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Autore: Kimly    29/10/2009    3 recensioni
Una raccolta di alcuni momenti di coppie più o meno canon, a seconda dell'ispirazione... [Rating e genere variano a seconda della storia] 1. NejiHina 2. TemaHidan 3. SasuNaru [Seconda classificata al contest "I Can't stay without music!" indetto da Only_Me su EFP forum] 4. ShikaIno Scritta per il White Midnight, auguri mosche bianche!^^ 5. ShikaIno Sempre scritta per il White Midnight 6. KakaIno 7. Sorpresa 8. InoSorpresa [Seconda classificata al contest "First Kiss" indetto da sani-chan92 su EFP forum] 9. SasuSakuSopresa [Quarta classificata al concorso "Contest sulla delusione" indetto da Shurei e Rinalamisteriosa su EFP forum 10. ShikaIno 11. NejiHanabi [Settima Classificata al contest "Impossible is nothing!" indetto da Globulo Rosso su EFP FORUM] DALL'ULTIMO CAPITOLO: Le catturò il viso fra le mani e afferrò le sue labbra con le proprie. La ragione, che fino a poco tempo prima, sembrava averlo tenuto ancora in pugno era scivolata via lungo un fiume di saké.
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Delusione. Era questo il sentimento che Sakura provò primo fra tutti e che le entrò in testa senza mai andarsene, neanche negli anni a venire.

Era delusa dal mondo che le metteva davanti un’altra prova difficile da superare, per la quale avrebbe dovuto sacrificare la sua intera esistenza, i suoi sogni e le sue speranze.

Era delusa dai suoi amici che sembravano scomparsi nel nulla dopo la fine della scuola, anche Ino, l’amica migliore che avesse mai incontrato in tutto l’universo, non s’azzardava a darle una mano, troppo preoccupata dei suoi problemi che, sì erano duri e insidiosi, ma non la facevano carica di una tale responsabilità.

Era delusa, però, soprattutto da se stessa. Non poteva credere che aveva studiato, lavorato, sudato tutti quegli anni per poi buttarli via così alla prima occasione, solo per aver avuto quella piccola dimenticanza, che di piccola aveva ben poco. Cosa avrebbero pensato i suoi genitori, che già la vedevano medico affermato in tutto il Giappone? Cos’avrebbero detto, sussurrato i vicini di casa, i professori, i conoscenti dell’intelligente e responsabile Sakura? Delusione, ecco cosa.

Sakura Haruno da quando era piccola aveva sempre apprezzato il fatto di essere lodata da tutti per il suo cervello, che la portava ad essere sempre la prima della classe, ritenendo che lo sarebbe stata anche nella vita. La ragazza però non aveva fatto i conti con la classica crisi adolescenziale che colpisce, prima o poi, tutti quanti. Aveva iniziato ad irritarsi per ogni sorrisino compiaciuto rivolto a lei, sapendo bene che dietro a quella linea che si allungava da est ad ovest c’era invidia o, peggio, falsità.

Proprio questo forse l’aveva portata a compiere un azione così avventata, stupida e irresponsabile; la voglia di essere come tutte le altre ragazze, provando per una sola volta a non essere considerata la classica secchiona, sempre ligia al dovere e china sui libri, farsi apprezzare non solo per la sua brillante memoria, ma anche per la sua gentilezza, forza d’animo e generosità. Infatti era stato appunto quello il motivo per cui, adesso, l’Haruno si trovava china sul lavandino, vomitando l’anima e aspettando timorosa e terrificata la risposta da uno stupido oggetto di plastica che non sapeva e mai avrebbe saputo che dal suo risultato sarebbe dipesa la vita di quella ragazza dai capelli color gomma da masticare.

“Se la linea verticale compare nel cerchio grande, sono incinta. Se compare in quello piccolo, non lo sono. Ma chi ha il coraggio di guardare, visto che ho la testa conficcata nel lavandino e le forze mi stanno lasciando?”

Sakura, come già detto, era intelligente, molto intelligente. Sapeva bene, quindi, che quelle ripetitive nausee, quegli sbalzi d’umore e quelle irrefrenabili voglie di cibo esotico non erano normali, o almeno non lo erano per lei. All’università aveva studiato tutto sull’argomento, per una tesina di fine semestre; conosceva bene i sintomi, le cause e tutti i fattori che avrebbero portato ad una gravidanza non desiderata. Sakura amava i bambini e aveva sempre sperato di mettere su famiglia un giorno, ma questo prima avrebbe implicato un matrimonio, una sistemazione adeguata e un lavoro sicuro. Non si aspettava di certo, e questo fatto la rendeva ancora più delusa e schifata di se stessa, di concepirlo durante una notte di passione-che tra l’altro ricordava poco- con un ragazzo dell’ultimo anno, un certo Itachi Uchiha, quel certo Itachi Uchiha, il fratello maggiore di Sasuke, per il quale Sakura aveva una cotta da sempre. Inoltre la ragazza aveva appena terminato il suo primo anno, mantenendosi con un lavoro a dir poco altalenante come barista in un locale scadente.

La nausea sembrava essersi acquietata e Sakura colse l’occasione per rischiare una sbirciatina all’oggetto che sarebbe stato il protagonista dei suoi sogni per i mesi a venire. Lo prese fra le mani che tremarono leggermente, ricacciando indietro il vomito che stava per risalirle, controllò la linea più volte, doveva esserne certa.

Una nuova ondata di delusione le infiammò l’anima, facendola piangere silenziosamente, non doveva far svegliare la sua compagna di stanza Hanabi, una ragazza fredda e dura, ma forse ben più sveglia di lei da non farsi fregare così facilmente dal suo ragazzo di sempre Kiba Inuzuka.

Si sciacquò il viso un paio di volte, credendo che fosse solo un semplice sogno. Buttò il test nel cestino del bagno e, a tentoni per via della poca luce, tastò con le mani la stanza, alla ricerca del suo adorato letto. Ci mise due minuti per udire dei lievi battiti arrivare dalla porta di ingresso, facendole salire il cuore in gola.

-Chi è?- sussurrò lievemente, Hanabi nel frattempo parlava nel sonno.

-Sono Sasuke, Sakura apri.- Quella voce le ordinò tante cose ma aprire era l’ultima azione al mondo che voleva compiere in quel momento. Sasuke non era né loquace né gentile nei suoi confronti, però era sveglio esattamente come la sua compagna di stanza. Doveva aver capito tutto, tranne forse il presunto padre; ma se era andato da lei quella notte voleva significare solo una cosa: tutti i tasselli erano stati inseriti.

La ragazza girò il chiavistello ma non lo fece entrare, preferendo uscire a prendere una boccata d’aria.

-Allora?- chiese Sakura, dopo i primi quindici minuti di silenzio. 

-Itachi non è stupido, sono qui perché gli devo un favore. Hai bisogno di qualcosa? Soldi, un lavoro…?- Sakura non riusciva a guardarlo negli occhi, temendo di scorgere la sua delusione e il suo disappunto.

-Io…no, non mi occorre niente. Sono forte abbastanza per superare anche questa, ma ti ringrazio.- Il ragazzo la fissò confuso e disse.

-Sono qui solo per mio fratello, se fosse per me…-

-Neanche io sono stupida, Sasuke. Itachi non dovrà mai saperlo, ti prego.- lo implorò la ragazza, cercando di non risultare patetica e sentimentale.

Sasuke non rispose, ma riuscì a intravedere un lieve sorriso comparire sul volto dell’amico, prima di lasciarla da sola fuori al freddo.

Sakura, prima di addormentarsi, non poté fare a meno di sorridere. Nel volto di Sasuke aveva notato parecchie emozioni, ma nessuna poteva essere indicata con la parola delusione…

 

-Hanabi, potresti aprire per favore? Sono già in ritardo e il mio cellulare sembra sparito.-

La giovane Hyuuga si affrettò a correre verso la porta e, non senza stupore e curiosità, firmò per la consegna di un misterioso pacco.

-Sakura, qualcuno ti ha inviato un pacco di…pannolini!-

-Pannolini?-La ragazza sbucò dal bagno, guardando allibita l’amica con in mano la mega confezione.

-I tempi delle rose sono finiti?-ironizzò Hanabi, porgendole il pacco e dirigendosi nell’altra stanza.

Sakura sorrise dolcemente dopo aver letto un piccolo biglietto che accompagnava quel buffo regalo.

“Ne avrai bisogno, come di un volto amico.”

Ti stai offrendo, Sas’ke?

 

 

Spiegazioni, varie ed eventuali:

Questa fic si è classificata quarta al concorso “Contest sulla delusione” indetto da Shurei e Rinalamisteriosa su EFP forum.

Risultato inaspettato, quasi quanto il titolo!xD

Fino all’ultimo non avevo idee e poi ho pensato a questa storia, dapprima Sasuke doveva essere il padre, ma perché rovinare una così bella coppia? Ringrazio nuovamente le giudizi e mi complimento con tutte le partecipanti!^^

Posto il giudizio delle giudici e gli splendidi banner *O*

QUARTA CLASSIFICATA:
Risvolti inaspettati di Kimly

Grammatica e stile: 8
Originalità: 9.5
Caratterizzazione dei personaggi: 9
Attinenza al tema: 5
Gradimento personale: 4,5 in totale
Totale: 36 punti complessivi

Giudizio di Shurei: Una profonda delusione verso sé stessi quando si commettono errori che avremo potuto evitare. Eh sì, anche quelli fanno male, specie se si pensa a come potrebbero reagire le persone a noi care. L'importante però è andare avanti a testa alta, cercando di rimediare.
Ho trovato Sakura del tutto IC, impacciata appena con Sasuke... forte nella decisione di voler tenere il bambino... fragile nel momento della scoperta della sua gravidanza. Tutti elementi che la caratterizzano benissimo. Brava.
Sono rimasta senza parole quando ho letto che il padre è Itachi... mi hai letteralmente spiazzata, davvero! Senza contare le battute finali con l'effetto sorpresa: davvero molto carino, sul serio.
Per quanto riguarda la grammatica non sussistono particolari problemi, solo che alcune frasi potevi esprimerle in maniera differente, ma il problema leggermente più di spicco è la punteggiatura che andrebbe rivista in alcuni tratti...
Per il resto è un buon lavoro con una buona originalità.

Giudizio di Rina: C'è una piccola svista e la punteggiatura da ricontrollare. Stile chiaro e scorrevole.
L'originalità della fic è buona. Non è brillante né dettagliata, ma devo dire che sono rimasta piacevolmente colpita dalla gestione intelligente della trama in questa piccola commedia.
L'IC di Sakura e di Hanabi è buono. Quello che non mi convince molto è Sasuke, ma penso che dipenda dal fatto che si trova in un contesto differente dal solito.
La delusione della protagonista è totale: si sente delusa di se stessa, della vita, degli altri; da questo fatto emerge il voler cambiare che comporta una conseguenza da un lato felice (avrà un bambino ^^), dall'altro totalmente inaspettata, poiché non aveva previsto che per cercare di essere come le altre coetanee sarebbe rimasta incinta.

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