CAPITOLO 10
What I
want, when I want
Una
delle cose che Lily Luna Potter detestava di più sulla
faccia della terra era doversi muovere in mezzo ad una folla. Di
qualsiasi
tipo, non le importava che si trattasse della stazione di
King’s Cross, di un
centro magicommerciale o di un autobus (sul quale era stata costretta a
salire
una sola e penosa volta nella sua vita). A infastidirla era il trovarsi
schiacciata in mezzo ad altre persone, specialmente se Babbani, che le
pestavano i piedi, che la spingevano, che le tossivano
addosso…detestava
doversi muovere a rilento, adattarsi alla loro modalità di
spostamento. Se
fosse stato per lei, in ogni luogo pubblico avrebbe dovuto essere
affisso un
cartello con su scritto: vietato accalcarsi.
Fu
per questo motivo che arricciò il suo aristocratico nasino
quando, un mattina di fine gennaio, passò davanti alla
bacheca degli studenti
affissa vicino al portone della Sala Grande. O meglio, cercò
di passarvi,
perché una fastidiosa folla di persone le ostacolava il
passaggio. Non avendo
alcuna intenzione di infilarsi in quell’ammasso di corpi
umani più o meno
profumati, sbottò a voce alta e seccata, di modo che la
sentissero tutti:
-Beh?
State aspettando la venuta degli alieni per togliervi di
lì?-
La
maggior parte degli studenti si voltò verso di lei, per
vedere
chi aveva parlato con tono così scocciato, ma a risponderle
fu Vanessa
Blindsworth, che come gli altri stava leggendo un annuncio appeso
lì sulla
bacheca.
-Ci
scusi sua Maestà Potter, non volevamo intralciare il suo
cammino!- disse la bionda Grifondoro con pesante sarcasmo nella voce.
Lily
la scrutò dall’altro verso il basso, facendola
arrossire
lievemente, e poi replicò:
-Brava,
suddita, fai bene a invocare il mio perdono. Ora ti vuoi
levare?-
Vanessa
strinse le labbra indignata per il tono superiore che
Lily
fece finta di ringraziare, dispensando sorrisini gelidi qua e
la, e poi si avviò tranquilla verso
Stava
pensando ingrugnita ancora a quella stupida regola, quando
si sedette al tavolo degli Slytherin per fare colazione. Non
degnò nessuno
neanche di mezzo saluto, neppure Glorya e Cassiopea, che stranamente
era scesa
a colazione prima di lei.
-Cos’è,
ti è morto il gatto?- l’apostrofò
-O
peggio, i capelli non stavano come volevi tu?- la corresse la
biondina affianco a lei.
-Tz!
Fosse quello!- sbottò Lily.
-E
allora?- domandò ancora Glorya.
-Non
avete visto l’annuncio in bacheca?-
Le
due amiche si guardarono leggermente confuse, cosa che fece
capire a Lily che probabilmente quando camminavano erano troppo intente
a
specchiarsi nelle armature per notare qualsiasi altra cosa.
-Domenica
6 febbraio c’è l’uscita ad Hogsmeade!-
chiarì Lily,
seccata per il fatto che non lo avessero capito subito.
-E…?-
la incalzò
-E
noi non possiamo andarci!-
-Che
peccato Lilian, vorrà dire che scatteremo tante foto da
farti
vedere- commentò ironico Scorpius Malfoy, lasciando
momentaneamente da parte la
fetta biscottata che stava sgranocchiando.
Lily
si trattenne dal digrignare poco finemente i denti e stava
già per rispondergli a tono, quando le venne improvvisamente
in mente che…
-Tu
fai il terzo anno!- esclamò, puntandogli contro un dito
dall’unghia smaltata di rosso scuro.
-Sì-
rispose Malfoy, -però, non ti facevo così
sveglia…- aggiunse
poi, sarcastico, non comprendendo il motivo di quella sua affermazione.
-E
se tu hai tredici anni, vuol dire che ad Hogsmeade ci puoi
andare…- rimuginò Lily più rivolta a
sé stessa che ad un alquanto perplesso
Malfoy, - e se puoi andarci tu…allora anche
Edward…-
Con
il volto tutto illuminato, Lily si voltò verso le sue
amiche,
ed annunciò:
-So
come andare ad Hogsmeade!-
Cassiopea
e Glorya la guardarono confuse, non avendo colto il
lampante collegamento fra Edward e Hogsmeade.
-Pensi
di infilarti nella borsa di Edward?- le domandò Cassiopea,
con lo stesso sarcasmo di Scorpius. Il diretto interessato si trovava
qualche
posto più in là, a chiacchierare con Derek; non
si era accorto di essere
improvvisamente diventato l’oggetto dell’attenzione
di Lily.
-Figurati…semplicemente
userò il Mantello dell’Invisibilità di
mio
padre, ed Edward mi porterà con sé- rispose la
rossa, mentre nella sua mente
stava già prendendo forma il resto del piano.
Niente
l’avrebbe tenuta lontano dallo shopping. Le mancavano
giusto quelle cinque o sei paia di jeans, poi necessitava di un paio di
nuovi
stivali…e a pensarci bene meglio prendere anche due o tre
felpe…e perché no,
qualche maglioncino…
-Bello,
ma il Mantello dove lo trovi?- chiese Glorya, strappandola
brutalmente dalle sue fantasie.
-Se
conosco bene James, l’avrà trafugato da casa
nostra già al suo
primo anno. Me lo farò dare- rispose, dopo averci riflettuto
un attimo. James
non avrebbe mai potuto rifiutarle nulla…
-Certo,
sono sicura che te lo offrirà su un piatto
d’argento, dopo
tutto ti sei comportata come uno zuccherino ultimamente…-
osservò Cassiopea,
facendole storcere le labbra. Lily non sapeva che Scorpius aveva
continuato ad
ascoltare la loro conversazione, e che stava già pensando a
come rovinarle il
piano…
-Donne
di poca fede, sappiate che se il mio piano funziona, non vi
porterò con me- ribatté Lily, ed immediatamente
Cassiopea mise su la faccia da
cucciolo che adottava quando voleva ottenere qualcosa da Scorpius.
-E
non mi guardare così tu, sono incorruttibile- la
stroncò subito
Lily e un attimo dopo l’espressione di Cassiopea si era
ricomposta.
Dopo
cinque ore di lezione, Lily aveva già una tattica pronta, e
la attuò a pranzo.
Cercando
di non mostrarsi troppo schifata, si avvicinò al tavolo
di Grifondoro attirandosi immediatamente gli sguardi stupefatti delle
sue
cugine Weasley; era risaputo che Lily le evitava come la peste.
Spintonando
delicatamente qui e là, riuscì a sedersi vicino a
James che essendo impegnato nella difficilissima attività di
parlare e mangiare
contemporaneamente non l’aveva notata; di fronte a lui si
trovava Beatrice, che
appena la vide, tacque per poi schiarirsi la gola imbarazzata.
-Beh?
Perché ti sei zittita?- le domandò James e poi
seguendo la
traiettoria del suo sguardo, si trovo Lily seduta affianco. Ci
mancò poco che
saltasse via dalla panca, a giudicare dall’espressione
stupefatta che aveva.
-Lily!-
-James,
caro- rispose lei, amabile. Caro?
si chiese James, osservando ora diffidente sua sorella.
-Che
cosa vuoi?-
-Fare
due chiacchiere- rispose lei, con naturalezza. Cosa c’era di
più normale che voler parlare un po’ con il
proprio fratello?
-Fare
due chiacchiere- ripeté James, stringendo gli occhi azzurri
sospettoso.
-Okay,
no lo ammetto, non voglio fare due chiacchiere- ammise
Lily, rendendosi conto che James non l’avrebbe bevuta.
-E
allora che vuoi?-
-Vedi…-
iniziò Lily e poi si avvicinò a lui con fare
cospiratorio,- hai presente Caroline Cavendish…-
-Sì,
quella stragnocca della tua Casa…- annuì James
con gli occhi
già a forma di cuore;
-Ecco
lei…vedi ho sentito in Sala Comune che vorrebbe uscire con
te, ma che sai, non vorrebbe farsi vedere subito con te…-
gli raccontò lei e
godette nel vedere la sua bocca spalancarsi per la sorpresa, in
contemporanea
con quella di Beatrice che si era invece serrata sino
all’inverosimile.
-Davvero?-
chiese il più grande dei Potter.
-Davvero,
ti trova affascinante- annuì Lily, dandogli mentalmente
dello sciocco. Come se
-Allora
io le ho detto che tu hai un Mantello
dell’Invisibilità…-
aggiunse, facendogli credere di essere in grande sintonia con
James
annuì vigorosamente, non accorgendosi del tranello in cui
stava per cadere.
-Bene…le
ho detto che tu hai questo Mantello e che saresti stato
sicuramente disponibile ad usarlo per uscire con
lei…capisci, lì sotto nessuno
vi vedrebbe…- proseguì, con James che pendeva
dalle sue labbra.
-Ma…-
-Ma?!
Che ma?!- la interruppe James, spaventato all’idea che la
sua possibilità di provarci con
-Lei,
che è astuta, ha detto che non crede al fatto che tu
possiedi il Mantello, e che ci avrebbe creduto solo se lo avesse visto-
concluse lei, e tacque furbamente per dargli modo di riflettere sulla
cosa. Da
una parte James sapeva che un’occasione come quella non gli
sarebbe mai più
capitata dall’altra però…
-Ma
come faccio a farglielo vedere? Cioè, se non vuole essere
vista con me subito, non posso mica avvicinarmi a lei…-
-Giusto-
approvò Lily fingendo di ammirare il suo acume, -ma io ho
deciso che per questa volta ti darò una mano. Vedi, se tu
dai il Mantello a me,
io posso senza problemi mostrarlo a Caroline. Infondo siamo nella
stessa Casa e
per di più amiche, nessuno si
insospettirà…-
-Davvero
faresti questo per me?-
domandò James speranzoso lanciando occhiate
bramose alla Regina che
proprio in quel momento si voltò verso di lui. Beatrice
intanto stava
stringendo sempre di più la presa sul tavolo, tanto da farsi
sbiancare le
nocche.
-Ma
certo! Sono pur sempre tua sorella…- rispose Lily, come se
fosse ovvio. James sembrò dimenticarsi che Lily non si
comportava come tale da
cinque mesi, che li evitava, perché si vedeva già
seduto ad un tavolino
appartato con Caroline, che lo guardava adorante…le avrebbe
preso la mano…e
poi…Probabilmente fu quel “e poi”
prodotto dalla sua fertile immaginazione che
lo spinse a dire a Lily:
-Grazie!
Allora più tardi ti do il Mantello, così lo puoi
fare
vedere a Caroline. Ma solo a lei, mi raccomando! Solo pochi possono
sapere
della sua esistenza!-
-Ovvio…un
oggetto così prezioso…- commentò Lily,
e poi lanciando
un’occhiata soddisfatta a Beatrice- avendo capito che
l’italiana era cotta del
suo migliore amico- si alzò dal tavolo dei grifoni.
*****
Con
una scusa o con un’altra, Lily aveva evitato la consegna del
Mantello fino alla domenica mattina. Se infatti James
gliel’avesse dato subito,
Lily avrebbe teoricamente mostrarlo subito a Caroline e poi
riconsegnarglielo;
invece Lily aveva preferito arruffianarsi per tutta la settimana
Edward, che
questa volta non era stato molto facile da convincere. Sebbene volesse
passare
la domenica pomeriggio con Lily, temeva che in qualche modo li
avrebbero
scoperti. Non voleva finire in punizione, era uno Slytherin, per cui
non ci si
doveva aspettare atti di coraggio da lui. Ma alla fine Lily
l’aveva spuntata,
sfoderando tutte le armi di persuasione in suo possesso:
l’aveva lusingato per
il suo bel faccino, lodato per la sua infinita perfidia
–l’unica dote
apprezzabile in un Serpeverde- e, vedendo che i suoi complimenti non
stavano
sortendo l’effetto sperato, aveva detto, il sabato sera in
Sala Comune, con
tono noncurante:
-Beh…se
non lo farai tu…lo chiederò a qualcun
altro…chissà…magari
anch’io troverò il mio primo amore durante il mio
primo anno…a molti succede
così sai…- e aveva condito il tutto con il suo
tipico sorrisino da serpe made
only in Lily.
A
quelle parole il giovane Nott aveva drizzato le orecchie, e non
volendo farsi scappare l’opportunità di tenersi
Lily buona per una eventuale
futura storia, aveva detto:
-E
va bene! Sappi che se ci scoprono…-
-Non
ci scopriranno- l’aveva interrotto Lily, prima che lui
potesse aggiungere una qualche minaccia; non voleva essere costretta a
rimettere anche lui al suo posto, le serviva per andare ad Hogsmade.
Così,
terminata l’opera di convincimento di Edward, la domenica
mattina del sei febbraio, Lily si era recata tutta giuliva di fronte al
quadro
della Signora Grassa, dove suo fratello le avrebbe dovuto dare il
mantello.
Come d’accordo, James la stava aspettando con la schiena
appoggiata al muro, posizione
scelta apposta per nascondere un certo manto argentato.
Appena
Lily lo vide si stampò in faccia un’espressione da
sorellina contenta di rendersi utile e gli si avvicinò con
passo sicuro.
-Ciao
James!- lo salutò sforzandosi di apparire allegra e bisogna
dire che Lily Luna Potter era un’ottima attrice: nessuno
guardando il suo
sorriso avrebbe mai detto che stava fingendo,
-finalmente
posso far vedere il Mantello a Caroline! Sai, lei è
molto impegnata e ti giuro che
questa
settimana non ha avuto un buco di tempo….povera
stella, ha i M.A.G.O quest’anno…-
aggiunse, mentre suo fratello la guardava
tutto estasiato.
-…e
sai com’è, non volevo certo rischiare di rovinare
il Mantello
o perderlo! Meglio che tu me l’abbia dato solo oggi, Caroline
mi aspetta nel
suo dormitorio dopo pranzo, mi ha detto…-
proseguì, glissando naturalmente sul
fatto che proprio per l’ora di pranzo Gazza si sarebbe
appostato davanti al
portone di Hogwarts per controllare gli studenti in uscita.
-Certo,
certo…allora tienilo, cerca di mostrarlo subito a
Caroline!- la interruppe lui, impaziente. Già si immaginava
di poter passare un
braccio intorno alle esili spalle della Regina, con lei che lo
guardava,
socchiudendo le labbra in attesa di…
-Bene!!-
Lily lo strappò brutalmente dalle sue fantasie,
prendendogli dalle mani il liscio mantello color argento scuro,
compagno e
complice delle tante avventure di Harry Potter,
-Allora
vado, dopo pranzo le faccio vedere che il Mantello esiste
davvero…e lei vorrà sicuramente uscire con te!
Anzi, posso già dirti con
sicurezza che ti aspetterà sotto il Mantello vicino al
Portone, verso le tre…ma
per sicurezza ti faccio arrivare un messaggio, d’accordo?-
disse Lily, sperando
che suo fratello non vedesse la bramosia nei suoi occhi.
-D’accordo!
Ah Lily…- rispose lui, fermandola prima che si
allontanasse.
-Sì?-
fece
-Grazie,
per tutto- le disse lui con sincerità. Se Lily avesse
posseduto una coscienza, si sarebbe sentita in colpa per aver sfruttato
e
manipolato in quel modo James, ma dato che lei una coscienza non ce
l’aveva, il
problema non si poneva neanche. Così con finta modestia
replicò:
-Ma
di niente!- e detto questo riuscì finalmente ad andarsene.
Appena
ebbe svoltato l’angolo, il sorriso sparì dalle sue
labbra.
*****
Scorpius
Malfoy era incazzato. Primo, non avrebbe potuto fare una
soffiata ai
professori avvertendoli che Lily Potter aveva intenzione di uscire dal
castello
pur essendo troppo piccola, perché altrimenti sarebbe finito
nei guai anche
Edward; secondo, come se ciò non bastasse a fargli alzare la
pressione
sanguigna, avrebbe dovuto trascinarsela dietro per tutto il pomeriggio.
Come
gli aveva fatto notare Edward, lui non poteva di
certo andare da solo ad Hogsmeade con lei- benché
avesse voluto-
perché vedendolo parlare apparentemente da solo, qualcuno si
sarebbe potuto
insospettire. Aveva così coinvolto anche Derek, che non
nutrendo una
particolare antipatia nei confronti della giovane Potter, aveva
acconsentito ad
andare con lui. E così Scorpius si era visto costretto ad
aggregarsi, con suo
sommo orrore.
Non gli
era sfuggito il sorrisino trionfante che Lily gli aveva rivolto a
colazione: la
maledetta Vipera sapeva che lui
aveva
avuto intenzione di arrecarle danno, ma sapeva anche che non poteva farlo. Era infatti consapevole
che Lily non si sarebbe fatta alcuno scrupolo a confessare che Edward
avrebbe
dovuto aiutarla nella realizzazione del suo piano criminale, pur di
fargliela
in qualche modo pagare. Stava cominciando a capire come funzionava la
mente di
quella piccola serpe ed era solo per non doversi sopportare un Edward
arrabbiato con lui – e quando ci si metteva sapeva essere
davvero
insopportabile- per un mese intero a causa di una punizione che lui, Scorpius, gli aveva volontariamente
procurato, che si era infine deciso a tenere la bocca chiusa.
Così,
alle tre di quello sfortunato pomeriggio, Scorpius lasciò
-Caroline…?
Caroline, ci sei? Non ti vedo!-
Lily
infatti aveva provveduto a mandare un fittizio messaggio a James,
confermandogli l’appuntamento con
-Che
idiota…- commentò Scorpius schifato, mentre con
tranquillità sorpassavano
Gazza, che aveva riservato loro lo stesso sguardo arcigno e sospettoso
che
rivolgeva a tutti, senza però accorgersi che erano in
realtà quattro e non tre.
Mezz’ora
più tardi, Lily metteva piede ad Hogsmeade.
Dopo la
guerra, le vie del famoso villaggio di maghi avevano cambiato nome; le
autorità
avevano ritenuto doveroso dare un tributo ai caduti per la salvezza dei
maghi e
così ora ci si poteva ritrovare a passeggiare per
Moony’s street o a sostare su
una panchina di Moody’s Square. Come ulteriore omaggio, era
stata posta infondo
alla principale via della cittadina un monumento ai caduti raffigurante
un mago
in ginocchio con la bacchetta spezzata sul quale erano incisi tutti i
nomi di
coloro che avevano dato la vita per la libertà della
comunità magica.
Ma a Lily
non interessava tutto questo, non interessava che ci fosse
lì il nome di suo
zio Fred o quant’altro; a lei interessavano i negozi. Si
fermò davanti a
Fabulous Witch e sbucò da sotto il Mantello, costringendo
anche Edward, Derek e
Scorpius a bloccarsi.
-Allora-
esordì Lily e Scorpius notò che stranamente
portava un cappuccio a coprirle i
capelli,
-io oggi
sarò tua sorella- proseguì puntando un dito
contro Edward, e liberò la lunga
chioma. Con sorpresa, il bel rosso rubino era diventato un castano
ramato in
tutto e per tutto uguale alla tonalità di capelli di Edward;
ad uno sguardo
poco attento, sarebbe potuta effettivamente passare per la sorella
minore di
Nott.
-Io e te
siamo venuti qui con il permesso dei genitori, ricchi e facoltosi, che
mi hanno
lasciato molti galeoni per soddisfare i miei desideri- aggiunse,
facendo
tintinnare la borsa di maglia.
-Tu pensi
che io abbia voglia di stare tutto il giorno dietro te e i tuoi
capricci?-
intervenne a quel punto Scorpius, che già si immaginava un
interminabile
pomeriggio seduto a osservare le sfilate di Lily. Lei lo
degnò a malapena di
un’occhiata, come se non si fosse neanche accorta della sua
presenza e rispose:
-No
Malfoy, vai pure. Meno ti sto vicino e meno mi irrito-.
Gli occhi
di Scorpius si fecero di pietra. Come si permetteva quella stupida
sanguesporco
di rivolgersi a lui in quel modo, trattandolo come un domestico da
congedare?
Pensava forse di poterlo trattare come uno zerbino, alla stregua di
tutti
quelli che avevano stupidamente iniziato a rispettarla e temerla?
In un
lampo, si avvicinò a lei, spingendola senza toccarla contro
il muro di pietra
della stradina. Con il volto ad un centimetro da quello di avorio della
Potter
sibilò, come un serpente estremamente velenoso:
-Non
osare mai più rivolgerti a me in quel modo, chiaro?-
Sebbene
la via fosse piena di studenti, fra di loro era calato un silenzio
pesante;
sembrava che anche Edward e Derek stessero trattenendo il respiro, in
attesa di
vedere come si sarebbe evoluta la situazione.
Lily non
batté ciglio, né il suo cuore accelerò
i battiti; solo un lievissimo rossore
sulle guance di neve tradiva un certo nervosismo. Non era sicura che
Scorpius
non le avrebbe fatto del male, pur essendo lei una bambina e lui un
ragazzino.
-Io mi
rivolgo a te come voglio, intesi?- replicò dura.
Scorpius
le posò una mano sulla spalla e strinse; da lontano poteva
sembrare che la
stesse accompagnando all’interno del negozio, in
realtà ce la stava trascinando
di forza.
Sebbene
la sua presa le facesse male, Lily non disse nulla né lo
strattonò; non voleva
farsi notare.
Lily
trascorse un magnifico pomeriggio passando da una scintillante vetrina
all’altra, aggiungendo pacchetti su pacchetti, acquistando di
tutto e di più.
Lo spiacevole episodio con Scorpius era stato registrato e accantonato
in un
angolo della mente, in attesa di essere recuperato e analizzato. Malfoy
dal
canto suo aveva fatto il possibile per rovinarle lo shopping,
sostenendo che
tutto ciò che Lily vedeva o esaminava era da stracciona
Babbana o da
proletaria, ma nonostante questo non la scalfì minimamente.
Tutto sommato
persino Derek e Edward si divertirono con lei ad aiutarla nella scelta
o a
seguire lo scambio di battute acido fra Lily e Scorpius; erano
adorabilmente insopportabili.
Ritornarono
al castello proprio mentre i capelli di Lily ritornavano del loro
consueto
rosso rubino. Nonostante l’intento della Potter fosse
trascorrere tutto il
tempo in boutique, aveva “concesso” loro di andare
ai Tre Manici di Scopa dove
Derek le aveva gentilmente offerto un tè caldo alla
cannella- il suo preferito-
mentre loro si scaldavano con della crema al caramello con panna alle
nocciole;
di certo loro non bevevano della volgare Burrobirra. Li aveva poi
accompagnati
al Ramo D’oro, negozio di articoli sportivi, dove Derek
doveva ritirare la sua
nuova scopa da corsa; anche Edward e Scorpius avevano fatto degli
acquisti e
così i quattro Slytherin tornarono nella loro Sala Comune
carichi di sacchetti.
Glorya e
Cassiopea guardarono invidiose tutti i nuovi acquisti della loro amica;
non
avevano potuto aggregarsi alla spedizione perché essendo
entrambe più alte di
Lily non riuscivano a stare sotto il Mantello. Le lasciò ad
ammirare il suo
morbidissimo golf di lana smeraldina e andò a riconsegnare
il Mantello al
“legittimo” proprietario; lo trovò
seduto nella Sala Comune di Grifondoro,
dov’era riuscita ad entrare grazie a Rose che ne stava
uscendo.
-Tieni-
disse, avvicinandosi alla poltrona dove James Sirius Potter stava
mollemente
buttato; vicino a lui si trovavano Beatrice, Fred e Dominque con le
guance
ancora arrossate per il freddo, essendo appena rientrati.
James
alzò gli occhi su di lei, e prese il Mantello senza dire
nulla. Non ottenendo
alcuna reazione, Lily fece per andarsene, quando Bea la
bloccò dicendo:
-Ehi,
piccola serpe, non hai niente da dire a tuo fratello?-
Lily,
divertita dal suo tono arrabbiato, fece finta di pensarci su e poi
replicò:
-Mmh…grazie?-
-Grazie?!-
tuonò Beatrice, mentre gli altri tre Malandrini tacevano,
pronti a godersi la
sfuriata in stile italiano; o meglio, Fred e Dominique avevano tutta
l’intenzione di godersela, sebbene indignati quanto Bea per
l’inganno di Lily.
-Okay,
allora…mi è stato tanto utile?-
riprovò Lily, gongolando nel vederla incazzata.
-L’hai ingannato,
inventandoti la storia di
Caroline, sfruttando il debole che tutti hanno per quella Vipera, solo
per
ottenere il Mantello e andartene ad Hogsmeade a spendere di tutto e di
più, e
dopo tutto ciò ti presenti qui con quel tuo odioso sorrisino
snob e sai dire
solo grazie?! Ma non ti vergogni?- esplose allora l’italiana.
-Ma
guardatela la nostra Bea, che difende a spada tratta il suo principino
dei
grifoni…- la canzonò allora Lily, sapendo di
colpire il punto giusto; infatti
Bea avvampò e tacque.
-Aah,
ingenua…-
Lily si avvicinò a lei, e sebbene fosse più bassa
di parecchi centimetri
sembrarono alla stessa altezza, -non l’hai ancora capito che
io mi prendo ciò
che voglio quando lo voglio? Non mi importa di chi calpesto. E dovresti
fare
anche tu così, cara la mia innamorata, se lo
vuoi…- disse cattiva, facendola
ora sbiancare.
E detto
questo,
Spazio
autrice:
Salve a tutti! Eccomi qui
con un nuovo
capitolo…spero di essere stata abbastanza veloce : )
Allora mi
auguro che questo decimo vi sia piaciuto, personalmente ho adorato
scriverlo,
specialmente l’ultima parte. Mi rendo conto che
l’inganno ai danni di James può
apparire abbastanza idiota (come lui d’altra parte) ma pur
spremendo bene le
mie povere meningi non mi è venuto in mentre nessun altro
modo per consentire a
Lily di mettere le manine sul Mantello. Perciò recensite,
criticando in massa
la mia idiozia : )
Ringrazio chi mette
questa storia fra preferiti e seguite, chi la legge senza commentare
(spero adorandola) e chi
invece è così gentile da lasciarmi un commento: iceathena, sunflower_,
Lady Lynx, BlackFra92
e 979.
Iceathena: ciao a te
ice!!! Sono contenta che
la mia fanfiction ti piaccia, mi ero stufata di tutte le altre Lily
melense e
ingenue e così mi è venuta la malsana idea di
crearne una totalmente diversa,
perfida e vipera : ) spero ti sia piaciuto anche questo capitolo,
aspetto una
recensione :P grazie per il commento, baci!
Sunflower_ :
Ommiodioo!!! Ma che
strafantatiscamente bella e divertente (ti confesso che ho riso per due
ore) è
la tua recensione!?!?! (che ho riletto non so quante volte) Grazie
grazie
grazie grazie grazie grazieeeee (me ti bacia i piedi riuscendo in
qualche modo
anche prenderti le mani in stile Papa che benedice).
Il fatto
che tu riesca ad identificarti in Lily mi rassicura: pensavo di essere
solo io
a sentirmi soffocata da tutti i miei innumerevoli parenti (sto
già tremando in
vista del Natale, l’occasione in cui tutti voglio
sbaciucchiarti, tirarti le
guance e torturarti in qualsiasi altra maniera conosciuta alla specie
umana) ma
a quanto vedo anche tu :P potessimo fare come Lily senza rischiare la
catastrofe….ahhh (sospira sognante)
Ma
torniamo alla recensione ehm ehm (si schiarisce la gola con tono serio)
Come non
amare Malfoy già solo per il fatto che si chiama Malfoy?
appunto. Amo anch’io
il mio Scorpius (e da ciò dovresti renderti conto di quanto
io sia malmessa) ma
amo di più il tuo:P (aaah sto ancora aspettando il prossimo
capitolo post
bacio!!!! me ti guarda con rimprovero)
E per
quanto riguarda Blaise…rileggendo i capitoli mi scopro ad
odiarlo pure io che
l’ho creato, ma ci voleva il
cazz…l’insensibile padre di turno senza cuore :P
(ma mi unisco comunque ai tuoi rimproveri…e sghignazzo
rileggendo “vola basso e
schiva i sassi…”)
E
Thomas…sì sì lui è il
classico pazzo psicopatico dei film, tutto chiuso ed
introverso che alla fine se ne salta fuori con un bazoka e stermina
tutti (ma
cercherò di non far finire in maniera così
tragica la fanfiction) o anche il
brutto anatroccolo con lingua di serpente che nessuno ama se preferisci
:P
E
giungiamo a James…credo che si prenderà qualche
bastonata in testa da parte tua
(ti sto immaginando armata di randello) per come si comporta in questo
capitolo…poi dimmi se ho azzeccato ç_ç
Bene, spero
di aver risposto in modo esauriente alla tua recensione (io ti adoro,
sappilo)
e soprattutto vero che me ne lasci un’altra
cosììì? (me ti guarda con occhioni
speranzosi da piccola fiammiferaia, congiungendo le manine in una
preghiera)
Ma
soprattutto sono contenta di piacerti, è bello sapere che il
mio modo di
scrivere piace a una delle mie autrici preferite…e non
scusarti! Più ti
dilunghi, più ti guadagni la mia gratitudine (per quel che
vale)
In
conclusione: w le persone logorroiche!!
Lady Lynx: io adoro Draco con te : P
anch’io ho
immaginato che da grande Draco non volesse ripetere gli errori e
vedendo che
quella testa di ca…volo di Blaise li sta commettendo, non
può che minacciarlo
:P spero ti sia piaciuto questo capitolo, un bacio grande, alla
prossima!
BlackFra92: tu sei
matta a metterti a
recensire con la febbre a 40!!!! (me ti punta contro un ditino in stile
mamma)
e non osare scusarti se la recensione non è lunga come le
altre!!! Già solo il
fatto che ti sei messa al pc pur stando male per me conta moltissimo! :
)
(anche se mi preoccupa immaginarti vestita con quei gonnellini orribili
e il
reggiseno di metallo di Xena)
Ho il
sospetto che James si prenderà in testa il tuo pc per il suo
comportamento…o
sbaglio? O_O
E beh,
Hogwarts non poteva stare senza Malandrini, ci volevano :P
Spero che
il capitolo ti sia piaciuto, ma soprattutto spero che tu ora stia
meglio e che
la febbre ti sia passata (dimostrando che la suina non è
mortale)
Ti
aspetto alla prossima recensione, un bacio my darling!
979: non scusarti,
a me vanno bene
anche solo due parole in croce!!! : ) l’ultima parte
l’ho inserita perché
soprattutto in questo periodo la sento molto vera, e sono contenta che
ti sia
piaciuta : ) grazie per la recensione i complimenti, alla prossima!!!
Un bacio
enorme