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Autore: Ice_lady    09/10/2009    1 recensioni
Ciao a tutti...quasta è la mia prima FF spero vi piaccia. Parla della storia di Alice da quando si sveglia fino all'arrivo a casa Cullen. Penso sia venuta un po' OOC non sono capace di riprodurre bene il caratere di Alice. Fatemi sapere cosa ne pensate...Ciao
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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3. novità…

Cavolo, chi era quel bellissimo ragazzo dai capelli biondi?
Era già passato un giorno intero da quando avevo visto quello sconosciuto, ma continuavo a pensare a quel viso incantevole…chissà chi era?!
A distrarmi dal bel vampiro fu la mia solita consapevolezza, di lì a poco sarebbe stata sera, sarei dovuta andare a caccia, ma non solo, avevo deciso che sarei andata a fare un giro per la città e dovevo anche cambiare vestito…
Uscii dal “palazzo” ( anche se chiamarlo così era una parola grossa ) e camminai per strada tenendo la testa bassa per non far vedere i miei occhi rossi alle poche persone che vagavano per la strada.
Mi fermai davanti ad una vetrina decorata per Natale, aprii la porta come se fosse già stata aperta, non mi ci volle molto sforzo, la serratura non poteva nulla contro la mia forza sovraumana.
Mi infilai una gonna bianca fasciata sui fianchi e più larga in fondo, poi un magione di lana pesante, anche se non avevo freddo, non potevo andare in giro in maniche corte, non sarei sembrata molto normale.
Uscii disinvolta dal piccolo negozio da sarta e iniziai a passeggiare per strada fino a quando non fui bloccata da una visione.
Era molto più nitida della prima che avevo avuto, mi apparve una strada buia, come quella che stavo percorrendo, due uomini ubriachi mi fermavano e mi parlavano, io come reazione gli saltai al collo. La visione non era finita, da dietro un angolo un ragazzo guardò tutta la scena prima di scappare via.
Con due battiti di palpebre tornai al presente e mi resi conto che la visione si stava avverando proprio in quel istante.
Due uomini ubriachi mi stavano venendo incontro, non potevo aggredirli, il ragazzo che a me invisibile avrebbe visto tutta la scena e non era proprio opportuno mostrare il mio lato peggiore, ovvero la mia vera identità ( se così si può dire).
Mi feci prendere dall’agitazione, anzi no, dal panico più totale.
Cosa dovevo fare?
Mi voltai piano e iniziai a camminare verso la strada principale con passo umano, sperai inutilmente che non mi avessero visto, ma la loro voce risuonò rocca nella via:
- Ma dove vai? Perché non ti fermi con noi? - scossi la testa e li ignorai con tutta me stessa, intanto sentivo un piccolo bruciore infondo alla gola…
“ Anche questa ci volava” mi maledissi mentalmente, mentre sentivo pizzicare la gola per la sete.
Mi bloccai, un'altra visione, ma tutte in quel momento mi capitavano?!
La visione era piuttosto sfocata e lontana, ma era la cosa più bella che potessi vedere, il vampiro biondo era sempre bello come il sole, guardava davanti a se, mentre io scrutavo il suo profilo statuario, sembrava un Dio Greco, anche più bello di me. Sul collo c’erano degli strani puntini , la cosa era strana, ma non lo penalizzavano. No, la sua bella rimaneva senza eguali, prima che riuscissi a capire cosa fossero quei strani puntini la visione si spense. Rimasi per qualche secondo immobile in quel posto a contemplare l’immagine sfocata, ma sempre più che bellissima, nella mia mente.
Poi il mio efficientissimo cervello mi ricordo che c’erano delle persone dietro di me. Mi irrigidii quando una mano calda mi prese un braccio, cacciai infondo alla gola l’istinto stranissimo di ringhiare, mi voltai piano e mi trovai davvero molto vicino a uno dei due ubriachi, quando respirai mi entrò nelle narici un odore insopportabile di alcol misto a quello irresistibile del sangue.
- Perché non vieni a fare un giro con noi? - mi chiese nuovamente.
Con un incredibile forza di volontà, che non so dove trovai, riuscii a non aggredirlo. Mi morsi un labbro, dovevo resistere a tutti i costi.
Con uno strattone mi liberai dalla presa e lo guardai dritto negli occhi, senza ricordare che erano di un colore molto simile al sangue, ma neanche loro parvero accorgersene.
- Cosa ti prende, hai perso la voce? - chiese il secondo uomo che sembravo quello più sobrio.
- No, non ci tengo. - quella fu la prima volta che sentii la mia voce e ne rimasi incanta, trillava come il suono di campane fatte di cristallo.
Mi voltai e mi coprii la bocca con una mano, non sarei resistita un minuto di più, allungai il passo, proseguendo sempre dritto davanti a me.
Svoltai in un vicolo nascosto e presi una grossa boccata d’aria, le risate eccentriche dei due uomini risuonavano ancora nella via. Il muro che chiudeva il vicolo non era molto alto, mi guardai in torno con grande circospezione e poi spiccai un salto che mi fece superare il muro con grande facilità.
Iniziai a correre, era la prima volta che lo facevo, era davvero bellissimo e non era neanche stancante, risi tra me e rimasi nuovamente incantata da quel suono così dolce e cristallino.
Continuai a correre fino a quando non raggiunsi un bosco, non mi resi conto dove ero finita, potevo anche fatto 1000 km che non me n’ero accorta.
Mi sedetti ai piedi di un grande abete centenario, respirai piano ascoltando tutti gli odori del bosco, chiusi gli occhi e iniziai ad ascoltare tutti i movimenti del bosco: i  piccoli insetti che svolazzavano delicati accarezzando l’aria, il vento dolce tra le foglie, il respiro regolare dei ghiri in letargo, ogni cosa mi sembrava così vicina da poterla toccare.
Ero semplicemente al settimo cielo, avevo rivisto il bellissimo vampiro biondo in visione, avevo sentito la mia voce e la mia risata fatta di cristallo…accidenti, non avevo ancora cenato!
Quella certezza mi fece tornare alla realtà con uno schiocco sordo, la gola mi doleva e la sentivo bruciare, ma era ancora sopportabile, in quel momento avevo da pensare a qualcosa di molto più importante: come mai la mia visione non si era avverata?
Ci pensai praticamente tutta la notte, nel momento in cui il sole spuntò opaco da dietro le nuvole dense e colpì la mia pelle spaccandola in mille diamanti stupendi arrivai alla conclusione decisiva.
Le mie visioni funzionavano in modo strano, praticamente vedevo la conseguenza delle scelte delle persone, ma solo le cose che mi riguardavano direttamente…quindi anche il biondo ragazzo bellissimo sarebbe stata parte di un mio futuro lontano.
Quel mattino la trascorsi a cacciare, ma non umani, visto che ero in un bosco caccia per la prima volta degli animale, mi successe anche una cosa strana: vidi il tempo che avrebbe fatto quel giorno.
Quindi la mia giornata era stata piena di novità: avevo rivisto il biondino, avevo sentito la mia voce, avevo corso per la prima volta, avevo scoperto come funzionavano le mie visioni, riuscivo a prevedere il tempo di un giorno e ( novità più assoluta ) avevo bevuto per la prima volta sangue animale.



ANGOLO DELL’AUTRICE:
Scusate se ho aggiornato così in ritardo, ma con la scuola diventa mooolto difficile stare dietro alla mia storia...
Come anticipazione per il prossimo capitolo vi dico che Alice inizierà a comportarsi un po’ più da umana e diciamo che conoscerà nuove persone…non vi dico altro ^__^ spero che vi piaccia…recensite, anche i commenti negativi vanno bene…Grazie al prossimo capi!!! ^__^

RINGRAZIAMENTI:
LUNA ARGENTATA_95: grazie per aver recensito il capitolo precedente sai quanto è importante per me…fammi sapere cosa ne pensi…grazie, grazie, grazie…^__^
BURA: grazie per aver seguito la mia storia.
Grazie a tutti quelli che leggono questa storia…grazie a tutti!!!! ^__^
  
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