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Autore: Angele87 e Phoebe80    30/05/2005    7 recensioni
Hermione sente l'apatia gravare sulla sua vita d'adolescente. L'amore di sempre per il suo amico Ron l'aiuterà a riprendersi. Come recitava una bella canzone di un cartone animato. "Un bacio rubato è qualcosa di più."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Nice shock

Nice shock

4

I personaggi di questa storia  appartengono tutti a J. K. Rowling. Io li ho utilizzati solo per divertirmi e dilettare tutti quelli che leggeranno questo breve racconto auto conclusivo. I fatti narrati di seguito non sono mai accaduti nella saga di Harry Potter.

Questa storia è stata scritta senza nessuna intenzione di lucro, si ritiene, quindi, che nessun diritto di copyright sia stato infranto.

“le parti in corsivo tra virgolette sono i ricordi”

 

AngéleJ e Phoebe80

 

 

Sono un perfetto idiota!

Dico in tono sconsolato al mio riflesso nello specchio.

Questa sarà la centesima volta stamattina che lo ripeto e, ancora, non basta per raggiungere la quantità e varietà di insulti che Harry è riuscito a rivolgermi ieri, subito dopo la cena!

 

Ma io dico, per Merlino, si può essere più stupidi di te? Non ti avevo detto di cambiare atteggiamento? E tu non avevi detto che saresti stato più carino?”

 

“ beh … in un certo senso ho cambiato atteggiamento…”

 

“ MA COSA CAVOLO VAI BLATERANDO! Non degnarla nemmeno di uno sguardo lo chiami cambiare atteggiamento?! Oh, Merlino, aiutaci tu…. “

 

La breve conversazione di ieri sera, avuta con Harry nel nostro dormitorio, è il mio pallino fisso di oggi: che abbia ragione? Effettivamente, non è che sia stata una magnifica idea trattarla in quel modo, ma che potevo fare appena l’ho vista mi sono bloccato!!

Comunque, oggi non commetterò lo stesso errore!

 

-Si! – dico, fissando la mia immagine nello specchio -oggi tirerò fuori il coraggio degno di un Grifondoro e mi comporterò con più naturalezza e magari anche con un po’ si più sicurezza! –

 

Affermo con convinzione …

 

E vi giuro che sarei stato convinto anche per più di 10 secondi se la mia immagine allo specchio non mi avesse guardato, alzando il sopracciglio per poi scoppiare a ridere come una pazza..

 

- Bene -  dico tra me e me - anche la mia immagine non è convinta… sarà meglio se me ne vado a pranzo prima di perdere anche l’ultima briciola di convinzione che mi è rimasta!-

 

Esco dalla stanza e mi dirigo verso la sala grande.

 

Percorro con una lentezza quasi disarmante i corridoi che mi separano dalla sala grande, stranamente non ho molta fame e non ho neanche molta voglia di stare in mezzo a tutta quella gente. A dire il vero, l’unica cosa che non vorrei è dover riaffrontare Hermione e diciamo che se riuscissi anche ad evitare Harry, oggi non è che mi dispiacerebbe, mi è bastata la ramanzina di ieri!

 

Poco prima dell’entrata, vengo bloccato da Ernie Mcmillan di Tassorosso che inizia una interminabile discussione sulla prossima partita contro Serpeverde: è una settimana che tampina me ed Harry per avere delle dritte su come batterli.

 

…Come se ne avessimo…

 

Continuiamo a parlare e ovviamente non guardo dove vado, cosa molto poco intelligente perché senza nemmeno rendermene conto finisco addosso ad una povera malcapitata e mi ritrovo per terra. Ora, con circa 1000 studenti che frequentano Hogwarts, proprio contro Hermione dovevo andare a sbattere?

 

-Ahi!- dice, finendo per terra. Alza lo sguardo verso di me e si accorge chi è quell’energumeno che le è andato a sbattere contro. Non so perché, ma le sue guance pare che abbiano preso un lieve color porpora…

–Ron…- sussurra, mentre in qualche modo, a mio parere molto goffo, tento di aiutarla.  

 

-Scusami, non ti avevo vista…- Mi ritrovo a dire senza nemmeno pensarci: la mia mente, o meglio il mio sguardo, è attualmente troppo impegnato a fissare la sua scollatura. Mi pare che ci sia un bottone di troppo sganciato. Non che a me non faccia piacere ma, come dire,io posso … gli altri… beh, se tengono alla vita… 

 

La sua voce mi riporta sulla terra ferma.

-Oh, niente. Sono atterrata sul morbido.- mi spiega, indicandomi la borsa dei libri che le ha attutito la caduta. 

 

Guardo la sacca e poi lei. Non posso fare a meno di sorriderle come un idiota, ripensando a ciò che stavo fissando un secondo prima.

 

Poi, grave errore.

Non chiedetemi perché, ho la brillante idea di fissarla negli occhi e lì, signori e signore, il mio cervello è ufficialmente andato da qualche parte, lasciando al suo posto un cartello con scritto “TORNO SUBITO” perché riesco a fare una delle battute più  stupide che potessi mai generare…

 

 –Beh, sei stata salvata dalla cultura…-

 

Ecco, l’ho detta, meno male che Harry non mi ha sentito. So già che mi avrebbe lanciato come minimo una fattura gambemolli

 

Povera Hermione che deve sopportare le mie battute.

Adesso, ne sono certo, è arrossita. Sono riuscito anche a metterla in imbarazzo…

 

–Già…- è l’unica cosa che riesce a rispondermi, mentre sento le mie orecchie iniziare a diventare di almeno 10 tonalità più accese dei miei capelli.

 

Forza Ronald!

 

Rimedia alla orribile battuta e chiedile qualcosa, qualsiasi cosa, ma rompi il silenzio

 

-Ha…hai già pranzato.- le chiedo allora, grattandomi la nuca. Beh, meglio di nulla, no?

 

Non ho il coraggio di guardarla negli occhi ma sento il suo sguardo su di me, ma perché deve farmi questo effetto?

 

-Sì, Ron.- mi risponde titubante.

 

-Oh…-  Mi ritrovo a dire,  alzando lo sguardo.

 

No, no.

Così, non va: la sua faccia è un po’ più in alto, Ron! Devi smettere di fissarle lo scollo! Meno male che ha lo sguardo ancora fisso per terra, in questo modo, non se ne accorge…

Ecco, se mi concentro posso farcela! Un paio di centimetri e i miei occhi sono fissi sui suoi. Appena in tempo, perché alzi i suoi occhioni che vanno a coincidere perfettamente con i miei.

 

Lo sapevo, lo sapevo! Ho fatto un altro grossissimo errore. Ha, ancora una volta, quel suo solito sguardo da cucciolotta timida, a cui io ovviamente non so resistere e, come sempre, trattengo il respiro. Sembra quasi possa aiutarmi a far rallentare i battiti del mio cuore.

 

Mi sorprendo, come ogni volta che la guardo, a sorriderle. Secondo me, penserà che sono un malato mentale o che mi ha colpito un incantesimo rallegrante mal riuscito! Comunque, non so perché la vedo un po’ più timida del solito.. pare quasi sia in imbarazzo!

 

A questo punto, si f a strada in me una sola ed unica consapevolezza, se ancora avevo qualche dubbio adesso tutto è cristallino.

 

LEI ERA SVEGLIA!

 

Quindi, il suo bacio era una risposta al mio, in qualche modo. Questa dovrebbe essere l’unica soluzione possibile… allora, perché non mi dice nulla ed è così in imbarazzo?!

 

IDIOTA DI UN WEASLEY! PERCHÈ ASPETTA CHE FACCIA TU IL PRIMO PASSO?

 

La rivelazione viene dal mio cervello che è passato solo a controllare che la mia scatola cranica esista ancora, anche se giurerei che la voce che ho sentito fosse identica a quella di Harry…

Devo fare qualcosa perché la situazione prenda la giusta svolta, quella che voglio io insomma e che farà di me e Hermione quella coppia felice in una bellissima casa e con tanti marmocchietti! Ma, prima di arrivare a questo, credo sia il caso di dire qualcosa, ogni secondo che passa è sempre più imbarazzata. La vedo portarsi una mano alla bocca come per reprimere un conato di vomito.

 

…Non è un buon segno…

 

-Tutto bene?-le chiedo, vedendo la sua pelle cambiare improvvisamente colore, tendendo al verdognolo…

 

Mi guarda sempre più scioccata.

 

Ma che ho detto?

 

-Sì, sì…- mi risponde in fretta, cercando di oltrepassarmi. Se prima avevo un dubbio, ora ho la certezza di aver fatto qualcosa di sbagliato: il problema è capire cosa! Forse devo essere un po’ più intraprendente?

 

-Vieni ad Hogsmead?- devo gridarle dietro, dato che sta praticamente correndo via da me. Questa cosa non mi piace, nossignore!

 

Si gira appena verso di me è mi sussurra un leggero. –No, devo studiare.- che ammetto, ho fatto non poca fatica  a capire! E con questo, la vedo dileguarsi attraverso le porte della sala grande.

Sarei rimasto lì, per tutto il giorno, se una voce dietro di me non mi avesse riportato alla realtà…

 

- Ehi,

i ieri! anche ad evitare Harry oggi non è che mi dispiacerebbe, mi è bastata la ramanzia uella gente. dovevfratellone! –

 

- Ciao Ginny – le rispondo sbrigativamente, continuando a fissare la porta.

 

- No, no, no! Così non va! –

 

Mi volto per guardarla negli occhi con un’espressione a dir poco dubbiosa

 

Cosa, così non va?-

-Il tuo atteggiamento, fratellone! Così, non caverai mai un ragno da un buco! e no Ron, prima che tu perda i sensi definitivamente, non lo devi fare letteralmente. Quindi, rilassati è solo un modo dire! –

 

- Ma si può sapere cosa stai blaterando? –

 

- Ron, lo sai che ti voglio molto bene, vero? – mi chiede in un modo talmente dolce che non posso fare a meno di ricordarmela la sera prima della mia partenza per Hogwarts, con quelle sue treccine e il mio orsacchiotto stretto a sé.

Anche quella sera mi disse che mi voleva bene e mi fece promettere di non dimenticarmi di lei mentre sarei stato via. Certo, sono passati almeno 6 anni ma è sempre la mia dolce sorellina e se Harry si azzarda solo a farle scendere anche una lacrimuccia, giuro che dove non è riuscito Tu- sai- chi- ci riesco io!

 

Non posso, quindi, fare a meno che annuire, sorridendole.

 

-Bene! – mi sorride di rimando – Allora, Ron per favore ti vuoi decidere a fare qualcosa con Hermione o no? Siete l’uno pazzo dell’altra. Ma tu, perché troppo scemo, e lei, perché troppo insicura, non vi decidete a darvi una mossa! –

 

-Ma cosa… non è assolutamente vero – nego in modo molto poco convincente, dato che le mie orecchie adesso hanno assunto una piacevolissima colorazione rosso vermiglio!

 

-Sì, certo Ron e io ti credo! Per favore, sono tua sorella e certe cose le capisco. Ti conosco, anche forse meglio di mamma, e lo stesso vale per te nei miei confronti, quindi, fammi il piacere di non sparare cavolate e vieni con me al tavolo –

 

-Perché? – mi trovo a dire sempre più imbarazzato e confuso

 

-Perché se non ti spiego bene cosa dire e fare tu oggi pomeriggio farai un macello con Hermione e quindi forza seguimi: devo spiegarti alcune cosette e  che  sia la volta buona che tu possa baciarla da sveglia –

 

Detto questo, rimango imbambolato… come fa a saperlo? Che sia stata Hermione?

 

-Ti vuoi MUOVERE?!- Mi richiama con un tono molto simile a quello di mamma.

 

…Povero Harry, non sa a cosa va incontro…

 

- Sì, arrivo! – Le rispondo in tono quasi militaresco; pare più che abbia a che fare con il mio diretto superiore che con mia sorella!

 

________________________________________________________________________

     

 

Allora, dopo ben 2 ore di conversazione con quella nana rossa che si spaccia per mia sorella, sono più che convinto che sia una spia del corpo degli auror in incognito. È riuscita a farmi ammettere in meno di 15 minuti che sono pazzo di Hermione, che l’ho baciata mentre dormiva e ovviamente anche che lei poi ha baciato me.

Il bello è che ancora mi chiedo come ci sia riuscita esattamente! Un’ora di riflessione sotto la doccia non è servita a chiarirmi nulla, solo a confermarmi che quella piccoletta riuscirebbe a strappare le informazioni che vuole anche al migliore auror in circolazione e senza bisogno di torture di alcun genere !

 

La conversazione con mia sorella, comunque, oltre a farmi spillare informazioni che mai avrei rivelato anche sotto tortura, è servita, non so come, ad infondermi quel coraggio che mi serve per  fare quello che devo fare: dichiararmi una volta per tutte!

Stando a quello che dice Ginny, infatti, non piaccio a Hermione, No! E’  solo completamente pazza di me!

 

Le sue testuali parole sono state: ma scusa, Ronnie, credi che Hermione si metta a baciare la gente a caso? E soprattutto, credi che se si fosse accorta del tuo bacio non avrebbe fatto qualcosa sul momento? “

 

Tutti i torti non ha! Quindi, ricapitolando: io ho baciato ‘Mione che non si è accorta di nulla e lei, a sua volta, ha baciato me di sua spontanea volontà e quindi le piaccio!

Per questo, l’unica cosa che mi resta da fare è andare a cercarla e, non so ancora bene come, farle capire che sono pazzo di lei!

 

Esco così dal portone del castello che dà nell’immenso giardino che lo circonda e mi dirigo verso l’unico posto dove sono sicuro di trovare Hermione, quando non è in biblioteca: la nostra quercia.

 

Ed infatti è lì che la trovo.

 

Vorrei chiamarla per attirare la sua attenzione ma l’unica cosa che riesco a fare e fermarmi e restare lì ad osservarla. Sento l’odore dell’erba ed il vento che passa tra gli alberi ed i suoi capelli. Mai mi sono sembrati più belli.

Respira tranquillamente; sembra quasi stia dormendo ma, questa volta, devo proprio svegliarla!

 

-Vuoi diventare parte integrante del terreno?-

 

Ecco che esordisco con una delle mie solite battute stupide! Devo sicuramente averla spaventata, visto che la vedo alzarsi improvvisamente e sistemarsi la gonna che le era scivolata oltre il ginocchio. È alquanto imbarazzata e pare che voglia diventare realmente parte della quercia da come ci si è appoggiata.

 

-Posso sedermi?-

 

Mi guarda sempre più imbarazzata. A dire il vero mi sta fissando: “Forse ho qualcosa che non va?” Mi chiedo, proprio prima che mi risponda.

 

-Certo…-

 

Mi siedo accanto a lei, anche se non mi pare molto convinta. Ha la camicia bianca della divisa, la stessa di stamani, a mio parere sempre troppo aperta, che riflette la luce del sole, donandole una specie di aurea che la rende angelica! Credo di aver assunto un’espressione un po’ da idiota dato che improvvisamente mi chiede:

 

-Che c’è?-

 

Forse sarà il sole ma le sue guance paiono andare a fuoco -Hmmm…- le dico, guardandola come se stessi cercando di farle un ritratto –Hai qualcosa che non quadra?-

 

Pare che il mio istinto prenda il sopravvento e che finalmente stia facendo la cosa giusta. Con tutto il coraggio che ho, alzo la mia mano e la passo su tutto il suo corpo senza mai sfiorarla. Nonostante questo, la sento tremare e riconosco una scossa che percorre il mio corpo. Arrivo alle sue guance, ancora bollenti, e le sfioro appena, con il dorso della mia mano. La vedo socchiudere gli occhi, come se le piacesse sentire la mia mano a contatto con la sua pelle.

Mi sa proprio che Ginny aveva ragione.

 

-Ecco…- dico per  attirare la sua attenzione dopo averle toccato i capelli. –Un filo d’erba, incastrato tra i tuoi ricci.-

 

-Grazie…-

 

Mi risponde, dopo aver riaperto i suoi occhioni. Cavolo, non sono più tanto sicuro di riuscire a gestire la situazione. Non riesco a staccare gli occhi dai suoi e sento queste maledette orecchie andare a fuoco.

Devo fare immediatamente qualcosa, devo risponderle qualcosa ed infatti le dico uno stentato

-Figurati.- gettando il filo d’erba e, per la sicurezza di entrambi, mi appoggio al tronco.

 

Tra noi cala il silenzio.

Ne approfitto per calmarmi, starle così vicino non è stata propriamente una  buona idea… Forza, Ron! Respira, ce la puoi fare! E sicuramente se ti impegni, riesci anche a formulare una frase per rompere il silenzio.

 

-A cosa pensi?- riesco a chiederle mentre mi volto per guardarla, sorridendole.

 

La vedo chiudere gli occhi come se si stesse concentrando sulla risposta da darmi: è così bella quando si concentra! Starei ore a guardarla quando scrive un compito. Il modo in cui mordicchia la piuma o il quello in cui corruga la fronte, sono tra tutte quelle cose che ai miei occhi l a rendono unica, speciale.

 

-A nulla.- mi risponde ma non le credo. Quindi, ne approfitto per iniziare una delle nostre solite discussioni, sperando che questa volta non vada a finire con lei che piange ed io che sfogo la mia rabbia sul modellino di Krum. Non so più quante volte l’ho distrutto e poi rimesso a posto con il semplice incantesimo “reparo”. Non credevo che quel modellino potesse essere così salutare per me!

 

-Non è vero!- la rimbecco, subito. –Non puoi non pensare a nulla. Perché se non pensi a nulla allora vuol dire che hai un quoziente intellettivo pari a quello di Goyle e sappiamo che nel tuo caso non è assolutamente vero.-

 

Inizio così  ad elogiare il suo quoziente intellettivo. Pare quasi stia tenendo una conferenza dal tono solenne col quale sto parlando. Mi stupisco di me stesso: non credevo di poter fare una cosa del genere…

 

A metà discorso, fa qualcosa che mai mi sarei aspettato: mi blocca, mettendomi una mano sulla bocca.

Sorrido contro la sua mano. Vorrei che non la togliesse ma, a quanto pare, non è del mio stesso avviso perché con rassegnazione mi dice:

 

-Va bene… Pensavo a qualcosa.-

 

Continuo a sorriderle: lo sapevo! Adesso non mi scappa più…

 

-A cosa?-

 

Ridacchia. –Non ho nessuna intenzione di dirtelo.-

 

E io non ho nessuna intenzione di lasciati in pace fino a che non me lo dirai…

 

So io quello che devo fare. Se Ronald Weasley vuole una cosa non c’è Hermione Granger che tenga… mi avvicino a lei molto lentamente, fissandola negli occhi e con tutta la malizia di cui sono capace le sussurro… –Sì, che me lo dirai.-

 

-No.-

 

-Sì-

 

-No-

 

E qui scatto! Mi butto addosso a lei ed inizio a farle il solletico, dovunque. È una piacevole tortura. Sono qui che le do dei pizzicotti, mentre l’unica cosa che vorrei è stringerla tra le mie braccia e baciarla fino a farle mancare il fiato.

 

Ma non è ancora il momento…

 

Lei sta ridendo come una matta, ma io non demordo: voglio sapere cosa pensava! E’ così che lei inizia a divincolarsi, facendoci perdere l’equilibrio e rotolare sul prato. La sua risata è contagiosa così, nonostante nessuno mi stia facendo il solletico, rido forse più di lei. Non so esattamente dopo quanto tempo, a mio parere troppo poco, Hermione riesce a urlarmi tra le risate -Va bene. Te lo dico.-

 

Mi fermo, quindi immediatamente, ritrovandomi in una posizione un po’ imbarazzante anche se a dire il vero non me ne importa poi molto.

Sono praticamente sdraiato sopra di lei, i nostri visi sono talmente vicini che la punta del mio naso quasi sfiora quella del suo perfetto. So di non essere un peso piuma ma sentire le sue forme aderire perfettamente contro il mio corpo è una sensazione bellissima.

Riconosco anche il suo profumo che mi inebria, come sempre, sa di buono e, come sempre, non vorrei mai staccarmi da lei

ma

se non lo faccio potrei non rispondere più di me. Sento il sangue che non sta andando propriamente al cervello e le mie orecchie, con tutto il mio viso, andare a fuoco. 

Meglio se mi alzo.   

 

-Allora?-

 

Adesso si risiede anche lei e, con tutta la naturalezza del mondo, mi da una risposta che mai mi sarei aspettato da lei.

 

–Baci.-

 

-Cosa?- le rispondo con un tono stupito e spiazzato molto più di quello che il mio cervello mi suggeriva di usare.  Infatti, come prevedevo, mi sorride ma arrossisce visibilmente. Credo proprio di aver aumentato il suo imbarazzo

 

–Pensavo ai baci.- mi risponde titubante, il mio sguardo credo sia a dei livelli di stralunatezza incredibili, penso proprio di aver peggiorato la situazione…

 

-Uffa. Intuivo, mi avresti guardato così!- infatti, gattona di nuovo verso la quercia, facendomi intendere che per lei la conversazione finisce qui. Ma non posso farla finire qui! Proprio adesso poi!

 

No!

 

-No, no. Aspetta- quasi senza volerlo, il mio cervello mi viene in aiuto e riesco a mettere insieme queste tre efficaci e semplici parole che la fanno fermare e voltare verso di me.

 

Perché pensavi ai baci?- le chiedo con una voce rauca e timorosa che non è la mia…

 

-Perché non ho mai avuto un vero bacio.- mi spiega, sedendosi –E’ un argomento sul quale non so nulla e queste cose non si possono imparare dai libri. E’ tutta pratica.- la vedo arrossire mente mi dice queste cose. È strano sentir parlare Hermione Granger di baci. Ma è così bello che si senta così a suo agio con me. Lei, poi, è così bella quando arrossisce. –Sono sicura che quando mi fidanzerò, a 40 anni, il tipo mi lascerà perché non lo so fare. Per non parlare del senso d’inferiorità che provo, ogni volta che le altre ragazze ne parlano-

 

Detto questo, non posso far altro che avvicinarmi a lei e sedermi a gambe incrociate. Adesso o mai più Ronald Weasley: questa è la tua occasione, cogli al balzo l’opportunità e falle capire che sono tutte cavolate! Falle afferrare che, a 40 anni, lei sarà da molto tempo la donna che ami e che tu non la lasceresti per niente al mondo.

 

-Innanzitutto, non credo tu ti fidanzerai a 40 anni. Al massimo a 39.- Le dico con convinzione, anche se pare, lei non abbia capito che sto facendo sul serio perché comincia a ridere. Non devo farmi distrarre… devo continuare!

 

-Poi, baciare non è così difficile. Lo sanno fare tutti. Devi solo fare pratica ed essere rilassata quando lo fai.- WOW… non credevo di riuscire a farla così facile…

 

La vedo inarcare un sopraciglio. –Sì, rilassata.  Ma per favore! Già l’idea mi agita…-

 

Le sorrido e le dico qualcosa che mai le avrei spiegato se non mi fosse così vicina. –Qui sta la bravura del partner. Farti sentire a tuo agio. Ti va di fare una prova?-

 

Credo di aver usato o un po’ troppo fascino Weasley o forse dovevo girarci un po’ di più intorno perché la vedo strangolarsi con la saliva. –Oh, sì! Magari con un ranocchio del lago. Ne ho visto uno carinissimo, qui sulla destra.-

 

Ok… così non funziona. Non ha capito! Qui dobbiamo passare alle maniere forti!

 

-Hermione.-  La chiamo con il tono più serio che riesco ad avere.

 

Mi avvicino lentamente a lei e, sempre guardandola negli occhi, le dico.

 

-Il ranocchio sarei io. Quindi non mi offendere.-

 

Perfetto. L’ho sconvolta.

MA NON DEVO MOLLARE!

 

Sbarra gli occhi e quasi mi urla …

 

-Ma sei matto?-

 

…di te? Sì! E non ti immagini nemmeno quanto!

 

-No.-

 

-Ti sbaverei dovunque…-

 

…quella era l’intenzione …

 

-Ma che!-

 

…Ti prego Hermione, non hai idea di quanto ho bisogno di te…

 

-No, non posso!- dice, arrossendo più di una fragola.

 

-Hermione Jane Granger esigo che tu mi dia un bacio. Ora.- Le dico con un tono quasi di comando.

 

Mi guarda negli occhi e, tutto d’un tratto, mi pare di perdere tutte le mie certezze ed il mio coraggio. Ma per fortuna è solo un attimo e riprendo in mano la situazione.

 

-Cosa c’è hai paura d’innamorarti di me?-

 

La domanda resta sospesa nel vuoto. Pare spiazzata… Merlino solo sa, quanto vorrei che mi dicesse che già mi ama…

-No.-

 

Risposta che avrebbe dovuto spiazzarmi ma che invece non so perché mi ha dato la forza di andare avanti per la mia strada e provocarla, chiedendole, o per meglio dire, sfidandola

 

-Bene, allora dammi un bacio.-

 

Non sia mai che Hermione Granger rifiuti una sfida…

 

–Va bene. L’hai voluto tu.-

 

Si inginocchia e percorre la poca distanza che ci separa, gattonando sensualmente. Non credo se ne sia nemmeno resa conto. Ha negli occhi una strana luce: quella che sempre la illumina quando ha intenzione di rispondere ad una mia sfida. Non chiedo di meglio, è la cosa che più amo di lei e nemmeno se ne accorge.

Mi appoggia le braccia sul collo. Adesso che è più vicina, sento e vedo dalle sue guance che, nonostante voglia andare in fondo a questa storia, è parecchio imbarazzata.

A dire il vero, non è che in questo preciso istante anche io sia in possesso di tutte le mie facoltà fisiche e mentali. Infatti, mi sento andare a fuoco all’altezza del viso…

Per fortuna, c’è quella cosa chiamata istinto che mi fa appoggiare le mie mani sui suoi fianchi. E tutto magicamente pare andare al suo posto.

Inizio a massaggiarle la schiena. E’ così piacevole sentire il suo corpo tra le mie mani e vorrei che non ci fossero tutti questi vestiti tra noi. Le sue mani poi, giocando con i miei capelli, mi rilassano come non mai e le nostre labbra che, come se non fossero guidate dai nostri rispettivi cervelli, iniziano una piacevole tortura solo per assaporarsi le une con le altre, quasi  non ne avessero mai abbastanza.

 

Alla fine, il mio sentimento prevale su ogni altra cosa ed inizio a baciarla seriamente.

 

Avviene tutto molto lentamente e dolcemente: comincio a mordicchiarle il labbro inferiore e la stringo sempre di più a me. Ho la necessità di sentirla vicina, vorrei diventare tutt’uno con lei e non lasciarla mai più allontanarsi. Pare quasi che capisca quello che provo e sembra che voglia la stessa cosa anche lei, perché dischiude le sue labbra, lasciandomi approfondire il bacio. È passione, è desiderio, è come se qualcosa che fosse destinato a stare insieme si fosse finalmente riunito, qualcosa che un tempo è stato separato si sia ricongiunto.

Credo seriamente di aver trovato quello che tutti definiscono: anima gemella.

 

Mi sento come travolto da qualcosa di estremamente piacevole ma più grande di me. La prima cosa che mi viene da fare è staccarmi da lei e controllare se, nei suoi occhi, posso leggere gli stessi sentimenti che sto provando io.

 

È completamente rossa e nelle sue pozze di cioccolata, un po’ velate, leggo la stessa mia consapevolezza. D’ora in poi, nulla tornerà come prima e devo dire che a me va benissimo!

 

 

 

Sono completamente senza parole, vorrei solo tornare a stringerla a me ma credo sia meglio dire qualcosa, anche se adesso non è poi così facile sostenere il suo sguardo.

 

-Sei… sei…- le dico –Un talento naturale.-

 

Totalmente imbarazzata, si alza in piedi, annuendo –A… anche tu.-

 

Cavolo e se mi fossi sbagliato? Se non avessi capito nulla… mi sento bloccato qui, troppe emozioni tutte insieme che non riesco a gestire. Avrei milioni di cose da dirle ma l’unica cosa che riesco a formulare è la frase probabilmente più sbagliata che mai avessi potuto formulare.

 

-Ora sarà meglio tornare al castello.- ecco, ho rovinato tutto

 

-Ok.- si gratta la nuca, imbarazzata. –Grazie, eh?-

 

E mi lascia lì, senza aspettare la mia reazione. Mi sento un perfetto idiota, ho appena baciato la ragazza della mia vita e la lascio correre lontana da me senza farle sapere che…

 

Credo che sia successo tutto troppo velocemente, non ho colto l’attimo dovevo dirglielo immediatamente!

 

Il mio corpo si alza come un automa e, senza che mi renda bene conto della cosa, mi ritrovo a correre nella direzione che ha preso Hermione… non riesco a concepire quello che sto facendo l’unica cosa che so è che …

 

… Ho baciato Hermione e lei ha baciato me…

 

 

 ________________________________________________________________________

     

E anche questo capitolo è finito!

Non avete idea di quanto sia stato complicato! Angèle ha fatto + che un ottimo lavoro con il capitolo 3 e non sono per nulla sicura di essere stata alla sua altezza.

Spero comunque che vi piaccia e che vi possa far sorridere almeno un po’.  Io ho fatto del mio meglio anche se sono sincera… non ne sono molto convinta!

Prima di lasciare la parola a Angèle vi ringrazio ancora tutti/e per le recensioni e soprattutto Angèle che poveretta mi sopporta!

Quindi… al prossimo capitolo!!!!

 

 

Phoebe^__^

 

 

Per lo scorso chap ringrazio:

 

Sunny Looove^^. Grazie, grazie, grazie. Sei stata un amore. Lo so, lo so sono una talent scout! Mi(Ci) fa un immenso piacere che la storia sia di tuo gradimento. Per me (noi) il tuo parere è importante. Grazie tante un bacione,

Angéle^___^

 

Fede Grazie, troppo buona.

Angéle^__^

 

Kyomi89 Grazie.

Angéle^__^

 

HermioneCH Grazie^_^

Angéle^__^

 

AvaNa Kedavra Non lo so love. Magari ti potrei accontentare. Il mio periodo buio è finito. Adesso voglio essere felice e godermi l’estate. Bacioni e grazie,

Angéle^__^

 

Dawson7 Grazie mille,

Angéle ^__^

 

Daffydebby Troppo buona. Grazie,

Angéle^___^

 

MiciaMao^^ Grazie. E’ vero tutto passa e quello che rimane è un’altra cicatrice più o meno profonda. Un bacio,

Angéle^__^

 

Lulu Grazie, tesoro. Io DAAB l’ho aggiornato. Kiss,

Angéle^__^

 

 

Angéle^____^

 

  
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