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Autore: Peach_93    24/10/2009    6 recensioni
Ciao ragazzi! eccomi con una nuova Dra\mione. è ambientata al 5 anno di Hogwartz (anche se inizia d'estate) ma non tiene conto dei libri (visto che tutto quello che so di Harry Potter l'ho imparato dai film e da efp XD)Spero che vi piaccia! Hermione salva Draco Malfoy da un'aggressione e lo cura, cosa nascerà da questo episodio? ma ovvio, un'altro sclero di Peach XD baci a tutti
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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PEACH CORNER:

Ciao a tutti! Lo so, lo so, sono imperdonabile, ho già due fic incomplete, sono già lenta ad aggiornare eppure eccomi qua con un'altra storia… ma che volete farci, quando Peach è ispirata… XD.
Comunque questa è un idea per una long fic, ditemi se vi piace come inizio così so se continuarla o no =) si accettano consigli!

Baci a tutti!! Peach

 
Capitolo 1

Era notte fonda, una calda notte di agosto, Hermione Granger aveva appena concluso una serata coi suoi amici del mare e adesso stava tornando nella casa dei suoi nonni paterni,Audrey e Frank.
La ragazza infatti era andata con loro in vacanza, in Cornovaglia.
Oltre ai suoi nonni erano venuti anche i suoi genitori, Lauren e Pete, e i suoi cuginetti di 6 e 8 anni, i suoi zii erano tornati da poco a Londra per motivi di lavoro ma visto che Matt (il minore) e Steve (il maggiore) avevano insistito tanto per restare avevano acconsentito a lasciarli con i nonni e i coniugi Granger.
Hermione stava camminando stancamente per le vie di quel piccolo paesino, era circa mezzanotte ed era un po’ stanca, non vedeva l’ora di andare a dormire.

“AAHH!”.

Un momento, cos’era stato quello? Pareva un urlo umano…e proveniva da un vicolo poco distante da dove passava Hermione, che qualcuno fosse in pericolo?
La grifoncina sfoderò la sua bacchetta, fortunatamente se la portava sempre dietro, e si avvicinò silenziosamente verso il luogo da dove era provenuto quell’urlo strozzato nascondendosi poi dietro ad un cassonetto della spazzatura.
“CRUCIO!” disse una figura incappucciata con odio nella voce, Hermione vide qualcuno contorcersi per terra dal dolore che cercava di trattenere un altro urlo, quando i raggi della luna illuminarono il viso del ragazzo dolorante Hermione rimase pietrificata.
“Allora Malfoy, ti unirai o no a noi mangiamorte?” chiese la figura incappucciata, Draco tentò di alzarsi da terra, ma non ce la fece, -quanti cruciatus ha subito?- si chiese la riccia rimanendo nascosta, “M-mai” disse lui con un filo di voce, “Ah si? E allora CRUCIO!”, Malfoy si rigettò per terra in preda a spasmi di dolore cercando di trattenersi dall’urlare, non voleva dargli quella soddisfazione.
Hermione doveva intervenire, non poteva lasciare che torturassero Malfoy in questo modo! Notando che il mangiamorte era solo sbucò all’improvviso dal suo nascondiglio gridando, “Stupeficium!!”, l’uomo colto di sorpresa andò a sbattere contro il muro e cadde a terra stordito, Hermione si diresse preoccupata verso Malfoy e vide che era sdraiato per terra privo di conoscenza.
Velocemente lo sollevò da terra senza usare la magia, dopotutto era in un posto babbano, e appena sentì di averlo ben saldo a sé lo portò via da quel luogo per paura che il mangiamorte si potesse risvegliare.
Percorse frettolosamente le strade della cittadina e finalmente arrivò a casa sua, lo adagiò lentamente sulla soglia per cercare le chiavi ed aprì la porta tentando di fare meno rumore possibile, poi entrò cercando di non svegliare nessuno.
“Herm, cara, sei tu?” disse una voce in un sussurro, “Si nonna, sono io…” rispose la ragazza, poco dopo una donna sulla settantina un po’ corpulenta dai capelli rossi scese le scale alla desta dell’atrio e quando vide la nipote che reggeva un ragazzo si bloccò di colpo, “Quello chi è? E cosa gli è successo?” chiese con voce preoccupata, “è un mio compagno di scuola della magia nonna, non si sente bene” rispose Hermione, “Audrey, è Hermione?” chiese una voce maschile, “Si Frank, vieni a darci una mano, con lei c’è un ragazzo svenuto!” disse con un tono di voce leggermente alto, il nonno di Hermione scese velocemente le scale e si avvicinò alla nipote, i coniugi Granger, svegliati dalla voce di nonna Audrey, uscirono dalla loro camera.
“Che succede?” Chiese assonnata la madre di Hermione, “
Già, cos’è tutto ‘sto casino? Matt e Steve stanno dormendo” disse un uomo alto dai capelli scuri sfregandosi gli occhi con una mano , “Papà ho trovato questo mio compagno di Hogwartz per strada, non ho tempo per le spiegazioni, lui sta male, è svenuto ed ha bisogno di cure” disse Hermione velocemente, “Cosa?” esclamò sorpresa la madre di Hermione, “Aspetta, ti aiuto io” disse il padre, che lo prese e lo portò nella camera che condivideva con la moglie sdraiandolo sul lettone matrimoniale.
Hermione e gli altri entrarono dentro la stanza e la grifona si avvicinò al ragazzo, era ancora incosciente ed era scosso da piccoli tremiti convulsi, la riccia passò una mano sulla fronte del biondo e notò che la sua temperatura corporea era alta.
“Cosa dobbiamo fare?” chiese apprensiva nonna Audrey, “Scotta, ha la febbre ed è molto debilitato, è meglio dargli una pozione ricostituente alla svelta, dovrei avere qualche ingrediente per prepararla tra quelli che mi ero portata per i compiti delle vacanze di pozioni, per favore nonna fammi bollire un po’ d’acqua e portamela qua” disse con decisione la ragazza, “Subito” disse la nonna che salì alla svelta in cucina, “Mamma, per favore vammi a prendere un po’ di acqua fredda e uno straccio, così provo ad abbassargli la temperatura corporea, è bollente”, “Certo piccola” disse Lauren salendo anche lei in cucina, “Noi possiamo fare qualcosa?” chiesero il nonno e il signor Granger, “No grazie, andate pure a dormire che qui ci penso io, tranquilli, ho la situazione sotto controllo” disse la ragazza, “Sicura? Se hai bisogno di aiuto ti aiutiamo volentieri” disse il padre di Hermione, “Tranquillo papà, ce la faccio” rispose lei sorridente, “Ma..” “Oh suvvia Pete, tua figlia sa quello che fa, è in gamba! dalle fiducia! Se hai bisogno io e tuo padre siamo di sopra” disse pacatamente nonno Frank, “Grazie nonno, e grazie papà”, i due uomini risposero un prego in coro e salirono dalle loro mogli, Hermione si mise a cercare gli ingredienti necessari per la pozione tra le sue cose.
Poco dopo arrivarono sua mamma e sua nonna, la prima con una bacinella piena d’acqua fresca e uno straccio che appoggiò al comodino, la seconda con una grande pentola piena d’acqua calda che appoggiò ai piedi del letto matrimoniale dei coniugi Granger.
“Ti serve altro?” chiese premurosamente la nonna ad Hermione, “No grazie” rispose lei iniziando a tagliare gli ingredienti necessari, “Bene, allora io vado per non essere di intralcio” disse dolcemente nonna Audrey, “Ok, grazie mille nonna!” “Di nulla!” e così dicendo uscì dalla stanza.
“Me ne vado anch’io, ti lascio lavorare in pace. Se ti serve qualsiasi cosa io e tuo padre per stasera dormiamo nel letto a castello di camera tua, basta che ci svegli e veniamo da te ok?” disse la signora Granger accarezzando la nuca della figlia, “Ok mamma, notte!” rispose lei concentrata sulla pozione, “Notte!” ed anche la signora Granger se ne andò.
Più veloce che potè Hermione tagliò tutti gli ingredienti necessari alla pozione e, seguendo le istruzioni che ormai sapeva a memoria, preparò in meno di mezz’ora un ricostituente.
Lentamente inumidì con esso le labbra del biondo e glie la fece bere a forza, poco dopo il ragazzo smise di tremare e distese i muscoli.
La riccia sorrise soddisfatta della riuscita della pozione, poi inumidì con l’acqua fredda lo straccio che prima gli aveva portato sua madre e lentamente lo passò sulla fronte di Draco.
Passò circa un'altra mezzora ad inumidirgli la fronte, quando vide che non scottava più smise e con la bacchetta tramutò i vestiti di lui in un semplice pigiama azzurro e si mise a sedere di fianco al biondo, poco dopo si addormentò accasciandosi sul materasso.
Passarono circa due ore, e verso le quattro di notte il biondo aprì lentamente gli occhi.

Dove sono? Cosa mi è successo? Si chiese confuso accorgendosi di essere disteso su un morbido letto in una stanza a lui sconosciuta.
Si sentiva tutto indolenzito, la testa gli faceva male e gli girava vertiginosamente, si accorse poi di uno strano calore che avvertiva al petto, mosse la testa lentamente e vide che sopra di lui vi era adagiata una figura femminile dai capelli folti, ma non distingueva chi era perché la stanza in cui si trovava era illuminata solo dalla fioca luce della luna.
Draco si mosse lievemente per cercare di vedere chi era ma la ragazza si svegliò e si mise a sedere stiracchiandosi, quando si accorse che il biondo era sveglio non potè trattenere un gemito di sorpresa, lui lentamente mise a fuoco la figura che aveva davanti.
“G-Gran… Granger…” disse con un filo di voce, “Si, sono io… come ti senti?” chiese la ragazza preoccupata, “B-bene, ma d-dove sono… c-cosa ci faccio qui? Co-cosa ci fai tu qui?” chiese confuso il serpeverde, “Non ti preoccupare, ti spiego tutto domani, sappi che adesso sei al sicuro. Su, ora dormi che ti farà bene” disse la ragazza sdraiandosi di nuovo accanto a lui.
Draco avrebbe voluto farle altre domande ma la stanchezza lo colse all’improvviso e si riaddormentò.

  
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