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Autore: DumbledoreFan    11/10/2009    27 recensioni
Continuo della FanFiction "Obligation, Judgment or Truth?"
Sono passati più di tre anni dalla fine della scuola. Hermione ha lasciato Draco per partire e combattere in guerra al fianco di Harry. Draco lascia andare Hermione e accetta l'idea di vivere senza di lei, consapevole che probabilmente, non l'avrebbe più rivista. Dopo più di due anni finalmente la guerra finisce, facendo uscire vittoriosi Potter e tutti quelli che stavano dalla sua parte. Draco, senza più il peso di sapere Hermione in pericolo di vita, si prepara a voltare completamente pagina, con la notizia che la Grang sta per sposare Potter. Ma evidentemente, il destino aveva altri piani per loro, e un giorno Blaise si presenta nell'ufficio di Draco dandogli la notizia che dovrà intervistare Hermione...
Genere: Generale, Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Serpeverde | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Obligation, Judgment or Truth?'
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Hello folks!! Eccomi qui, di nuovo un po' in ritardo, ma almeno riesco a mantenere il ritmo di un aggiornamento a settimana. Come va? Io benissimissimo, anche se un paio di giorni fa sono stata male, oggi mi sono completamente consolata, visto che finalmente, dopo tanto, ho rivisto giocare la mia vera squadra del cuore, ovvero la Nazionale di Calcio Tedesca, che ha vinto contro la Russia e si è qualificata definitivamente per i Mondiali!! Sono letteralmente ubriaca, i miei bimbi tedesci mi rendono talmente felice che mi ubriaco di loro! xD Ma a voi ovviamente non importa dei miei deliri germano-calcistici. V'interessa del capitolo, ed eccolo qui!
Enjoy the chapter!


“Te lo giuro Mione, sembrava una ragazza!! Aveva la voce di una ragazza!” stava sbraitando Blaise mentre io e Hermione ci contorcevamo dalle risate, per merito di esilaranti ricordi e di un’abbondante dose di alcohol.
“Guarda Bla che non c’è niente di male, puoi ammetterlo…” lo punzecchiai divertito, stringendo di più Hermione che stava per cadere dalla mia ginocchia, troppo presa dal ridere convulsamente per tenersi alla poltrona.
“Ma ammettere cosa?!?! Era una stramaledettissima festa in maschera e quello scemo era vestito da donna, parlava come una donna, che ne potevo sapere io?!” continuò il mio migliore amico gesticolando ampiamente. La Granger non accennava a smettere di ridere, gli occhi cominciarono addirittura a diventarle lucidi.
“Grang, almeno potresti trattenerti dal prendermi in giro così palesemente…” borbottò il moro.
“Scusa Bla…ma non riesco a smettere…solo immaginarmi la scena” bofonchiò la riccia con il respiro mozzato dalle risa.
“Comunque devi sapere che da quel giorno non facciamo più una festa in maschera…onde evitare che Blaise diventi definitivamente gay…” feci io ghignando in direzione del moro.
“Definitivamente? Ma quanto sei spiritoso Draco…cosa c’è, ce l’hai ancora perché l’altro giorno Pansy ha detto che sono meglio di te a letto?” mi schernì il mio migliore amico facendo finalmente calmare Hermione che si voltò verso di me divertita. Io sbuffai stizzito.
“L’ha detto solo per ripicca, lo sanno tutte che IO sono il Dio del Sesso” ribattei alzando gli occhi al cielo.
“Il fatto che tu sia bravo non toglie che io sia più bravo…” replicò compiaciuto. Io sbuffai di nuovo.
“E’ deltutto impossibile…” dissi con tono deciso, alzando il mento offeso.
“Che ne sai, non sei mai venuto a letto con me…” rispose scoppiando a ridere insieme alla Granger.
“La Grang si però…forza Hermione, dillo, sono o non sono il Dio del Sesso?” feci chiamando in causa la riccia che mi guardò accigliata.
“Non sono stata con Blaise però, quindi non saprei…” se ne tirò fuori con maestria, ma non abbastanza.
“Va beh, ma potresti mai immaginare qualcuno più bravo di me?” ribattei arrogante lanciandole uno sguardo malizioso, proprio come facevo quando ero a scuola. Lei si mordicchiò il labbro ma non abbassò gli occhi, al contrario mi sfidò quasi.
“Non è una cosa molto da te, andare a cercare in giro consensi…non sei la persona più sicura di te stessa in tutto il mondo?”
“E non è una cosa molto da te, aggirare così le domande…che c’è Grang, paura di ammettere quanto sia eccezionale sotto le lenzuola? Paura di ammettere che Potter non è bravo neanche la metà, e che un altro giro su di me lo faresti volentieri?”
In gran parte era l’acohol che mi feceva parlare così. Era l’alcohol che mi permetteva di esternare quei pensieri che mi erano balenati in testa durante tutta la sera, specialmente mentre avevo Hermione sulle mie gambe come se niente fosse mai cambiato. La sua reazione mi stupì. Invece di risentirsi dell’acidità che avevo messo nella frase, o del tono che avevo usato, la Granger scoppiò a ridere.
“Sempre il solito…sempre il solito…” mugugnò fra le risa.
“Se potessi, fidati, andrei a letto con Blaise per darti una valida risposta…ma dovrai accontentarti di quella di Pansy…per consolarti, posso dirti che…sì, effettivamente…eri bravo” rispose Hermione con una smorfia divertita. Io inarcai le sopracciglia scherzosamente indignato.
“Ero bravo?! Ero bravo?!?! Non provare a sminuirmi così sai!! Fasulla ingrata!” sbraitai puntandole contro l’indice. Lei si aprì nuovamente nella sua solita risata cristallina e mi buttò le braccia al collo.
“Lo sai che mi vergogno a parlare di queste cose…ma sai anche quanto sei strepitoso…” mi sussurrò ad un orecchio senza smettere di ridere genuinamente. Mi aprii in un sorrisino compiaciuto, ma nel mentre sentii uno strano brivido lungo la schiena, mentre l’acohol che avevo in corpo faceva abbassare le mie “difese”. I ricordi delle notti passate con Hermione m’investirono senza pietà e mi ritrovai a chiedermi se in quel momento, mentre mi sedeva un po’ brilla sulle ginocchia e mi sussurrava all’orecchio, anche lei avesse pensato a quei ricordi. Ricordi che in quelle condinzioni si stavano facendo davvero pesanti. Bastava così poco per risvegliare sensazioni archiviate da tempo?
Passammo un’altra oretta a ridere e scherzare quando la Granger guardò l’orologio e quasi saltò per aria.
“Oh mio Dio ma è tardissimo! E’ più che tardissimo! E sono anche mezza ubriaca…” esclamò passandosi una mano fra i capelli.
“Puoi rimanere a dormire qui Grang…sbattiamo Blaise nella camera degli ospiti e tu dormi nella sua stanza…” ribattei io.
“Questa è bella…abbiamo apposta una stanza degli ospiti per gli ospiti e ci mandi a dormire me!” borbottò il moro ironicamente indignato. Io gli lanciai uno sguardo di sufficienza.
“Vuoi far dormire la Granger nella stanza degli ospiti come una comune ospite?” replicai a mia volta scuotendo il capo.
“Ragazzi siete molto gentili, ma non posso rimanere…” rispose alzandosi in piedi e rassettando i pantaloni.
“Perché no?” domandò accigliato il mio migliore amico. Lei si voltò verso di lui e si aprì in un sorriso bonario.
“Bla, voi siete rimasti dei ragazzini…ma io sto crescendo. La prossima settimana mi sposo. Non posso rimanere da dormire da voi” ribattè Hermione quasi divertita dalla nostra “ingenuità”. Ci alzammo a nostra volta e ci avviammo verso la porta.
“Va bene, allora ci vediamo domani. Gli altri tre pazzi non vedono l’ora di vederti! Pensavamo di andare a prendere un gelato da Florian, e poi fare un giro…che ne dici di vederci qui verso le tre e mezzo?” fece Blaise. Hermione annuì vigorosamente.
“Non vedo l’ora…” rispose per poi abbracciare con slancio il moro, che ricambiò con forza l’abbraccio.
“Sono così felice Blaise…felice in una maniera incalcolabile” confessò la riccia al mio migliore amico che sorrise ampiamente.
“Anche io Hermione…incalcolabilmente felice” replicò accarezzandole la schiena. Dopo poco si staccarono e la Granger si voltò verso di me con un grande sorriso. Si avvicinò e mi abbracciò con dolcezza.
“Mi mancavi davvero Draco…non avevo semplicemente smesso di credere che esistevi, tutt’altro. Ti pensavo davvero” mi confessò Hermione senza lasciare andare la presa. Io sorrisi senza farmi vedere.
“Ci credo Hermione…ma ora basta parlare di questo. Ora sono qui, e possiamo essere amici” la rincuorai quasi, cercando di convincere anche me stesso. Lei si scansò appena e mi guardò negli occhi.
“Ricomincia ora?” mi chiese con un sorriso che io ricambiai in pieno.
“Ricomincia ora”

                                                                          *

“Blaiiiiise!!” sbraitai dalla mia camera. Ero davanti al mio armadio con addosso solo i boxer perché non riuscivo a trovare i jeans nuovi che avevo comprato appena qualche settimana fa. Il mio armadio era perfettamente ordinato, pantaloni, camice e giacche appese in ordine di colore, e se una cosa non era al suo posto voleva dire solo due cose: o si era sporcato, o l’aveva preso Blaise. E la seconda opzione era decisamente tragica.
Appena non vidi i miei meravigliosi jeans appesi mi venne in mente che avevo avuto la malaugurata idea di prestarli a Blaise.
“Dimmi Draco…” mi rispose con tono un po’ timoroso.
“Dove sono i jeans scuri con le rifiniture argentate che ti avevo prestato? Quelli nuovi?” chiesi con tono minaccioso mentre andavo in salotto, dove il moro era bellamente spaparanzato. Si alzò in piedi e si avviò verso camera sua.
“Mi sa che li ho messi per sbaglio…nel mio armadio” disse con tono colpevole mentre apriva il suo guardaroba. Io mi passai una mano fra i capelli esasperato. Il fatto che fossero nel suo armadio equivaleva ad averli persi. Infatti quando lo aprì il caos mi si parò davanti agli occhi. I vestiti di Blaise erano buttati alla rinfusa dappertutto, ordinati dal caso. Sospirai ressagnato e afferrai la bacchetta di Bla.
“Devo ricordarmi di ringraziare il genio che ha inventato l’incantesimo d’appello…” bofonchiai prima di esclamare: “accio jeans”. Da una pila di vestiti non ben identificati, che vennero prontamente ribaltati, sfrecciarono i miei pantaloni. Li aprii davanti a me e con orrore constatai che erano tremendamente spiegazzati, e anche…sporchi. Mi voltai lentamente verso il mio migliore amico con sguardo decisamente minaccioso e questo cominciò a indietreggiare pericolosamente, finchè non ritornò in salotto.
“Blaise Zabini, preparati a morire!” esclamai con rabbia.
“Dai Draco, calmati, sono solo un paio di pantaloni…” balbettò cercando di tranquillizzarmi. Io strabuzzai gli occhi.
“Un paio di pantaloni?! Un PAIO DI PANTALONI?! Questi sono i miei nuovissimi e costosissimi pantaloni che non ho mai messo, ma che ti ho gentilmente prestato, e guarda come li ritrovo!! Stropicciati e sporchi!!” sbraitai alterato avvicinandomi pericolosamente a Blaise. In quel momento bussarono alla porta e Bla saltò su come una molla.
“Avanti” esclamammo entrambi, io con tono irato e il mio migliore amico con tono invece impaurito ma allo stesso tempo grato. Pensavamo che, come al solito, fossero Daphne, Theodore e Pansy. Invece dalla porta spuntò un testa riccia. Hermione entrò sorridente per poi bloccarsi di colpo.
“HERMIONE!!” urlò quasi il moro buttandosi fra le sue braccia, per poi nascondersi dietro di lei. La Granger mi lanciò uno sguardo stupito.
“Per caso…per caso sono in…anticipo?” borbottò con una nota d’imbarazzo, evidentemente dovuto a come ero vestito, o meglio…a come NON ero vestito.
“Anticipo? Sei in perfetto orario Grang…in perfetto orario per assistere alla morte di Zab” risposi avvicinandomi di nuovo con aria minacciosa al moro, nascosto appena dietro l’esile figura di Hermione.
“Mione salvami!!” esclamò Blaise stringedosi dietro le sue spalle.
“Neanche Dio ti salverà…” ribattei con una solennità quasi lugubre.
“Che ha combinato?” chiese la Granger senza abbandonare l’espressione leggermente intontita. Io le mostrai i pantaloni.
“Li vedi questi fantastici jeans Grang?! Questi miei nuovi e meravigliosi jeans?! Bene, senza neanche averli messi una sola volta, li avevo prestati a Blaise…ed ecco come li ritrovo!! Nel fondo del suo armadio, spiegazzati e sporchi!! Ma io dico…non c’è più rispetto!!” sbottai lanciando occhiate omicide al mio migliore amico.
“Draco, mi dispiace, davvero…” bofonchiò Blaise.
“Non è abbastanza!! Non è abbastanza!” replicai adirato. Hermione sbuffò sonoramente.
“Quanto la fai lunga per dei jeans…” mugugnò, per poi estrarre la bacchetta, e sistemare i miei amati pantaloni con due colpi di bacchetta. Io inarcai un sopracciglio e le lanciai uno sguardo stizzito.
“Questo, Granger, lo sapevo fare egregiamente da solo…ma così Blaise non imperarà mai che, finchè si tratta della SUA roba può fare quello che vuole…ma la MIA roba la deve trattare con rispetto!! Anche perché io la tratto benissimo!” ribattei seccato. Poi lanciai uno sguardo compiaciuto ai miei jeans nuovi. Me li posai addosso e tornai a guardare Hermione.
“Che dici Grang, ti piacciono?” le chiesi riassumendo un normale tono di voce. Lei annuì con un sorriso, mentre la sua espressione tornava imbarazzata. Io sospirai divertito.
“Lo so, lo so…stai pensando che starei meglio senza…ed è vero! Ma non voglio dare troppo scalpore, capisci no?” feci prendendola in giro mentre avvampava in viso. Balbettò qualcosa d’indecifrabile ma io la interruppi.
“Io vado a vestirmi…Granger, bada bene di non guardarmi troppo…mi consumi…e poi stai per sposarti” le dissi, lasciando trasparire una nota di velata amarezza. Sì, ero amareggiato da quel fatto, c’avevo ragionato tutta la notte. Hermione stava per sposare quell’imbecille di Potter che non solo non la meritava, ma nemmeno la capiva. Il paragone con me veniva spontaneo, eppure io ero fermamente convinto di essere migliore di Potter. Specialmente per lei. Quella notte, mi chiesi più di una volta: “se mi avesse rincontrato in un’altra circostanza, se Potter non le avesse chiesto subito di sposarla…avrei avuto speranza?”. Sì, perché era una speranza quella che avrei voluto. Speranza di poter assaporare di nuovo quella sensazione di combattivo compiacimento, di orgoglioso piacere, di frizzante novità, di sapere che stavo infrangendo tutte le regole, che stavo facendo qualcosa di proibito, qualcosa che però mi rendeva forte, mi faceva sentire forte, che mi dava il potere. Qualcosa che mi faceva stare bene, che mi faceva sentire vivo. Terribilmente vivo. Così mi ero sentito, con Hermione. Nessun’altra ragazza aveva scatenato in me sensazioni del genere. E ormai, me n’ero fatta una ragione. Ora, invece, piombava di nuovo lei. Lei che mi aveva fatto vivere tutto questo. Lei, che quando mi era così vicina, mi faceva ricordare tutto questo. E mi faceva chiedere “come sarebbe ora se non fosse andata in guerra?”. Ebbene sì, cominciavo ad avere dei rimpianti. Perché ora lei era reale, e io non potevo averla. Inconcepibile, per Draco Malfoy. Io potevo avere tutto quello che volevo. Io conquistavo sempre tutto quello che volevo. Il punto era: la volevo davvero? O era solo ripicca, rimpianto, orgoglio?
Con quei pensieri che mi vorticavano furiosamente nella testa lasciai Hermione e Blaise in salotto per andare a vestirmi in camera mia. Dopo aver indossato i miei amati pantaloni e una camicia verde smeraldo, andai allo specchio per pettinarmi e sistemarmi. Tornai in salotto da loro, e li trovai a parlottare allegramente. Mi avvicinai a Hermione e le posai un bacio sulla guancia.
“Scusa, non ti ho salutata a dovere…ero troppo preso dai miei piani di vendetta verso Bla” le dissi giustificando il mio mancato saluto.
“E dalla tua presuntuosa vanità” rincarò la dose. Io aggrottai le sopracciglia.
“Intendi i commenti sul mio corpo eccezionale? Quelle erano solo costatazioni della verità…azzardati a negarlo! Spero di non averti messo troppo in imbarazzo comunque…ma ora sei mia amica. E fra di noi funziona così” ribattei cercando di mantenere un tono impassibile. In realtà avevo mentito: era un po’ che mi ero reso conto di avere una gran voglia di metterla in imbarazzo, di farle ricordare quando stavamo insieme, per sapere se fosse consapevole di cosa si perdeva. Le mie magari erano egocentriche manie di protagonismo, ma da quando avevo rivisto Hermione mi sentivo quasi come se avessi dovuto rivendicare il mio orgoglio. O qualcosa di simile.
“Tranquillo Draco…nessun imbarazzo, figuriamoci” rispose lei con un sorriso. In quel momento bussarono una seconda volta alla porta. Questa volta non c’erano dubbi si chi fosse.
“Avanti!!” urlammo io e Blaise. La porta si spalancò letteralmente e i nostri tre pazzi amici irruppero in casa nostra ad un unico grido:
“GRAAAAANG!”
Il primo a correre incontro alla Granger fu Theodore, che l’abbracciò con forza e la sollevò da terra, mentre la riccia ricambiava con entusiasmo.
“Theo!!!” esclamò a sua volta euforica. Quando finalmente il moretto si decise a mettere giù la Grang accorsero le altre due che l’abbracciarono contemporaneamente.
“Hermione!! Che bello rivederti!” commentò Daphne quando finalmente lasciò andare la riccia.
“Wow, ha un che di…surreale” disse a sua volta Pansy, sorridendo ampiamente.
“Invece è più che reale!! Sono qui!” fece entusiasta Hermione aprendo le braccia ironica.
“Ci sei mancata Grang…” rispose Theodore dandole un’affettuosa pacca sulla spalla.
“Anche voi, mi siete mancati da morire!! Le serate con voi, la chiacchierate, le pazzie…ma non vi ho dimenticato, neanche per un’istante!” ribattè la Granger.
“Beh questo è normale…noi siamo indimenticabile!!” replicò Pansy ridacchiando. Hermione acconsentì con una risata leggera.
“Anche se ammetterlo accrescerà solo il vostro ego…è così. Siete indimenticabili! Ma anche incorreggibili!” rispose con un ghigno. Io sospirai fra me e me.
“Incorreggibili e insostituibili” sussurrai incrociando i caldi occhi color nocciola di Hermione, che ricambiò il mio sguardo con intensità. Evidentemente gli altri non notarono questo intenso scambio di sguardi perché un saltellante Blaise invitò tutti ad uscire per dirigerci nella via principale di Diagon Alley, dove avremmo preso un bel gelato. Cominciammo a camminare e Hermione si mise in mezzo fra me e Bla, stringendo la mano a quest’ultimo, e parlando animatamente con gli altri tre.
“Allora, voglio sapere tutto!! Che avete fatto in questi anni, dove lavorate, siete fidanzati? Forza forza ho un bel po’ di arretrati!” esclamò la Granger.
“Beh, uscita da Hogwarts io sono entrata nel campo della moda, infatti ora lavoro come modella…e Theodore lavora con me, fa il fotografo per riviste o comunque per gli stilisti…” rispose Daph.
“Wow ma che lavori fantastici!” commentò Hermione compiaciuta.
“Lavori…se così si possono chiamare! Non fanno quasi mai niente” borbottai io ironicamente indignato.
“Ignora Draco…è geloso perché lui è l’unico a fare un lavoro noioso!” replicò Blaise schernendomi. Io lo guardai male.
“Il mio lavoro non è affatto noioso, anzi mi da tante soddisfazioni!” ribattei stizzito alzando il mento orgoglioso.
“Immagino…” mugugnò sarcastico Theodore.
“Invece io ho aperto un locale a Hogsmeade, ed è diventato molto famoso! Si chiama il “Victrola”, e hanno pure dato il permesso agli studenti più grandi di Hogwarts, di venirci una volta al mese…” s’intromise Pansy nel discorso, cercando di arginare i commenti sarcastici.
“E’ incredibile!!” esclamò Hermione guardando la mora ammirata.
“E a proposito del mio locale…avevamo pensato di organizzare una festa in tuo onore…una specie di “bentornata fra le Serpi”. Che ne dici, ti piacerebbe?” continuò Pansy. La Granger si aprì in un sorriso accondiscendente.
“Sarebbe eccezionale, ne sarei davvero onorata!” rispose con entusiasmo. Tutti, men che me, applaudirono compiaciuti.
“Vedrai Hermione, sarà indimenticabile…cominceremo subito a darci da fare!! Dovrà essere qualcosa di sensazionale!” esclamò Blaise elettrizzato, come tutte le volte che veniva nominata una festa.
“Sì, devi assolutamente buttarti di nuovo nella mischia, assaporare un’altra volta i fantastici piaceri di una festa tutta Serpeverde…” disse Daphne soddisfatta solo all’idea.
“Non hai dimenticato le lezioni di Slytherin Way, vero?” fece Theodore divertito facendo tornare a galla i ricordi di quei pazzi pomeriggi, e neanche a dirlo, scatenando le risa generali.
“No, grazie al cielo no, ho ancora tutto vivido nella mia mente!” replicò Hermione quando ormai eravamo arrivati alla Gelateria Florian. Ci sedemmo ad un tavolino ombreggiato.
“Meno male, sennò dovevamo rifarle tutte…” ribattè Theo.
“Oddio no!! Non penso che sopporterei una seconda volta la visione di te serio con l’aria da professore! Già è stata dura una volta!” rispose la riccia scoppiando di nuovo a ridere.
“Tranquilla, non ti sottoporremo un’altra volta ad una cosa così atroce…” disse Pansy con sarcasmo.
“Pensavamo di fare la festa sabato prossimo, è un problema per te?” chiese Daphne. Hermione corrucciò la fronte e fece una smorfia.
“Beh…veramente sì. Sabato sera avevo organizzato il mio addio al nubilato, perché domenica mi sposo…v’inviterei volentieri, ma non è una cosa…molto nel vostro stile ecco. E’ una riunione fra vecchie amiche, piuttosto” replicò la riccia facendo spallucce.
“Non ti preoccupare Grang, facciamo venerdì…e comunque sabato non potrei venire in ogni modo, non posso lasciare il locale…” ribattè Pansy.
“Facciamo così…sabato avrai il tuo normale addio al nubilato, con le tue vecchie amiche…ma venerdì avrai il tuo addio al nubilato come si addice ad una vera Serpe!!”


Spazio dell'Autrice.

Hermione, preparati, perchè un addio al nubilato come si addice ad una vera Serpe, sarà esplosivo! Già me l'immagino!! Non vedo l'ora di scrivere quel capitolo!! Va beh, ma ora parliamo di questo capitolo! La prima scena è davvero carina, e anche un po' nostalgica...loro tre mezzi brilli che ridono, si prendono in giro, e fanno battutine maliziose, sono DELIZIOSI! E poi Draco...Draco si sta accorgendo che probabilmente, rivuole Hermione...anche se non ne sembra proprio così convinto, infatti le dice che possono essere amici. E poi c'è quella frase: "Ricomincia ora". Una nuova era dove sono amici, e anche se Draco è un po' indignato dal fatto di essere stato superato da Potter, sembra felice di questo. O forse no? O forse è solo orgoglio? O forse quel "ricomincia ora" significa molto di più? Questo lo scopriremo più avanti! Poi, la scena di Draco che vuole uccidere Bla per i pantaloni è esilarante, solo a immaginarla ridevo come una scema!! Ce lo vedo proprio Dra isterico che minaccia Blaise di morte perchè gli ha sporcato i pantaloni nuovi!! E Hermione che entra quando Draco è in mutande, e questo la mette in imbarazzo...forse si smuove qualcosa anche nel cervellino della Grang? E alla fine eccoli, gli altri tre, più pazzi e scatenati che mai!!

Mi stavo chiedendo...avevo immaginato di scrivere questa storia interamente dal punto di vista di Draco, ma ho paura che sia un po'...incompleta ecco. Voi che dite? Volete anche un capitolo dal punto di vista di Hermione o non ve ne po' fregà di meno perchè tanto lo sapete che pensa quella bischera e volete concentrarvi su Dracucciolo bello? Ditemelo voi!

Altra cosa, che mi ero dimenticata di specificare, ma che, con mio grande piacere, ha notato Greta (erigre): il nome del locale di Pansy è ispirato al locale di Chuck Bass di Gossip Girl (sì, perchè ultimamente mi sto drogando di quel telefilm, una cosa incredibile). Non che il locale di Pansy sia uguale a quello di Chuck, anzi, è molto più...normale xD Volevo solo rendere omaggio a quel fantastico telefilm e soprattutto a Chuck (*-*), nella mia FF.

Per ultimo, ma non per meno importante, anzi è la cosa più importante di tutti, ringrazio le fantastiche persone che hanno recensito, e mi scuso vivamente se non rispondo più singolarmente. Avete tutte le ragioni del mondo, ma come vedete già aggiorno poco i capitoli, perchè davvero non ho tempo...però, visto che voi mi siete sempre così fedeli, vi prometto che il prossimo capitolo risponderò singolarmente ad ognugno di voi!! A costo di passarci un pomeriggio intero!! Perchè ve lo meritate davvero, e io vi adoro con ogni singola cellula del mio corpo!

Ringrazio dunque:

erigre
foxina
XerikaX
hope_dreams_love
Rima_Brandon
renesmee cullen
giu94
SlytherinAngel
IOesty
_Giuli95_
kikkina_malfoy
KatyAniFrancy
kiamilachan
Rituzza_95
ella96
fandracofiction
_Polla_
Ili91
fratwi
flydreamer
musicmylife

e tutti quelli che hanno letto!!

Ps: la mia mente malata a partorito un nuovo video Dramione, se volete vederlo: http://www.youtube.com/user/MrsPotter7#p/a
Troverete anche l'ennesima cazzata ispirata alla precedente FF, ovvero lo spot mastercard ispirato a Draco/Hermione.

That's all folks!
   
 
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