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Autore: PinkFloydFan    05/10/2009    1 recensioni

Tranquillità, serenità,equilibrio tra gli esseri umani.. dovrebbe essere una cosa normale in un nucleo familiare, beh nel mio no.
Inferno, inferno puro, disastroso e sofferente. L'ordine prestabilito delle cose è andato perduto, non so quando e non so perchè, ma da allora è andato tutto a rotoli...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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"Driiiiiiiiiiiiiiiiin, Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin" Aprii lentamente gli occhi voltandomi verso il comodino, buttai un occhio sulla sveglia, segnava le 7.40.
Mi fiondai letteralemente dal letto, presi la prima maglia che mi capitò a tiro e un jeans e mi fiondai in bagno.
Mi vestii più veloce possibile, lavai i denti e misi la matita nera agli occhi.
Uscii violentemente dal bagno facendo sbattere la porta, tornai in camera e presi la cartella infilando i libri che c'erano sulla scirvania, guardai il letto di mio fratello, era rimasto intatto, uscì nel corridoio e buttai un occhi nella camera dei miei e vidi mio fratello che abbracciava il cuscino ancora umido delle sue lacrime. Presi il cellulare che mi vibrava nella tasca, era un nuovo messaggio. ' Dove diavolo sei? sei fai tardi ti metti nei guai muoviti dormigliona XD ' 'Gianlu' pensai fra me e me, con un flebile sorriso che mi increspava le labbra.
Andai in cucina e presi un pò del caffè freddo rimasto nella macchinetta e uscii di fretta da casa. Feci un corsa per arrivare in tempo a scuola, ma feci qualche minuto di ritardo acchippando un piccolo romprovero dalla prof.
Mi sedetti accanto alla mia compagna di banco, Vale. La conoscevo a memoria, capelli abbastanza lunghi castano chiaro che ricadevano sulla fronte, tratti abbastanza delicati del viso, e l'abitudine di tirarsi le maniche della maglietta fin sopra le dita. Sorrisi pensando a come in quei due anni che ci conoscevamo non fosse cambiata mninimamente e mi sedetti accanto a lei.
Si avvicinò leggermente e mi mormoro sghignazzando << Sei in ritardo come al solito >>
<< Non è colpa mia, non è suonata la sveglia >> ribbattei sbuffando,
<< Certo, come no.. >>
La professoressa ci richiamò all'ettenzione e iniziò a spiegare. Anche se non stavo capendo gran che, mi finsi interessata (come faccio sempre XD NdA)
La giornata scolastica proseguì abbastanza tranquilla, fino alla quarta ora, quandò entrò la professoressa di fisica Campagnaro, ci guardò con il suo volto arcigno, con un aria di sufficienza che dava la nausea. Si avviò alla cattedra con passo lento e posò con un tonfo registro e i libri, si sedette alla cattedrà e con la sua vocina stridula esordì. << Allora, oggi interroghiamo >> incominciò a sfogliare i registrò e con un mezzo sorriso disse << Folgari Roberto, alla lavagna >> .
L'interrogazione fu atrocemente spietata e maligna da parte della professoressa. Faceva domande impossibili e il povero Roberto guardava speranzoso ognuno di noi in cerca di un aiuto, ma eravamo troppo intimoriti per fiatare.
Dopo un'ora infernale, rimandò Roberto al suo posto e cominciò a scorrere i nomi sul registro, fino a tornare in cima << Aliberti Am.. >> Fu interrotta dalla campana che segnalava la fine dell'ora, io tirai un sospiro di sollievo che fu percepito dalla Campagnaro che si affrettò ad aggiungere << Allora Aliberti sarà la prima ad essere interrogata venerdì, arrivederci >> e uscì dalla classe.
Rimasi pietrificata, venerdì avevo il compito di inglese, come potevo prepararmi per l'interrogazione, non avrei mai avuto il coraggio di chiedere alla Campagnaro di rinviare l'interrogazione ne potevo far posticipare in compito, ero davvero nei guai >>





***





<< Come faccio Vale, coma faccio?? >> dicevo a vale battendo la testa sulle ginocchia che tenevo rannicchiate contro il petto.
Mi diede dei colpetti sulla spalla per rassicurarmi, ma la nostra attenzione fu catturata da delle voci in lontananza. Alzai il volto e vidi Gianlu e Rebby che si sbracciavano a salutarci mentre ci raggiungevano.
Mi alzai e salutai il mio migliore amico, che mi strinse tra le sue forti braccia, mentre gli scombinavo i folti capelli neri. Era proprio un bel ragazzo, abbastanza alto, fisico asciutto ma muscoloso e aveva due bellissimi occhi verdi, se non fosse stato il mio migliore amico, ma soprattutto se non fosse stato gay ci avrei provato spudoratamente.
Rebby si buttò letteralmente addosso facendomi quasi cadere tra le risate generali dei passanti, me la tolsi di dosso.
Lei era senza dubbio la più bella tra di noi, alta, con un fisico da modella e con morbidi boccoli scuri che le incorniciavano il viso, se non fosse stata così timida avrebbe avuto più ragazzi di tutto il popolo femminile del nostro liceo.
<< Hey ragazze, ho una notizia bellissima >> urlò Gianlu saltellando << Sabato esco con Lorenzo! >> . Ci buttammo tutte e tre contemporaneamente addosso a lui, così come quando ci aveva rivelato di essere gay, urlando come delle gallinelle.
Lorenzo era il ragazzo su cui Gianlu faceva da settimana commenti anche poco casti ( XD è verooo NdA )
Ci sedemmo sulla panchina e pretendemmo una descrizzione parola per parola di cosa era successo.
<< Alloraaaaaaaaaa >> disse Gian, << Stavamo nel bagno a fumare durante l'ora di religione, e all'improvviso mi ha chiesto se io fossi gay facendomi arrossire, ma mi ha subito rassicurato che lo era anche lui e che gli piacevo. Si è avvicinato a me togliendomi la sigaretta di bocca e portandola alle sue labbra e poi mi ha detto che sabato mi devo far trovare alle 7 alla piazzetta >>. <
> << Che romantico >> disse Vale, con gli occhi luccicosi.
<< Gianlu tieni le mani fuori dal suo pantalone però, almeno al primo appuntamento >> dissi con noncuranza facendoli scandalizzare e sentendo un coro di 'Brutta Pervertita'.
Ci incamminammo ridendo verso casa, facendo battute non proprio innocenti sull'appuntamento di Gian. Salutai gli altri e mi infilai nel vicolo di casa mia.
Aprì la porta e mi trovai dinanzi il delirio più totale, tirai un sospiro e mi chiusi la porta alle spalle.









Dedicata ai miei migliori amici <3 Vi ADORO Aspetto i commenti :D
  
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