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Autore: RubyChubb    21/11/2009    4 recensioni
Un giorno in più o in meno dentro a quel carcere non faceva ormai molta differenza per lei, che ormai vi aveva passato tre anni e mezzo della sua vita per un fatto che aveva commesso con piena e riconosciuta colpa. Non si era mai dichiarata innocente, la coscienza e l’evidenza dei fatti non glielo avevano permesso. Un mese in più o in meno, invece, cominciava a fare sentire il suo peso. Se poi pensava a quattro anni tagliati tutti d’un colpo, Meg poteva mettersi a piangere dalla felicità. E fu infatti quello che fece. Camminava e piangeva, con le mani bloccate all’altezza del bacino non poteva asciugare le lacrime, ma non le importava. Una volta tornata in istituto avrebbe chiamato i suoi, a casa, per riferire la notizia. Non erano venuti: papà si era fatto prendere dalla febbre stagionale ed il tribunale scatenava in mamma dei violenti attacchi di panico. Diciotto mesi e tutto sarebbe finito.
Genere: Drammatico, Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti :)
Sono a proporvi una storia che ho iniziato a scrivere tantissimo tempo fa. Spero che vi piaccia. Per scriverla ho preso spunto da alcune esperienze personali che mi sono fatta soprattutto sul lavoro.
Datemi un vostro parere, sia negativo che positivo :) Ho cercato di essere più fedele possibile alla realtà e chiedo scusa in anticipo se ci saranno delle incongruenze. Mi sono documentata, ma è probabile che ci siano alcune inesattezze.
Aggiungo che la storia è di mia invenzione, non ci sono riferimenti a fatti né a cose accadute e i McFly non mi appartengono.  Tutte le citazioni ad opere altrui [canzoni, libri, film e così via] non verranno riportate con scopi di lucro, così come questa storia.

A voi! Ruby.




FOUR WALLS


PROLOGO



If I could fly like the Queen of the sky
I could not tumble nor fall, I would picture it all
If I could fly, see the world through my eyes
I could not stumble nor fail, I could ravage my jail
If I could fly

(If I Could Fly – Helloween)

I said maybe you're gonna be the one who saves me
And after all you're my Wonderwall
(Wonderwall – Oasis)

Wrong or Right
Black or White
If I close my eyes it’s all the same
(All the Same – Sick Puppies)


Secondo molte teorie socio-psicologiche, l’uomo non è buono, né cattivo.
E’ primariamente essere umano.
Può essere essenzialmente buono.
Può essere essenzialmente cattivo.
Può essere essenzialmente l’uno e l’altro.
Ci sono uomini incapaci di odiare il prossimo loro più vicino.
Ci sono uomini privi di senso di colpa.
Ci sono uomini a cui piace stringere le mani e con le stesse schiaffeggiarti.
Ogni luogo della nostra Terra è popolato da uomini, non esistono zone vergini dalla sua presenza.
Ogni luogo della nostra Terra è popolato da uomini essenzialmente buoni, essenzialmente cattivi, essenzialmente buoni e cattivi.
Grandi concentrazioni di uomini all’interno di un territorio circoscritto fanno ritenere giusto il pensare che questo stesso assuma la caratteristica fondamentale che delinea il comportamento umano di maggioranza.
Quindi, ci sono luoghi essenzialmente buoni, luoghi essenzialmente cattivi, luoghi essenzialmente buoni e cattivi.
La probabilità che individui essenzialmente buoni si ritrovino in luoghi essenzialmente cattivi è piuttosto alta, e viceversa.
La probabilità che questi stessi individui assumano caratteristiche non a loro confacenti è anch’essa piuttosto alta.

Ma sono solo teorie.
O no?

***


Unì le mani al grembo e pregò il Dio in cui non aveva mai creduto. Non sapeva cosa avrebbe ottenuto da quell’ultima giornata, era entrata in aula di tribunale senza alcuna speranza a dipingerle un bel sorriso sul volto. Era ormai troppo tempo che serbava quelle espressioni felici per i momenti più speciali. Negli altri casi erano mezzi tagli di circostanza, esibiti per pura casualità o per necessità. Non sempre il suo essere scostante e facilmente irritabile era una buona soluzione per vivere la giornata, Meg lo aveva imparato con il passare del tempo.
La signorina Dean, il suo avvocato, le dette un piccolo colpo al gomito, riportando la sua attenzione al piano Terra, ma la sentenza era già conclusa. Il giudice schioccò il suo martello e si ritirò, mandandoli tutti in pace. Le poche persone intorno a loro si alzarono frettolosamente e se ne andarono, nessuno si trattenne con loro due.
Cosa ha detto?”, chiese al suo avvocato.
Non hai sentito?!”, domandò lei, scandalizzata, nel suo perfetto tailleur color crema.
Beh… No.”, rispose con tranquillità.
La donna ebbe un fremito di rabbia impaziente, poi si calmò.
E’ incredibile.”, commentò con stizza, “Ti hanno ridotto di nuovo la pena e tu non hai sentito il giudice pronunciare la sentenza…”
Meg sapeva di essere la sua peggiore cliente, ma era lei che i suoi genitori si potevano permettere, quindi che la smettesse di sputare sul piatto in cui mangiava da ormai diversi anni a quella parte.
Perciò…”, Meg la esortò a parlare.
Perciò vista la buona condotta, vista la buona parola messa su di te da parte del direttore su richiesta del personale che ti segue… E vista anche una serie di leggi che ho spolverato dal dimenticatoio per te, da qui a diciotto mesi sei fuori.”
Le ci vollero molti secondi per digerire la notizia. Prese ogni parola e la soppesò con la sua bilancia mentale, cercando di comprenderne ogni significato nascosto e potenzialmente pericoloso.
Vuoi… Vuoi dire che…”, balbettò, sbattendo gli occhi.
Sentiva di avere le vertigini, stava svenendo, aveva bisogno di sedersi e di bere.
Ti hanno ridotto la pena di quattro anni. Ti destineranno ad un programma per il reinserimento lavorativo e questa è la fine, potrai tornartene a casa per sempre.”, disse l’avvocato, rudemente e senza alcun tatto, prendendo la sua borsa ed avviandosi verso l’uscita dell’aula.
L’agente Harris, che se n’era rimasta accanto a lei per tutta la durata della seduta in tribunale, le fece capire con uno sguardo ed un gesto che era arrivato il momento di tornare da dove era venuta. Anche se il metallo ai suoi polsi era stretto e le toglieva il sangue alle mani, anche se la sua divisa era dello stesso colore tetro, anche se la catena che le fissava le manette alla vita aveva il solito peso, Meg si sentiva più leggera.
Molto più leggera.
Un giorno in più o in meno dentro a quel carcere non faceva ormai molta differenza per lei, che ormai vi aveva passato tre anni e mezzo della sua vita per un fatto che aveva commesso con piena e riconosciuta colpa. Non si era mai dichiarata innocente, la coscienza e l’evidenza dei fatti non glielo avevano permesso. Un mese in più o in meno, invece, cominciava a fare sentire il suo peso. Se poi pensava a quattro anni tagliati tutti d’un colpo, Meg poteva mettersi a piangere dalla felicità.
E fu infatti quello che fece.
Camminava e piangeva, con le mani bloccate all’altezza del bacino non poteva asciugare le lacrime, ma non le importava. Una volta tornata in istituto avrebbe chiamato i suoi, a casa, per riferire la notizia. Non erano venuti: papà si era fatto prendere dalla febbre stagionale ed il tribunale scatenava in mamma dei violenti attacchi di panico.
Diciotto mesi e tutto sarebbe finito.

Diciotto mesi ancora.

________________________

Note dell'autrice:
lo so che il prologo è veramente poco... Abbiate pazienza...
Questa è Meg: 
http://i235.photobucket.com/albums/ee196/R...y/544092-xs.jpg

Le canzoni. No scopo di lucro.
If I could fly - Helloween 
http://www.youtube.com/watch?v=Pn0_oK69YTA
Wonderwall - Oasis... C'è bisogno di un video? xD
All the same - Sick Puppies 
http://www.youtube.com/watch?v=cs72v-2zjsg
Quest'ultima canzone, così come tutte quelle dei Sick Puppies, è la colonna sonora portante della storia, ditutti i capitoli che seguiranno. E' quella che la ispira.
Il titolo, invece, è preso da un'omonima canzone degli Staind 
http://www.youtube.com/watch?v=eag5slJ_yag

   
 
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