Nice shock
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I personaggi di questa storia appartengono tutti a J. K. Rowling. Io li ho utilizzati solo per divertirmi e dilettare
tutti quelli che leggeranno questo breve racconto auto conclusivo. I fatti
narrati di seguito non sono mai accaduti nella saga di Harry Potter.
Questa storia è stata scritta senza nessuna intenzione di lucro, si ritiene, quindi, che
nessun diritto di copyright sia stato infranto.
“le parti in corsivo tra virgolette sono i ricordi”
AngéleJ e Phoebe80
Sono un perfetto idiota!
Dico in tono sconsolato al mio riflesso nello specchio.
Questa sarà la centesima volta stamattina che lo
ripeto e, ancora, non basta per raggiungere la quantità e varietà di insulti che Harry è riuscito a rivolgermi ieri, subito
dopo la cena!
“Ma io dico, per
Merlino, si può essere più stupidi di te? Non ti avevo detto di cambiare
atteggiamento? E tu non avevi detto che saresti stato
più carino?”
“
beh … in un certo senso ho cambiato atteggiamento…”
“
MA COSA CAVOLO VAI BLATERANDO! Non degnarla nemmeno di
uno sguardo lo chiami cambiare atteggiamento?! Oh,
Merlino, aiutaci tu…. “
La breve conversazione di ieri sera, avuta con
Harry nel nostro dormitorio, è il mio pallino fisso di oggi:
che abbia ragione? Effettivamente, non è che sia stata una magnifica idea trattarla
in quel modo, ma che potevo fare appena l’ho vista mi sono bloccato!!
Comunque, oggi non
commetterò lo stesso errore!
-Si! – dico, fissando la mia immagine nello
specchio -oggi tirerò fuori il coraggio degno di un Grifondoro e mi comporterò
con più naturalezza e magari anche con un po’ si più
sicurezza! –
Affermo con convinzione …
E vi giuro che sarei stato
convinto anche per più di 10 secondi se la mia immagine allo specchio non mi
avesse guardato, alzando il sopracciglio per poi scoppiare a ridere come una
pazza..
- Bene - dico tra me e me - anche la mia
immagine non è convinta… sarà meglio se me ne vado a pranzo prima di perdere
anche l’ultima briciola di convinzione che mi è rimasta!-
Esco dalla stanza e mi dirigo verso la sala grande.
Percorro con una lentezza quasi disarmante i
corridoi che mi separano dalla sala grande, stranamente non ho
molta fame e non ho neanche molta voglia di stare in mezzo a tutta quella
gente. A dire il vero, l’unica cosa che non vorrei è dover riaffrontare
Hermione e diciamo che se riuscissi anche ad evitare
Harry, oggi non è che mi dispiacerebbe, mi è bastata la ramanzina di ieri!
Poco prima dell’entrata, vengo
bloccato da Ernie Mcmillan di Tassorosso che inizia
una interminabile discussione sulla prossima partita contro Serpeverde: è una
settimana che tampina me ed Harry per avere delle dritte su come batterli.
…Come se ne avessimo…
Continuiamo a parlare e ovviamente non guardo dove
vado, cosa molto poco intelligente perché senza
nemmeno rendermene conto finisco addosso ad una povera malcapitata e mi ritrovo
per terra. Ora, con circa 1000 studenti che frequentano Hogwarts, proprio
contro Hermione dovevo andare a sbattere?
-Ahi!- dice, finendo per terra. Alza lo sguardo verso di me e si accorge
chi è quell’energumeno che le è andato a sbattere contro. Non so perché, ma le
sue guance pare che abbiano preso un lieve color porpora…
–Ron…- sussurra, mentre in qualche modo, a mio parere
molto goffo, tento di aiutarla.
-Scusami, non ti avevo vista…- Mi ritrovo a dire senza nemmeno pensarci:
la mia mente, o meglio il mio sguardo, è attualmente
troppo impegnato a fissare la sua scollatura. Mi pare che ci sia un bottone di
troppo sganciato. Non che a me non faccia piacere ma,
come dire,io posso … gli altri… beh, se tengono alla vita…
La sua voce mi riporta sulla terra ferma.
-Oh, niente. Sono atterrata sul morbido.- mi spiega, indicandomi la
borsa dei libri che le ha attutito la caduta.
Guardo la sacca e poi lei. Non posso fare a meno di sorriderle come un
idiota, ripensando a ciò che stavo fissando un secondo
prima.
Poi, grave errore.
Non chiedetemi perché, ho la brillante idea di fissarla negli occhi e
lì, signori e signore, il mio cervello è ufficialmente andato da qualche parte,
lasciando al suo posto un cartello con scritto “TORNO SUBITO” perché riesco a
fare una delle battute più stupide che
potessi mai generare…
–Beh, sei stata salvata dalla
cultura…-
Ecco, l’ho detta, meno male che Harry non mi ha
sentito. So già che mi avrebbe lanciato come minimo
una fattura gambemolli…
Povera Hermione che deve sopportare le mie battute.
Adesso, ne sono certo, è arrossita. Sono riuscito anche a metterla in
imbarazzo…
–Già…- è l’unica cosa che riesce a rispondermi, mentre sento le mie orecchie
iniziare a diventare di almeno 10 tonalità più accese dei miei capelli.
Forza Ronald!
Rimedia alla orribile battuta e chiedile
qualcosa, qualsiasi cosa, ma rompi il silenzio
-Ha…hai già pranzato.- le chiedo allora, grattandomi la
nuca. Beh, meglio di nulla, no?
Non ho il coraggio di guardarla negli occhi ma
sento il suo sguardo su di me, ma perché deve farmi questo effetto?
-Sì, Ron.- mi risponde titubante.
-Oh…- Mi ritrovo a dire, alzando lo sguardo.
No, no.
Così, non va: la sua faccia è un po’ più in alto, Ron! Devi smettere di
fissarle lo scollo! Meno male che ha lo sguardo ancora fisso per terra, in
questo modo, non se ne accorge…
Ecco, se mi concentro posso farcela! Un paio di centimetri e i miei
occhi sono fissi sui suoi. Appena in tempo, perché alzi i
suoi occhioni che vanno a coincidere perfettamente con i miei.
Lo sapevo, lo sapevo! Ho fatto un altro
grossissimo errore. Ha, ancora una volta, quel suo solito sguardo da cucciolotta timida, a cui io ovviamente non so resistere e,
come sempre, trattengo il respiro. Sembra quasi possa
aiutarmi a far rallentare i battiti del mio cuore.
Mi sorprendo, come ogni volta che la guardo, a sorriderle. Secondo me,
penserà che sono un malato mentale o che mi ha colpito un incantesimo rallegrante
mal riuscito! Comunque, non so perché la vedo un po’
più timida del solito.. pare quasi sia in imbarazzo!
A questo punto, si f a strada in me una sola ed
unica consapevolezza, se ancora avevo qualche dubbio adesso tutto è cristallino.
LEI ERA SVEGLIA!
Quindi, il suo bacio era una risposta al mio, in qualche
modo. Questa dovrebbe essere l’unica soluzione possibile… allora, perché non mi
dice nulla ed è così in imbarazzo?!
IDIOTA DI UN WEASLEY! PERCHÈ ASPETTA CHE FACCIA TU IL PRIMO PASSO?
La rivelazione viene dal mio cervello che è passato solo a controllare
che la mia scatola cranica esista ancora, anche se giurerei che la voce che ho
sentito fosse identica a quella di Harry…
Devo fare qualcosa perché la situazione prenda la giusta svolta, quella
che voglio io insomma e che farà di me e Hermione quella coppia felice in una
bellissima casa e con tanti marmocchietti! Ma, prima
di arrivare a questo, credo sia il caso di dire qualcosa, ogni secondo che passa è sempre più imbarazzata. La vedo portarsi
una mano alla bocca come per reprimere un conato di vomito.
…Non è un buon segno…
-Tutto bene?-le chiedo, vedendo la sua pelle cambiare improvvisamente
colore, tendendo al verdognolo…
Mi guarda sempre più scioccata.
Ma che ho detto?
-Sì, sì…- mi risponde in fretta, cercando di oltrepassarmi. Se prima avevo un dubbio, ora ho la certezza di aver fatto
qualcosa di sbagliato: il problema è capire cosa! Forse devo essere un po’ più
intraprendente?
-Vieni ad Hogsmead?- devo gridarle dietro, dato
che sta praticamente correndo via da me. Questa cosa non mi piace, nossignore!
Si gira appena verso di me è mi sussurra un leggero. –No, devo
studiare.- che ammetto, ho fatto non poca fatica a capire! E con
questo, la vedo dileguarsi attraverso le porte della sala grande.
Sarei rimasto lì, per tutto il giorno, se una voce dietro di me non mi
avesse riportato alla realtà…
- Ehi,
fratellone! –
- Ciao Ginny – le rispondo
sbrigativamente, continuando a fissare la porta.
- No, no, no! Così non va! –
Mi volto per guardarla negli occhi con un’espressione
a dir poco dubbiosa
– Cosa, così non va?-
-Il tuo atteggiamento, fratellone!
Così, non caverai mai un ragno da un buco! e no Ron,
prima che tu perda i sensi definitivamente, non lo devi fare letteralmente. Quindi, rilassati è solo un modo dire! –
- Ma si può sapere cosa
stai blaterando? –
- Ron, lo sai che ti voglio molto bene, vero? – mi
chiede in un modo talmente dolce che non posso fare a meno di ricordarmela la
sera prima della mia partenza per Hogwarts, con quelle sue treccine e il mio
orsacchiotto stretto a sé.
Anche quella sera mi disse che mi voleva bene e mi
fece promettere di non dimenticarmi di lei mentre
sarei stato via. Certo, sono passati almeno 6 anni ma è sempre la mia dolce
sorellina e se Harry si azzarda solo a farle scendere anche una lacrimuccia, giuro che dove non è riuscito Tu- sai- chi- ci
riesco io!
Non posso, quindi, fare a meno che annuire,
sorridendole.
-Bene! – mi sorride di rimando –
Allora, Ron per favore ti vuoi decidere a fare qualcosa con Hermione o no?
Siete l’uno pazzo dell’altra. Ma tu, perché troppo scemo, e lei, perché troppo
insicura, non vi decidete a darvi una mossa! –
-Ma cosa… non è assolutamente vero – nego in modo molto poco convincente, dato che le mie orecchie adesso
hanno assunto una piacevolissima colorazione rosso vermiglio!
-Sì, certo Ron e io ti credo! Per favore, sono tua
sorella e certe cose le capisco. Ti conosco, anche forse meglio di mamma, e lo
stesso vale per te nei miei confronti, quindi, fammi il piacere di non sparare
cavolate e vieni con me al tavolo –
-Perché? – mi trovo a
dire sempre più imbarazzato e confuso
-Perché se non ti spiego bene cosa dire e fare tu
oggi pomeriggio farai un macello con Hermione e quindi forza seguimi: devo
spiegarti alcune cosette e
che sia la volta buona che
tu possa baciarla da sveglia –
Detto questo, rimango imbambolato… come fa a
saperlo? Che sia stata Hermione?
-Ti vuoi MUOVERE?!- Mi
richiama con un tono molto simile a quello di mamma.
…Povero Harry, non sa a cosa va incontro…
- Sì, arrivo! – Le rispondo in tono quasi
militaresco; pare più che abbia a che fare con il mio diretto superiore che con
mia sorella!
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Allora, dopo ben
2 ore di conversazione con quella nana rossa che si spaccia per mia sorella,
sono più che convinto che sia una spia del corpo degli auror in incognito. È
riuscita a farmi ammettere in meno di 15 minuti che sono pazzo di Hermione, che
l’ho baciata mentre dormiva e ovviamente anche che lei poi ha baciato me.
Il bello è che
ancora mi chiedo come ci sia riuscita esattamente! Un’ora di riflessione sotto
la doccia non è servita a chiarirmi nulla, solo a confermarmi che quella
piccoletta riuscirebbe a strappare le informazioni che vuole anche al migliore
auror in circolazione e senza bisogno di torture di alcun
genere !
La conversazione
con mia sorella, comunque, oltre a farmi spillare
informazioni che mai avrei rivelato anche sotto tortura, è servita, non so come,
ad infondermi quel coraggio che mi serve per
fare quello che devo fare: dichiararmi una volta per tutte!
Stando a quello
che dice Ginny, infatti, non piaccio a Hermione, No! E’ solo completamente pazza di me!
Le sue testuali
parole sono state: “ma
scusa, Ronnie, credi che Hermione si metta a baciare
la gente a caso? E soprattutto, credi che se si fosse
accorta del tuo bacio non avrebbe fatto qualcosa sul momento? “
Tutti i torti
non ha! Quindi,
ricapitolando: io ho baciato ‘Mione che non si è accorta di nulla e lei, a sua
volta, ha baciato me di sua spontanea volontà e quindi le piaccio!
Per questo,
l’unica cosa che mi resta da fare è andare a cercarla
e, non so ancora bene come, farle capire che sono pazzo di lei!
Esco così dal
portone del castello che dà nell’immenso giardino che lo circonda e mi dirigo
verso l’unico posto dove sono sicuro di trovare Hermione, quando non è in
biblioteca: la nostra quercia.
Ed infatti è lì che la trovo.
Vorrei chiamarla
per attirare la sua attenzione ma l’unica cosa che
riesco a fare e fermarmi e restare lì ad osservarla. Sento l’odore dell’erba ed
il vento che passa tra gli alberi ed i suoi capelli. Mai mi sono sembrati più
belli.
Respira
tranquillamente; sembra quasi stia dormendo ma, questa volta, devo proprio
svegliarla!
-Vuoi diventare parte integrante del terreno?-
Ecco che esordisco con una delle mie solite battute stupide! Devo
sicuramente averla spaventata, visto che la vedo
alzarsi improvvisamente e sistemarsi la gonna che le era scivolata oltre il
ginocchio. È alquanto imbarazzata e pare che voglia diventare realmente parte
della quercia da come ci si è appoggiata.
-Posso sedermi?-
Mi guarda sempre più imbarazzata. A dire il vero mi sta fissando: “Forse
ho qualcosa che non va?” Mi chiedo, proprio prima che mi risponda.
-Certo…-
Mi siedo accanto a lei, anche se non mi pare molto convinta. Ha la
camicia bianca della divisa, la stessa di stamani, a mio parere sempre troppo
aperta, che riflette la luce del sole, donandole una specie di
aurea che la rende angelica! Credo di aver assunto un’espressione un po’
da idiota dato che improvvisamente mi chiede:
-Che c’è?-
Forse sarà il sole ma le sue guance paiono
andare a fuoco -Hmmm…- le dico, guardandola come se stessi cercando di farle un
ritratto –Hai qualcosa che non quadra?-
Pare che il mio istinto prenda il sopravvento e che finalmente stia
facendo la cosa giusta. Con tutto il coraggio che ho, alzo la mia mano e la
passo su tutto il suo corpo senza mai sfiorarla. Nonostante
questo, la sento tremare e riconosco una scossa che percorre il mio corpo.
Arrivo alle sue guance, ancora bollenti, e le sfioro
appena, con il dorso della mia mano. La vedo socchiudere gli occhi, come se le
piacesse sentire la mia mano a contatto con la sua pelle.
Mi sa proprio che Ginny aveva ragione.
-Ecco…- dico per
attirare la sua attenzione dopo averle toccato i capelli. –Un
filo d’erba, incastrato tra i tuoi ricci.-
-Grazie…-
Mi risponde, dopo aver riaperto i suoi occhioni. Cavolo, non sono più
tanto sicuro di riuscire a gestire la situazione. Non riesco a staccare gli
occhi dai suoi e sento queste maledette orecchie andare a fuoco.
Devo fare immediatamente qualcosa, devo risponderle qualcosa ed infatti le dico uno stentato
-Figurati.- gettando il filo d’erba e, per la sicurezza di entrambi, mi appoggio
al tronco.
Tra noi cala il silenzio.
Ne approfitto per calmarmi, starle così vicino non è
stata propriamente una buona idea… Forza,
Ron! Respira, ce la puoi fare! E sicuramente se ti impegni, riesci anche a formulare una frase per rompere
il silenzio.
-A cosa pensi?- riesco a chiederle mentre mi volto per guardarla,
sorridendole.
La vedo chiudere gli occhi come se si stesse concentrando sulla risposta
da darmi: è così bella quando si concentra! Starei ore a guardarla
quando scrive un compito. Il modo in cui mordicchia la piuma o il quello in cui corruga la fronte, sono tra tutte quelle
cose che ai miei occhi l a rendono unica, speciale.
-A nulla.- mi risponde ma non le credo. Quindi, ne approfitto
per iniziare una delle nostre solite discussioni, sperando che questa volta non
vada a finire con lei che piange ed io che sfogo la mia rabbia sul modellino di
Krum. Non so più quante volte l’ho distrutto e poi
rimesso a posto con il semplice incantesimo “reparo”. Non credevo che quel
modellino potesse essere così salutare per me!
-Non è vero!- la rimbecco, subito. –Non puoi non
pensare a nulla. Perché se non pensi a nulla allora vuol dire che hai un
quoziente intellettivo pari a quello di Goyle e sappiamo che nel tuo caso non è
assolutamente vero.-
Inizio così ad elogiare il suo
quoziente intellettivo. Pare quasi stia tenendo una conferenza dal tono solenne
col quale sto parlando. Mi stupisco di me stesso: non credevo di poter fare una
cosa del genere…
A metà discorso, fa qualcosa
che mai mi sarei aspettato: mi blocca, mettendomi una mano sulla bocca.
Sorrido contro la sua mano. Vorrei che non la togliesse
ma, a quanto pare, non è del mio stesso avviso perché con rassegnazione
mi dice:
-Va bene… Pensavo a qualcosa.-
Continuo a sorriderle: lo sapevo! Adesso non mi scappa più…
-A cosa?-
Ridacchia. –Non ho nessuna intenzione di dirtelo.-
E io non ho nessuna intenzione di lasciati in pace fino a che non me lo
dirai…
So io quello che devo fare. Se Ronald Weasley vuole una cosa non c’è Hermione Granger che tenga… mi avvicino a lei molto
lentamente, fissandola negli occhi e con tutta la malizia di cui sono capace le
sussurro… –Sì, che me lo dirai.-
-No.-
-Sì-
-No-
E qui scatto! Mi butto addosso a lei ed inizio a farle
il solletico, dovunque. È una piacevole tortura. Sono qui che le do dei
pizzicotti, mentre l’unica cosa che vorrei è stringerla tra le mie braccia e
baciarla fino a farle mancare il fiato.
…Ma non è ancora il momento…
Lei sta ridendo come una matta, ma io non demordo: voglio sapere cosa
pensava! E’ così che lei inizia a divincolarsi, facendoci perdere l’equilibrio
e rotolare sul prato. La sua risata è contagiosa così, nonostante nessuno mi
stia facendo il solletico, rido forse più di lei. Non so esattamente dopo
quanto tempo, a mio parere troppo poco, Hermione riesce a
urlarmi tra le risate -Va bene. Te lo dico.-
Mi fermo, quindi immediatamente, ritrovandomi in una posizione un po’
imbarazzante anche se a dire il vero non me ne importa poi molto.
Sono praticamente sdraiato sopra di lei, i
nostri visi sono talmente vicini che la punta del mio naso quasi sfiora quella
del suo perfetto. So di non essere un peso piuma ma sentire le sue forme
aderire perfettamente contro il mio corpo è una sensazione bellissima.
Riconosco anche il suo profumo che mi inebria,
come sempre, sa di buono e, come sempre, non vorrei mai staccarmi da lei
…ma…
se non lo faccio potrei non rispondere più di me. Sento
il sangue che non sta andando propriamente al cervello e le mie orecchie, con
tutto il mio viso, andare a fuoco.
Meglio se mi alzo.
-Allora?-
Adesso si risiede anche lei e, con tutta la naturalezza del mondo, mi da
una risposta che mai mi sarei aspettato da lei.
–Baci.-
-Cosa?- le rispondo con un tono stupito e spiazzato molto più di quello
che il mio cervello mi suggeriva di usare. Infatti, come prevedevo, mi sorride
ma arrossisce visibilmente. Credo proprio di aver aumentato il suo
imbarazzo
–Pensavo ai baci.- mi risponde titubante, il mio sguardo credo sia a dei livelli di stralunatezza
incredibili, penso proprio di aver peggiorato la situazione…
-Uffa. Intuivo, mi avresti guardato così!- infatti, gattona
di nuovo verso la quercia, facendomi intendere che per lei la conversazione
finisce qui. Ma non posso farla finire qui! Proprio
adesso poi!
No!
-No, no. Aspetta- quasi senza volerlo, il mio cervello mi viene in aiuto
e riesco a mettere insieme queste tre efficaci e semplici parole che la fanno
fermare e voltare verso di me.
–Perché pensavi ai baci?- le chiedo con una
voce rauca e timorosa che non è la mia…
-Perché non ho mai avuto un vero bacio.- mi spiega, sedendosi
–E’ un argomento sul quale non so nulla e queste cose non si possono imparare
dai libri. E’ tutta pratica.- la vedo arrossire mente
mi dice queste cose. È strano sentir parlare Hermione Granger di baci. Ma è così
bello che si senta così a suo agio con me. Lei, poi, è così bella
quando arrossisce. –Sono sicura che quando mi fidanzerò, a 40 anni, il
tipo mi lascerà perché non lo so fare. Per non parlare del senso d’inferiorità
che provo, ogni volta che le altre ragazze ne parlano-
Detto questo, non posso far altro che avvicinarmi a lei e sedermi a
gambe incrociate. Adesso o mai più Ronald Weasley: questa è la tua occasione,
cogli al balzo l’opportunità e falle capire che sono tutte cavolate! Falle afferrare che, a 40 anni, lei sarà da molto tempo la donna
che ami e che tu non la lasceresti per niente al mondo.
-Innanzitutto, non credo tu ti fidanzerai a 40
anni. Al massimo a 39.- Le dico con convinzione, anche se pare, lei non abbia capito che sto facendo sul serio perché comincia a
ridere. Non devo farmi distrarre… devo continuare!
-Poi, baciare non è così difficile. Lo sanno fare tutti. Devi solo fare
pratica ed essere rilassata quando lo fai.- WOW… non credevo
di riuscire a farla così facile…
La vedo inarcare un sopraciglio. –Sì, rilassata. Ma per favore! Già
l’idea mi agita…-
Le sorrido e le dico qualcosa che mai le avrei spiegato
se non mi fosse così vicina. –Qui sta la bravura del partner. Farti sentire a
tuo agio. Ti va di fare una prova?-
Credo di aver usato o un po’ troppo fascino
Weasley o forse dovevo girarci un po’ di più intorno perché la vedo strangolarsi
con la saliva. –Oh, sì! Magari con un ranocchio del lago. Ne ho visto uno
carinissimo, qui sulla destra.-
Ok… così non funziona. Non ha capito! Qui dobbiamo passare alle maniere
forti!
-Hermione.- La chiamo con il tono
più serio che riesco ad avere.
Mi avvicino lentamente a lei e, sempre guardandola negli occhi, le dico.
-Il ranocchio sarei io. Quindi non mi
offendere.-
Perfetto. L’ho sconvolta.
MA NON DEVO MOLLARE!
Sbarra gli occhi e quasi mi urla …
-Ma sei matto?-
…di te? Sì! E
non ti immagini nemmeno quanto!
-No.-
-Ti sbaverei dovunque…-
…quella era
l’intenzione …
-Ma che!-
…Ti prego
Hermione, non hai idea di quanto ho bisogno di te…
-No, non posso!- dice, arrossendo più di una fragola.
-Hermione Jane Granger esigo che tu mi dia un bacio. Ora.- Le dico con
un tono quasi di comando.
Mi guarda negli occhi e, tutto d’un tratto, mi
pare di perdere tutte le mie certezze ed il mio coraggio. Ma
per fortuna è solo un attimo e riprendo in mano la situazione.
-Cosa c’è hai paura d’innamorarti di me?-
La domanda resta sospesa nel vuoto. Pare spiazzata… Merlino solo sa,
quanto vorrei che mi dicesse che già mi ama…
-No.-
Risposta che avrebbe dovuto spiazzarmi ma che invece
non so perché mi ha dato la forza di andare avanti per la mia strada e
provocarla, chiedendole, o per meglio dire, sfidandola…
-Bene, allora dammi un bacio.-
Non sia mai che Hermione Granger rifiuti una sfida…
–Va bene. L’hai voluto tu.-
Si inginocchia e percorre la poca distanza che ci
separa, gattonando sensualmente. Non credo se ne sia nemmeno resa
conto. Ha negli occhi una strana luce: quella che sempre la illumina
quando ha intenzione di rispondere ad una mia sfida. Non chiedo di meglio, è la
cosa che più amo di lei e nemmeno se ne accorge.
Mi appoggia le braccia sul collo. Adesso che è più vicina, sento e vedo
dalle sue guance che, nonostante voglia andare in fondo a questa storia, è
parecchio imbarazzata.
A dire il vero, non è che in questo preciso istante anche io sia in possesso di tutte le mie facoltà fisiche e mentali. Infatti, mi sento andare a fuoco all’altezza del viso…
Per fortuna, c’è quella cosa chiamata istinto che mi fa appoggiare le
mie mani sui suoi fianchi. E tutto magicamente pare
andare al suo posto.
Inizio a massaggiarle la schiena. E’ così piacevole sentire il suo corpo
tra le mie mani e vorrei che non ci fossero tutti
questi vestiti tra noi. Le sue mani poi, giocando con i miei capelli, mi
rilassano come non mai e le nostre labbra che, come se non fossero guidate dai
nostri rispettivi cervelli, iniziano una piacevole tortura solo per assaporarsi
le une con le altre, quasi non ne avessero mai abbastanza.
Alla fine, il mio sentimento prevale su ogni altra cosa ed inizio a
baciarla seriamente.
Avviene tutto molto lentamente e dolcemente: comincio a mordicchiarle il
labbro inferiore e la stringo sempre di più a me. Ho la necessità di sentirla
vicina, vorrei diventare tutt’uno con lei e non lasciarla mai più allontanarsi.
Pare quasi che capisca quello che provo e sembra che voglia la stessa cosa
anche lei, perché dischiude le sue labbra, lasciandomi approfondire il bacio. È
passione, è desiderio, è come se qualcosa che fosse destinato a stare insieme
si fosse finalmente riunito, qualcosa che un tempo è stato separato si sia ricongiunto.
Credo seriamente di aver trovato quello che
tutti definiscono: anima gemella.
Mi sento come travolto da qualcosa di estremamente
piacevole ma più grande di me. La prima cosa che mi viene da fare è staccarmi
da lei e controllare se, nei suoi occhi, posso leggere gli stessi sentimenti
che sto provando io.
È completamente rossa e nelle sue pozze di cioccolata, un po’ velate,
leggo la stessa mia consapevolezza. D’ora in poi, nulla tornerà come prima e devo
dire che a me va benissimo!
Sono completamente senza parole, vorrei solo tornare a stringerla a me ma credo sia meglio dire qualcosa, anche se adesso non è
poi così facile sostenere il suo sguardo.
-Sei… sei…- le dico –Un talento naturale.-
Totalmente imbarazzata, si alza in piedi, annuendo –A… anche tu.-
Cavolo e se mi fossi sbagliato? Se non avessi capito
nulla… mi sento bloccato qui, troppe emozioni tutte insieme che non riesco a
gestire. Avrei milioni di cose da dirle ma l’unica
cosa che riesco a formulare è la frase probabilmente più sbagliata che mai
avessi potuto formulare.
-Ora sarà meglio tornare al castello.- ecco, ho rovinato tutto
-Ok.- si gratta la nuca, imbarazzata. –Grazie, eh?-
E mi lascia lì, senza aspettare la mia reazione. Mi
sento un perfetto idiota, ho appena baciato la ragazza della mia vita e la lascio correre lontana da me senza farle sapere che…
Credo che sia successo tutto troppo velocemente, non ho
colto l’attimo dovevo dirglielo immediatamente!
Il mio corpo si alza come un automa e, senza che mi renda bene conto
della cosa, mi ritrovo a correre nella direzione che ha preso Hermione… non
riesco a concepire quello che sto facendo l’unica cosa
che so è che …
… Ho baciato
Hermione e lei ha baciato me…
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E anche questo capitolo è finito!
Non avete idea
di quanto sia stato complicato! Angèle
ha fatto + che un ottimo lavoro con il capitolo 3 e non sono per
nulla sicura di essere stata alla sua altezza.
Spero comunque che vi piaccia e che vi possa far sorridere almeno
un po’. Io ho fatto del mio meglio anche se sono sincera… non ne sono molto convinta!
Prima di
lasciare la parola a Angèle
vi ringrazio ancora tutti/e per le recensioni e soprattutto Angèle
che poveretta mi sopporta!
Quindi… al
prossimo capitolo!!!!
Phoebe^__^
Per lo scorso chap ringrazio:
Sunny Looove^^. Grazie, grazie, grazie. Sei stata un amore. Lo so, lo so
sono una talent scout! Mi(Ci) fa un immenso piacere che la storia sia di tuo gradimento. Per me (noi) il tuo parere è
importante. Grazie tante un bacione,
Angéle^___^
Fede Grazie, troppo buona.
Angéle^__^
Kyomi89 Grazie.
Angéle^__^
HermioneCH Grazie^_^
Angéle^__^
AvaNa Kedavra Non lo so love. Magari ti potrei
accontentare. Il mio periodo buio è finito. Adesso voglio essere felice e
godermi l’estate. Bacioni e grazie,
Angéle^__^
Dawson7 Grazie mille,
Angéle ^__^
Daffydebby Troppo buona. Grazie,
Angéle^___^
MiciaMao^^ Grazie. E’ vero tutto passa e quello che
rimane è un’altra cicatrice più o meno profonda. Un
bacio,
Angéle^__^
Lulu Grazie, tesoro. Io DAAB l’ho aggiornato. Kiss,
Angéle^__^
Angéle^____^