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Autore: Ella_Sella_Lella    01/11/2009    0 recensioni
Ho molte ff cominciate. Ma come amo dire, quando l'ispirazione viene ... Accoglila.
Bene. Facciamo qualcosa di costruttivo.
Incarnate il vosto buon senso in qualcosa di materiale e ... Scaricatelo nel Water ...
Ora ...
Prendiamo due ragazzi diciottene-famosi:
Harry e Ron.
Infiliamo al collegge, e mettiamoci anche un Dean Thomas d'occasione.
Aggiungiamoci un compagno di stanza eccentrico. Rolf Scamandro.
Un ex ragazza leggermente Svitata. Lavanda Brown.
Già che ci siamo mettiamone un altra. Magari una aitante e bella. Cho Cheng
Infiliamoci due serpi che non possono mai mancare. Draco Malfoy e Balise Zabini.
Butiamoci dentro, anche una bellissima ex serpeverde. Daphne Greengrass.
Contorniamo tutto con un ragazzone d'origine bulgara. Victor Krum.
D'occasione la comparsa di una sedicenne risultata agli occhi di tutti trasparente per via della splendida sorellina. Astoria Greengrass
Ricordando Due Fidanzate, un po' troppo lontane. Ed aggiungendo al Mix, due incredibili gemelle, un aitante studente, un lord, due ragazzi inquietanti. Due camerieri babbani e qualche ragazza da far svenire.
Rivelazioni uniche. Tradimenti. Amori. Sentimenti. Buoni pretesti. Follie. Esami e soprattutto Feste.
Con leggiadria, mischiate tutto e provate a leggere ...
Spero Leggiate o commentiate.
(NON credo che la ff mi sia uscita veramente bene)
Attenzione: OOC per precauzione. Non ho potuto mettere tutti i personaggi che volevo. Max 5
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Rolf Scamandro, Ron Weasley
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La Vita A Volte E' Una Fiaba'
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College Bene prima di andare a fare i compiti di Latino ed Epica. E per ugurarvi un felice Halloween passato, vi presento questo Cap.

Ringraziamenti ad :
Ysabel:  Lo so, è triste. Bene questo capitolo i prossimi due capitoli sarannò esilaranti, visto e condizionato che parleranno delle compagnie delle stanze, che come ai nostri eroi(Vedrai) non è che siano finiti assieme alle persone che adorano più a questo mondo.  Ma così dico troppo.

Ps-Anche questo capitolo è tremendamente corto. Mi ci esprimo meglio!!

******************

!!!College!!!

 

*°* La stanza 613# *°*

“R-o-n-a-l-d B-i-l-i-u-s W-e-a-s-l-e-y!” scandì bene Ron, sotto il buco, fatto nella parete di vetro, dove dietro c’era una donna che pareva più un gufo che una donna, dietro a lui in coda, c’erano Harry che stava tranquillo, Dean preso dall’euforia, mentre per ultimo Bolt, che più che ha pensare alla fila per le stanze, stava tranquillo a guardare la fauna femminile del college.  La donna-gufo-civetta continua a spulciare tra schede ed archivi, poi scostandosi gli occhiali disse: “Ripeta il cognome!”  era solo la quarantesima volta che li faceva questa domanda,  “Weasley!”  ripeté nuovamente il rosso, battendo una mano sulla mezza scrivania di legno, cortissima, la signora annui, poi prendendo una bacchetta e tirandola verso uno scompartimento sul quale c’era scritto << Matricole >> poi l’agitò con un colpo secco e disse: “Accio Weaslet Ronald Bilius!” e dalla cassettiera saltò un fascicolo che cadde dritto in mano alla donna, aprendolo trovò molte cose e allegra disse: “Hogwarts Grifond’oro. Uscito con il 70% ai M.A.G.O. (Allora, lui, Harry ed Hermione hanno deciso di dare comunque l’esame a fine settimo anno)  Grande combattente nella guerra magica!”  poi spulciando bene il fascicolo infilò una mano dentro ed estrasse una bustina bianca e la passò sotto il vetro poi seria aggiunse: “Lì, c’è il suo orario a seconda dei corsi che ha chiesto. Una mappa della scuola, dica semplicemente il luogo che vuole raggiungere e comparirà la strada e la chiave della sua stanza 612#!” Ron ringrazio spostandosi, lasciando spazio ad Harry, e agli altri.

Harry, si avvicinò tranquillo, guardando la donna, nei suoi scintillanti occhiali fucsia, i capelli grigi raccolti in un tupè basso, era vestita di un celeste pastello, molto acceso, gli occhi erano neri, aveva una certa età e non aveva ne style ne classe, anche se a guardarla Harry non poté che avere buoni sentimenti, bensì assomigliasse ad una civetta sembrava una donna così gentile e buona, guardandola ebbe la stessa impressione che aveva avuto guardando Silente quando aveva undici anni, di estrema tranquillità.  La donna sorridendo e guardando il ragazzo, muovendo appena gli occhiale e dolce disse: “Prego bel giovanotto. Mi dica il nome …” mentre riprese a scribacchiare su due o tre fogli,  Harry ispirò poi lentamente scandì: “H-A-R-R-Y J-A-M-E-S P-O-T-T-E-R” la donna prese un espressione stupefatta,  poi con una punta d’allegria proferì: “Il famoso Harry Potter! Ti avrei dovuto riconoscere. Sei totalmente uguale a tuo padre!” prima di appellare la scheda del ragazzo, nel frattempo Harry fissandola chiese: “Lei lo conosceva?”  ogni volta che conosceva qualcuno di nuovo, che aveva incontrato suo padre, si riempiva di gioia, la donna allegra rispose: “In verità Signor Potter … Ho insegnato ad Hogwarts per qualche anno. Difesa contro le arti oscure. Mi manca essere la professoressa Elenoire Bailey  Anche se ho frequentato Hogwarts e questa stessa scuola con tuo nonno e Silente!”  poi passò la bustina, gemella a quella di Ron, dicendoli le stesse cose sulla mappa e l’orario e sulla camera 613# di fronte a quella dell’amico, poi Harry lascò spazio a Dean.

(Per il corridoio delle camere)

“Allora io ho la 611#!” disse Bolt, guardando il portachiavi numerati e il numero delle stanze, “Io ho la 612# come Ron!” urlò Dean, trovando la porta, omonima a quella del Rosso, che urlo, di fianco più avanti c’era quella di Andrew, mentre di fronte c’era a quella di Ron e Dean, c’era la  613# di Harry, che era già aperta, dentro c’era un ragazzo che stava litigando con le sue cose, aveva i capelli biondo cenere, quasi castani, occhi verdi come le foglie, pelle pallida ed un volto nordico, anzi si vedeva era del nordest, era alto e slanciato, indossava dei pantaloni neri ed una camicia bianca a righe celestine, mezza sfatta, mentre cercava di bloccare quello che sembrava un cane della prateria alata, i quattro ragazzi, guardavano da fuori la porta, nessuno aveva il coraggio di entrare. “Paris! Calma!” disse il ragazzo,  riuscendo a calmare l’animale e rivelando così un accento tipico dell’est Europa, si bloccò avvertendo che gli altri lo stavano fissando,  ebbe un rossore primordiale sulle guancie bianche e poi tornando pallido balbettò un: “S – Salve. Io sono Rolf Scamandro!”  poi muovendo il cane della prateria alato, oscillando il povero animale, allegramente aggiunse: “Mentre lei … È la mia dolce compagna di sventure Paris!Un vane della prateria con le ali. Comunemente chiamati Cuccioli volanti.”   Stringendola forte alla sua faccia,  i quattro rimasero impalati, poi Andrew, da bravo intellettuale qual’era disse: “Ma tu sei il nipote del grande magizoologo Newton Artemis Fido Scamandro  Harry riconobbe quel nome, come quel dello scrittore del suo libro sulle creature magiche, il ragazzo con il cane della prateria annui, silenzio,  Harry sorridente disse: “Tuo zio ha scritto il mio libro della scuola. Io sono …”, “Harry Potter … So chi sei. So che lui è Ron Weasley, Dean Thomas … Tu non so chi sei però sei un Bolt!” finì per lui ed aggiunse anche Rolf, “Si mi chiamo  Pois … Andrew andrà bene lo stesso!” congiunse Bolt, continuando a guardarlo, il castano allegro domandò: “Con quali fortunati dividerò la stanza?” indicando due letti vuoti, Harry alzò la mano, dicendo un allegro: “Io!” il ragazzo ne rimase sbalordito, dividere la stanza con il famoso Harry Potter? Cose dell’altro mondo. Cose uniche. Cose da College. 

“Giorno. Strani Tizi!” si sentì una voce fuori campo, dal corridoio, un ragazzo dai capelli rossi, scompigliati anzi elettrizzati, tirati su, con indosso un Kway, i 5 si ritrovarono a fissarlo, affianco a lui, c’era un castano, con una frangetta lunghissima che arrivava poco sopra la punta del naso, lasciando intravedere degli splendidi occhi verdi, paragonabili solo a quelli di Harry, con un abbigliamento nero e oro, “Todd sei ancora vivo?” domandò Andrew al ragazzo con la frangetta lunga,  l’altro mosse appena la testa e con un tono piatto, completamente vuoto, privo d’emozioni disse: “Si Drew sono ancora vivo!” poi prese la sua chiava della 611# ed entrò. “Io sono Marcus Jacob Ros. Il suo compagno di stanza!”  disse lo strano individuo con il Kway, “Sei anche mio compagno di stanza …” stava dicendo Andrew, prima che l’altro scappasse nella stanza, Ron guardando l’ex corvo, con una punta di sarcasmo chiese, retoricamente: “Strani quei due?”, Dean ridacchiò, mentre Andrew rispose: “Ros non so. Ma Todd Malcom Dering sicuro!È un ex tasso di Hogwarts!” poi ispirò ed entrò nella sua stanza, per approfondire la conoscenza con i suoi compagni di stanza. “Andiamo anche noi?” domandò Dean, solamente che ancora prima di finire la frase, Ron lo aveva  già spinto dentro, visto che erano rimasti solo loro due, aveva solo commentato qualcosa come: “Chi sa chi è il terzetto!”

Rolf ed Harry avevano trovato un comune punto d’accordo, secondo Harry quel ragazzo sapeva tanto di Luna Lovegood, li avrebbe dovuti presentare, infondo il ragazzo era uno sfegatato fan del Cavillo. Tra chiacchiere ed altro, non si erano neanche accorti che non era arrivato l’ultimo ragazzo della camerata, a cui avevano lasciato il letto all’estrema destra a pochi centimetri dal muro, lontano dalla finestra e quasi completamente isolato, letto scomodo, ma l’ultimo arrivato era mal accontentato. Fino al momento in cui sentirono delle voci fuori dalle stanze, c’erano due ragazzi che confabulavano delle stanze l’una di fronte alle altre,  Rolf non sembrava darci importanza, mentre ad Harry sembravano famigliari, ma non ci fece neanche caso, il futuro compagno di stanza si fece notare solo quando infilò la chiave ed aprì la porta, quando lo vide … Harry si pietrificò, anche il ragazzo appena entrato ebbe la stessa reazione. “Ciao. Io sono Rolf e lui ed Harry!”  disse il bulgaro, non udendo risposte dal ragazzo. Harry era rimasto paralizzato.

Tutti tranne lui.

   
 
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