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Autore: Miss_Slytherin    29/10/2009    7 recensioni
"Lilian Luna Potter, diversa dagli altri Potter. Fredda, crudele, insensibile, apparentemente senza cuore. Questa è la sua storia, la storia di un Giglio che non è un Giglio, non è puro, non è innocente". Dal primo capitolo: "...vedo ambizione, desiderio di gloria…intelligenza anche…poi…uno spiccato senso di autoconservazione…e se non mi sbaglio quella dovrebbe essere una punta di cattiveria mista ad astuzia…".
Genere: Generale, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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                                                                                CAPITOLO 10

                                                                                                                      What I want, when I want

 

Una delle cose che Lily Luna Potter detestava di più sulla faccia della terra era doversi muovere in mezzo ad una folla. Di qualsiasi tipo, non le importava che si trattasse della stazione di King’s Cross, di un centro magicommerciale o di un autobus (sul quale era stata costretta a salire una sola e penosa volta nella sua vita). A infastidirla era il trovarsi schiacciata in mezzo ad altre persone, specialmente se Babbani, che le pestavano i piedi, che la spingevano, che le tossivano addosso…detestava doversi muovere a rilento, adattarsi alla loro modalità di spostamento. Se fosse stato per lei, in ogni luogo pubblico avrebbe dovuto essere affisso un cartello con su scritto: vietato accalcarsi.

Fu per questo motivo che arricciò il suo aristocratico nasino quando, un mattina di fine gennaio, passò davanti alla bacheca degli studenti affissa vicino al portone della Sala Grande. O meglio, cercò di passarvi, perché una fastidiosa folla di persone le ostacolava il passaggio. Non avendo alcuna intenzione di infilarsi in quell’ammasso di corpi umani più o meno profumati, sbottò a voce alta e seccata, di modo che la sentissero tutti:

-Beh? State aspettando la venuta degli alieni per togliervi di lì?-

La maggior parte degli studenti si voltò verso di lei, per vedere chi aveva parlato con tono così scocciato, ma a risponderle fu Vanessa Blindsworth, che come gli altri stava leggendo un annuncio appeso lì sulla bacheca.

-Ci scusi sua Maestà Potter, non volevamo intralciare il suo cammino!- disse la bionda Grifondoro con pesante sarcasmo nella voce.

Lily la scrutò dall’altro verso il basso, facendola arrossire lievemente, e poi replicò:

-Brava, suddita, fai bene a invocare il mio perdono. Ora ti vuoi levare?-

Vanessa strinse le labbra indignata per il tono superiore che la Potter aveva usato con lei, mentre la maggior parte della gente iniziava a spostarsi per farla passare. Lily si era fatta già una buona fama di persona estremamente vendicativa, ed in molti ritenevano non fosse saggio contrariarla.

Lily fece finta di ringraziare, dispensando sorrisini gelidi qua e la, e poi si avviò tranquilla verso la Sala Grande; passando a due centimetri dalla bacheca però, capì come mai in molti si erano soffermati di fronte ad essa. Una pergamena affissa lì con un chiodo a forma di freccia annunciava che per domenica 6 febbraio era stata organizzata un’uscita ad Hogsmeade. Si stava già immaginando piena di sfavillanti sacchetti contenenti i suoi numerosi acquisti fatti nelle prestigiose boutique del villaggio di maghi più famoso, quando si ricordò che agli studenti dei primi due anni non era concesso partecipare all’uscita.

Stava pensando ingrugnita ancora a quella stupida regola, quando si sedette al tavolo degli Slytherin per fare colazione. Non degnò nessuno neanche di mezzo saluto, neppure Glorya e Cassiopea, che stranamente era scesa a colazione prima di lei.

-Cos’è, ti è morto il gatto?- l’apostrofò la Zabini, vedendo che Lily non dava cenni di vita.

-O peggio, i capelli non stavano come volevi tu?- la corresse la biondina affianco a lei.

-Tz! Fosse quello!- sbottò Lily.

-E allora?- domandò ancora Glorya.

-Non avete visto l’annuncio in bacheca?-

Le due amiche si guardarono leggermente confuse, cosa che fece capire a Lily che probabilmente quando camminavano erano troppo intente a specchiarsi nelle armature per notare qualsiasi altra cosa.

-Domenica 6 febbraio c’è l’uscita ad Hogsmeade!- chiarì Lily, seccata per il fatto che non lo avessero capito subito.

-E…?- la incalzò la Malfoy, che proprio non capiva il motivo della sua irritazione.

-E noi non possiamo andarci!-

-Che peccato Lilian, vorrà dire che scatteremo tante foto da farti vedere- commentò ironico Scorpius Malfoy, lasciando momentaneamente da parte la fetta biscottata che stava sgranocchiando.

Lily si trattenne dal digrignare poco finemente i denti e stava già per rispondergli a tono, quando le venne improvvisamente in mente che…

-Tu fai il terzo anno!- esclamò, puntandogli contro un dito dall’unghia smaltata di rosso scuro.

-Sì- rispose Malfoy, -però, non ti facevo così sveglia…- aggiunse poi, sarcastico, non comprendendo il motivo di quella sua affermazione.

-E se tu hai tredici anni, vuol dire che ad Hogsmeade ci puoi andare…- rimuginò Lily più rivolta a sé stessa che ad un alquanto perplesso Malfoy, - e se puoi andarci tu…allora anche Edward…-

Con il volto tutto illuminato, Lily si voltò verso le sue amiche, ed annunciò:

-So come andare ad Hogsmeade!-

Cassiopea e Glorya la guardarono confuse, non avendo colto il lampante collegamento fra Edward e Hogsmeade.

-Pensi di infilarti nella borsa di Edward?- le domandò Cassiopea, con lo stesso sarcasmo di Scorpius. Il diretto interessato si trovava qualche posto più in là, a chiacchierare con Derek; non si era accorto di essere improvvisamente diventato l’oggetto dell’attenzione di Lily.

-Figurati…semplicemente userò il Mantello dell’Invisibilità di mio padre, ed Edward mi porterà con sé- rispose la rossa, mentre nella sua mente stava già prendendo forma il resto del piano.

Niente l’avrebbe tenuta lontano dallo shopping. Le mancavano giusto quelle cinque o sei paia di jeans, poi necessitava di un paio di nuovi stivali…e a pensarci bene meglio prendere anche due o tre felpe…e perché no, qualche maglioncino…

-Bello, ma il Mantello dove lo trovi?- chiese Glorya, strappandola brutalmente dalle sue fantasie.

-Se conosco bene James, l’avrà trafugato da casa nostra già al suo primo anno. Me lo farò dare- rispose, dopo averci riflettuto un attimo. James non avrebbe mai potuto rifiutarle nulla…

-Certo, sono sicura che te lo offrirà su un piatto d’argento, dopo tutto ti sei comportata come uno zuccherino ultimamente…- osservò Cassiopea, facendole storcere le labbra. Lily non sapeva che Scorpius aveva continuato ad ascoltare la loro conversazione, e che stava già pensando a come rovinarle il piano…

-Donne di poca fede, sappiate che se il mio piano funziona, non vi porterò con me- ribatté Lily, ed immediatamente Cassiopea mise su la faccia da cucciolo che adottava quando voleva ottenere qualcosa da Scorpius.

-E non mi guardare così tu, sono incorruttibile- la stroncò subito Lily e un attimo dopo l’espressione di Cassiopea si era ricomposta.

Dopo cinque ore di lezione, Lily aveva già una tattica pronta, e la attuò a pranzo.

Cercando di non mostrarsi troppo schifata, si avvicinò al tavolo di Grifondoro attirandosi immediatamente gli sguardi stupefatti delle sue cugine Weasley; era risaputo che Lily le evitava come la peste.

Spintonando delicatamente qui e là, riuscì a sedersi vicino a James che essendo impegnato nella difficilissima attività di parlare e mangiare contemporaneamente non l’aveva notata; di fronte a lui si trovava Beatrice, che appena la vide, tacque per poi schiarirsi la gola imbarazzata.

-Beh? Perché ti sei zittita?- le domandò James e poi seguendo la traiettoria del suo sguardo, si trovo Lily seduta affianco. Ci mancò poco che saltasse via dalla panca, a giudicare dall’espressione stupefatta che aveva.

-Lily!-

-James, caro- rispose lei, amabile. Caro? si chiese James, osservando ora diffidente sua sorella.

-Che cosa vuoi?-

-Fare due chiacchiere- rispose lei, con naturalezza. Cosa c’era di più normale che voler parlare un po’ con il proprio fratello?

-Fare due chiacchiere- ripeté James, stringendo gli occhi azzurri sospettoso.

-Okay, no lo ammetto, non voglio fare due chiacchiere- ammise Lily, rendendosi conto che James non l’avrebbe bevuta.

-E allora che vuoi?-

-Vedi…- iniziò Lily e poi si avvicinò a lui con fare cospiratorio,- hai presente Caroline Cavendish…-

-Sì, quella stragnocca della tua Casa…- annuì James con gli occhi già a forma di cuore; la Regina era amata da tutti, indipendentemente dalla Casa. Lily, a differenza di James, notò lo sguardo ferito di Beatrice che si era resa conto che anche su James la Regina esercitava un certo fascino.

-Ecco lei…vedi ho sentito in Sala Comune che vorrebbe uscire con te, ma che sai, non vorrebbe farsi vedere subito con te…- gli raccontò lei e godette nel vedere la sua bocca spalancarsi per la sorpresa, in contemporanea con quella di Beatrice che si era invece serrata sino all’inverosimile.

-Davvero?- chiese il più grande dei Potter.

-Davvero, ti trova affascinante- annuì Lily, dandogli mentalmente dello sciocco. Come se la Regina potesse mai abbassarsi ad uscire con un Grifondoro, per di più del quarto anno! O come se fosse una di quelle che spifferano i loro fatti ai quattro venti…

-Allora io le ho detto che tu hai un Mantello dell’Invisibilità…- aggiunse, facendogli credere di essere in grande sintonia con la Cavendish,-…perché tu ce l’hai vero?-

James annuì vigorosamente, non accorgendosi del tranello in cui stava per cadere.

-Bene…le ho detto che tu hai questo Mantello e che saresti stato sicuramente disponibile ad usarlo per uscire con lei…capisci, lì sotto nessuno vi vedrebbe…- proseguì, con James che pendeva dalle sue labbra.

-Ma…-

-Ma?! Che ma?!- la interruppe James, spaventato all’idea che la sua possibilità di provarci con la Regina svanisse.

-Lei, che è astuta, ha detto che non crede al fatto che tu possiedi il Mantello, e che ci avrebbe creduto solo se lo avesse visto- concluse lei, e tacque furbamente per dargli modo di riflettere sulla cosa. Da una parte James sapeva che un’occasione come quella non gli sarebbe mai più capitata dall’altra però…

-Ma come faccio a farglielo vedere? Cioè, se non vuole essere vista con me subito, non posso mica avvicinarmi a lei…-

-Giusto- approvò Lily fingendo di ammirare il suo acume, -ma io ho deciso che per questa volta ti darò una mano. Vedi, se tu dai il Mantello a me, io posso senza problemi mostrarlo a Caroline. Infondo siamo nella stessa Casa e per di più amiche, nessuno si insospettirà…-

-Davvero faresti questo per me?-  domandò James speranzoso lanciando occhiate bramose alla Regina che proprio in quel momento si voltò verso di lui. Beatrice intanto stava stringendo sempre di più la presa sul tavolo, tanto da farsi sbiancare le nocche.

-Ma certo! Sono pur sempre tua sorella…- rispose Lily, come se fosse ovvio. James sembrò dimenticarsi che Lily non si comportava come tale da cinque mesi, che li evitava, perché si vedeva già seduto ad un tavolino appartato con Caroline, che lo guardava adorante…le avrebbe preso la mano…e poi…Probabilmente fu quel “e poi” prodotto dalla sua fertile immaginazione che lo spinse a dire a Lily:

-Grazie! Allora più tardi ti do il Mantello, così lo puoi fare vedere a Caroline. Ma solo a lei, mi raccomando! Solo pochi possono sapere della sua esistenza!-

-Ovvio…un oggetto così prezioso…- commentò Lily, e poi lanciando un’occhiata soddisfatta a Beatrice- avendo capito che l’italiana era cotta del suo migliore amico- si alzò dal tavolo dei grifoni.

 

                                                                        *****

 

Con una scusa o con un’altra, Lily aveva evitato la consegna del Mantello fino alla domenica mattina. Se infatti James gliel’avesse dato subito, Lily avrebbe teoricamente mostrarlo subito a Caroline e poi riconsegnarglielo; invece Lily aveva preferito arruffianarsi per tutta la settimana Edward, che questa volta non era stato molto facile da convincere. Sebbene volesse passare la domenica pomeriggio con Lily, temeva che in qualche modo li avrebbero scoperti. Non voleva finire in punizione, era uno Slytherin, per cui non ci si doveva aspettare atti di coraggio da lui. Ma alla fine Lily l’aveva spuntata, sfoderando tutte le armi di persuasione in suo possesso: l’aveva lusingato per il suo bel faccino, lodato per la sua infinita perfidia –l’unica dote apprezzabile in un Serpeverde- e, vedendo che i suoi complimenti non stavano sortendo l’effetto sperato, aveva detto, il sabato sera in Sala Comune, con tono noncurante:

-Beh…se non lo farai tu…lo chiederò a qualcun altro…chissà…magari anch’io troverò il mio primo amore durante il mio primo anno…a molti succede così sai…- e aveva condito il tutto con il suo tipico sorrisino da serpe made only in Lily.

A quelle parole il giovane Nott aveva drizzato le orecchie, e non volendo farsi scappare l’opportunità di tenersi Lily buona per una eventuale futura storia, aveva detto:

-E va bene! Sappi che se ci scoprono…-

-Non ci scopriranno- l’aveva interrotto Lily, prima che lui potesse aggiungere una qualche minaccia; non voleva essere costretta a rimettere anche lui al suo posto, le serviva per andare ad Hogsmade.

Così, terminata l’opera di convincimento di Edward, la domenica mattina del sei febbraio, Lily si era recata tutta giuliva di fronte al quadro della Signora Grassa, dove suo fratello le avrebbe dovuto dare il mantello. Come d’accordo, James la stava aspettando con la schiena appoggiata al muro, posizione scelta apposta per nascondere un certo manto argentato.

Appena Lily lo vide si stampò in faccia un’espressione da sorellina contenta di rendersi utile e gli si avvicinò con passo sicuro.

-Ciao James!- lo salutò sforzandosi di apparire allegra e bisogna dire che Lily Luna Potter era un’ottima attrice: nessuno guardando il suo sorriso avrebbe mai detto che stava fingendo,

-finalmente posso far vedere il Mantello a Caroline! Sai, lei è molto impegnata e ti giuro che questa settimana non ha avuto un buco di tempo….povera stella, ha i M.A.G.O quest’anno…- aggiunse, mentre suo fratello la guardava tutto estasiato.

-…e sai com’è, non volevo certo rischiare di rovinare il Mantello o perderlo! Meglio che tu me l’abbia dato solo oggi, Caroline mi aspetta nel suo dormitorio dopo pranzo, mi ha detto…- proseguì, glissando naturalmente sul fatto che proprio per l’ora di pranzo Gazza si sarebbe appostato davanti al portone di Hogwarts per controllare gli studenti in uscita.

-Certo, certo…allora tienilo, cerca di mostrarlo subito a Caroline!- la interruppe lui, impaziente. Già si immaginava di poter passare un braccio intorno alle esili spalle della Regina, con lei che lo guardava, socchiudendo le labbra in attesa di…

-Bene!!- Lily lo strappò brutalmente dalle sue fantasie, prendendogli dalle mani il liscio mantello color argento scuro, compagno e complice delle tante avventure di Harry Potter,

-Allora vado, dopo pranzo le faccio vedere che il Mantello esiste davvero…e lei vorrà sicuramente uscire con te! Anzi, posso già dirti con sicurezza che ti aspetterà sotto il Mantello vicino al Portone, verso le tre…ma per sicurezza ti faccio arrivare un messaggio, d’accordo?- disse Lily, sperando che suo fratello non vedesse la bramosia nei suoi occhi.

-D’accordo! Ah Lily…- rispose lui, fermandola prima che si allontanasse.

-Sì?- fece la Potter, pregando che si muovesse. Doveva prepararsi adeguatamente per la sua prima uscita ad Hogsmade!

-Grazie, per tutto- le disse lui con sincerità. Se Lily avesse posseduto una coscienza, si sarebbe sentita in colpa per aver sfruttato e manipolato in quel modo James, ma dato che lei una coscienza non ce l’aveva, il problema non si poneva neanche. Così con finta modestia replicò:

-Ma di niente!- e detto questo riuscì finalmente ad andarsene. Appena ebbe svoltato l’angolo, il sorriso sparì dalle sue labbra.

 

                                                                           *****

 

 

Scorpius Malfoy era incazzato. Primo, non avrebbe potuto fare una soffiata ai professori avvertendoli che Lily Potter aveva intenzione di uscire dal castello pur essendo troppo piccola, perché altrimenti sarebbe finito nei guai anche Edward; secondo, come se ciò non bastasse a fargli alzare la pressione sanguigna, avrebbe dovuto trascinarsela dietro per tutto il pomeriggio. Come gli aveva fatto notare Edward, lui non poteva di certo andare da solo ad Hogsmeade con lei- benché avesse voluto- perché vedendolo parlare apparentemente da solo, qualcuno si sarebbe potuto insospettire. Aveva così coinvolto anche Derek, che non nutrendo una particolare antipatia nei confronti della giovane Potter, aveva acconsentito ad andare con lui. E così Scorpius si era visto costretto ad aggregarsi, con suo sommo orrore.

Non gli era sfuggito il sorrisino trionfante che Lily gli aveva rivolto a colazione: la maledetta Vipera sapeva che lui aveva avuto intenzione di arrecarle danno, ma sapeva anche che non poteva farlo. Era infatti consapevole che Lily non si sarebbe fatta alcuno scrupolo a confessare che Edward avrebbe dovuto aiutarla nella realizzazione del suo piano criminale, pur di fargliela in qualche modo pagare. Stava cominciando a capire come funzionava la mente di quella piccola serpe ed era solo per non doversi sopportare un Edward arrabbiato con lui – e quando ci si metteva sapeva essere davvero insopportabile- per un mese intero a causa di una punizione che lui, Scorpius, gli aveva volontariamente procurato, che si era infine deciso a tenere la bocca chiusa.

Così, alle tre di quello sfortunato pomeriggio, Scorpius lasciò la Sala Comune al seguito di Derek, Edward e qualcun altro non immediatamente visibile, con un’espressione alquanto incazzosa stampata sul suo bel visino. Tuttavia gli venne da ridere, quando passando vicino al portone, vide un alquanto agitato James Potter che sussurrava furtivo ai muri:

-Caroline…? Caroline, ci sei? Non ti vedo!-

Lily infatti aveva provveduto a mandare un fittizio messaggio a James, confermandogli l’appuntamento con la Cavendish, di modo che non si accorgesse subito di essere stato bellamente imbrogliato.

-Che idiota…- commentò Scorpius schifato, mentre con tranquillità sorpassavano Gazza, che aveva riservato loro lo stesso sguardo arcigno e sospettoso che rivolgeva a tutti, senza però accorgersi che erano in realtà quattro e non tre.

Mezz’ora più tardi, Lily metteva piede ad Hogsmeade.

Dopo la guerra, le vie del famoso villaggio di maghi avevano cambiato nome; le autorità avevano ritenuto doveroso dare un tributo ai caduti per la salvezza dei maghi e così ora ci si poteva ritrovare a passeggiare per Moony’s street o a sostare su una panchina di Moody’s Square. Come ulteriore omaggio, era stata posta infondo alla principale via della cittadina un monumento ai caduti raffigurante un mago in ginocchio con la bacchetta spezzata sul quale erano incisi tutti i nomi di coloro che avevano dato la vita per la libertà della comunità magica.

Ma a Lily non interessava tutto questo, non interessava che ci fosse lì il nome di suo zio Fred o quant’altro; a lei interessavano i negozi. Si fermò davanti a Fabulous Witch e sbucò da sotto il Mantello, costringendo anche Edward, Derek e Scorpius a bloccarsi.

-Allora- esordì Lily e Scorpius notò che stranamente portava un cappuccio a coprirle i capelli,

-io oggi sarò tua sorella- proseguì puntando un dito contro Edward, e liberò la lunga chioma. Con sorpresa, il bel rosso rubino era diventato un castano ramato in tutto e per tutto uguale alla tonalità di capelli di Edward; ad uno sguardo poco attento, sarebbe potuta effettivamente passare per la sorella minore di Nott.

-Io e te siamo venuti qui con il permesso dei genitori, ricchi e facoltosi, che mi hanno lasciato molti galeoni per soddisfare i miei desideri- aggiunse, facendo tintinnare la borsa di maglia.

-Tu pensi che io abbia voglia di stare tutto il giorno dietro te e i tuoi capricci?- intervenne a quel punto Scorpius, che già si immaginava un interminabile pomeriggio seduto a osservare le sfilate di Lily. Lei lo degnò a malapena di un’occhiata, come se non si fosse neanche accorta della sua presenza e rispose:

-No Malfoy, vai pure. Meno ti sto vicino e meno mi irrito-.

Gli occhi di Scorpius si fecero di pietra. Come si permetteva quella stupida sanguesporco di rivolgersi a lui in quel modo, trattandolo come un domestico da congedare? Pensava forse di poterlo trattare come uno zerbino, alla stregua di tutti quelli che avevano stupidamente iniziato a rispettarla e temerla?

In un lampo, si avvicinò a lei, spingendola senza toccarla contro il muro di pietra della stradina. Con il volto ad un centimetro da quello di avorio della Potter sibilò, come un serpente estremamente velenoso:

-Non osare mai più rivolgerti a me in quel modo, chiaro?-

Sebbene la via fosse piena di studenti, fra di loro era calato un silenzio pesante; sembrava che anche Edward e Derek stessero trattenendo il respiro, in attesa di vedere come si sarebbe evoluta la situazione.

Lily non batté ciglio, né il suo cuore accelerò i battiti; solo un lievissimo rossore sulle guance di neve tradiva un certo nervosismo. Non era sicura che Scorpius non le avrebbe fatto del male, pur essendo lei una bambina e lui un ragazzino.

-Io mi rivolgo a te come voglio, intesi?- replicò dura.

Scorpius le posò una mano sulla spalla e strinse; da lontano poteva sembrare che la stesse accompagnando all’interno del negozio, in realtà ce la stava trascinando di forza.

Sebbene la sua presa le facesse male, Lily non disse nulla né lo strattonò; non voleva farsi notare.

 

Lily trascorse un magnifico pomeriggio passando da una scintillante vetrina all’altra, aggiungendo pacchetti su pacchetti, acquistando di tutto e di più. Lo spiacevole episodio con Scorpius era stato registrato e accantonato in un angolo della mente, in attesa di essere recuperato e analizzato. Malfoy dal canto suo aveva fatto il possibile per rovinarle lo shopping, sostenendo che tutto ciò che Lily vedeva o esaminava era da stracciona Babbana o da proletaria, ma nonostante questo non la scalfì minimamente. Tutto sommato persino Derek e Edward si divertirono con lei ad aiutarla nella scelta o a seguire lo scambio di battute acido fra Lily e Scorpius; erano adorabilmente insopportabili.

Ritornarono al castello proprio mentre i capelli di Lily ritornavano del loro consueto rosso rubino. Nonostante l’intento della Potter fosse trascorrere tutto il tempo in boutique, aveva “concesso” loro di andare ai Tre Manici di Scopa dove Derek le aveva gentilmente offerto un tè caldo alla cannella- il suo preferito- mentre loro si scaldavano con della crema al caramello con panna alle nocciole; di certo loro non bevevano della volgare Burrobirra. Li aveva poi accompagnati al Ramo D’oro, negozio di articoli sportivi, dove Derek doveva ritirare la sua nuova scopa da corsa; anche Edward e Scorpius avevano fatto degli acquisti e così i quattro Slytherin tornarono nella loro Sala Comune carichi di sacchetti.

Glorya e Cassiopea guardarono invidiose tutti i nuovi acquisti della loro amica; non avevano potuto aggregarsi alla spedizione perché essendo entrambe più alte di Lily non riuscivano a stare sotto il Mantello. Le lasciò ad ammirare il suo morbidissimo golf di lana smeraldina e andò a riconsegnare il Mantello al “legittimo” proprietario; lo trovò seduto nella Sala Comune di Grifondoro, dov’era riuscita ad entrare grazie a Rose che ne stava uscendo.

-Tieni- disse, avvicinandosi alla poltrona dove James Sirius Potter stava mollemente buttato; vicino a lui si trovavano Beatrice, Fred e Dominque con le guance ancora arrossate per il freddo, essendo appena rientrati.

James alzò gli occhi su di lei, e prese il Mantello senza dire nulla. Non ottenendo alcuna reazione, Lily fece per andarsene, quando Bea la bloccò dicendo:

-Ehi, piccola serpe, non hai niente da dire a tuo fratello?-

Lily, divertita dal suo tono arrabbiato, fece finta di pensarci su e poi replicò:

-Mmh…grazie?-

-Grazie?!- tuonò Beatrice, mentre gli altri tre Malandrini tacevano, pronti a godersi la sfuriata in stile italiano; o meglio, Fred e Dominique avevano tutta l’intenzione di godersela, sebbene indignati quanto Bea per l’inganno di Lily.

-Okay, allora…mi è stato tanto utile?- riprovò Lily, gongolando nel vederla incazzata.

 -L’hai ingannato, inventandoti la storia di Caroline, sfruttando il debole che tutti hanno per quella Vipera, solo per ottenere il Mantello e andartene ad Hogsmeade a spendere di tutto e di più, e dopo tutto ciò ti presenti qui con quel tuo odioso sorrisino snob e sai dire solo grazie?! Ma non ti vergogni?- esplose allora l’italiana.

-Ma guardatela la nostra Bea, che difende a spada tratta il suo principino dei grifoni…- la canzonò allora Lily, sapendo di colpire il punto giusto; infatti Bea avvampò e tacque.

-Aah, ingenua…- Lily si avvicinò a lei, e sebbene fosse più bassa di parecchi centimetri sembrarono alla stessa altezza, -non l’hai ancora capito che io mi prendo ciò che voglio quando lo voglio? Non mi importa di chi calpesto. E dovresti fare anche tu così, cara la mia innamorata, se lo vuoi…- disse cattiva, facendola ora sbiancare.

E detto questo, la Principessa delle Serpi se ne andò.

 

 

Spazio autrice:

 

 Salve a tutti! Eccomi qui con un nuovo capitolo…spero di essere stata abbastanza veloce : )

Allora mi auguro che questo decimo vi sia piaciuto, personalmente ho adorato scriverlo, specialmente l’ultima parte. Mi rendo conto che l’inganno ai danni di James può apparire abbastanza idiota (come lui d’altra parte) ma pur spremendo bene le mie povere meningi non mi è venuto in mentre nessun altro modo per consentire a Lily di mettere le manine sul Mantello. Perciò recensite, criticando in massa la mia idiozia : )

Ringrazio chi mette questa storia fra preferiti e seguite, chi la legge senza commentare (spero adorandola) e chi invece è così gentile da lasciarmi un commento: iceathena, sunflower_, Lady Lynx, BlackFra92 e 979.

 

Iceathena: ciao a te ice!!! Sono contenta che la mia fanfiction ti piaccia, mi ero stufata di tutte le altre Lily melense e ingenue e così mi è venuta la malsana idea di crearne una totalmente diversa, perfida e vipera : ) spero ti sia piaciuto anche questo capitolo, aspetto una recensione :P grazie per il commento, baci!

 

Sunflower_ : Ommiodioo!!! Ma che strafantatiscamente bella e divertente (ti confesso che ho riso per due ore) è la tua recensione!?!?! (che ho riletto non so quante volte) Grazie grazie grazie grazie grazie grazieeeee (me ti bacia i piedi riuscendo in qualche modo anche prenderti le mani in stile Papa che benedice).

Il fatto che tu riesca ad identificarti in Lily mi rassicura: pensavo di essere solo io a sentirmi soffocata da tutti i miei innumerevoli parenti (sto già tremando in vista del Natale, l’occasione in cui tutti voglio sbaciucchiarti, tirarti le guance e torturarti in qualsiasi altra maniera conosciuta alla specie umana) ma a quanto vedo anche tu :P potessimo fare come Lily senza rischiare la catastrofe….ahhh (sospira sognante)

Ma torniamo alla recensione ehm ehm (si schiarisce la gola con tono serio)

Come non amare Malfoy già solo per il fatto che si chiama Malfoy? appunto. Amo anch’io il mio Scorpius (e da ciò dovresti renderti conto di quanto io sia malmessa) ma amo di più il tuo:P (aaah sto ancora aspettando il prossimo capitolo post bacio!!!! me ti guarda con rimprovero)

E per quanto riguarda Blaise…rileggendo i capitoli mi scopro ad odiarlo pure io che l’ho creato, ma ci voleva il cazz…l’insensibile padre di turno senza cuore :P (ma mi unisco comunque ai tuoi rimproveri…e sghignazzo rileggendo “vola basso e schiva i sassi…”)

E Thomas…sì sì lui è il classico pazzo psicopatico dei film, tutto chiuso ed introverso che alla fine se ne salta fuori con un bazoka e stermina tutti (ma cercherò di non far finire in maniera così tragica la fanfiction) o anche il brutto anatroccolo con lingua di serpente che nessuno ama se preferisci :P

E giungiamo a James…credo che si prenderà qualche bastonata in testa da parte tua (ti sto immaginando armata di randello) per come si comporta in questo capitolo…poi dimmi se ho azzeccato ç_ç

Bene, spero di aver risposto in modo esauriente alla tua recensione (io ti adoro, sappilo) e soprattutto vero che me ne lasci un’altra cosììì? (me ti guarda con occhioni speranzosi da piccola fiammiferaia, congiungendo le manine in una preghiera)

Ma soprattutto sono contenta di piacerti, è bello sapere che il mio modo di scrivere piace a una delle mie autrici preferite…e non scusarti! Più ti dilunghi, più ti guadagni la mia gratitudine (per quel che vale)

In conclusione: w le persone logorroiche!!

 

Lady Lynx:  io adoro Draco con te : P anch’io ho immaginato che da grande Draco non volesse ripetere gli errori e vedendo che quella testa di ca…volo di Blaise li sta commettendo, non può che minacciarlo :P spero ti sia piaciuto questo capitolo, un bacio grande, alla prossima!

 

BlackFra92: tu sei matta a metterti a recensire con la febbre a 40!!!! (me ti punta contro un ditino in stile mamma) e non osare scusarti se la recensione non è lunga come le altre!!! Già solo il fatto che ti sei messa al pc pur stando male per me conta moltissimo! : ) (anche se mi preoccupa immaginarti vestita con quei gonnellini orribili e il reggiseno di metallo di Xena)

Ho il sospetto che James si prenderà in testa il tuo pc per il suo comportamento…o sbaglio? O_O

E beh, Hogwarts non poteva stare senza Malandrini, ci volevano :P

Spero che il capitolo ti sia piaciuto, ma soprattutto spero che tu ora stia meglio e che la febbre ti sia passata (dimostrando che la suina non è mortale)

Ti aspetto alla prossima recensione, un bacio my darling!

 

979: non scusarti, a me vanno bene anche solo due parole in croce!!! : ) l’ultima parte l’ho inserita perché soprattutto in questo periodo la sento molto vera, e sono contenta che ti sia piaciuta : ) grazie per la recensione i complimenti, alla prossima!!! Un bacio enorme

  
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