. “Buonanotte, e non chiamarmi piccola, vecchietto” disse, e aprì la porta della sua stanza.

Il ragazzo le fece l’occhiolino e si girò diretto alla sua stanza.

“Logan?” lo chiamò Janet.

“Si?” e voltò il capo.

“Ti voglio bene” e senza aspettare risposte chiuse la porta della sua stanza.

 

~

La stanza era molto bella, e come non poteva esserlo?

I muri erano verde acqua tenue, cinto da una carta da parati bianca con dei disegni geometrici. Sulla destra c’era un enorme letto, con le lenzuola violette, in tinta con tende. Di fronte alla porta c’era un balconcino, che si intravedeva a malapena dalle tende, e affianco al letto c’era un grande armadio di legno nero,  probabilmente ebano, con delle sottili venature grigie.

Janet rimase totalmente affascinata da quell’armadio; lo accarezzò più volte con le dita.

 

~

 

Ormai era notte fonda,  e Janet si era appena messa nel letto.

Ma non riusciva a dormire, e si rigirava e rigirava nel letto. La sua mente infatti, era pervasa sempre da quel nome: Hogwarts. E naturalmente tutto ciò che lo riguardava.

Ma in maggior modo, era in ansia per l’appuntamento con questo Silente.

E inoltre, aveva capito che la sua vita non sarebbe mai più stata la stessa, e in cuor suo, questo la spaventava enormemente.

 

~

 

Un bussare frenetico alla porta, interruppe il sonno di Janet.

Sbadigliando, si alzò, e aprì la porta.

Davanti a lei c’era Logan, perfettamente lavato, vestito e pulito.

Indossava una maglietta rossa, piuttosto aderente, che gli fasciava un po’ il busto, e un jeans nero, anch’esso piuttosto stretto, con un paio di scarpe nere lucide con la suola alta in gomma.

Janet dopo averlo studiato per bene lo guardò negli occhi.

“Che vuoi?” disse, sempre con la solita finezza, ma dal tono di voce, si poteva capire che la frase era nettamente scherzosa.

“Voglio che ti prepari, dormigliona! E’ quasi ora di pranzo, e vedi che..” rispose il ragazzo, un po’ scocciato.

Janet si morse un po’ il labbro, e interruppe Logan.

“Ah” disse “E va bene, due minuti sono pronta. Che sarà mai!”

E come suo solito, gli chiuse la porta in faccia, lasciandolo lì impalato.

Logan sbuffò lievemente. “Questa ragazza mi farà impazzire..” disse ad alta voce, e si incamminò giù per le scale.

Ok, sono in un ritardo spropositato, e mi scuso tantissimo :( Ma ho dovuto resettare il pc e ho perso anche la fanfiction, purtroppo. Adesso ho anche molto da studiare, ma cercherò di aggiornare velocemente. Spero che il capitolo vi piaccia, e mi scuso se è un pò corto, ma ho dovuto riscriverlo :(

Martina (:

  
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