PEACH
CORNER:
Ciao a tutti!
Lo so, lo so, sono imperdonabile, ho
già due fic incomplete, sono già lenta ad
aggiornare eppure eccomi qua con un'altra storia… ma che
volete farci, quando Peach è ispirata… XD.
Comunque questa è un idea per una long fic, ditemi
se vi piace come inizio così so se continuarla o no =) si
accettano consigli!
Baci a
tutti!! Peach
Capitolo 1
Era notte
fonda, una calda notte di agosto, Hermione Granger aveva appena
concluso una serata
coi suoi amici del mare e adesso stava tornando nella casa dei suoi
nonni
paterni,Audrey e Frank.
La
ragazza infatti era andata con loro in vacanza, in Cornovaglia.
Oltre ai
suoi nonni erano venuti anche i suoi genitori, Lauren e Pete, e i suoi
cuginetti di 6 e 8 anni, i suoi zii erano tornati da poco a Londra per
motivi
di lavoro ma visto che Matt (il minore) e Steve
(il maggiore) avevano insistito tanto per restare avevano
acconsentito a lasciarli con i nonni e i coniugi Granger.
Hermione stava camminando stancamente per le vie di
quel piccolo paesino, era circa mezzanotte ed era un po’
stanca, non vedeva
l’ora di andare a dormire.
“AAHH!”.
Un
momento, cos’era stato quello? Pareva un urlo
umano…e proveniva da un vicolo
poco distante da dove passava Hermione, che qualcuno fosse in pericolo?
La
grifoncina sfoderò la sua bacchetta, fortunatamente se la
portava sempre
dietro, e si avvicinò silenziosamente verso il luogo da dove
era provenuto
quell’urlo strozzato nascondendosi poi dietro ad un
cassonetto della
spazzatura.
“CRUCIO!”
disse una figura incappucciata con odio nella voce, Hermione vide
qualcuno
contorcersi per terra dal dolore che cercava di trattenere un altro
urlo,
quando i raggi della luna illuminarono il viso del ragazzo dolorante
Hermione
rimase pietrificata.
“Allora
Malfoy, ti unirai o no a noi mangiamorte?” chiese la figura
incappucciata,
Draco tentò di alzarsi da terra, ma non ce la fece, -quanti
cruciatus ha
subito?- si chiese la riccia rimanendo nascosta,
“M-mai” disse lui con un filo
di voce, “Ah si? E allora CRUCIO!”, Malfoy si
rigettò per terra in preda a
spasmi di dolore cercando di trattenersi dall’urlare, non
voleva dargli quella
soddisfazione.
Hermione
doveva intervenire, non poteva lasciare che torturassero Malfoy in
questo modo!
Notando che il mangiamorte era solo sbucò
all’improvviso dal suo nascondiglio
gridando, “Stupeficium!!”, l’uomo colto
di sorpresa andò a sbattere contro il
muro e cadde a terra stordito, Hermione si diresse preoccupata verso
Malfoy e
vide che era sdraiato per terra privo di conoscenza.
Velocemente
lo sollevò da terra senza usare la magia, dopotutto era in
un posto babbano, e
appena sentì di averlo ben saldo a sé lo
portò via da quel luogo per paura che
il mangiamorte si potesse risvegliare.
Percorse frettolosamente
le strade della cittadina e finalmente arrivò a casa sua, lo
adagiò lentamente
sulla soglia per cercare le chiavi ed aprì la porta tentando
di fare meno
rumore possibile, poi entrò cercando di non svegliare
nessuno.
“Herm,
cara, sei tu?” disse una voce in un sussurro, “Si
nonna, sono io…” rispose la
ragazza, poco dopo una donna sulla settantina un po’
corpulenta dai capelli
rossi scese le scale alla desta dell’atrio e quando vide la
nipote che reggeva
un ragazzo si bloccò di colpo, “Quello chi
è? E cosa gli è successo?” chiese
con voce preoccupata, “è un mio compagno di scuola
della magia nonna, non si
sente bene” rispose Hermione, “Audrey,
è Hermione?” chiese una voce maschile,
“Si Frank, vieni a darci una mano, con
lei c’è un ragazzo svenuto!” disse con
un tono di voce leggermente alto, il
nonno di Hermione scese velocemente le scale e si avvicinò
alla nipote, i
coniugi Granger, svegliati dalla voce di nonna Audrey, uscirono dalla
loro
camera.
“Che succede?” Chiese assonnata la madre di
Hermione, “Già,
cos’è
tutto ‘sto casino? Matt e Steve stanno dormendo”
disse un uomo alto dai capelli
scuri sfregandosi gli occhi con una mano , “Papà
ho trovato questo mio compagno
di Hogwartz per strada, non ho tempo per le spiegazioni, lui sta male,
è
svenuto ed ha bisogno di cure” disse Hermione velocemente,
“Cosa?” esclamò
sorpresa la madre di Hermione, “Aspetta, ti aiuto
io” disse il padre, che lo
prese e lo portò nella camera che condivideva con la moglie
sdraiandolo sul
lettone matrimoniale.
Hermione
e gli altri entrarono dentro la stanza e la grifona si
avvicinò al ragazzo, era
ancora incosciente ed era scosso da piccoli tremiti convulsi, la riccia
passò
una mano sulla fronte del biondo e notò che la sua
temperatura corporea era alta.
“Cosa
dobbiamo fare?” chiese apprensiva nonna Audrey,
“Scotta, ha la febbre ed è
molto debilitato, è meglio dargli una pozione ricostituente
alla svelta, dovrei
avere qualche ingrediente per prepararla tra quelli che mi ero portata
per i
compiti delle vacanze di pozioni, per favore nonna fammi bollire un
po’ d’acqua
e portamela qua” disse con decisione la ragazza,
“Subito” disse la nonna che
salì alla svelta in cucina, “Mamma, per favore
vammi a prendere un po’ di acqua
fredda e uno straccio, così provo ad abbassargli la
temperatura corporea, è
bollente”, “Certo piccola” disse Lauren
salendo anche lei in cucina, “Noi possiamo
fare qualcosa?” chiesero il nonno e il signor Granger,
“No grazie, andate pure
a dormire che qui ci penso io, tranquilli, ho la situazione sotto
controllo”
disse la ragazza, “Sicura? Se hai bisogno di aiuto ti
aiutiamo volentieri”
disse il padre di Hermione, “Tranquillo papà, ce
la faccio” rispose lei
sorridente, “Ma..” “Oh suvvia Pete, tua
figlia sa quello che fa, è in gamba! dalle fiducia! Se hai
bisogno io e tuo
padre siamo di sopra” disse pacatamente nonno Frank,
“Grazie nonno, e grazie
papà”, i due uomini risposero un prego in coro e
salirono dalle loro mogli,
Hermione si mise a cercare gli ingredienti necessari per la pozione tra
le sue
cose.
Poco dopo arrivarono sua mamma e sua nonna, la prima
con una bacinella piena d’acqua fresca e uno straccio che
appoggiò al comodino,
la seconda con una grande pentola piena d’acqua calda che
appoggiò ai piedi del
letto matrimoniale dei coniugi Granger.
“Ti serve altro?” chiese premurosamente la nonna ad
Hermione, “No grazie” rispose lei iniziando a
tagliare gli ingredienti
necessari, “Bene, allora io vado per non essere di
intralcio” disse dolcemente
nonna Audrey, “Ok, grazie mille nonna!”
“Di nulla!” e così dicendo
uscì dalla
stanza.
“Me ne vado anch’io, ti lascio lavorare in pace. Se
ti serve qualsiasi cosa io e tuo padre per stasera dormiamo nel letto a
castello di camera tua, basta che ci svegli e veniamo da te
ok?” disse la
signora Granger accarezzando la nuca della figlia, “Ok mamma,
notte!” rispose
lei concentrata sulla pozione, “Notte!” ed anche la
signora Granger se ne andò.
Più
veloce che potè Hermione tagliò tutti gli
ingredienti necessari alla pozione e,
seguendo le istruzioni che ormai sapeva a memoria, preparò
in meno di mezz’ora un
ricostituente.
Lentamente
inumidì con esso le labbra del biondo e glie la fece bere a
forza, poco dopo il
ragazzo smise di tremare e distese i muscoli.
La riccia
sorrise soddisfatta della riuscita della pozione, poi
inumidì con l’acqua
fredda lo straccio che prima gli aveva portato sua madre e lentamente
lo passò
sulla fronte di Draco.
Passò
circa un'altra mezzora ad inumidirgli la fronte, quando vide che non
scottava
più smise e con la bacchetta tramutò i vestiti di
lui in un semplice pigiama
azzurro e si mise a sedere di fianco al biondo, poco dopo si
addormentò
accasciandosi sul materasso.
Passarono
circa due ore, e verso le quattro di notte il biondo aprì
lentamente gli occhi.
Dove sono?
Cosa mi è successo? Si chiese
confuso accorgendosi di
essere disteso su un morbido letto in una stanza a lui sconosciuta.
Si
sentiva tutto indolenzito, la testa gli faceva male e gli girava
vertiginosamente, si accorse poi di uno strano calore che avvertiva al
petto,
mosse la testa lentamente e vide che sopra di lui vi era adagiata una
figura
femminile dai capelli folti, ma non distingueva chi era
perché la stanza in cui
si trovava era illuminata solo dalla fioca luce della luna.
Draco si
mosse lievemente per cercare di vedere chi era ma la ragazza si
svegliò e si
mise a sedere stiracchiandosi, quando si accorse che il biondo era
sveglio non
potè trattenere un gemito di sorpresa, lui lentamente mise a
fuoco la figura
che aveva davanti.
“G-Gran…
Granger…” disse con un filo di voce,
“Si, sono io… come ti senti?” chiese la
ragazza preoccupata, “B-bene, ma d-dove sono…
c-cosa ci faccio qui? Co-cosa ci
fai tu qui?” chiese confuso il serpeverde, “Non ti
preoccupare, ti spiego tutto
domani, sappi che adesso sei al sicuro. Su, ora dormi che ti
farà bene” disse
la ragazza sdraiandosi di nuovo accanto a lui.
Draco
avrebbe voluto farle altre domande ma la stanchezza lo colse
all’improvviso e
si riaddormentò.